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Meningioma, Tumore Cerebrale: Sintomi Iniziali, Intervento e Cura

Un meningioma è un tumore che ha origine dalle meningi – le membrane che circondano il cervello ed il midollo spinale. La maggior parte dei  meningiomi sono non cancerosi (benigni) ; però, anche se raramente, un meningioma può essere canceroso (maligno). Inoltre alcuni meningiomi vengono definiti atipici, ovvero né benigni né maligni ma, piuttosto, una via di mezzo.

I meningiomi si manifestano più comunemente nelle donne anziane. Tuttavia possono comparire anche negli uomini e a qualsiasi età, compresa l’infanzia.

Non sempre un meningioma richiede un trattamento immediato. Se non vi sono segni o sintomi evidenti, un meningioma può essere semplicemente monitorato nel corso del tempo.

Ecco le zone dove è più comune che venga diagnosticato:

  • falce cerebrale (25%);
  • convessità cerebrale (20%);
  • ala dello sfenoide (20%);
  • doccia olfattoria (10%);
  • sovrasellare (10%);
  • fossa cranica posteriore (10%);
  • 5% → parasagittale (metto un link, ma le immagini potrebbero essere forti); clivale; forame magno; intraventricolare; spinale.

Cosa sono le meningi craniche e spinali

Le meningi sono un sistema di barriere protettive a difesa dell’encefalo e del midollo spinale. Si trovano all’interno del cranio e del canale rachidiano e altro non sono che delle membrane, costituite da tessuto connettivale, disposte l’una sull’altra in maniera concentrica. A ciascuna di esse è anche stato dato un nome; procedendo dall’esterno verso l’interno: dura madre (o dura meninge), aracnoide, pia madre (o pia meninge).

Il tumore meningioma solitamente nasce come piccola massa, nelle cellule aracnoidee (stiamo quindi parlando della membrana intermedia), e poi si va mano a mano ingrandendo.

Classificazione e stadiazione del meningioma

E’ possibile classificare il meningioma sulla base di alcune caratteristiche del tumore al cervello:

P U B B L I C I T A'
  • peculiarità istologiche;
  • rischio di recidiva;
  • tasso di crescita.

In base a queste caratteristiche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha sviluppato una classificazione in tre gradi:

  • Grado I. Il meningioma è benigno, a basso rischio di recidiva e a crescita lenta. Il 90% dei meningiomi rientra in questa classificazione.
  • Grado II. Il meningioma è atipico, ad un rischio maggiore di recidiva rispetto al grado I ed è un tumore a crescita rapida. Il 7% dei meningiomi rientra in questa classificazione.
  • Grado III. Il meningioma è anaplastico (maligno), ad alto rischio di recidiva e dalla crescita non solo veloce, ma proprio aggressiva verso i tessuti circostanti. Il 3% dei meningiomi appartiene a questa categoria.

Sintomi

I sintomi del meningioma inizialmente possono essere molto deboli e di difficile captazione (soprattutto se il diametro della massa tumorale è inferiore ai 2 cm). A seconda della zona del cervello colpita, o più raramente, della spina dorsale in cui è presente il tumore, i sintomi possono essere:

I sintomi per riconoscere un meningioma dipendono quindi dalla posizione specifica nelle quale la neoplasia si insedia. Alcuni meningiomi, inoltre, si espandono verso l’interno in direzione del cervello; altri, invece, tendono a crescere verso l’esterno ed in certi casi possono anche deformare le ossa.

Taluni meningiomi contengono al loro interno cisti o depositi minerali calcificati (meningioma calcifico – che tendenzialmente non accresce in dimensioni); altri sono fortemente vascolarizzati.

Poi ci sono i casi di soggetti che presentano meningiomi multipli o ricorrenti: si tratta di neoplasie benigne, ma allo stesso tempo con metabolismo aggressivo.

Ed infine attenzione al meningioma anaplastico/maligno, che potrebbe anche dare metastasi e beffare la barriera emato-encefalica, connettendosi con i vasi sanguigni. Le metastasi, in questi casi sfortunati, iniziano dai polmoni.

Passando ai meningiomi del midollo spinale, i tumori vengono localizzati usualmente nel canale vertebrale (tra il collo e l’addome). In questo caso i meningiomi son sempre benigni ed i sintomi sono:

  • Debolezza a braccia e gambe;
  • Dolore;
  • Incontinenza;
  • Paralisi parziale;
  • Rigidità a braccia e gambe.

Quando consultare il medico

Solitamente i sintomi del meningioma si sviluppano lentamente, ma in alcuni casi è auspicabile un intervento medico immediato.

Rivolgersi al pronto soccorso in caso di:

  • Improvvisa comparsa di crisi epilettiche;
  • Improvvisi cambiamenti della vista;
  • Improvvisi problemi di memoria.

Consultare il medico in caso di presenza di sintomi persistenti, come mal di testa che peggiora nel tempo.

ATTENZIONE!
ATTENZIONE: non bisogna tirare in ballo la meningite. Sono due argomenti DISTINTI e SEPARATI.

Cause

Le cause che scatenano il meningioma non sono ancora state scoperte. Si sa che la malattia è causata da cellule mutate nelle meningi – le membrane che formano una barriera protettiva intorno al cervello ed il midollo spinale – che si moltiplicano senza controllo dando origine ad un meningioma. Non è però chiaro se tale fenomeno sia causato da fattori ereditari, ambientali, ormonali o altri fattori.

La fascia d’età più a rischio meningioma sembrerebbe essere quella tra i 40 e 60 anni.

Fattori di rischio

I fattori di rischio per un meningioma sono:

  • Ormoni femminili. I meningiomi sono più comuni nelle donne, il che porta i medici a credere che gli ormoni femminili (estrogeni e progesterone) possano essere un fattore di rischio.
  • Radioterapia. La radioterapia che coinvolge radiazioni alla testa può aumentare il rischio di un meningioma.
  • Trauma cranico e lesioni cerebrali. In alcuni pazienti sono stati diagnosticati dei meningiomi proprio in prossimità di una lesione cerebrale precedente, ad esempio una frattura cranica.
  • Un disturbo del sistema nervoso ereditario. La neurofibromatosi di tipo 2 (NF-2), una rara malattia ereditaria, aumenta il rischio di meningioma e di altri tumori cerebrali. In tutti i casi ci sono altri geni e loci che potrebbero svolgere un ruolo importante nello sviluppo di un meningioma: AKT1, MN1, PTEN, SMO e 1p13.

Complicazioni

Sia il meningioma che il suo trattamento, di solito la chirurgia e la radioterapia, possono provocare complicazioni a lungo termine, ad esempio:

  • Cambiamenti della personalità;
  • Convulsioni;
  • Difficoltà di concentrazione;
  • Perdita di memoria.

Alcune di queste complicazioni possono essere trattate con l’aiuto di medici specialisti.

Prepararsi alla visita medica

Inizialmente si può consultare il medico di base. Se il medico sospettasse di un tumore al cervello, ad esempio un meningioma, potrebbe indirizzare il paziente verso uno specialista che si occupa di disturbi cerebrali (neurologo e neurochirurgo).

Di seguito alcuni suggerimenti per prepararsi al meglio all’appuntamento.

Cosa fare

  • Elencare le proprie informazioni personali, compresi eventi importanti o cambiamenti nelle abitudini.
  • Fare una lista di tutti i sintomi riscontrati, anche quelli che sembrano estranei al problema.
  • Fare una lista di tutti i farmaci, così come qualsiasi vitamine o integratori, che si stanno assumendo.
  • Informarsi riguardo a eventuali restrizioni da seguire prima della visita, ad esempio restrizioni nella dieta.
  • Portare con se un familiare o un amico. A volte può essere difficile immagazzinare e ricordare tutte le informazioni date dal medico. Farsi accompagnare aiuterà a ricordare tutte le nozioni.
  • Scrivete le domande da porre al medico: un elenco di domande aiuterà ad ottimizzare il tempo a disposizione.

Per un meningioma, alcune domande fondamentali da porre al medico sono:

  • Il mio meningioma è benigno o maligno?
  • Quanto è grande il mio meningioma?
  • Il mio meningioma è in crescita? Quanto velocemente?
  • Che tipo di cure mi suggerisce?
  • Devo iniziare subito una cura, o posso attendere e monitorare la situazione?
  • Quali sono gli effetti collaterali di ogni terapia?
  • Ci sono complicazioni a lungo termine che dovrei conoscere?
  • Devo consultare uno specialista? Può consigliarmi un ospedale che ha esperienza nel trattamento di meningiomi?
  • Esistono opuscoli o siti web che posso consultare per informarmi?
  • Devo subito decidere quale terapia iniziare? Per quanto tempo posso aspettare?

Non esitate a porre qualsiasi altra domanda, qualora ne sentite la necessità.

Esami e diagnosi

Per diagnosticare un meningioma vengono effettuati test di imaging, come ad esempio:

  • Tomografia computerizzata (TAC). La TAC fornisce immagini a sezione trasversale (a fette) del cervello. Queste immagini sono combinate insieme da un computer per creare un quadro completo e tridimensionale del cervello. Talvolta si utilizza un colorante a base di iodio per aumentare il contrasto.
  • Risonanza magnetica (MRI). In questo test si utilizzano un campo magnetico e onde radio per creare immagini a sezione trasversale delle strutture all’interno del cervello. Le immagini della MRI forniscono un quadro più dettagliato del cervello e di eventuali meningiomi.
  • Biopsia. Il medico potrebbe richiedere una biopsia per accertare la malignità o meno del meningioma.

Farmaci e terapie

Le cure per il meningioma dipendono da vari fattori come, ad esempio, dalla zona in cui è situato il tumore e da quanto sia aggressivo. Inoltre il medico prende sempre in considerazione la salute generale del paziente prima di stabilire una terapia.

Monitoraggio

Non tutti i meningiomi vanno trattati immediatamente. Un meningioma piccolo e in lenta crescita, che non causa sintomi, può non richiedere trattamenti.
Se si decidesse di non trattare il meningioma, sarà necessario eseguire periodici controlli ed esami per valutare l’evoluzione della malattia.

Se invece si scoprisse che il meningioma è in crescita e che sia necessario vada trattato, sarebbero disponibili varie opzioni di trattamento:

Chirurgia – 1° opzione

Se il meningioma provoca sintomi o è in rapida crescita, il medico può raccomandare un intervento chirurgico. I chirurghi rimuoveranno completamente il meningioma. Ma poiché un meningioma può svilupparsi in prossimità di molte strutture delicate del cervello o del midollo spinale, non sempre è possibile rimuovere l’intero tumore. In questi casi, i chirurghi rimuoveranno la maggior quantità di meningioma possibile.

Il  trattamento da seguire dopo l’intervento  dipende da diversi fattori.

  •  Se il tumore è stato rimosso completamente, non sarà necessario nessun ulteriore trattamento. Tuttavia, si dovranno eseguire dei controlli periodici.
  • Se il tumore è benigno e solo una piccola parte è rimasta, il medico può ordinare solo dei controlli periodici di monitoraggio. In alcuni casi, i piccoli tumori rimanenti possono essere trattati con radiochirurgia stereotassica.
  • Se il tumore è atipico o maligno, probabilmente ci si dovrà sottoporre a radioterapia.

La chirurgia può comportare dei rischi, tra cui l’infezione e il sanguinamento. Ad ogni modo i rischi specifici dell’intervento dipendono dalla zona in cui si trova il meningioma. Ad esempio, un intervento chirurgico per rimuovere un meningioma che si verificasse intorno al nervo ottico potrebbe portare alla perdita della vista. Consultare il medico riguardo i rischi che si corrono durante l’intervento chirurgico.

Post operatorio

Dopo esser stato sottoposto all’intervento, il paziente è portato in terapia intensiva per qualche ora (in casi più delicati la permanenza post operatoria in terapia intensiva si potrebbe prolungare a qualche giorno). Lì verranno monitorati i parametri vitali e si cercherà di far fronte ad eventuali complicanze di tipo emorragico, fistole liquorali o altro ancora.

Molti soggetti nel post operatorio seguono una terapia antiepilettica per circa 6 mesi.

La prognosi è tendenzialmente buona perchè più dell’80% degli interventi va a buon fine e la mortalità è solo dell’1%. Ovviamente tutto dipende dalla posizione del meningioma e dal suo stadio: operare il terzo medio dello sfenoide o l’angolo pontocerebellare o il clivus implica maggiori difficoltà e rischi.

Recidiva meningioma

Il rischio di recidiva è molto basso se il meningioma viene asportato del tutto, mentre aumenta nel caso la dura sia stata soltanto cauterizzata e non trattata affatto.
Una rimozioni incompleta, invece, espone ad una recidiva decisamente maggiore (circa il 40%).

Radioterapia – 2° opzione

Se il meningioma non può essere completamente rimosso, il medico può raccomandare la radioterapia dopo l’intervento. Lo scopo della radioterapia è quello di distruggere tutte le cellule tumorali rimanenti e ridurre la possibilità che il meningioma si riformi.
Nella radioterapia si utilizza una grande macchina che invia potenti fasci di energia contro le cellule tumorali per distruggerle.

I progressi nella radioterapia hanno permesso di aumentare la dose di radiazioni al meningioma riducendo le radiazioni nei tessuti sani. I metodi più moderni sono la radioterapia stereotassica frazionata (SRT) e la radioterapia ad intensità modulata (IMRT). Si può utilizzare anche la radiazione fascio di protoni, anche se non è stato stabilito se essa sia più efficace o meno.

Radiochirurgia

La radiochirurgia non comporta incisioni o tagli. Essa è un tipo di trattamento con radiazioni che mira diversi fasci di radiazioni in un punto preciso. La radiochirurgia si effettua in ambulatorio in poche ore e può essere un’alternativa per le persone con meningiomi che non possono essere rimossi con la chirurgia tradizionale o per meningiomi che si riformano nonostante il trattamento.

Radioterapia frazionata

Per i tumori troppo grandi in dimensioni per la radiochirurgia o quelli che sono presenti in una zona che non può tollerare una elevata intensità della radiochirurgia – come ad esempio vicino al nervo ottico – si può optare per la radioterapia frazionata. Con questo metodo la radiazione è frammentata nel tempo. Ad esempio, si può effettuare un trattamento al giorno per 30 giorni.

Farmaci – 3° opzione

Per le persone con meningiomi che si riformano o non rispondono nè ai trattamenti chirurgici nè alla radioterapia, i medici stanno cercando dei metodi di cura diversi. A volte si utilizzano alcuni farmaci, come l’idrossiurea (Droxia, Hydrea) – mi riferisco quindi alla chemioterapia convenzionale.
Altri farmaci sono in fase di sperimentazione, come quelli che impediscono il rilascio di ormoni della crescita (analoghi della somatostatina).

Recentemente, i farmaci che inibiscono la capacità del tumore di assorbire sostanze dai vasi sanguigni (angiogenesi-inibitori) sembrano avere una qualche efficacia. Tuttavia i dati sono insufficienti e sono necessari studi più approfonditi.

Medicina alternativa – opzione bonus

La medicina alternativa non può curare un meningioma, ma può fornire sollievo dagli effetti collaterali dei trattamenti, e anche aiutare a gestire lo stress causato dalla situazione.

I  trattamenti che possono essere utili sono :

Consultate sempre il vostro medico di fiducia per ottenere ulteriori suggerimenti.

Supporto e assistenza

Ricevere la diagnosi di un meningioma può essere un’esperienza traumatica. Per cercare di gestire lo stress della situazione, si possono seguire i seguenti suggerimenti:

  • Acquisire più informazioni possibili sul meningioma. Chiedere informazioni al personale sanitario riguardo alle opzioni di trattamento. Consultare libri e siti web sull’argomento.
  • Chiedere informazioni al personale sanitario riguardo ad eventuali gruppi di supporto per tumore al cervello o meningioma nella propria zona. Chi soffre della stessa malattia può essere in grado di offrire una prospettiva unica, è quindi importante consultare un gruppo di sostegno.
  • Fare una lista di domande da porre al medico all’appuntamento successivo. Più si conosce la propria malattia, più si sarà consapevoli nelle decisioni di trattamento.
  • Mantenere i rapporti con familiari ed amici. E’ importante condividere le emozioni con i propri cari, e parlare dei propri dubbi e preoccupazioni. Anche assistenti sociali e psicoterapeuti possono aiutare ad affrontare i momenti di sconforto e di ansia.
  • Prendersi cura di sé. Cercare di rimanere in buona salute durante il trattamento per un meningioma. Seguire una alimentazione sana e ricca di frutta e verdura, e fare moderata attività fisica quotidiana. Dormire in modo adeguato per potersi risvegliare riposati ogni mattina.
  • Ridurre lo stress, concentrandosi su ciò che è importante. Queste misure non cureranno il meningioma, ma possono aiutare a sentirsi meglio, anche dopo un intervento chirurgico o durante un trattamento di radioterapia.

Autore | Viola Dante

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.

2 Commenti

  1. Io sono operata di meningite al cervello.. Sono senza osso e i medici nn chiamano.. troppo o mal di testa ..E ho perso la.vista di un occhio… mi devo propucare di fare una risonanza magnetica?? O una tac??? Nn so che devo fare… grazie

    • Buonasera Rosa e benvenuta,

      » quello che può, e deve, fare è affidarsi alle cure del suo medico di fiducia. E, se avesse forti dolori, dovrebbe pretendere a maggior ragione attenzione sul suo caso.

      Non ho ben capito il suo attuale stato di salute e mi sembra strano che l’abbiano operata senza poi specificarle l’iter che avrebbe dovuto seguire.

      Visti i forti dolori contatti quanto prima il suo medico curante. Se proprio non lo trovasse ed i dolori non accennassero a passare, vada al pronto soccorso con tanto di cartella clinica.

      [Nota] se non ha placche metalliche in testa non dovrebbe preoccuparsi per gli esami diagnostici. Dovrebbe essere il contrario. In tutti i casi  faccia in modo che chi l’abbia in cura abbia un quadro clinico quanto più vasto e preciso.

      In bocca al lupo sig.ra Rosa.