State pensando di provare una irrigazione al colon? Continuate a leggere questo articolo: gli esperti hanno opinioni discordanti sull’efficacia e sulla sicurezza.
Sempre più spesso le persone desiderano eseguire le irrigazioni al colon (nonostante un costo di oltre 100 Euro a seduta). Lo fanno per gestire la stitichezza e altri problemi digestivi come gas e gonfiore, per un senso generale di “pulizia“, spesso credendo che tale pratica sia in grado di mantiene un colon sano. Perfino una lunga lista di celebrità, tra cui Madonna e Jennifer Aniston, sono di questo avviso.
Eppure non vi è alcuna prova medica che supporti tutti i benefici per la salute dell’irrigazione al colon (chiamata anche idroterapia). “La stragrande maggioranza degli operatori sanitari non approverebbe l’idroterapia del colon, per vari motivi” ci spiega il Dott. David Armstrong, professore gastroenterologo. “Può essere molto sgradevole e vi è il rischio di deplezione elettrolitica, che può provocare convulsioni, svenimento e, potenzialmente la morte, per alcune persone con una storia di patologia cardiaca o di malattie renali, o che stanno assumendo farmaci per la pressione sanguigna” spiega il medico.
La maggior parte delle cliniche del colon, tuttavia, allertano i nuovi pazienti su questi rischi, nonché per le emorroidi e ragadi anali. È inoltre necessario firmare una liberatoria di responsabilità ma, nonostante questi potenziali inconvenienti, molti sono disposti a fare una prova.
Perché le persone scelgono l’irrigazione del colon?
La Dr.ssa Lisa Keith, idroterapista certificata, spiega che “C’è molta più consapevolezza, negli ultimi anni“. “Sto sentendo persone che parlano di un processo di pulizia, invece di una semplice dieta, il che dimostra che sono consapevoli che la procedura sia parte integrante di una pulizia generale” aggiunge l’esperta. Almeno la metà dei suoi clienti sono clienti abituali e la maggior parte di loro richiede il trattamento a causa della stitichezza. La Dr.ssa Keith ammette che le irrigazioni non comportino permanente perdita di peso, ma molti dei suoi clienti si aspettano di sbarazzarsi di gas e gonfiore e sentirsi più leggeri. “C’è una connessione mente-corpo” conferma la Dottoressa.
Costipazione, affaticamento e sindrome dell’intestino irritabile sono i primi tre motivi per cui la gente ricorre alla procedura di irrigazione.
La preoccupazione di alcuni medici è che questa tendenza non tenga conto della formazione e della certificazione di chi esegue le procedure, poiché è una terapia auto-regolata, chiunque può appendere una targa ed esercitarla. Le autorità approvano le attrezzature per l’idroterapia, tuttavia nessuno sta monitorando quanto strettamente i terapeuti seguano le raccomandazioni della casa costruttrice, per esempio, per la corretta pulizia e sterilizzazione delle attrezzature. Spiega il Dr. Armstrong: “Il rischio di infezione è raro se si utilizzano adeguate procedure di pulizia e sterilizzazione, ma il punto è che questo intervento può trasformarsi in un potenziale danno“.
Come funziona l’irrigazione del colon
Il Dr. Gabor Kandel, gastroenterologo e professore associato di medicina, spiega che le affezioni del colon e la ritenzione delle feci provocano notevoli problemi e possono rendere la vita molto spiacevole. Egli non approva le irrigazioni, ma riconosce che molte persone che soffrono di stipsi cronica possono veramente trovare sollievo dalla procedura (se associata a cambiamenti nella dieta). Il consiglio dell’esperto è comunque sempre di discutere delle irrigazioni con il proprio medico, prima di affrontare una seduta.
Il colon è la parte più grande dell’intestino è lungo circa un metro e mezzo, ed è l’ultimo posto dove va il cibo prima di lasciare il corpo, attraverso il retto. Il ruolo del colon è quello di estrarre l’acqua, il sale e potassio dai rifiuti solidi prima che vengano eliminati. L’intestino tenue, invece, è situato nell’addome centrale, ed è il tratto in cui vengono assorbiti gli elementi nutritivi del cibo.
L’unica preparazione che viene richiesta per la seduta, è quella di non mangiare cibi solidi immediatamente prima. L’irrigazione avviene tramite un sistema chiuso o aperto. In entrambi, un ugello di circa 2,5 cm con dei tubi collegati, è inserito nel retto; l’acqua filtrata riempie il colon e la peristalsi normale (l’azione di spingere fuori il retto) si verifica. La persona rilascia feci e acqua. Una sessione richiede in genere circa da 40 a 60 minuti. A seconda di eventuali problemi del paziente, diverse sessioni possono essere richieste a pochi giorni l’una dall’altra.
Sistema chiuso: in questi modelli più vecchi e meno costosi, la persona si trova sdraiata su un lato e un terapeuta inserisce un ugello (largo circa 2,5 cm) che è collegato a due tubi. Il terapista controlla quanta acqua scorre nel colon da una provetta (massimo 0,1 bar di pressione), e massaggia l’addome. Quando si verifica il rilascio, si usa un secondo tubo (che finisce in un’apposita discarica), o il paziente deve correre in una toilette.
Sistema aperto: in questi modelli più recenti, la persona si siede su una unità che ha una toilette. Il terapista inserisce l’ugello (che in questo caso ha circa le dimensioni di una matita) e regola la quantità di acqua (la pressione è regolata dalla macchina). Il paziente espelle come necessario, spingendo in sintonia con la peristalsi.
L’educazione alimentare dovrebbe essere una parte importante dell’esperienza. I pazienti devono comprendere innanzitutto che la loro dieta svolge un ruolo importante nei problemi digestivi: se si avvia un processo di purificazione, non si può successivamente indulgere in caramelle o biscotti.
Le opinioni dei medici differiscono sul fatto che il sollievo della costipazione sia più importante dei rischi delle irrigazioni, vale a dire il calo drastico degli elettroliti, o l’eventuale infezione quando gli strumenti riutilizzabili vengono sterilizzati in modo non idoneo. Se avete intenzione di provare una irrigazione al colon, fatevi garantire che la clinica utilizzi materiale monouso per evitare il (seppur piccolo) rischio di infezione, e verificate se il terapeuta è certificato.
Autore | Daniela Bortolotti
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Non so se può essere di aiuto o se ci sia una correlazione, ma nel mio caso è avvenuto che circa un mese dopo l’irrigazione del colon ho iniziato a soffrire di fibrillazione atriale
Dottoressa Viola.Ringrazzio per le sue informazzione.Anche perche vivo tantissimi anni in Amsterdam,tre quarti della mia vita,ed e per questo che sono molto contento di aver avuto conoscenza del suo veb e di poterla seguire ancora piu avanti,Grazie viola. Rinaldo
Rinaldo, benvenuto e grazie mille per le belle parole.
Se vuole può, e possiamo, darci del tu.
In ogni caso sono io a ringraziarLa, perchè mi fa sentire utile.
La abbraccio =)