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Il Ciclo Mestruale Spiegato Dalle Prime Perdite Fino Alla Menopausa

In questo articolo vi parlo di un tema a me molto caro: il ciclo mestruale.
Mi è caro per svariati motivi. In primis, perchè sono una donna (e in quanto tale vi svelerò i miei segreti per affrontare delle perdite abbondanti e dolorose); in secondo luogo, perchè se ne parla poco e male.

Prima di iniziare a spiegare cosa sia il ciclo mestruale, e perchè sia toccato a noi donne, vi ricordo che potete lasciare un commento per chiedere maggiori informazioni o per confrontarvi con altre lettrici. Trovate il box a fine pagina: vi risponderò quanto prima. E per favore, condividete questo articolo con parenti ed amici!

Iniziamo e
buona lettura!

Che cosa è il ciclo mestruale?

Con il termine ciclo mestruale si definiscono i cambiamenti che avvengono nel corpo di una donna perchè sia pronta ad una eventuale gravidanza. Circa una volta al mese, il rivestimento dell’utero (endometrio) cresce per prepararsi ad accogliere un ovulo fecondato. Quando il seme maschile non riesce a superare tutte le barriere che lo porterebbero all’interno dell’ovulo, quest’ultimo non viene fecondato e non ci sarà nessuna gravidanza all’orizzonte.

Di conseguenza il rivestimento dell’utero si sfalda e iniziano le perdite: quel sanguinamento mestruale mensile (chiamato anche ciclo mestruale), che le donne hanno a partire dai primi anni di adolescenza fino alla menopausa, intorno ai 50 anni.

Il ciclo mestruale inizia dal 1 ° giorno di sanguinamento (chiamato per convenzione “primo giorno del ciclo“) fino al primo giorno del sanguinamento successivo. La durata di un ciclo medio è di 28 giorni, tuttavia è normale avere un ciclo più o meno lungo: ogni donna ha il suo!
E’ altresi importante non confondersi sulla durata delle perdite.
Benchè il ciclo mestruale duri in media 28 giorni, le mestruazioni vere e proprie (e quindi il sanguinamento) occupano una finestra temporale dai 3 ai 7 giorni.

» Una eventuale anomalia nella durate del sanguinamento richiede un’attenzione medica per scongiurare possibili problemi ormonali, ipotizzabili fibromi uterini, etc…

[Leggi anche] Ipermenorrea, menorragia, anche meno-metrorragia.

lo-sapevi-che-il-ciclo-mestruale Sapevi che qualora il ciclo mestruale duri 21 giorni (o meno) si è soliti parlare di polimenorrea, mentre in caso di cicli mestruali di 35 giorni (o più) il termine corretto da usare sarebbe oligomenorrea?
Se poi il ciclo superasse i 180 giorni si tratterebbe di amenorrea.

Quando compare il primo ciclo mestruale?

Le ragazze di solito iniziano ad avere il ciclo mestruale tra gli 11 e i 14 anni.
Tuttavia si son viste fanciulle diventare signorine già ad 8 o 9 anni. In questo caso si parla di menarca precoce. Il menarca è tardivo, invece, nel caso in cui il ciclo arrivasse più tardino: attorno ai 15 anni.

Bisogna preoccuparsi in caso di mestruazioni precoci o tardive?

Nì, in caso di mestruazioni precoci o tardive non bisogna preoccuparsi più di tanto.

Molto spesso il menarca tardivo è caratterizzato da una forte componente genetica.
Purtuttavia un controllo medico non farebbe male, specie a fronte di un peso corporeo inferiore alla norma. Potrebbero altresì esserci dei problemi all’ipotalamo o all’ipofisi o alle ovaie.

Per quanto riguarda il menarca precoce, sebbene negli ultimi decenni sembrerebbe che le bambine crescano più rapidamente (complice un tenore di vita migliore del passato), esso potrebbe esser causato anche da problemi alla tiroide o alle ovaie o alle ghiandole surrenali.

[Leggi anche la Dott.ssa Annamaria Vulpiani] La prima mestruazione, un momento delicato nella vita di una ragazza.

Cosa succede dopo la prima mestruazione

Dopo le prime mestruazioni accade che il ciclo mestruale tenti di stabilizzarsi: alle volte occorrono 5 anni.

Quindi è normalissimo che, specie il primo anno, non vi sia un sanguinamento regolare. Le mestruazioni potrebbero “saltare” e non presentarsi per più di 30 giorni; per poi magari durare più di una settimana (anche 10 giorni).

Dopo un pò di tempo il ciclo mestruale dovrebbe stabilizzarsi almeno fino ai 40 anni.
Successivamente, infatti, le donne iniziano ad avere un minor numero di cicli tra i 39 e i 51 anni.

» [Ricapitolando] Le donne sui 40 anni e le adolescenti possono avere cicli più lunghi o variabili. Se sei un’ adolescente, devi attendere che i cicli si uniformino col passare del tempo. Se ti stai avvicinando alla menopausa, i cicli probabilmente si allungheranno fino a fermarsi del tutto.
ciclo-mestruale-allarmeConsultate il medico se si notano grandi variazioni nel proprio ciclo. E’ importante contattare il ginecologo se si hanno più di tre cicli consecutivi che durano oltre i 7 giorni e sono molto abbondanti. Oppure se vi è sanguinamento tra un ciclo e l’altro o dolore pelvico fuori dal ciclo mestruale.

Da cosa è controllato il ciclo mestruale?

Il ciclo mestruale è controllato dagli ormoni. Durante ogni ciclo la ghiandola pituitaria del cervello invia segnali ormonali alle ovaie. Questi segnali mantengono le ovaie e l’utero pronti per una eventuale gravidanza.

ciclo mestruale calendario
Diagramma temporale del ciclo mestruale
a – follicolo
b – follicolo maturo
c – ovulazione
d – corpo luteo
e – corpo albicante
H O – Istologia ovarica
T – temperatura corporea
O L – ormone luteinizzante
O P – ormone Progesterone
O E – ormone estradiolo
O F-S – ormone follicolo-stimolante
F – fase follicolare
O – ovulazione
L – fase luteale
M – mestruazioni
E – istologia endometriale
Ad ogni ciclo gli ormoni estrogeni e progesterone giocano il ruolo maggiore nei cambiamenti dell’utero.

Gli estrogeni costruiscono il rivestimento dell’utero.
Il progesterone aumenta dopo che un ovaio rilascia un ovulo (ovulazione) a metà ciclo. Questo sostiene ed equilibra gli estrogeni nel mantenere il giusto spessore dell’endometrio nell’utero, che è così pronto per accogliere un eventuale ovulo fecondato.
Un calo di progesterone (insieme agli estrogeni) fa sì che il rivestimento si sfaldi. Questo è l’inizio del ciclo mestruale.

Il ciclo può essere condizionato dal cambiamento dei livelli ormonali. Per esempio le adolescenti e le donne vicine alla menopausa tendono ad avere livelli bassi di progesterone. Ecco perché le adolescenti e le donne sui 40 anni possono avere un sanguinamento mestruale abbondante e cicli che cambiano di lunghezza.
Il ciclo può essere influenzato anche da altri fattori. Ad esempio la pillola anticoncezionale, un livello basso di grasso corporeo, una sostanziale perdita di peso, o essere in sovrappeso. Lo stress o o un esercizio fisico molto intenso sono entrambi fattori che possono modificare il ciclo. La causa più comune di un ciclo mancato è la gravidanza.

Quali sintomi sono legati al ciclo mestruale?

Alcune donne non avvertono dolore e non hanno nessun tipo di disturbo. Ma altre donne hanno sintomi, prima e durante il ciclo.

Per circa una settimana prima di un ciclo molte donne hanno sintomi premestruali. Essi sono spesso:

P U B B L I C I T A'
  • sensazione di irritabilità e tensione;
  • senso di ritenzione idrica;
  • gonfiore addominale;
  • in questi giorni può capitare che il seno diventi più sensibile;
  • acne;
  • sentirsi stanchi e affaticati;

Inoltre, un giorno o due prima del ciclo, si può iniziare ad avere dolore (crampi) all’addome, schiena o gambe.

Quando scompaiono i sintomi del ciclo mestruale?

Questi sintomi scompaiono nei primi giorni del ciclo.

I dolori legati al ciclo mestruale ed i suoi sintomi compaiono solo in occasione delle perdite?

No, purtroppo alcune donne accusano dei problemi anche quando l’ovaio rilascia un ovulo a metà del ciclo, si può avvertire dolore al basso ventre. Si potrebbe anche avere sanguinamento (spotting) per meno di un giorno. Entrambi i fenomeni sono normali.

Come ci si può prendere cura del sanguinamento e dei sintomi mestruali?

Per far fronte alle perdite si possono utilizzare assorbenti esterni, tamponi interni o coppe mestruali per gestire il sanguinamento.

Per quanto riguarda i sintomi mestruali molte donne possono migliorarli facendo regolare esercizio fisico e seguendo una dieta sana. E’ altresì importante limitare alcol e caffeina; anche ridurre lo stress può essere utile ad alleviare i sintomi del ciclo.

E per i dolori mestruali?

Una borsa di acqua calda o un bagno caldo possono aiutare ad attenuare i crampi. Si può prendere un antidolorifico da banco, come ibuprofene o naprossene o paracetamolo, prima e durante il ciclo per ridurre il dolore e il sanguinamento.

Esiste un antidolorifico più efficace di un altro?

Secondo una ricerca (che vi linco qui) i FANS (e cioè i medicinali del tipo acido acetilsalicilico – aspirina – ibuprofene, ketoprofene, naprossene…) sono significativamente più efficaci del paracetamolo (Tachipirina) per il trattamento dei dolori mestruali.

In tutti i casi solo voi potrete stabilire quale antidolorifico risulti migliore nel trattare i vostri dolori mestruali.

[Leggi anche] Antidolorifici: Tutte Le Soluzioni Per Alleviare Il Dolore.

Il normale ciclo mestruale

Il ciclo mestruale si misura a partire dal primo giorno di sanguinamento mestruale, il Giorno 1, fino al 1 ° giorno del successivo sanguinamento mestruale. La durata media di un ciclo è 28 giorni, ma è normale avere un ciclo più o meno lungo.

I cicli di un’adolescente possono essere lunghi (fino a 45 giorni) e tendono ad aumentare e stabilizzarsi nel corso degli anni.

Tra i 25 e 35, la maggior parte dei cicli delle donne sono regolari, generalmente della durata di 21 – 35 giorni.

Intorno ai 40 – 42 anni, i cicli tendono ad essere più brevi e più regolari. Questo periodo è seguito da 8 – 10 anni di cicli, di lunghezza più variabile, fino alla menopausa.

Le tre fasi del ciclo mestruale

Se non consideriamo il periodo nel quale si manifestano le perdite, è possibile dividere il ciclo mestruale in tre fasi, tutte caratterizzate e influenzate da cambiamenti ormonali:

Fase mestruale

Nel giorno 1 del ciclo mestruale il denso rivestimento dell’utero (l’endometrio) comincia a sfaldarsi. Tale evento causa sanguinamento mestruale dalla vagina. Una normale fase mestruale può durare da 4 a 6 giorni.

Le perdite sono solitamente più abbondanti durante i primi 3 giorni, poi il sanguinamento diventa meno intenso. I primi 3 giorni del ciclo sono anche quelli nei quali si possono avvertire dei crampi (lievi o gravi, più o meno dolorosi) a basso ventre, gambe e schiena.
I crampi sono dovuti alle contrazioni dell’utero, che in questo modo aiuta la fuoriuscita dell’endometrio. Endometrio che potrebbe anche ritrovarsi in mezzo alle perdite come tessuto smembrato disperso nel sangue.

Lo sapevi che...
Lo sapevi che, mano a mano che l’endometrio si sfalda, viene rilasciata della plasmina? Essa è un enzima, una serin proteasi [rilasciata sotto forma di plasminogeno e regolato da diversi fattori quali l’attivatore tissutale del plasminogeno (tPA), l’attivatore urochinasi del plasminogeno (uPA), la trombina, la fibrina e il fattore XII (fattore di Hageman). Mentre è inattivato dall’antiplasmina-alpha 2 e dall’inibitore delle serin proteasi – serpina] che idrolizza parecchie proteine del sangue. In particolare degrada la fibrina dei trombi attaccando preferibilmente lisina e arginina. Il processo è noto come fibrinolisi e inibisce la coagulazione del sangue, facilitando il sanguinamento fino a completa modificazione dell’endometrio.

A causa di questa perdita di sangue, le donne hanno un maggiore fabbisogno di ferro rispetto agli uomini. Inoltre, durante le mestruazioni, in tante lamentiamo esperienze di crampi uterini, situazione tecnicamente nota come dismenorrea. In realtà i problemini ai quali una donna va in contro in questa fase potrebbero essere parecchi, tuttavia oggigiorno si possono adottare tutta una serie di prodotti e presidi sanitari che facilitano le donne a gestire e tamponare le mestruazioni.

[Domanda] Può capitare di vedere piccoli frammenti di carne tra le perdite di sangue?

[Risposta] Sì, può capitare di trovare piccoli frammenti di “carne” – tessuto dell’endometrio – in mezzo al sangue. Non occorre allarmarsi per questo!

Fase follicolare e ovulazione

Durante la fase follicolare, un follicolo ovarico (complesso formato dall’ovocita, dallo strato di cellule follicolari piatte che lo circonda e dalla membrana basale che a sua volta copre l’epitelio follicolare ovarico) è pronto a rilasciare un ovulo. Di solito in ogni ciclo viene rilasciato un solo ovulo.

Nota
Questo processo può essere breve o lungo a seconda della durata totale del ciclo mestruale ed è proprio in questa fase che, l’utero inizia a formare un nuovo endometrio per prepararsi alla eventuale gravidanza. Dovendo fare una media le darei una durata di 14 giorni.
[Ricordo che] Gli ultimi 5 giorni della fase follicolare, più il giorno di ovulazione, sono i giorni fertili. In questo intervallo di tempo si hanno più probabilità di rimanere incinta qualora si avessero dei rapporti sessuali non protetti (senza contraccettivi).

La fase proliferativa (altro termine per descrivere la fase follicolare) inizia il primo giorno del ciclo mestruale e finisce con l’ovulazione. Ciò che chimicamente accade è che l’ipofisi, stimolata dall’ipotalamo, secerne FSH e LH (sebbene si tratti di quantità modeste): ormoni che andranno a colpire i recettori dei follicoli, stimolandone la maturazione in maniera indipendente l’uno dall’altro.

Desidero ricordarvi che nelle ovaie i follicoli possono trovarsi a diversi stadi di sviluppo: molti sono in una fase definita immatura o primordiale e aspettano il segnale opportuno per crescere.

[Domanda] Ma cosa fa un follicolo? Che funzione ha?

[Risposta] Il follicolo è importantissimo perchè protegge e supporta l’oocita: cellula uovo – gamete prodotto durante il processo della gametogenesi, che termina quando la donna entra in menopausa ed i follicoli non recepiscono più i segnali ormonali necessari per la fase follicolare.

Per spiegare al meglio cosa succede, potete immaginare di dividere la fase follicolare in altre 3 fasi.

La prima di queste tre fasi è quella preantrale, che dura circa 3 – 5 giorni. In questo arco temporale i follicoli passano da cellule primordiali a follicoli primari: i follicoli proliferano e si  riuniscono attorno all’oocita, differenziandosi nelle cellule della granulosa.

A questo punto le cellule della granulosa secernono glicoproteine importanti per la formazione di una membrana che avvolgerà l’oocita e la granulosa stessa: la zona pellucida.

In tutti i casi l’oocita non rimarrà isolato. Esso riuscirà ugualmente a scambiare metaboliti con l’ambiente circostante grazie a delle giunzioni comunicanti presenti nelle estensioni citoplasmatiche (nello spazio tra oocita e le cellule della granulosa).

Nel frattempo le cellule dello stroma ovarico di differenziano, formando le cellule della teca:  tipo di membrana che avvolge il follicolo ovarico e che presto vedrà le sue cellule differenziarsi ulteriormente in cellule della teca interna e cellule della teca esterna.

Infine, pressapoco alla fine della fase pre-antrale, sulle membrane dei follicoli maturati prendono vita dei recettori per le gonadotropine FSH e LH.

Cosa sono FSH e LH?
La sigla FSH sta per follicle-stimulating hormone, ossia ormone follicolo-stimolante o anche follitropina: ormone rilasciato dalle cellule gonadotrope basofile dell’adenoipofisi.

La sigla LH, invece, sta per luteinizing hormone, ovvero ormone luteinizzante: gonadotropina adenoipofisiaria.

L’ovogenesi continua ed il passaggio successivo prende il nome di fase antrale.

In questo stadio i follicoli sviluppano al loro interno una cavità ripiena di liquido, chiamata per l’appunto antro. E’ solo a questo punto che i follicoli possono essere chiamati secondari. In genere i follicoli che riescono a raggiungere tale stadio sono una quindicina e, dopo circa una settimana, uno di loro prende il sopravvento sugli altri e completa la sua maturazione, mentre i restanti follicoli andranno in contro ad atresia (degenerazione e riassorbimento).

Il follicolo è ora una ghiandola endocrina a tutti gli effetti e come tale secerne sempre più androgeni (gli ormoni androstenedione e testosterone), estrogeni (in particolar modo estradiolo) e ormoni progestinici.

Il follicolo può dirsi quasi del tutto maturo.
Parte delle cellule della granulosa formano il cumulo ooforo: una sorta di rivestimento di cellule della granulosa all’interno delle quali si trova l’ovocita primario circondato dalla zona pellucida e la corona radiale (o radiata), la cui funzione è quella di aiutare lo spermatozoo fortunato ad entrare all’interno della cellula uovo, ma anche e soprattutto quella di protezione e nutrimento.

Ecco come appare:

Ma non finisce qui.
Infatti, alla fine della fase antrale (dura circa 8-12 giorni), le cellule della granulosa, sollecitate da alti livelli di estrogeni ed FSH, sensibilizzano i recettori per l’ormone luteinizzante (LH) e preparano il follicolo alla fase successiva: la pre-ovulatoria, fase che precede di circa 40 ore l’ovulazione vera e propria.

E’ il momento in cui la vescicola germinale si rompe, la meiosi riparte e l’oocita si stacca dalla parete, fluttuando nel liquido antrale e aumentando poco a poco il suo volume.
Il follico può finalmente essere chiamato follicolo di Graaf o terziario o preovulatorio.

E’ ora di ovulare! Una volta che la parete del follicolo ovarico è sufficientemente debole da sfaldarsi, l’ovulo viene rilasciato (in questo momento ha una dimensione di circa 0,5 mm e il tutto avviene alternativamente in una delle due ovaie – sinistra o destra) e passa attraverso le tube di Falloppio, luogo dove possibilmente l’ovulo maturo verrà fecondato in presenza di seme maschile.

E’ proprio in questa occasione che la cervice emette un muco chiaro e filante, che accoglierà lo sperma.

Nota
Durante l’ovulazione alcune donne soffrono di particolari dolori chiamati Mittelschmerz – parola tedesca che che significa “dolore centrale”. Questi dolori si protraggono per qualche ora. Inoltre, a causa del brusco cambiamento ormonale, potrebbero verificarsi delle leggere perdite di sangue.

In questa fase la donna è fertile ed il suo ovulo o verrà fecondato (e si creerà una nuova vita) o non verrà fecondato (ed allora si disintegrerà letteralmente, causando le mestruazioni vere e proprie – ma questa è già un’altra fase).

Fase Luteale (premestruale)

Questa fase inizia il giorno di ovulazione, il giorno in cui l’ovulo viene rilasciato dal follicolo nelle ovaie.  Tale evento può accadere in qualsiasi momento dal giorno 7 al giorno 22 di un normale ciclo mestruale . Durante l’ovulazione alcune donne hanno un leggero sanguinamento, che dura meno di un giorno, o accusano del dolore pelvico. Questi sintomi di ovulazione sono normali.

Se l’ovulo viene fecondato dallo sperma e poi si impianta all’endometrio, inizia una gravidanza (la gravidanza viene contata dal 1° giorno del ciclo mestruale).
Se l’uovo non è fecondato o non si impianta, l’endometrio comincia a sfaldarsi.

Ad essere più precise durante la fase luteale si forma il corpo luteo grazie agli ormoni secreti dall’ipofisi. Sarà proprio il corpo luteo a innalzare i livelli di progesterone ed estrogeni per le successive due settimane.
La presenza consistente di questi ormoni è molto importante perchè il progesterone permette di all’endometrio di trasformarsi in un giaciglio accogliente per l’eventuale ovulo fecondato e per le successive e primissime fasi della gravidanza.
Un’altra conseguenza sarà l’innalzamento della temperatura corporea della donna di un 1/4 o anche 1/2 grado centigrado.

Proprio grazie a questo tipico cambiamento di temperatura è possibile accorgersi di essere entrate nella fase luteale.

A questo punto l’eventuale ovulo fecondato passerà le tube di Falloppio e giungerà nella cavità uterina dove si innesterà. Il tutto avviene dai 6 ai 12 giorni dopo la fase d’ovulazione. E’ in questo momento che la futura mamma riceverà un segnale della presenza dell’embrione impiantato grazie al rilascio di gonadotropina corionica (HCG): lo stesso ormone che i test di gravidanza prendono in esame.

L’azione della gonadotropina corionica (HCG) è altresì quella di prolungare la presenza del corpo luteo e dei conseguenti livelli di progesterone.

Tuttavia la gravidanza è un evento tutt’altro che frequente nell’arco della vita di una donna. Più spesso capita che l’ovulo non sia fecondato, che quindi non ci sia abbastanza gonadotropina corionica e che di conseguenza il corpo luteo scompaia, determinando un crollo dei livelli di progesterone e l’inizio di un nuovo ciclo mestruale.

video sul miracolo della creazione e del concepimento

Dopo l’adolescenza e prima della perimenopausa intorno ai 40 anni, la fase luteale è molto prevedibile. Dura normalmente da 13 a 15 giorni, dal momento dell’ovulazione fino al sanguinamento mestruale. Questo periodo di 2 settimane è anche chiamato periodo “premestruale“.

Molte donne hanno sintomi premestruali durante tutta o parte della fase luteale. I sintomi sono:

Un giorno, o poco più, prima del ciclo si può iniziare ad avere dolore addominale, dolore alla schiena o alle gambe. Alcune donne hanno anche mal di testa, diarrea o costipazione, nausea, vertigini, o svenimento.

Quando i sintomi premestruali rendono faticoso lo svolgimento della normale vita quotidiana, tale fenomeno viene detto sindrome premestruale (PMS).

Le 4 fasi nella vita di una donna governate dagli ormoni

Segue una breve descrizione delle 4 fasi che una donna attraversa durante l’arco della vita (augurandosi di poter invecchiare in salute!).

Adolescenti e prime mestruazioni: il menarca

1. Adolescenti e prime mestruazioni: il menarcaCon il termine menarca si definisce il primo ciclo mestruale di una ragazza. Il primo ciclo di solito avviene dopo che il seno, i peli pubici ed i peli delle ascelle hanno iniziato a crescere. Il menarca è un segno che si è diventate donna. Può accadere a partire dai 9 anni circa e tardare fino ai 15 anni. I primi cicli sono solitamente leggeri e irregolari. Circa 2 ragazze su 3 hanno un ciclo regolare entro 2 anni dal menarca.
Durante l’adolescenza, i cicli mestruali possono diventare più lunghi e abbondanti.

Dalla prima mestruazione alla perimenopausa: cicli mestruali piuttosto regolari

2. Dalla prima mestruazione alla perimenopausa: cicli mestruali piuttosto regolari Dopo i primi anni dal menarca la situazione dovrebbe stabilizzarsi ed il ciclo dovrebbe essere piuttosto regolare.
Come detto in precedenza le mestruazioni si presentano in media ogni 28 giorni e si protraggono per circa una settimana. Esistono cicli che durano 21 giorni o meno: polimenorrea. Si verificano anche cicli con cadenza di 35 giorni o più: oligomenorrea. Se, invece, non si hanno perdite di sangue per un arco temporale di 180 giorni o più, allora si parlerà di amenorrea.

Durante un normale ciclo si possono perdere 50 ml ± 30 ml di sangue.
Inizialmente compaiono piccole perdite, che si vanno intensificando, per poi esaurirsi gocciolina dopo gocciolina entro una settimana o meno.

Perimenopausa

3. PerimenopausaLa perimenopausa, che significa “intorno alla menopausa“, si riferisce al periodo di 2 – 8 anni di cambiamenti dei livelli ormonali e sintomi correlati che portano alla menopausa. Il segno più comune della perimenopausa è un intervallo più lungo tra i cicli mestruali, causato da alti e bassi ormonali.

La maggior parte delle donne cominciano la perimenopausa in un’età compresa tra 39 e 51 anni. Alcune donne notano dei cambiamenti mestruali dopo i 35 anni, quando gli ormoni cominciano a fluttuare e la fertilità diminuisce gradualmente. Altre donne non avvertono alcun cambiamento in perimenopausa fino a dopo i 45 anni.

La perimenopausa è un momento di imprevedibilità. I sintomi mestruali e ormonali sono diversi per ogni donna. Alcune donne hanno sintomi impercettibili o assenti. Altre, invece, hanno sintomi gravi che influiscono sul sonno e sulla vita quotidiana. Come durante l’adolescenza i cicli irregolari possono causare sanguinamento mestruale abbondante. Altri sintomi comuni includono vampate di calore, insonnia, confusione mentale, mal di testa, palpitazioni cardiache, sbalzi d’umore, irritabilità, depressione e ansia. Alcuni di questi sintomi possono anche essere legati all’invecchiamento e altri cambiamenti di vita. Consultare il medico per discutere i propri sintomi e le eventuali terapie da seguire se si vogliono gestire meglio tali disturbi.

Consultare un medico, inoltre, se il sanguinamento mestruale dura più di 7 giorni per i cicli più brevi di 21 giorni o più lunghi di 35 giorni.

[Leggi anche] Perimenopausa: Guida Completa.

Menopausa

4. Menopausa La menopausa è la meritata pensione data alle ovaie dopo una vita di incessante lavoro. Si tratta di un evento del tutto fisiologico; tappa che segna la fine del ciclo mestruale e dell’età fertile di una donna.

Le ovaie, infatti, non maturano più follicoli e, di conseguenza, il corpo femminile va incontro a tutta una serie di cambiamenti trofici, modifiche del metabolismo e ripercussioni a catena sotto l’aspetto psicologico e sessuale.
A dire il vero i sintomi variano da donna a donna, tuttavia posso elencare:

Ma quando si entra in menopausa?

Si entra in menopausa tra i 46 e 55 anni di età. Tuttavia alcune donne vanno prima in menopausa, altre dopo.

Se la menopausa arrivasse prima dei 40 anni si definirebbe precoce; tra i 40 e 45 sarebbe prematura; dopo i 56 anni diventerebbe menopausa tardiva.

Altre volte la menopausa può essere artificiale. E’ il caso di donne operate di isterectomia (asportazione dell’utero) o sottoposte a chemioterapia.

Come gestire il sanguinamento mestruale e i suoi sintomi

Avere a che fare con le mestruazioni ed il ciclo può sembrare “la fine del mondo” per molte giovani donne.
In realtà basta documentarsi un pochino e soprattutto organizzarsi per tempo, senza lasciarsi sorprendere dalle perdite.

Il primo consiglio che mi sento di dare è quello di segnare sul calendario l’inizio di ogni ciclo mestruale: se il ciclo è regolare, ciò aiuterà a capire e predire con un pò di approssimazione quando avverrà il prossimo ciclo.

Altra importante strategia è quella di tenere un diario (io ne tengo diversi a seconda di ciò che voglio monitorare e catalogare), soprattutto se si sta cercando di capire se si soffre di sindrome premestruale, annotando i propri sintomi.

E per i vari dolori ed il male dovuto al ciclo?

I sintomi mestruali possono essere alleviati facendo regolare attività fisica, seguendo una dieta sana, limitando l’assunzione di alcool, caffeina e riducendo lo stress.

Purtroppo non sempre avere la coscienza a posto basta. Ed allora occorre valutare l’ipotesi di prendere dei farmaci antidolorifici, che possono contribuire a ridurre notevolmente alcuni sintomi tipici del ciclo.

Medicinali per il dolore mestruale e sanguinamento

Per alleviare e far passare il dolore dovuto alle mestruazioni si possono assumere medicinali per l’automedicazione. In alcuni casi torna utile iniziare a prendere la dose raccomandata quando i sintomi cominciano a farsi sentire o, addirittura, 1 giorno prima dell’inizio del periodo mestruale.

AVVERTENZE!
Se si sta cercando di rimanere incinta, consultare il medico prima di assumere qualsiasi farmaco. In ogni altro caso vale sempre l’accortezza di leggere e seguire tutte le istruzioni riportate sull’etichetta e il foglietto illustrativo del farmaco.

I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene (ad esempio Advil, Antalgil, Buscofen, Moment, Moment-Act, Nurofen, Spididol) sono utili per ridurre i crampi mestruali, il dolore, il sanguinamento e per abbassare il livello delle prostaglandine.

Se i FANS non alleviano il dolore, provare con il paracetamolo: Acetamol, Efferalgan, Normaflu, Panadol, Parinvenza, Piros, Sanipirina, Sinegrip, Tachipirina.

Assicurarsi di seguire tutte le istruzioni indicate sul foglietto illustrativo. Non prendere l’aspirina, se si ha meno di 12 anni, a causa del rischio di incappare nella sindrome di Reye.

Altri modi naturali per alleviare i crampi mestruali

Per combattere i crampi e dolori mestruali prova con uno di questi rimedi naturali:

  • Applicare calore sull’addome con una borsa di acqua calda o fare un bagno caldo. Il calore migliora il flusso sanguigno e può diminuire il dolore pelvico.
  • Sdraiarsi e sollevare le gambe mettendo un cuscino sotto le ginocchia.
  • Sdraiarsi su un fianco e portare le ginocchia verso il petto. Ciò contribuirà ad alleviare la pressione.
  • Fare regolarmente esercizio fisico. Questo migliora la circolazione, produce endorfine e può ridurre il dolore.
  • Se si avverte dolore vaginale, provare a utilizzare assorbenti esterni invece di tamponi.
  • Non garantiscono miracoli, ma in alcuni casi è possibile utilizzare delle erbe analgesiche naturali contro i dolori mestruali. Le più indicate sono il dong quai – Angelica cinese – le foglie di lampone e il viburnum opalus (trovi altri antidolorifici naturali in questo articolo).

Gestione del sanguinamento mestruale

Per quanto riguarda la gestione del sanguinamento mestruale è possibile scegliere tra una vasta gamma di assorbenti, tamponi o coppe mestruali per gestire le perdite di sangue senza preoccuparsi troppo delle conseguenze. Mi raccomando: seguite tutte le indicazioni fornite sulla confezione del prodotto.

Prodotti e presidi sanitari per far fronte alle mestruazioni

Sia che si soffra di mestruazioni abbondanti che di perdite più contenute è possibile trovare sul mercato tutto quello che serve per far fronte alla vita di tutti i giorni senza considerarsi al 50% o meno.

Sto per farvi una lista di quello che potreste trovare per contenere il flusso mestruale ed evitare di sporcare vestiti, pigiami, lenzuola, sedili, cuscini e altro ancora.

  • Assorbente igienico (la soluzione che prediligo!).
    Più comunemente conosciuti e pubblicizzati come assorbenti si tratta di tamponi dalla forma rettangolare il cui scopo è quello di intrappolare le perdite di sangue e mantenere il più possibile asciutte e pulite le parti intime. In tutti i supermercati è molto facile trovarli in confezioni di vario formato. Ovviamente gli assorbenti sono un prodotto usa-e-getta formato dalla sovrapposizione di più strati di stoffa e fibre sintetiche cucite ed incollate tra loro.
    Tra gli assorbenti più pubblicizzati ci sono quelli con le “ali”, che si piegano e incollano ai lati delle mutandine per fissare l’assorbente ed evitare che si sposti dalla sua posizione.
    Ogni quanto vanno controllati e cambiati gli assorbenti?
    Gli assorbenti vanno cambiati ogni sei ore circa – se le mestruazioni sono leggere – ogni tre ore circa – se le perdite di sangue sono abbondanti.
    Esistono anche degli assorbenti di stoffa lavabili e riutilizzabili. Alcune donne li preferiscono perchè pensano che faccia loro risparmiare qualche soldino e che siano ecologicamente più rispettosi dell’ambiente. Gli assorbenti riutilizzabili sono solitamente realizzati in cotone da agricoltura biologica, flanella o terrycloth (spesso riciclando vecchi indumenti o asciugamani). Personalmente non mi piacciono: mi vengono i brividi al solo pensare di dover trascorrere un’intera giornata lavorativa con degli assorbenti di stoffa sporchi di sangue all’interno della borsa; e lavarli e stenderli … no no, passo!
  • Tampone igienico.
    I tamponi hanno una funzione analoga a quella degli assorbenti ma si comportano anche come una barriera fisica da inserire all’interno della cavità femminile per impedire fuoriuscite e perdite di sangue. Anch’essi sono prodotti igienici usa-e-getta, realizzati soprattutto in cotone o in cotone misto a rayon ( fibra che si ricava dalla cellulosa). Molte donne li ritengono più pratici ed efficaci degli assorbenti anche se non vanno bene per chi soffrisse un tantino di ipocondria (immotivata paura di ammalarsi): raramente, e ripeto RARAMENTE, i tamponi per mestruazioni sono stati causa di sindrome da shock tossico (TSS). E’ possibile ridurre il rischio di soffrire di TSS adottando qualche accortezza:

    Il tampone va usato solo dopo aver lavato bene le mani;
    Il tampone va cambiato ogni 4 ore, massimo ogni 8 ore;
    E’ preferibile usare un tampone per mestruazioni con un livello di assorbenza più basso;
    (Alternare un tampone con un assorbente esterno almeno una volta al dì);
    Il tampone è stato pensato solo per assorbire le perdite di sangue e non va usato prima che queste si presentino né per tamponare altre perdite vaginali non mestruali;
    Mai inserire un nuovo tampone senza prima aver rimosso quello usato e sporco;
  • Coppa mestruale.
    La coppetta è forse uno dei prodotti per contenere le mestruazioni sui quali avevo più puntato per la promessa di “lunga durata” (promettono anche fino a 12 ore di autonomia senza il pensiero costante di dover cambiare assorbente già sporco di sangue mestruale). In commercio si trovano coppe mestruali sia “usa-e-getta” che lavabili (nell’acqua bollente) e riutilizzabili . Entrambe le versioni sono simili al diaframma e realizzate in silicone (una specie di plastica morbida) trasparente di qualità medica o in gomma. Ma la realtà è stata deludente: mooncup o coppetta mestruale potrebbero forse andare bene fino a quando non si hanno impegni che ti costringono ad uscire fuori casa.
  • Spugna marina.
    Le spugne marine sono dei prodotti per mestruazioni relativamente recenti. Si tratta di spugne di origine naturale che vanno infilate all’interno della cavità femminile, perchè possano assorbire le mestruazioni. La spugna, prima di essere usata, va bagnata e strizzata. L’unica attenzione da seguire è quella di sagomarla e/o tagliarla in modo che non sporga all’infuori.
    Anche in questo caso è un tantino indelicato sia l’inserimento che il recupero e, infine, il lavaggio (necessario perchè la spugna possa essere riutilizzata).
  • Mutandine imbottite.
    Le mutandine mestruali imbottite sono un indumento realizzato in cotone nel quale sono fissati degli strati assorbenti capaci di intrappolare le perdite di sangue durante le mestruazioni e di essere lavati e riutilizzati. Esteticamente non sono per nulla piacevoli: sembrano quei larghi mutandoni della nonna. Però compensano questa pecca con una altissima facilità d’uso e con la loro comodità. Ovviamente molto dipende dalla quantità di sangue che si deve contenere. L’unica è provarle, magari associandole a qualche altro rimedio mestruale.
    Oops, quasi dimenticavo: delle buone mutande assorbenti costano!
  • Lenzuolo igienico, tovagliolo mestruale, cuscinetti e assorbenti sanitari.
    Si tratta di artiglieria pesante per combattere le perdite di sangue notturne. Sono delle banali barriere fisiche da frapporre tra sé ed il letto per evitare di macchiare le lenzuola di sangue qualora l’assorbente dovesse spostarsi durante la notte. Ce ne sono in commercio di pratici che si indossano tra le gambe e garantiscono sonno più tranquillo.
 Riepilogando: 
    • Gli assorbenti vanno da sottile e leggero a spesso e superassorbente. Proteggono i vestiti, con o senza l’utilizzo di un tampone interno. Gli assorbenti possono essere la scelta migliore per l’utilizzo notturno.
    • I tamponi vanno dal piccolo al grande, per i flussi leggeri e abbondanti. È possibile inserire un tampone nella vagina utilizzando un tubo sottile (che è confezionato con il tampone) o introdurlo con un dito. Assicurarsi di cambiare un tampone almeno ogni 4 – 8 ore. Questo aiuta a prevenire perdite e infezioni.
    • Le coppe mestruali vanno inserite nella vagina per raccogliere il flusso mestruale. E’ necessario rimuovere la coppetta mestruale periodicamente per svuotarla. Alcune sono monouso e altre possono essere lavate e riutilizzate.
» Qualunque strumento si utilizza, assicurarsi di cambiarlo regolarmente. I tamponi e coppe mestruali sono ideali per le attività in cui gli assorbenti non possono essere utilizzati, ad esempio il nuoto. Dovrebbero essere cambiati almeno ogni 4 – 8 ore, quindi l’uso notturno è sconsigliato. Si possono fare alcuni esperimenti per capire qual è il prodotto più adatto alle proprie esigenze.

Quando consultare il medico

ciclo mestruale chiamare medico

Tra le donne con mestruazioni vi è una vasta gamma di “normale“.

I cicli mestruali imprevedibili o lunghi sono normali per le adolescenti e le donne sui 40 anni.

Per le adolescenti, un ciclo normale può essere più breve di 21 giorni o durare fino a 45 giorni. Nelle adolescenti i cicli si regolarizzano col passare degli anni.

Se ci si sta avvicinando all’età della menopausa, ci si può aspettare cicli mestruali più lunghi, fino alla loro totale scomparsa.

Se si è un’ adolescente, non si ha più di 40 anni e i cicli sono più brevi di 21 giorni o più di 35 giorni, si potrebbe avere un problema che richiede un consulto dal medico.

Consultare il medico se si nota qualsiasi cambiamento notevole nella durata o nella quantità di flusso mestruale.

Consultare il medico se:

  • Il flusso mestruale dura più di 7 giorni.
  • Il sanguinamento avviene in un periodo inconsueto dal previsto.
  • Il sanguinamento è molto abbondante. Ciò significa che si verifica la fuoriuscita di coaguli di grandi dimensioni ogni ora per 2 o più ore.

Altri sintomi che vanno controllati sono:

  • Sanguinamento tra i cicli mestruali.
  • Dolore pelvico, che non è legato al ciclo mestruale e dura più di un giorno.
  • Se si è una ragazza adolescente, consultare il medico se si è superati i 15 anni di età e il menarca non è ancora comparso.

Periodo fertile e giorni a rischio gravidanza

Il periodo più fertile, quello durante il quale si è a rischio gravidanza se si hanno rapporti completi, è quello compreso tra i 5 giorni prima dell’ovulazione fino a 1 o 2 giorni successivi. Questo perchè all’interno della donna il seme maschile può vivere per 3-5 giorni.

In un ipotetico ciclo perfetto da 28 giorni il periodo fertile è quello tra la fine della seconda settimana e l’inizio della terza e cioè il periodo in prossimità dell’ovulazione.

Sembrerebbe tutto molto semplice se non fosse che il ciclo può essere irregolare, che l’ovulazione può avvenire prima o dopo a quanto previsto e che non sempre delle perdite di sangue sono mestruazioni!
Tutto ciò potrebbe portare a gravidanze indesiderate – “uomo avvisato mezzo salvato”, diceva il saggio!

Ciclo mestruale irregolare

La maggior parte delle donne ha tra gli 11 e i 13 cicli mestruali ogni anno. Ovviamente ci possono essere dei cambiamenti, cicli mancati, cicli che saltano o cicli irregolari. Capita! Quindi non per forza bisogna immediatamente preoccuparsi (specie se si è a posto con la propria coscienza – non so se mi spiego, ndr 🙂

I cicli mestruali sono spesso irregolari durante i primi anni dopo la prima mestruazione. Potrebbero essere necessari diversi anni (solitamente ne bastano un paio) prima che gli ormoni, che controllano il ciclo mestruale, raggiungano un equilibrio.

I  cicli mestruali possono essere molto irregolari  anche verso la fine del periodo fertile della donna. Molte donne si rendono conto che si stanno avvicinando alla perimenopausa e alla menopausa, quando i loro cicli diventano irregolari. La menopausa può dirsi arrivata quando sono passati più di 12 mesi dall’ultimo ciclo mestruale.

La gravidanza è la causa più comune di un ciclo saltato. Per questo, fino a prova contraria, bisogna comportarsi nell’immediato con tutte le accortezze del caso. Poi va acquistato ed utilizzato un test di gravidanza, per scoprire se si è incinta.

Se non si è in stato di gravidanza, altre cause di cicli mancati o irregolari possono essere:

  • Eccessiva perdita o aumento di peso. Il basso peso corporeo è una causa comune di cicli mancati o irregolari. Anche l’obesità può causare problemi mestruali.
  • Disturbi alimentari, come anoressia o bulimia.
  • Intensa attività fisica. La  mancanza di cicli mestruali è frequente nelle atlete .
  • Stress emotivo (c’è un mio vecchio articolo del 2012 a proposito dello stress).
  • Malattie.

    » L’insufficienza ovarica prematura è quando si smette di avere mestruazioni prima dei 40 anni. La chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia possono causare insufficienza ovarica prematura. Altre malattie come la sindrome dell’intestino irritabile, la tubercolosi, malattie del fegato, e il diabete possono causare cicli irregolari o assenza di mestruazioni, anche se ciò è raro.

  • Viaggi di lavoro.
  • Alcuni farmaci, ad esempio i contraccettivi, possono causare un ciclo mestruale più leggero, meno frequente, oppure essere la causa di una totale assenza di ciclo.
  • Problemi ormonali. Ciò può causare un cambiamento nei livelli di ormoni che servono per gestire il ciclo mestruale.
  • Uso di droghe illegali.
  • Problemi agli organi pelvici, come ad esempio sindrome dell’ovaio policistico o sindrome di Asherman.
  • Allattamento. Molte donne non hanno cicli regolari finché non completano il periodo di allattamento al seno.
ATTENZIONE...
Anche in caso di ciclo saltato e in assenza di mestruazioni regolari si può rimanere incinte. Utilizzare metodi contraccettivi se non si desidera portare avanti una gravidanza.

Cosa fare nel caso in cui il ciclo mestruali salti o sia irregolare?

Se si è saltato un ciclo, cercare di rilassarsi: purtroppo capita e cercare di ripristinare il proprio equilibrio psicofisico può aiutare. A meno che non si sia innescata una gravidanza,  è probabile che il ciclo tornerà alla normalità il mese successivo .

Tuttavia è auspicabile che contattiate il vostro medico di fiducia se:

  • si ha dolore addominale e si pensa di poter essere in stato interessante (incinta).
  • si è fatto un test di gravidanza che indica che si è in stato di gravidanza o se si pensa di essere incinta, anche se il test è negativo.
  • sono saltati 2 cicli consecutivi senza sapere perché.
  • sono saltati 2 cicli consecutivi durante l’assunzione di pillole anticoncezionali.
  • si hanno più di 16 anni e non si ha ancora avuto il primo ciclo.
  • si hanno 14 anni e peli pubici e seno non sono ancora sviluppati.

Ciclo irregolare – trattamenti casalinghi e rimedi naturali fai-da-te

In realtà non esistono rimedi naturali casalinghi per cicli irregolari o assenti. In tutti i casi sto scrivendo due righe a tal riguardo perchè mi chiedete spesso su facebook o in posta maggiori informazioni a riguardo.

Quindi, piuttosto che suggerirvi di prendere questo o quel rimedio naturale in caso di ciclo irregolare, vi suggerisco di investigare sulla causa più probabile che ha fatto saltare il ciclo mestruale e, soprattutto, di fare prevenzione:

  • seguite una dieta equilibrata ed evitare le diete drastiche, che limitano molto l’apporto calorico o la varietà di cibo. Evitare altresì di perdere molto peso in tempi brevi. Per mantenere un peso sano, concentrarsi sul mangiare una varietà di cibi a basso contenuto di grassi.
    RICORDA – essere sottopeso o sovrappeso può provocare assenza di mestruazioni o il verificarsi di cicli irregolari.
  • se si è un’atleta di resistenza, potrebbe essere necessario ridurre l’allenamento e magari aumentarlo gradualmente – consultare il medico riguardo l’eventuale necessità di assumere integratori ormonali e di calcio per la protezione contro la perdita ossea in caso di ciclo assente.
  • fare esercizi di rilassamento per ridurre lo stress.
  • usare i metodi contraccettivi in modo coerente (se si hanno dei dubbi è sempre una buona idea quella di chiedere indicazioni al proprio medico).
  • se si pensa di essere incinta fare un test di gravidanza. Se il risultato fosse positivo, seguire queste norme fino alla visita dal medico:
    » seguire una sana alimentazione;
    » non fumare;
    » non assumere alcol o droghe;
    » evitare la caffeina o limitarne l’assunzione a circa 1 tazza di caffè al giorno;
    » non pulire la lettiera del gatto, per evitare il rischio di toxoplasmosi;
    » limitare il contatto con persone ammalate;
    » assumere un integratore vitaminico che contiene acido folico o una vitamina prenatale.
    Avvertenze
    Se il test di gravidanza fosse negativo, ma si continuassero ugualmente ad accusare i sintomi di una gravidanza, (ciclo mancato; visite più frequenti al bagno per urinare; fatica; tensione mammaria e seno ingrossato; nausea e vomito; assenza di 2 o più cicli mestruali consecutivi) consultare il medico per avere risultati più affidabili.

Ciclo mestruale irregolare: come prepararsi alla visita medica

Per aiutare il medico ad effettuare una corretta diagnosi in caso di ciclo mestruale irregolare, e per permettergli di stabilire il giusto trattamento, è bene prepararsi a rispondere alle seguenti domande:

  • Quando ha avuto l’ultimo ciclo mestruale?
  • Come è stato il ciclo precedente? Era normale? Abbondante? Scarso?
  • Se è adolescente, ha dei cicli regolari, ad esempio lunghi dai 21 a 45 giorni?
  • Se è adulta, ha cicli regolari, ad esempio dai 21 ai 35 giorni?
  • Quando ha avuto la prima mestruazione (menarca)?
  • E’ sessualmente attiva?
  • Che tipo di contraccettivo usa? Da quanto tempo?
  • Ha dimenticato di prendere qualche pillola anticoncezionale o di fare la sua iniezione ormonale?
  • Ha fatto un test di gravidanza? Quando? Qual è stato il risultato?
  • E’ sotto stress fisico o emotivo?
  • Recentemente ha cambiato la sua dieta o la quantità di esercizio fisico?
  • Recentemente ha perso peso o è ingrassata?
  • Quali farmaci sta assumendo? Sta assumendo droghe illegali?
  • Ha altre condizioni mediche di cui soffre?

App per calcolare l’arrivo del ciclo mestruale

Tenere un diario sul proprio ciclo mestruale è l’idea che maggiormente prediligo. Ma una buona  alternativa tecnologica per calcolare l’arrivo del ciclo mestruale  potrebbe essere quella di usare delle applicazioni (gratuite o a pagamento – questo dipende solo da voi e dalle vostre necessità) da installare sul cellulare (iPhone, Android, Windows Phone) o sul computer.

Ecco quindi le migliori app-ciclo mestruale, per prevedere quando si presenteranno le perdite e per monitorare l’ovulazione ed i giorni fertili:

  • Il mio Calendario Mestruale – è un’app per calcolare l’arrivo del ciclo mestruale e l’ovulazione pensata a posta per le più giovani. Si usa con estrema facilità è personalizzabile nel tema ed è gratuita. Sicuramente un’ottima scelta per tenere un calendario mestruale con tanto di notifiche fino a 4 giorni prima dell’arrivo del ciclo.
    » LINK per android di Google Play – https://play.google.com
    » LINK per iphone di iTunes – https://itunes.apple.com
  • Period Tracker Deluxe – si tratta di un’app per prevedere quando arriveranno le mestruazioni particolarmente indicata per coloro che soffrissero di sindrome premestruale. Ve ne è una versione gratis ed una seconda a pagamento. La prima va già bene, ma con la seconda è possibile sfruttare maggiori opzioni di personalizzazione. Period Tracker è disponibile per Android, iPhone e Windows Phone.
    » LINK per android di Google Play – https://play.google.com
    » LINK per iphone di iTunes – https://itunes.apple.com
    » LINK per Windows Phone di Microsoft – https://www.microsoft.com
  • Ovia Fertility – app per chi desiderasse restare incinta e monitorare tutta la gravidanza grazie alla versione Ovia Pregnancy Tracker. Purtroppo non sono riuscita a trovarne una versione in italiano.
    » LINK per android di Google Play – https://play.google.com
    » LINK per iphone di iTunes – https://itunes.apple.com
  • myPill Promemoria – app che tiene sotto controllo l’uso di eventuali contraccettivi come la pillola, il cerotto o l’anello.
    » LINK per android di Google Play – https://play.google.com
    » LINK per iphone di iTunes – https://itunes.apple.com
  • Un’altra app adatta a monitorare il ciclo mestruale potrebbe essere iGyno. Va bene, ma non mi piace il fatto che si possa “chattare” con un medico solo dopo averlo pagato. A questo punto consiglio di andare direttamente a visita. Costerà parecchio di più, ma il prezzo sarà almeno giustificato da una visita reale.
Se avete altre app da suggerire, potete lasciare un commento e, mi raccomando, motivate il perchè dovrei provare la vostra applicazione per calcolare il ciclo mestruale o l’ovulazione.

E con questo è tutto! Ho in programma di dedicare un articolo al ciclo mestruale irregolare e vi avviserò per tempo. In ogni caso, prima di lasciarvi alla “bibliografia” vi chiedo il favore di commentare l’articolo, per rendermi partecipe delle vostre esperienze a proposito di ciclo mestruale. Potete altresì usare i vostri canali sociali per condividere o salvare questa pagina e rileggerla o suggerirne la lettura alla bisogna.

Autore | Viola Dante

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.

4 Commenti

  1. Salve,
    a marzo di questo anno ho avuto un aborto spontaneo alla 6 settimana. Ho avuto perdite di sangue per quasi tutto il mese fino ad arrivare al ciclo il 18 aprile. Questo mese aspetto il ciclo da due giorni, avendo avuto perdite rosa quasi invisibili ho fatto il test che è risultato negativo. Ora oltre al dolore psicologico che non riesco a superare anche il mio corpo si è trasformato. Io avevo un fisico atletico ora sono gonfia ho la pancia che sembro incinta di 6 mesi. Ho ripreso l’attività fisica ma il mio corpo sembra aver avuto una trasformazione irreversibile.
    Mi sento tanto cambiata e pessimista verso tutto ciò che mi circonda. Desideravano tanto questo bimbo. Quando tornerà tutto come prima per poter raggiungere una serenità?
    La ringrazio anticipatamente.

    • Buonasera Anna, e grazie per il tuo commento.
      Prima di tutto ci tengo a comunicarti che mi dispiace molto per il tuo recente aborto, ma allo stesso tempo ti dico di non stare male e stare il più possibile tranquilla e serena, perché solo così avrai più possibilità di restare di nuovo incinta il prima possibile.
      Il gonfiore che avverti è causato dagli ormoni della gravidanza, ma vedrai che scomparirà tra un paio di settimane insieme al ciclo.
      Puoi iniziare a provare a restare di nuovo incinta già dal prossimo ciclo, ma ti consiglio di aspettare un altro mesetto così da assicurarti che tutto sia tornato alla normalità.
      Resto a tua disposizione per qualsiasi dubbio o chiarimento.
      Dott.ssa Elena Amato

  2. vorrei avere delle informazioni più specifiche riguardo alcuni miei problemi ! Io ho un ipertiroidismo nn forte facendo le analisi il mio endocrinologo ha visto ke i miei valori sono giusti facendo una ecografia mi hanno riscontrato dei noduli uno l’ho già tolto era benigno ! Però nn mi hanno dato nessuna cura per calmare i sintomi come mal di testa e stringimento al collo ! Poi ho fatto di recente le analisi per voler provare una pillola anticoncezionale per la mia terribile sindrome premestruale ho degli sbalzi ormonali forti come improvvisi pianti tristezza tantissima ansia agitazione irritabilità tachicardia ! Nelle analisi è venuta fuori un po alta nn troppo l omocisteina la ginecologa mi ha dato LACIDO folico però dp averlo preso X una settimana l’ho smesso mi abbassava troppo la pressione mi sentivo fiacca girava la testa e più accentuata la crisi premestruale ! Volevo sapere una cosa si può prendere il magnesio se hai l omocisteina ? Io a volte lo prendo per farmi calmare tutti i sintomi . può dare fastidio? Poi sto prendendo il donna ciclo in erboristeria è appunto la crisi premestruale anche se nn mi fa molto effetto cioè nn mi basta . L’unica cosa ke mi fa stare bene è il magnesio ! La pillola al momento ho deciso di evitarla X evitare ulteriori problemi ! Purtroppo il ciclo mi stressa moltissimo mi carica di stress ansia agitazione tachicardia irritabilità pianti tristezza sbalzi continui d’umore ….! Poi prendo il sedanam sempre integratore alimentati di erbe X calmare i sintomi ! È a base di passiflora valeriana avena . il mio ciclo è sempre stato molto sofferto X i forti dolori e molto abbondante ! Poi quando sono nella fase ovulazione e fertilità sto a pezzi peggiora la situazione mi sento malissimo . Ho letto ke l omocisteina può alzarsi anche con il sesso ma è vero ? Cioè è X gli uomini o anche X le donne? Io poi per esempio pure quando faccio sesso con il mio ragazzo poi sto malissimo mi viene la tachicardia poi fastidio proprio agli ormoni ! Il magnesio si può prendere sempre nel periodo pre ciclo ?
    qual è il miglior Magnesio da usare nella fase PRE CICLO per calmare l’irritabilità e gli sbalzi ormonali. ?

    • Buonasera Giulia e benvenuta,

      » mi sembra che lei stia facendo un pochino di confusione: agisce senza prima ponderare e acquista e consuma integratori senza prima consultare uno specialista; anzi, ne ha consultato uno per poi abbandonare le sue indicazioni.

       

      #Ciclo

      Tutte le donne devono far fronte alla sindrome premestruale. Ciascuna di noi la vive a suo modo ed è soggetta ad uno o più sintomi tipici: ansia;attacchi di fame (anche incontrollata, soprattutto di dolci); sbalzi d’umore; costipazione; crisi di pianto; gonfiore al seno (può anche fare male); dolori muscolari; gonfiore addominale; insonnia; irritabilità ed aggressività; leggero aumento di peso a causa della ritenzione idrica; stanchezza, etc..

      Purtroppo più passano gli anni e più questi sintomi tendono ad esser fastidiosi (causa anche lo stress della vita quotidiana).

      •► Perchè compaiono questi sintomi?
      Ad oggi non vi sono evidenze precise su una causa. Piuttosto si pensa che diversi attori concorrano in maniera sinergica alla comparsa dei disturbi della fase premestruale.

      Quello che posso dirle è che alle volte alcuni ormoni aumentano la loro presenza causando la rottura di delicati equilibri. Un esempio è il caso dell’aldosterone che regola il bilancio dei sali minerali. Ad un aumento di aldosterone corrisponde spesso una diminuzione di magnesio. La carenza di magnesio può portare a mal di testa, crampi muscolari e dolori all’utero.

      Altri ormoni che solitamente aumentano sono gli estrogeni e la prolattina. Questi causerebbero gonfiore al seno, dolore al seno e ritenzione idrica (la ritenzione idrica a sua volta potrebbe portare a costipazione ed aumento di peso).

      E ormoni che vanno giù?
      Sì, ci sono anche quelli. Ad esempio dopamina e serotonina sembrerebbero diminuire e con esse anche il tono dell’umore delle donne in fase premestruale. In questi casi si potrebbero valutare i livelli di Vitamina B6, che è coinvolta nella sintesi degli ormoni precedentemente menzionati.
      Tuttavia occorre tenere a mente anche che la dopamina gioca un ruolo inibitorio nei confronti della prolattina.

      •► Ci sono esami specifici che può fare?
      No, non ci sono esami per diagnosticare la sindrome premestruale.
      Provi a tenere un diario per almeno 3 o 4 cicli consecutivi ed annoti al suo interno sia i sintomi accusati che il loro grado di intensità. Ciò è molto importante per capire quali disturbi si presentino “sempre” e quali solo “alle volte”.

      •► Quali farmaci o integratori dovrebbe assumere?
      A rischio di ripetermi, prima dovrebbe cercare di capire di quale scompenso soffre.
      Tuttavia le posso confermare che tra i farmaci e integratori più venduti per curare i sintomi della sindrome premestruale ci sono:

      .→ gli antidepressivi, che in quanto inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina – SSRI – riescono a curare la stanchezza, gli attacchi di fame ed i problemi di sonno. Questi medicinali vanno solitamente assunti due settimane prima che arrivi il ciclo. Esempio ne sono la fluoxetina (Prozac), la paroxetina (Sereupin), la sertralina (Zoloft).

      .→ gli antidolorifici da banco, che curano i dolori a carico del seno e dell’addome. Mi riferisco ai FANS come l’ibuprofene ed il naprossene.

      .→ i diuretici, che possono tornare utili per ridurre gonfiore e ritenzione idrica soprattutto se la dieta povera di sale e l’esercizio fisico non riescono. Esempio lo spironolattone.

      .→ la pillola, che blocca l’ovulazione e stabilizza i livelli ormonali. Esempio il medrossiprogesterone acetato [2,5 – 10 mg al giorno (da somministrare dal 16º al 21º giorno del ciclo)].

      .→ una dieta corretta, durante la quale evitare cibi come caffè, tè, coca cola, alcolici, cibi in scatola (per colpa del glutammato) ed alimenti ricchi in zuccheri semplici. Quest’ultimi ad esempio potrebbero influenzare i livelli di adrenalina, dopamina, noradrenalina, serotonina, etc..
      Andrebbe inoltre limitato il sale. Ed andrebbero limitati anche i grassi che potrebbero innalzare i livelli degli estrogeni.
      Bene verdura e frutta, che sono ricche di vitamine e sali minerali (tanto da non dover usare nessun integratore alimentare). Bene anche il pesce che, grazie agli omega 3, inibisce le prostaglandine e con esse i dolori al ventre.

      [Nota] Anche la soia potrebbe tornare utile, soprattutto nella seconda metà del ciclo mestruale, perchè tende a riequilibrare il rapporto estrogeni/progesterone.

      .→ l’esercizio fisico, che potrebbe dare una grossa mano alla gestione dello stress, dell’ansia e dell’insonnia, grazie all’espulsione delle tossine e al rilascio di endorfine amiche del benessere e della serenità.

      .→ integratori per la sindrome premestruale, che vadano ad integrare la dove l’alimentazione non basta vitamine e minerali come: vitamina B6  (piridossina); vitamina C; vitamina E; magnesio; calcio; acido γ-linoleico.

      .→ rimedi naturali, come l’agnocasto, l’angelica sinensis, la matricale, la verbena officinalis, la rhodiola rosea, la griffonia simplicifolia, la passiflora incarnata.

       

      #Acido folico per la sindrome premestruale

      Vitamina B6, vitamina B12 e acido folico hanno un ruolo nel metabolismo dell’omocisteina.
      Chi le ha suggerito l’acido folico lo ha fatto per abbassarle i livelli di omocisteina.
      I folati, infatti, sono protagonisti nella formazione della metionina a partire dall’omocisteina.

       

      #Omocisteina

      Non so che valori le siano spuntati dalle analisi, ma l’omocisteina alta è un rischio per l’ipercoagulazione. E guai ad assumere la pillola anticoncezionale in tali situazioni, senza prima aver formulato una corretta terapia anticoagulante.

       

      #Senso di soffocamento

      Il senso di soffocamento o strozzamento al collo è quasi sicuramente correlabile ai noduli tiroidei. Purtroppo, se tutte le visite (ha fatto una manometria esofagea?) hanno escluso cause intrinseche ed estrinseche, non le resta che convivere con il disturbo cercando di dargli minor peso possibile.

      Spero di essere stata esaustiva =)