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Sai come prenderti cura del tuo fegato?

Nascosto sotto la cassa toracica, vicino alla parte superiore dello stomaco a destra, si trova un organo straordinario chiamato fegato. Esso elimina le tossine (incluso l’alcool) dal sangue, aiuta a controllare il colesterolo e la coagulazione del sangue, e aiuta la digestione. Ma cosa succede se non funziona correttamente?

Allo stesso modo in cui il tipo sbagliato di benzina può seriamente danneggiare un’auto, le cellule del fegato sono vulnerabili agli attacchi. L’eccesso di alcol, infezioni da virus e persino il sovrappeso possono causare danni gravi al fegato. Anche una malattia ereditaria chiamata emocromatosi (in cui si accumulano alti livelli di ferro nel fegato) e una rara condizione chiamata cirrosi biliare primitiva (PBC), che danneggia i dotti biliari, possono causare un malfunzionamento del fegato.

Alcune patologie del fegato comuni

Steatosi epatica non alcolica

La steatosi epatica non alcolica inizia con un accumulo di grasso all’interno del fegato (in cui di solito c’è pochissimo grasso). Si tratta di una condizione in gran parte legata al sovrappeso, che interessa fino a un adulto su cinque. Il fumo, l’alta pressione sanguigna, il colesterolo alto e il diabete di tipo 2 sono altri fattori di rischio. Nelle fasi iniziali spesso non vi sono sintomi. Ma in alcune persone la patologia provoca infiammazione e cicatrici, ed un minor numero di cellule sane funzionanti nel fegato. In casi estremi può anche causare totale malfunzionamento dell’organo – una condizione chiamata cirrosi.

P U B B L I C I T A'

Epatite

L’epatite è il termine medico per l’infiammazione del fegato. La maggior parte di noi probabilmente pensa subito all’epatite virale, il cui tipo più comune in tutto il mondo è il tipo A. Si può contrarre da altre persone infette o da cibi o bevande contaminati (è molto più comune nei paesi in cui il sovraffollamento o scarsa igiene sono ampiamente diffusi).
L’epatite B e C sono di solito trasmesse per contatto sessuale o di sangue infetto, ed i tossicodipendenti sono la categoria più a rischio.

La maggior parte delle persone guarisce rapidamente e completamente dall’epatite A. L’epatite B e C possono causare infezione cronica che aumenta il rischio di cirrosi epatica, così come cancro al fegato. Non esiste un vaccino disponibile contro l’epatite C, ma spesso può essere curata con successo. Anche l’eccesso di alcol può causare l’epatite.

Itterizia

L’ittero è una condizione che causa un ingiallimento della pelle (e del bianco degli occhi). In questa condizione la bilirubina – un pigmento giallo creato quando i globuli rossi vengono scomposti dal fegato – non viene elaborata correttamente. Ma altri sintomi comprendono stanchezza, dolori al fegato, debolezza, perdita di peso, ecchimosi e prurito. È inoltre possibile avere pancia, piedi e gambe gonfi.

Come trattare al meglio il proprio fegato

La grande notizia è che a differenza di molti altri organi,  il fegato ha una notevole capacità di recupero anche da infiammazioni in stadio avanzato . E alcuni cambiamenti nello stile di vita di salute aiuteranno a proteggere il fegato da ulteriori danni e a mantenerlo sano.

In primo luogo va limitata al massimo l’assunzione di alcol. Attenendosi ai limiti di alcol raccomandati – massimo 14 unità a settimana – si riducono al minimo i rischi di problemi al fegato.

Mantenere un peso sano è quasi altrettanto importante. Una dieta sana, con molta frutta e verdura e meno zuccheri, cibi fritti e latticini, aiuterà ad alleggerire il lavoro del fegato. L’esercizio fisico regolare aiuta a ridurre il grasso nella pancia, e anche a proteggere il fegato. Qualsiasi tipo di esercizio aerobico (del tipo che lascia leggermente senza fiato, come ballare, fare jogging o camminare a ritmo sostenuto) è utile per mantenere un fegato sano. Idealmente si dovrebbe fare attività fisica per 30 minuti, cinque giorni a settimana.

Se ci si reca all’estero

È possibile proteggersi contro l’epatite causata da infezione, soprattutto se si viaggia all’estero. In molti paesi, la vaccinazione contro l’epatite A è raccomandata di routine.
Una singola vaccinazione proteggerà per circa un anno, ma fare una seconda vaccinazione entro 6 – 12 mesi dalla prima estenderà la protezione per un massimo di 20 anni.

Per l’epatite B, potrebbe essere necessaria l’immunizzazione se si viaggia in zone remote o per lunghi periodi – chiedere consiglio al medico. Si può anche pensare alla vaccinazione contro l’epatite B se si lavora in posti a rischio più elevato, come istituti sanitari.

Autore | Viola Dante

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.