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Obesità, Dalla A Alla Z. Scopri Se Sei A Rischio e Come Intervenire

“Il corpo del bambino obeso occidentale e lo scheletro di quello africano sono il prodotto dello stesso sistema alimentare” – VANDANA SHIVA

L’obesità è un disturbo complesso.
La si potrebbe definire anche come una malattia, ma per molti resta soltanto una condizione medica da tenere relativamente sotto controllo (purtroppo per loro sono in errore visto che è attualmente tra le principali cause di morte evitabile in tutto il mondo – 111.909–365.000 morti o 4,6%–15,2% dei morti totali).

L’obesità è caratterizzata da un eccessivo accumulo di lipidi in diverse parti del corpo: le modalità con le quali questo grasso corporeo si distribuisce sono correlate alla genetica di un individuo (alcuni soggetti mettono preferibilmente su pancia; altri ingrassano fianchi e cosce).

Purtroppo essa non è solo un problema estetico. L’obesità, infatti, aumenta il rischio di perturbare l’omeostasi dell’organismo, conducendo verso malattie e problemi di salute oggi come oggi molto noti: malattie cardiache, diabete, pressione alta, etc.

Non ci sono dubbi:

Essere gravemente obesi significa avere una particolare predisposizione verso problemi di salute correlati al peso: cancro, diabete, ictus, malattie cardiovascolari, steatosi epatica – link.

La buona notizia è che basta dimagrire e rientrare in un peso meno a rischio per migliorare la propria condizione e prevenire i problemi di salute associati all’obesità.
Cambiamenti nell’alimentazione, l’aumento di attività fisica e opportune modifiche al proprio comportamento e alle proprie abitudini sono fondamentali per perdere peso e mantenerne uno sano.
Tuttavia bisogna anche annoverare altre opzioni per trattare l’obesità: farmaci e chirurgia bariatrica. Trattamenti che, in ogni caso, i medici preferiscono centellinare ed usare come “extrema ratio”.

Etimologia parola obesità

La parola obesità deriva dal latino “obesĭtas -atis”  ~ grasso, grosso o paffuto. Parola composta da “esum” – participio passato di “ĕdere“→ mangiare – più il prefisso “ob” → per, a causa di.

Obesità ginoide, obesità addominale, obesità androide, obesità morbigena, infantile….

Le definizioni di obesità sono più di una e possono spesso confondere il lettore.
Per questo cercherò di dare una breve spiegazione per ognuna.

Obesità androide

Leggi anche Tipo A Pera o Tipo A Mela? Scopri Come Snellirti

L’obesità androide è menzionata anche come obesità centrale o tronculare o viscerale o “a mela”.
Come suggerisce il termine si tratta di una condizione quasi ad esclusivo appannaggio degli uomini (almeno fino all’inizio della menopausa nelle donne) ed è caratterizzata da un accumulo di grasso nella parte alta del corpo conferendo al soggetto la tipica forma a mela: addome, dorso, torace.

Questa particolare disposizione del grasso, anche in sede intraviscerale, si è dimostrata nel tempo particolarmente pericolosa per la salute a causa di complicanze cardiovascolari e metaboliche.

Le molecole adipose, oltre a rilasciare ormoni e sostanze pro-infiammatorie, a seguito del metabolismo del grasso viscerale giungono al fegato, compromettendone il corretto funzionamento e causando possibili infarti, ipertensione, iperinsulinismo/insulinoresistenza, etc.

L’obesità androide è confermata se il rapporto WHR è maggiore di 0,85.
Ed i rischi di malattia crescono se la circonferenza del girovita è maggiore di 101 negli uomini e 89 nelle donne.

Obesità ginoide

L’obesità ginoide è conosciuta anche come obesità periferica o sottocutanea o “a pera”.
Si tratta di una condizione quasi ad esclusivo appannaggio delle donne ed è caratterizzata da un accumulo, prettamente sottocutaneo, di grasso sulla parte inferiore del corpo conferendo al soggetto la tipica forma a pera: glutei, cosce e gambe.

L’obesità ginoide è confermata se il rapporto WHR (scopri cosa è) è minore di 0,79.

Obesità morbigena

L’obesità morbigena indica una obesità grave, e cioè quando il BMI è uguale o maggiore di 40.

Obesità addominale

Obesità addominale è semplicemente un altro termine per chiamare l’obesità androide.

Obesità (anche e purtroppo) infantile

Stando ai dati dell’OMS l’obesità è aumentata globalmente del 100% negli ultimi 30 anni, diffondendosi anche tra i più giovani: ecco perchè oggi parliamo di obesità infantile.
Già nel 2011 si stimava che ci fossero (in tutto il mondo) più di 40 milioni di bambini (età inferiore ai 5 anni) in sovrappeso.

Ed in Italia?

P U B B L I C I T A'

In Italia, grazie ad “OKkio alla Salute“, sistema di monitoraggio del centro nazionale CCM del Ministero della Salute, sappiamo che circa il 23% dei bambini di età tra gli 8 e i 9 anni sia in sovrappeso e che l’11% circa sia obeso.

I dati si riferiscono al 2010 (mi spiace non averne trovati di più attuali) e mostrano come la fascia di età più critica sia quella degli 11 anni: il 30% circa degli undicenni maschi è obeso; il 20% circa delle undicenni femmine è obeso.

I dati sono preoccupanti perchè ricalcano, e battono, il trend di diffusione dell’obesità negli adulti italiani e dimostrano che il fenomeno è in espansione.

In Italia il 32% degli adulti è in sovrappeso e l’11% è obeso.

Le percentuali crescono nella terza età: tra i 65 e 75enni si conta un 60% di soggetti in sovrappeso/obesità; tra i 75 e 84enni si conta un 53%; ed un 42% per gli oltre 85enni.

Obesità: sintomi

obesità sintomi

L’obesità è figlia delle cosiddette società del benessere (Classifica Delle 10 Nazioni Più “Grasse” Al Mondo).
Ma come la si riconosce?
Ci sono dei sintomi da monitorare?

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità l’obesità viene valutata attraverso la misura di un dato biometrico: l’indice di massa corporea (IMC o, in inglese, BMI).
Se l’indice di massa corporea è pari o superiore a 30 kg/m2 , allora il soggetto è obeso.
Se l’indice di massa corporea è compreso fra 25 e 30 kg/m2, allora il soggetto è in sovrappeso.

Calcolo obesità

Ma come si calcola a sua volta l’indice di massa corporea?
L’indice di massa corporea è calcolato dividendo il peso in chilogrammi (kg) per l’altezza in metri (m) al quadrato.

Peso : (altezza)^2
Hai difficoltà?!
Se dovessi incontrare delle difficoltà nel calcolare il tuo IMC (detto anche BMI), lascia tranquillamente un commento. Ti aiuterò quanto prima, ma ricordati di darmi peso ed altezza =)
Tabella valori IMC (BMI)
Indice di massa corporeaClassificazione stato corporeo
Sotto 18,5Sottopeso
18,5 – 24,9Normale
25 – 29,9Sovrappeso
30 – 34,9Obesità leggera (classe I)
35 – 39,9Obesità media (classe II)
40 e oltreObesità grave (classe III)

In alternativa al calcolo del BMI potete usare questa immagine: grafico dell’indice di massa corporea (IMC).
Prendete nota della vostra altezza e del vostro peso. Quindi intersecate le due linee: la zona rossa è quella che indica una situazione di obesità grave.

Grafico dell'Indice di massa corporea (IMC)

In molti casi l’IMC/BMI fornisce una stima ragionevole del proprio grasso corporeo. Tuttavia, l’IMC non misura direttamente il grasso corporeo, per cui alcune persone, come gli atleti muscolosi, possono avere un indice di massa corporea che rientra nella categoria obesi, anche se non hanno grasso corporeo in eccesso. Qualora doveste avere dei dubbi a riguardo, non dimenticate che il vostro medico di fiducia è lì per aiutarvi: vi saprà sicuramente dire se il vostro IMC/BMI sia nella norma o se vada eventualmente ridotto.

Ci sono altri modi più precisi per calcolare la massa grassa/obesità?

Sì, la massa grassa può essere misurata ad esempio anche contando le pieghe della pelle o avvalendosi della plicometria o della bioimpedenza, oppure sfruttando tecniche più sofisticate per misurare la composizione corporea come la pletismografia ad aria (BOD POD), pesata idrostatica, risonanza magnetica e TAC (più usate in ambito sportivo che in caso di obesità).

Pensi di essere obeso? Quando consultare il medico

Purtroppo, oltre all’IMC/MBI, non riesco a darvi dei campanelli d’allarme altrettanto facili da calcolare, riconoscere e valutare. Direi che fareste bene a consultare il medico qualora pensaste di essere obesi, e soprattutto se si è preoccupati per i problemi di salute correlati al peso. Lui riuscirà subito a stimare eventuali rischi per la vostra salute e a discutere sulle opzioni più valide per perdere peso.

Obesità: cause

obesità cause

Anche se ci sono fattori genetici, comportamentali e ormonali che influiscono sul peso corporeo, l’obesità si palesa soprattutto quando  si assumono costantemente più calorie di quante se ne consumino  con l’esercizio fisico e le normali attività quotidiane. Malauguratamente per la nostra linea, l’organismo non spreca nulla: acquisisce il surplus di calorie e lo immagazzina come grasso in varie zone del corpo.

Altre volte l’obesità può essere ricondotta a una causa medica, come la sindrome di Prader-Willi, sindrome di Cushing, e altre malattie e condizioni. Tuttavia, questi disturbi sono rari e, in generale, le principali cause di obesità sono:

  • Dieta e cattive abitudini alimentari. L’aumento di peso è inevitabile se si mangiano regolarmente più calorie di quante se ne brucino. Oggigiorno le abitudini alimentari nostrane subiscono l’influenza delle mode e delle culture estere. Un cattivo esempio su tutti è quello delle diete americane troppo spesso ricche di calorie e abbondanti in bibite energetiche, bevande gassate e cibi da fast food ad alto contenuto calorico.
    [Leggi anche La Piramide Alimentare: Un Valido Supporto Per Mangiare Sano]
  • Inattività/Sedentarietà. Se non si è molto attivi, non si bruciano molte calorie. Con uno stile di vita sedentario, è veramente facile sforare il proprio fabbisogno energetico e accumulare calorie in eccesso ogni giorno. Calorie che, probabilmente, verrebbero smaltite nel caso di uno stile di vita più attivo.

Obesità: fattori di rischio

L’obesità deriva solitamente da una combinazione di cause e fattori congiunti, tra cui:

  • Dieta sbagliata (non sana). Una dieta ad alto contenuto di calorie, priva di frutta e verdura, ricca di cibi da fast food, e di bevande ad alto contenuto calorico, insieme a porzioni eccessive, contribuisce significativamente all’aumento di peso.
  • Età. L’obesità non è un fattore di età: si può essere obesi a qualsiasi età, anche da bambini. Tuttavia col passare degli anni, i cambiamenti ormonali e uno stile di vita meno attivo aumentano il rischio. Inoltre, la quantità di muscoli nel corpo tende a diminuire con l’età. Questa massa muscolare inferiore porta ad una diminuzione del fabbisogno energetico e contestualmente ad un metabolismo meno effervescente: tenere sotto controllo i chili in eccesso, potrebbe diventare sempre più difficile, soprattutto se non si controlla coscientemente ciò che si mangia e se non si diventa più attivi fisicamente man mano che si avanza negli anni.
  • Genetica. I geni possono influenzare la quantità di grasso corporeo immagazzinato dall’organismo, e anche le zone del corpo dove il grasso si distribuisce con maggiore frequenza. La genetica può altresì svolgere un ruolo attivo nel metabolismo di un individuo e cioè regola tutte quelle modalità con le quali il cibo viene trasformato in energia, poi in grasso e, in seguito, nuovamente in energia durante uno sforzo fisico.
  • Gravidanza. Durante la gravidanza, il peso di una donna aumenta necessariamente. Purtroppo alcune di esse trovano difficile perdere peso dopo la nascita del bambino. E questo aumento di peso può contribuire allo sviluppo dell’obesità nelle donne.
  • Inattività/Sedentarietà. Se non si è molto attivi, non si bruciano molte calorie. Con uno stile di vita sedentario, si possono facilmente accumulare calorie in eccesso ogni giorno, invece di bruciarle con l’esercizio fisico e le normali attività quotidiane. Alcuni problemi di salute, come l’artrite, possono portare ad una riduzione dell’attività fisica, e ciò contribuirebbe all’aumento di peso.
  • Mancanza di sonno. Non dormire a sufficienza o al contrario dormire troppo potrebbe causare cambiamenti ormonali che aumentano l’appetito; sensazione di fame che potrebbe anche accompagnarsi ad un aumentato desiderio di cibi ad alto contenuto di calorie e carboidrati – il famoso comfort food + junk food che potrebbe enormemente contribuire all’aumento di peso.
    [Leggi anche Fame: 20 Alimenti Che Tengono A Bada L’Appetito]
  • Problemi medici. In alcune persone l’obesità può essere ricondotta ad una causa medica, come la sindrome di Prader-Willi, la sindrome di Cushing e altre condizioni. Alcuni problemi di salute, come l’artrite, possono provocare una riduzione dell’attività fisica, che può tradursi in un aumento di peso.
    »  Alcuni farmaci . Alcuni farmaci possono portare a un aumento di peso se non si compensano gli effetti collaterali con una dieta adeguata o una altrettanto bilanciata attività fisica. Tra i farmaci che possono causare un aumento ponderale ci sono: alcuni antidepressivi, i farmaci anti-epilettici, farmaci per il diabete, farmaci antipsicotici, steroidi/cortisonici, pillola anticoncezionale e betabloccanti.
  • Questioni sociali ed economiche. Alcuni studi hanno collegato alcuni fattori sociali ed economici all’obesità. Evitare l’obesità è difficile se non si può usufruire di aree sicure per correre e allenarsi. Ma è altrettanto difficile se non si è ricevuta una corretta educazione alimentare, ad esempio se non siano stati insegnati modi sani di cottura. E, in fine, è praticamente impossibile evitare l’obesità se non si possiedono i soldi per comprare alimenti sani.
    Poi vanno anche considerate le relazioni sociali: le persone con le quali trascorriamo il tempo potrebbero influenzare il nostro peso – è molto più probabile diventare obesi se si hanno amici o parenti obesi con i quali si condividono grosse fette della propria quotidianità.
  • Smettere di fumare. Smettere di fumare è spesso associato a un aumento di peso (tutta colpa della dopamina). E talvolta, l’aumento di peso è tale che si finisce per diventare obesi. Nel lungo periodo, però, smettere di fumare rimane un beneficio per la salute rispetto al continuare a fumare.
  • Stile di vita familiare. L’obesità tende a essere presente in vari membri della stessa famiglia. Se uno o entrambi i genitori sono obesi, il rischio per i figli di diventare anche loro obesi è maggiore. Questo non dipende solo dalla genetica. I membri della famiglia tendono a condividere abitudini alimentari simili.
ATTENZIONE!
Anche se si dispone di uno o più di questi fattori di rischio, non significa essere irrimediabilmente destinati a diventare obesi. È SEMPRE possibile contrastare la maggior parte dei fattori di rischio attraverso la dieta, l’attività fisica e cambiamenti nelle proprie abitudini.

Obesità: le eventuali complicazioni

obesità complicazioni

In caso di obesità, si hanno  molte probabilità di sviluppare una serie di potenziali gravi problemi di salute , tra cui:

Sul sito del ministero della salute viene detto che circa il 44% dei casi di diabete tipo 2, il 23% dei casi di cardiopatia ischemica e fino al 41% di alcuni tumori sono attribuibili all’obesità/sovrappeso.

Obesità: qualità della vita

Quando si è obesi, la qualità complessiva della vita può essere ridotta. Si potrebbe non essere più in grado di fare alcuni sport o attività e a tendere d’evitare i luoghi pubblici: le persone obese talvolta potrebbero essere soggette a discriminazione e offese gratuite (che non fanno altro che peggiorare la loro obesità).

Altri problemi legati al peso che possono influenzare (anche pesantemente) la qualità della vita sono:

Obesità: prepararsi alla visita medica

Bisogna sempre parlare con il medico apertamente e onestamente riguardo le proprie preoccupazioni sul peso. In alcuni casi ci si può anche rivolgere ad uno specialista dell’obesità – se è disponibile nella propria zona. Eventualmente si può fare riferimento anche a un dietologo o un nutrizionista.

Cosa fare

E’ fondamentale partecipare attivamente alla propria cura. Un modo può essere quello di prepararsi per la visita medica: pensare scrupolosamente ai propri bisogni e ai propri obiettivi di trattamento; fare una lista di domande da porre al medico, che potrebbero includere:

  • Quali cibi o abitudini stanno probabilmente contribuendo ai miei problemi di salute e al mio aumento di peso?
  • Cosa posso fare per gestire il mio peso a breve/medio/lungo termine?
  • Ho altri problemi di salute che sono causati dall’obesità?
  • Devo consultare un dietologo?
  • Dovrei vedere un consulente comportamentale con esperienza nella gestione del peso?
  • Quali sono le opzioni di trattamento per l’obesità e i miei altri problemi di salute?
  • La chirurgia per perdere peso può essere una valida opzione per la mia condizione?
Mi raccomando ...
Informare il proprio medico circa eventuali altre condizioni mediche o farmaci, vitamine o integratori che si stanno assumendo.

Cosa aspettarsi dal proprio medico

Durante l’appuntamento, il medico probabilmente farà una serie di domande circa il peso, il cibo che regolarmente si acquista, cucina e mangia, l’attività, l’umore, e tutti i sintomi che si avvertono. È possibile che vengano rivolte queste domande:

  • Quanto pesava durante l’adolescenza?
  • Quali suoi eventi di vita possono essere associati a un aumento di peso?
  • Che cosa e quanto mangia in una giornata tipo?
  • Quanta attività fisica svolge in una giornata tipo?
  • Durante quali periodi della sua vita ha avuto un aumento di peso?
  • Quali sono i fattori che secondo lei hanno influito sul suo peso?
  • In che modo la sua vita quotidiana è influenzata dal suo peso?
  • Quali diete o trattamenti ha provato per perdere peso?
  • Quali sono i suoi obiettivi di perdita di peso?
  • E’ disposto a fare cambiamenti nel suo stile di vita per dimagrire veramente?
  • Cosa pensa possa impedirle di perdere peso?

Che cosa fare nel frattempo

Prima della visita medica, si può tenere un diario della propria dieta e un’altra buona idea potrebbe essere quella di registrare quanti passi si fanno in un giorno utilizzando un contapassi.

Si possono altresì cominciare a fare delle scelte che aiutano a perdere peso. Alcune di queste potrebbero essere:

  • Apportare cambiamenti sani alla propria alimentazione – includere più frutta, verdura e cereali integrali nella dieta; cominciare a ridurre le dimensioni delle porzioni.
  • Iniziare ad aumentare il livello di attività fisica – cercare di alzarsi dalla sedia/divano/letto e muoversi in casa più frequentemente. Iniziare gradualmente se non si è in buona forma e se non si è abituati a fare esercizio. Anche 10 minuti di camminata al giorno possono essere d’aiuto. In caso di particolari condizioni di salute, o se si è un uomo oltre i 40 anni o una donna sopra i 50 anni, consultare il medico prima di iniziare qualsiasi programma di attività fisica.

Obesità: esami e diagnosi

obesità esami

Se l’IMC/BMI è nella gamma obesi, il medico probabilmente consulterà la storia clinica del paziente nel dettaglio, effettuerà un esame fisico e prescriverà alcuni esami.

 Questi esami e test generalmente includono :

  • Raccolta di informazioni sulla salute. Il medico potrebbe esaminare la cronologia del peso corporeo del paziente, gli eventuali tentativi di perdita di peso, la quantità di esercizio fisico, le abitudini alimentari, eventuali altre condizioni, farmaci, livelli di stress e altre questioni mediche. Il medico può anche esaminare la salute della famiglia del paziente per vedere se si può essere predisposti a determinate condizioni.
  • Un esame fisico generale. Questo include anche la misurazione dell’altezza, il controllo dei segni vitali, come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e la temperatura; auscultazione di cuore e polmoni ed esame dell’addome.
  • Calcolo dell’indice di massa corporea. Il medico controllerà l’indice di massa corporea (IMC/BMI) per determinare il livello di obesità. Questo dovrebbe essere fatto almeno una volta all’anno. L’IMC aiuta anche a determinare il rischio complessivo di salute e il tipo di trattamento più appropriato.
  • Misurazione della circonferenza della vita. Il grasso immagazzinato intorno alla vita, a volte chiamato grasso viscerale o grasso addominale, può aumentare ulteriormente il rischio di malattie, come il diabete e le malattie cardiache. Le donne con un girovita (circonferenza) di più di 80 centimetri e gli uomini con un giro vita di oltre 102 cm possono avere più rischi per la salute rispetto alle persone con girovita più piccoli. Anche la circonferenza della vita deve essere controllata almeno una volta all’anno.
  • Controllo di altri problemi di salute. Il medico valuterà eventuali altri problemi di salute passati, e l’eventuale presenza di altri problemi di salute plausibili, come la pressione alta e diabete.
  • Analisi del sangue. Il tipo di esame da fare dipende dalla salute, dai fattori di rischio e da tutti i sintomi riscontrati.  I test possono includere la misurazione del livello di colesterolo, test di funzionalità epatica, un test di glicemia a digiuno, un test della tiroide ed altri. Il medico può anche raccomandare alcuni test cardiaci, come ad esempio un elettrocardiogramma.

La raccolta di tutte queste informazioni consente al medico di determinare quanto peso si deve perdere e i rischi per la salute. E questo aiuterà nello stabilire le migliori strategie per curare l’obesità.

Obesità: farmaci e trattamenti

obesità trattamenti

L’obiettivo del trattamento dell’obesità è quello di raggiungere e mantenere un peso sano. Potrebbe essere necessario lavorare con un team di professionisti della salute – tra cui un dietologo, coach comportamentale o uno specialista in obesità – che aiuteranno il paziente ad attuare, poco alla volta, i giusti cambiamenti nell’alimentazione e nelle abitudini quotidiane.

L’obiettivo iniziale del trattamento è di solito una modesta perdita di peso – 3-5 % del peso totale. Questo significa che se si pesasse 91 kg e si fosse obesi per gli standard IMC, allora il primo step sarebbe quello di provare a perdere dai 2,7 ai 4,5 kg circa, per iniziare a vedere miglioramenti nella propria salute. Tuttavia, più si perde peso, maggiori saranno i benefici. L’importante è che il dimagrimento sia controllato ed avvenga come conseguenza di trattamenti opportunamente valutati.

Tutti i programmi di perdita di peso richiedono cambiamenti nelle abitudini alimentari e una maggiore attività fisica. I metodi di trattamento più adatti, ad ogni modo, dipendono dal livello di obesità, dalla salute generale dell’individuo in questione e dalla sua buona volontà e totale dedizione all’obbiettivo da raggiungere.

[Leggi anche Calorie: Quante Devo Bruciarne Per Perdere 1 Chilo Kg?]

I principali trattamenti contro l’obesità comprendono:

  • Cambiamenti comportamentali;
  • Cambiamenti nella dieta;
  • Chirurgia;
  • Esercizio e attività fisica;
  • Prescrizione di farmaci dimagranti.

Cambiamenti nella dieta

Ridurre le calorie e praticare abitudini alimentari più sane è fondamentale per superare l’obesità. Anche se si può dimagrire velocemente in un primo momento, una  lenta e costante perdita di peso nel lungo termine  è considerata il modo più sicuro per perdere peso e soprattutto mantenere i risultati raggiunti.

Evitate, quindi, di apportare dei cambiamenti drastici nella dieta, in quanto difficilmente si riuscirà a mantenere nel lungo termine il peso forma raggiunto.

Prendete, piuttosto, in considerazione l’idea di partecipare ad un programma di perdita di peso per almeno sei mesi, e di entrare in un programma di mantenimento per almeno un anno in modo da aumentare le probabilità di successo di mantenere il risultato.

Non esistono diete dimagranti miracolose o diete migliore di altre: il piano alimentare va concordato con un professionista che sappia includere nella dieta dimagrante equilibrata alimenti sani, riuscendo allo stesso tempo ad adattarli alle necessità (allergie, intolleranze, ma anche gusti personali) del paziente. Solitamente i cambiamenti apportati alla dieta di un soggetto obeso includono:

  • Fare scelte più sane. Per rendere sana la propria dieta, si potrebbero mangiare più alimenti a base vegetale, come frutta, verdura e carboidrati integrali. Un’altra buona idea potrebbe essere quella di includere anche fonti di proteine ​​magre – come fagioli, lenticchie e soia – e carni magre. Mi raccomando, cercate di includere anche il pesce due volte a settimana (specie il pesce azzurro – link wikipedia) e di limitare il sale e gli zuccheri aggiunti. Scegliete anche latticini a basso contenuto di grassi e mangiate piccole quantità di grassi, assicurandovi che essi provengano da fonti benefiche per il cuore, come gli oli di oliva, di canola (ultima versione dell’olio di colza) e noci.
    [Leggi anche La Carne Rossa Fa Male Alla Salute? Vediamo Cosa Dice L’Organizzazione Mondiale Della Sanità]
  • Limitare/eliminare alcuni alimenti. Alcune diete impongono di limitare (troppo spesso di ELIMINARE totalmente) le quantità di un particolare gruppo di cibi, come i carboidrati o gli alimenti grassi. Personalmente non gradisco questo genere di diete e vi supplico di chiedere SEMPRE al vostro medico di fiducia se una di queste diete possa ritenersi scientificamente efficace e se sia il caso di seguirla o meno (considerando sempre il vostro stato di salute globale ed eventuale background sociale).
    Un discorso a parte voglio fare a proposito delle bevande zuccherate (gassate o meno) che, senza se e senza ma, sono un modo sicuro per assumere calorie in eccesso, scatenando, tra le altre cose, risposte cerebrali (come lo spinto rilascio di dopamina nel nucleo accumbens). Pertanto è bene limitare queste bevande o eliminarle del tutto.
    Vi invito a guardare il trailer di questo film. Lo trovate anche su youtube se cercate “Documentario sullo Zucchero – The sugar film”.
    .→ LINK – Zucchero! That Sugar Film | Trailer Italiano Ufficiale [HD].
    .→ Zucchero! That Sugar Film – wikipedia link.
  • Sentirsi pieni mangiando meno. Il concetto di densità di energia (più nota come densità calorica) può aiutare a soddisfare la fame con meno calorie. Tutti i cibi hanno un certo numero di calorie all’interno di una data quantità (volume). Alcuni alimenti – come dolci, caramelle, grassi e prodotti alimentari trasformati – sono ricchi di densità di energia. Ciò significa che una piccola quantità di cibo ha un gran numero di calorie. Al contrario, altri alimenti, come frutta e verdura, hanno una minore densità di energia. Questi alimenti contengono un minor numero di calorie in una più grande porzione. Mangiare grandi porzioni di alimenti con meno calorie riduce la fame; in più si assumono meno calorie e ci si sente meglio dopo il pasto, quindi ci si sente nel complesso soddisfatti.
    [Leggi anche Leptina, 4 Cose Da Sapere Se Vuoi Dimagrire]
  • Sostituti del pasto. Ci sono piani dietetici che suggeriscono di sostituire uno o due pasti con dei particolari prodotti – come frullati ipocalorici o barrette energetiche – e di mangiare a metà mattina e metà sera degli spuntini sani, per poi completare il tutto con un sano terzo pasto equilibrato a basso contenuto di grassi e calorie. Ovviamente, nel breve periodo, questo tipo di dieta può aiutare a perdere peso. Ma tenete a mente che queste diete non vi aiutano a cambiare il vostro stile di vita complessivo, obbligandovi a usare ininterrottamente i sostituti del pasto per mantenere il peso forma raggiunto.
    Per queste ragioni ne suggerisco l’uso solo sotto stretto controllo medico e per un arco temporale breve (questo articolo è in inglese, ma merita di esser letto: Can man live on meal substitutes alone?).
  • Taglio delle calorie. La chiave per la perdita di peso è ridurre l’assunzione di calorie. Il dietologo, o un altro specialista, potrà aiutare a valutare le proprie abitudini alimentari per vedere quante calorie si consumano normalmente e dove si possono attuare tagli e riduzioni. Il medico deciderà le calorie giornaliere necessarie per perdere peso, i valori standard sono 1.200 – 1.500 calorie per le donne e 1.500 – 1.800 per gli uomini.
ATTENZIONE!
Diffidate dalle soluzioni rapide. Navigando su internet o leggendo un giornale o guardando la tv, si potrebbe essere tentati da diete e/o trattamenti vari che promettono un dimagrimento veloce e facile (alle volte pure localizzato). La realtà, tuttavia, è che non esistono alimenti magici o soluzioni rapide. Le diete dimagranti lampo possono sembrare efficaci nel breve termine, ma a lungo andare non si sono MAI rivelate migliori di una sana ed equilibrata dieta dimagrante. Anzi, possono creare vizi di forma e possono acutizzare quelle cattive abitudini, che renderebbero ancora più difficile dimagrire.

Insomma, si può perdere peso con una dieta drastica, ma è molto probabile che si riprenderanno tutti i chili persi (e con gli interessi) nel momento in cui si interrompesse la dieta lampo.

» Lo ripeto: per perdere peso – e mantenere nel tempo il risultato desiderato – bisogna adottare sane abitudini alimentari e mantenerle nel corso del tempo.

Esercizio e attività fisica

L’ attività fisica è una parte essenziale del trattamento dell’obesità . La maggior parte delle persone che sono in grado di mantenere la loro perdita di peso per più di un anno fa regolarmente esercizio fisico, anche una semplice camminata.

Per aumentare il livello di attività fisica:

  • Fare esercizio. Le persone che sono in sovrappeso o obese dovrebbero svolgere almeno 150 minuti a settimana di moderata attività fisica per prevenire l’ulteriore aumento di peso o per mantenere il dimagrimento raggiunto. Per ottenere una più significativa perdita di peso, potrebbe essere necessario svolgere almeno 300 minuti o più alla settimana di esercizio fisico. Probabilmente sarà necessario aumentare gradualmente la quantità di attività fisica man mano che la propria resistenza e potenza migliorano.
  • Continuare a muoversi. Anche se il regolare esercizio aerobico è il modo più efficiente per bruciare calorie e perdere il peso in eccesso, qualsiasi movimento in più aiuta a bruciare calorie. Apportare semplici modifiche  alle proprie abitudini nell’arco della giornata può portare grandi benefici: parcheggiare più lontano dall’ingresso dei negozi, fare i lavori domestici più in fretta, curare il giardino, alzarsi e muoversi periodicamente, indossare un contapassi per monitorare il numero di passi che si fanno nel corso della giornata.

Cambiamenti di comportamento

Un programma di modifiche al comportamento può aiutare a cambiare stile di vita e perdere peso. I passi da fare includono l’esame delle proprie abitudini attuali per scoprire quali fattori o situazioni possono aver contribuito all’obesità.

Ognuno è diverso e ha ostacoli diversi nella gestione del proprio peso, come la mancanza di tempo per fare attività fisica o l’abitudine di mangiare a tarda notte. I cambiamenti di comportamento devono quindi essere mirati per far fronte ai punti critici del soggetto obeso.

Le modifiche al comportamento, a volte chiamate terapia comportamentale, possono includere:

  • Counseling. Una terapia curata da un team qualificato di personale specializzato in salute mentale che aiuta a risolvere i problemi emotivi e comportamentali legati al cibo. La terapia fa capire al paziente obeso il motivo per cui mangia troppo e può altresì insegnargli modi sani per affrontare l’ansia, le carenze d’affetto e altri disturbi emotivi. L’intera strategia interviene su quei meccanismi che insegneranno all’individuo obeso come controllare la propria dieta e come associarla ad una corretta attività fisica, spiegando anche i meccanismi che innescano lo stimolo della fame, e suggerendo come far fronte al forte desiderio di cibo. La terapia può essere individuale o di gruppo. I programmi più intensivi – quelli che vanno da 12 a 26 sessioni all’anno – possono essere sicuramente più utili per raggiungere gli obiettivi di perdita di peso prefissati.
  • I gruppi di sostegno. Oltre alla terapia comportamentale si può ricorrere ai gruppi di sostegno, che aiutano a trovare conforto e comprensione attraverso la condivisione dei propri stati d’animo con altre persone che soffrono dello stesso problema e che realmente comprendono le difficoltà correlate alla sfida di dimagrire una volta per tutte. Chiedete al vostro medico di famiglia se sia a conoscenza di gruppi di sostegno per sconfiggere l’obesità. Io personalmente sono a conoscenza del gruppo Amici Obesi Onlus, che si dichiara un’associazione volta all’auto-aiuto e senza fini di lucro (e ancora una volta vi incito alla prudenza, perchè attorno al mondo del dimagrimento svolazzano parecchi rapaci). Altrimenti rivolgetevi a degli ospedali locali che dovrebbero avere maggior polso dei gruppi di sostegno per obesi presenti nella vostra zona.

Prescrizione di farmaci per perdere peso

Perdere peso richiede una dieta sana ed esercizio fisico regolare. Ma in certe situazioni, può essere utile assumere anche appositi farmaci dimagranti.

Tenete a mente, però, che i farmaci per la perdita di peso sono destinati a essere usati in associazione ad una dieta sana, regolare esercizio fisico e cambiamenti comportamentali idonei. Se non si seguono questi cambiamenti nelle proprie abitudini, difficilmente il farmaco sarà efficace e difficilmente il risultato sarà duraturo.

Il vostro impegno, la vostra totale dedizione, e la vostra tenacia saranno gli unici ingredienti che potranno garantirvi risultati eccezionali.

Il medico potrà quindi anche eventualmente raccomandare un farmaco dimagrante, che funga da momentaneo sostegno alla vostra forza di volontà, soprattutto se altri metodi di perdita di peso non avessero funzionato a dovere. In tutti i casi le linee guida, perchè vengano prescritti i farmaci dimagranti, sono:

  • Indice di massa corporea (IMC o BMI) uguale a 30 o superiore.
  • IMC maggiore di 27, ma sono contestualmente presenti complicazioni mediche dell’obesità, come il diabete, pressione alta o apnea notturna.

In ogni caso, prima di decidere il farmaco dimagrante più adatto, il medico prenderà in considerazione la cartella clinica del paziente, soppesando scrupolosamente i benefici ed i possibili effetti collaterali.

ATTENZIONE!
Alcuni farmaci dimagranti non possono essere utilizzati da donne in gravidanza, o da persone che prendono alcuni particolari medicinali o che soffrono di particolari malattie croniche.
I farmaci dimagranti comunemente prescritti includono orlistat (Xenical, Alli, Beacita), lorcaserin (Belviq – solo per il mercato americano – luglio 2017), fentermina e topiramato (Qsymia – solo per il mercato americano, per favore non acquistatelo dall’estero e non cercate di farvelo spedire in Italia da amici e/o parenti), bupropione e naltrexone (Contrave), e liraglutide (Saxenda, XULTOPHY, VICTOZA).

Durante l’assunzione del farmaco dimagrante si sarà sottoposti ad un costante controllo medico, perchè gli eventuali effetti collaterali richiedono la massima attenzione medica. Inoltre, tenete presente che il farmaco dimagrante potrebbe non funzionare per tutti, e che l’efficacia potrebbe svanire nel tempo. Per non parlare del fatto che, quando si interrompe l’assunzione di un farmaco dimagrante, esiste la concreta possibilità di recuperare in breve tempo gran parte o tutto il peso che si è perso.

Approfondimento sui farmaci dimagranti: farmaci e integratori per perdere peso.

Chirurgia dell’obesità

In alcuni casi, si può ricorrere ad un intervento chirurgico per perdere peso, chiamato tecnicamente intervento di chirurgia bariatrica. Questo intervento limita la quantità di cibo che si può introdurre nello stomaco o diminuisce l’assorbimento del cibo e delle calorie. L’intervento chirurgico per riuscire finalmente a dimagrire può rivelarsi un’ottima opzione dimagrante, ma può anche comportare gravi rischi. E per questo si ricorre alla chirurgia bariatrica solo dopo un’attenta analisi.

In particolare, la  chirurgia per trattare l’obesità  può essere presa in considerazione se non si sono ottenuti risultati con altri metodi per perdere peso e se:

  • Ci si rivela fortemente motivati e psicologicamente pronti a cambiare il proprio stile di vita, affinché l’intervento chirurgico sia quanto più efficace.
  • Ci si trova in una condizione di obesità grave (IMC/BMI pari a 40 o superiore).
  • L’IMC/BMI è attorno ai valori di 35/39,9 ma contestualmente si soffre anche di uno o più gravi problemi di salute correlati all’obesità, come il diabete o la pressione alta o l’ipercolesterolemia, l’ipertrigliceridemia, o  le vasculopatie e cardiopatie o le pneumopatie o le artropatie o la calcolosi della colecisti o le apnee da sonno.
ATTENZIONE!
La chirurgia non garantisce la perdita di tutto il peso in eccesso o il mantenimento del peso forma a lungo termine. Il dimagrimento dopo l’intervento chirurgico dipende dall’impegno e dalla forza di volontà a porre in atto dei cambiamenti nelle abitudini alimentari e nel fare del regolare esercizio fisico per il resto della vita.

Interventi comuni per la perdita di peso sono:

  • Intervento chirurgico di bypass gastrico. In un bypass gastrico, il chirurgo crea una piccola tasca nella parte superiore dello stomaco. L’intestino tenue viene quindi tagliato a breve distanza sotto lo stomaco e collegato alla nuova sacca. Il cibo e i liquidi passano direttamente dalla tasca all’intestino, bypassando la maggior parte dello stomaco.
  • Bendaggio gastrico regolabile in laparoscopia(LAGB). In questa procedura lo stomaco viene separato in due sacchetti tramite una benda gonfiabile. Stringendo la benda, come una cintura, il chirurgo crea un piccolo canale tra i due sacchetti. La benda evita l’espansione ed è generalmente progettata per rimanere sul posto in modo permanente.
  • Diversione biliopancreatica con switch duodenale. In questa procedura il chirurgo inizialmente rimuove una gran parte dello stomaco. Il chirurgo lascia la valvola che rilascia il cibo al piccolo intestino e la prima parte dell’intestino tenue (duodeno). Poi il chirurgo chiude la sezione centrale dell’intestino e attacca l’ultima parte direttamente al duodeno. La sezione separata dell’intestino viene ricollegata alla fine dell’intestino per consentire ai succhi digestivi di fluire in questa parte dell’intestino.
  • Gastrectomia a manica. In questa procedura, parte dello stomaco è rimosso, creando uno stomaco più piccolo per il cibo. Si tratta di un intervento chirurgico meno complicato rispetto al bypass gastrico o alla diversione biliopancreatica con switch duodenale.
[Leggi anche Chirurgia Bariatrica: Un Film Racconta Le Esperienze Dei Pazienti XL]
Altri trattamenti per l’obesità

Il  blocco del nervo vago è un altro trattamento per l’obesità . Si tratta di un dispositivo installato sotto la pelle dell’addome che invia impulsi elettrici intermittenti al nervo vago addominale, perchè indichi al cervello quando lo stomaco debba sentirsi vuoto o pieno. Questa nuova tecnologia ha ricevuto l’approvazione della FDA nel 2014 per l’utilizzo da parte di adulti che non sono stati in grado di perdere peso con un programma dimagrante e che hanno un IMC/BMI che va da 35 a 45 e con almeno una condizione medica correlata all’obesità, come il diabete di tipo 2.

Centro obesità: quali sono (e dove sono) i centri specializzati nel trattamento dell’obesità in Italia?

Quelli che seguono sono dei centri per la cura dell’obesità che ho trovato svolgendo delle ricerche su google. La lista non pretende di essere esaustiva. Il mio suggerimento è quello di usare Google Maps per cercare i centri obesità più rinomati (e meglio recensiti) della vostra città (o di un paese comunque vicino a voi). Usate questo link per andare direttamente a Maps.

Regione italianaCentro cura obesità
\\ * Ministero della salute – La prevenzione dell’obesità nel Piano Nazionale della Prevenzione
Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania
Emilia-Romagna
Friuli-Venezia Giulia
Lazio
Liguria
Lombardia
Marche
Molise
Piemonte
Puglia
Sardegna
Sicilia
Toscana
Trentino-Alto Adige
Umbria
Valle d’Aosta
Veneto

* Repubblica di San Marino: http://www.centro-obesi.com/

Obesità: prevenire e scongiurare il recupero del peso perso dopo uno qualsiasi dei tanti trattamenti dell’obesità

obesità ringrassare

Purtroppo è molto frequente riguadagnare i chili persi, indifferentemente dai metodi di trattamento applicati. E ciò accade soprattutto a coloro che non hanno acquisito un metodo.

Il rischio, infatti, aumenta nel caso in cui si stessero prendendo dei farmaci dimagranti, senza adottare contemporaneamente un corretto stile di vita e senza aver contestualmente appreso le basi di una corretta e sana alimentazione. Ecco quindi che probabilmente si recupererà tutto il peso perso in precedenza (e magari con qualche extra), una volta che si smetterà di assumere i medicinali dimagranti.

Un discorso analogo va fatto a proposito del soggetto obeso che si sia sottoposto ad un intervento di chirurgia bariatrica: egli potrebbe tranquillamente aumentare di peso e ingrassare dopo un intervento chirurgico qualora continuasse a mangiare troppo o se scegliesse alimenti ad alto contenuto calorico (mi riferisco in particolare cioccolati, creme varie al cacao, nutella, merendine industriali, e tutto quello che in poco spazio potrebbe racchiudere una bomba di calorie vuote!).

Ma questo non significa che gli sforzi per perdere peso siano inutili. Piuttosto che occorrano una strategia a lungo termine e una disciplina che minimizzino gli sgarri e che mantengano la mente a focus.

Uno dei modi migliori per evitare di riacquistare il peso perso è quello di fare regolare attività fisica. Il target dovrebbe essere almeno 60 minuti al giorno.

Inoltre sarebbe meglio tenere traccia della propria attività fisica, in modo da annotare i progressi e da restare motivati.  Man mano che si perde peso e si ottiene una salute migliore , parlate con il vostro medico di fiducia per decidere quali ulteriori attività si potrebbe essere in grado di fare e, eventualmente, come poter aumentare l’intensità dell’esercizio.

E’ bene rimanere sempre allerta riguardo al proprio peso. La combinazione di una dieta più sana e una maggiore attività fisica è il metodo migliore per mantenere il peso perso ed evitare di riacquistare chili in più.

Affrontate la sfida del dimagrimento intelligente e del suo mantenimento giorno per giorno, cercando di circondarvi di risorse di supporto per raggiungere il successo. E’ fondamentale riuscire trovare uno stile di vita sano che si è capaci di seguire a lungo termine.

Obesità: rimedi casalinghi (naturali) e stili di vita

L’obiettivo di superare l’obesità e lasciarsela alle spalle può essere raggiunto più facilmente se si seguono delle strategie extra anche a casa, oltre al doveroso piano di trattamento medico. Queste semplici, ma efficaci, strategie possono includere:

  • Cercare supporto. Cercate aiuto presso la propria famiglia e gli amici per restare concentrati nel raggiungere gli obiettivi di perdita di peso. Famiglia ed amici sono importantissimi, ma assicuratevi soprattutto che le persone intorno a voi capiscano quanto sia importante che riusciate a dimagrire per la vostra stessa buona salute. Si potrebbe anche prendere in considerazione l’idea di entrare a far parte di un gruppo di sostegno.
  • Imparare a conoscere la propria condizione. Informarsi sull’obesità può aiutare a saperne di più sul perché si è obesi e su che cosa si possa fare al riguardo. In questo modo si avrà un maggiore polso della propria condizione e sarà più facile rispettare il piano di trattamento proprio perchè sarà più chiaro cosa si stia facendo, perchè lo si stia facendo e, soprattutto, quali risultati aspettarsi senza crearsi false illusioni. A tal riguardo si possono consultare libri di auto-aiuto sull’argomento e/o considerare un colloquio con il medico o terapeuta e/o (ma in maniera meno affidabile) eseguire delle ricerche su Internet scegliendo fonti serie.
  • Impostare obiettivi realistici. Quando si deve perdere una quantità significativa di peso, si potrebbero impostare obiettivi improbabili, ad esempio cercando di perdere troppi chili troppo in fretta. Impostate invece obiettivi giornalieri o settimanali per l’esercizio fisico e la perdita di peso. Fate piccoli cambiamenti nella dieta, invece di tentare cambiamenti drastici che probabilmente non si riusciranno a seguire a lungo termine.
  • Individuare ed evitare cibi golosi che innescano la fame. Qualora la fame vi assalisse, provate a distrarvi dal desiderio di mangiare con qualcosa di positivo, come ad esempio uscire con un amico. Evitate cibi non sani e, in particolar modo, le grandi porzioni. Mangiate solo quando è necessario vi nutriate (e non alimentiate: tra le due parole c’è differenza!), e non più semplicemente quando l’orologio o le vostre emozioni vi spingono verso frigo e fornelli.
  • Leggere il foglietto illustrativo di eventuali farmaci dimagranti. Se si assumessero eventuali farmaci dimagranti o farmaci per il trattamento di condizioni correlate all’obesità, come la pressione alta o il diabete, seguire sempre le prescrizioni del medico e inoltre sarebbe buona abitudine quella di leggere attentamente il foglietto illustrativo per prender nota di eventuali suggerimenti, effetti collaterali e controindicazioni.
  • Seguire il piano di trattamento ed eventualmente adattarlo alle proprie esigenze. Cambiare uno stile di vita che si è seguito per molti anni può essere difficile. E’ importante essere onesti con il proprio medico e informarlo se si dovessero incontrare delle difficoltà a seguire gli obiettivi di dieta e attività fisica scelti. In questo modo sarà possibile collaborare per trovare nuove idee o nuovi approcci.
  • Tenere un diario. Tenete un registro del cibo ingerito e dell’attività fisica svolta. Questo diario può aiutarvi a rimanere responsabili riguardo le vostre abitudini alimentari e di esercizio fisico. Potrebbe inoltre essere utile per scoprire un comportamento nocivo e, al contrario, si riuscirebbe a capire meglio quale metodo sia più efficace e motivante. È anche possibile utilizzare il diario per monitorare altri parametri importanti per la salute come la pressione sanguigna, i livelli di colesterolo e la forma fisica generale.

Rimedi naturali e medicina alternativa per dimagrire

Esistono svariati supplementi dietetici che promettono di aiutare a perdere peso velocemente. Purtroppo l’efficacia di tutti questi acceleratori del metabolismo, in particolare a lungo termine, e la loro sicurezza sono spesso discutibili.

Purtroppo bisognerebbe tenere sempre a mente che i rimedi erboristici, le vitamine e minerali, e tutti gli integratori alimentari considerati tali dalla Food and Drug Administration,  non vengono sottoposti alla rigorosa procedura di test e di etichettatura come avviene per i farmaci  da banco e quelli con obbligo di prescrizione medica.

Inoltre, alcune di queste sostanze, inclusi i prodotti etichettati come “naturali”, hanno effetti simili ai farmaci, e possono rivelarsi molto pericolosi, quando assunti senza cognizione di causa.

Anche alcune vitamine e minerali possono causare problemi se assunti in quantità eccessive.

Alcuni ingredienti, poi, possono causare effetti collaterali dannosi e imprevedibili. Gli integratori alimentari possono anche causare interazioni pericolose con i farmaci standard che si stanno assumendo. Consultate sempre il medico prima di comprare e assumere qualsiasi integratore alimentare.

Due righe voglio dedicarle anche ad agopuntura, yoga e meditazione.
Le terapie mente-corpo – come l’agopuntura, lo yoga e la meditazione – possono integrare altri trattamenti di obesità. Tuttavia, queste terapie non sono state ben studiate nell’ambito del trattamento per la perdita di peso. Consultate il medico che vi segue per valutare i benefici di aggiungere una terapia mente-corpo al trattamento standard.

Obesità: supporto

Suggerisco sempre di consultare il medico per migliorare le proprie abilità nell’affrontare l’obesità e, contestualmente, di prendere in considerazione anche questi suggerimenti per gestire meglio gli sforzi per dimagrire:

  • Condividere. Partecipare a un gruppo di sostegno vi aiuterà a connettervi con altre persone che affrontano sfide simili.
  • Diario. Può essere utile scrivere in un diario per esternare il dolore, la rabbia, la paura o altre emozioni.
  • Focalizzare. Rimanete concentrati sui propri obiettivi: superare l’obesità è un processo continuo. Rimanete motivati cercando di tenere bene a mente i propri obiettivi. Siate coscienti della vostra responsabilità nella gestione dell’attuale condizione e del percorso da dover seguire per raggiungere i vostri obiettivi di dimagrimento.
  • Rilassarsi. Imparate delle tecniche utili a rilassarvi e a gestire lo stress. Imparate a riconoscere lo stress e a gestirlo efficacemente per tenere sotto controllo le cattive abitudini alimentari.
  • Socializzare. Non isolatevi (purtroppo è un rischio più che concreto nel quale si può inciampare). Provate a partecipare ad attività regolari e a stare insieme alla famiglia o agli amici regolarmente.

Obesità: prevenzione

obesità prevenzione

Se si teme di essere a rischio obesità, e attualmente si è in sovrappeso o normopeso, è possibile adottare precise misure per prevenire l’aumento di peso eccessivo ed i relativi problemi di salute ad esso connessi. Le strategie per prevenire l’aumento di peso sono simili a quelle viste in precedenza, ma con minori implicazioni negative (ricordate: prevenire è SEMPRE meglio che curare):  esercizio quotidiano, una dieta sana e un controllo consapevole su ciò che si mangia e si beve .

  • Allenarsi regolarmente. È necessario svolgere 150 – 300 minuti di attività fisica moderata a settimana per prevenire l’aumento di peso. Le attività fisiche di moderata intensità includono camminata veloce e nuoto.
  • Conoscere ed evitare le trappole alimentari. Identificate le situazioni che scatenano in voi un appetito malsano ed una fame sregolata. Provate a tenere un diario e annotate ciò che mangiate, quanto ne mangiate. Appuntate anche gli orari dei pasti e degli spuntini e delle note a proposito delle sensazioni provate verso il cibo consumato. Provateci, perchè dopo un po’ dovrebbero emergere dei modelli comportamentali che potrebbero rivelarsi molto utili per pianificare e sviluppare strategie atte a gestire le trappole alimentari e a mantenere il controllo.
  • Controllare il peso regolarmente. Le persone che si pesano almeno una volta alla settimana riescono più facilmente a tenere lontani i chili in eccesso. Pesarsi regolarmente aiuta a rilevare precocemente piccoli guadagni di peso e permette di intervenire prima che diventino grandi problemi.
  • Essere coerenti. Attenersi al proprio programma alimentare durante la settimana, durante i fine settimana, e durante ferie e festività il più possibile è un ingrediente fondamentale per aumentare le possibilità di successo a lungo termine.
  • Seguire una dieta sana. Bisogna concentrarsi sul basso contenuto calorico, e su alimenti nutrienti, come frutta, verdura e cereali integrali. Evitate i grassi saturi e limitate dolci e alcol. Mangiate tre pasti regolari al giorno con spuntini ridotti. Si possono anche assumere piccole quantità di cibi ad alto contenuto di grassi, purché “gli sgarri” siano saltuari: il trend deve essere quello di scegliere alimenti salutari e non troppo calorici.

E con questo è tutto! Ma, prima di lasciarvi alla “bibliografia” vi chiedo il favore di commentare l’articolo (trovate il riquadro poco più in basso scorrendo la pagina), per rivelarmi i vostri dubbi, o per raccontarmi la vostra esperienza, a proposito dell’obesità. Potete altresì usare i vostri canali sociali per condividere o salvare questa pagina e rileggerla o suggerirne la lettura alla bisogna.

Autore | Viola Dante

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.