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Liposuzione, Tutto Quello Che Devi Sapere Bene

Daniela Bortolotti – Lipo-plastica, rimodellamento del grasso, lipectomia, aspirazione, liposcultura, aspirazione assistita, rimozione del grasso o semplicemente “lipo”: in quanti modi abbiamo sentito parlare della liposuzione? Per quei pochi rimasti, che ancora non ne avessero sentito parlare: si tratta di un intervento di chirurgia estetica che rimuove lo strato di grasso da vari punti del corpo umano, come addome , cosce e glutei , ma in alcuni casi anche dal mento, spalle, braccia, ecc..

La liposuzione è comparsa in Europa al termine degli anni ‘60 ma si trattava ancora di tecniche dai risultati talmente irregolari e con significativi tassi di insuccesso, che non è stata praticamente mai considerata. La versione rimodernata della liposuzione è stata presentata infatti molti anni dopo dal dottor Yves Gerard Illouz, precisamente nel 1982. L’omonimo metodo, contraddistinto da una tecnica di aspirazione assistita detta “lipolisi” che infonde liquidi nei tessuti usando cannule smussate e ad alto potere aspirante, ne ha dimostrato la fattibilità e riproducibilità senza l’alto tasso di rischio precedente.

Negli anni successivi si è scelto di avvalersi di anestesia locale, in modo da evitare di svolgere l’intervento così come si era fatto fino ad allora e cioè in anestesia generale. L’introduzione della tecnica a ultrasuoni, invece, è stata solo alla fine del 1990 mentre le nuove tecniche che prevedono l’uso di laser (lipolisi termica) sono state introdotte solo recentemente e alcune di esse sono in corso di valutazione. Ad oggi la scelta di un buon chirurgo, che garantisca un risultato di qualità, è la condizione principale su cui basare le proprie valutazioni relativamente alla modalità di intervento.

Grazie agli ultimi trent’anni di studi, è stato scoperto che il grasso può essere rimosso in modo più semplice, con minor perdita ematica, meno fastidi per il paziente ma soprattutto con meno possibilità di complicanze. Sviluppi recenti suggeriscono che il periodo di recupero può essere addirittura abbreviato. Ma non solo: il grasso può essere anche usato come “filler naturale” poiché viene preso da una specifica area nell’organismo di chi si sottopone all’intervento (ad esempio, l’addome), ripulito tramite un’apposita procedura e iniettato nuovamente in altre aree, dove si ha necessità, per esempio, per agire sui segni del tempo o spianare le rughe.

Le zone del corpo dove viene eseguita la liposuzione:

• Addome;
• Fianchi;
• Esterno coscia (o “culotte de cheval”);
• Fianchi (o “maniglie dell’amore”);
• Fondoschiena;
• Interno cosce;
• Ginocchia;
• Parte superiore delle braccia;
• Mento;
• Ginecomastia (tessuto mammario maschile);

Non facciamola facile

Innanzitutto la quantità di grasso che può essere rimossa in modo sicuro in una sola sessione è limitata: il medico e il paziente devono parlarne e decidere insieme, a seconda delle possibilità e del fisico; rimuovere troppo grasso, infatti, può presentare risvolti negativi, come noduli o avvallamenti nel tessuto. Inoltre, anche solo per una mera questione di probabilità: più grasso viene rimosso, più l’intervento è ad alto rischio. Inoltre, la procedura può essere eseguita in anestesia generale o locale e la sicurezza della tecnica riguarda non soltanto la quantità di tessuto rimosso, ma anche la scelta dell’anestesia ideale per il paziente. Si tratta dopotutto di una vera e propria operazione, per cui il paziente deve godere il più possibile di buona salute, possibilmente dovrebbe astenersi dal fumo per diversi mesi prima e dopo. Non dimentichiamo anche che la rimozione di grandi volumi di grasso è una procedura chirurgica, quindi di per sé complessa e potenzialmente pericolosa per la vita.

Come capire il “giusto quantitativo”?

• non provoca turbamento del tessuto a contatto con la zona, come arterie, vasi e tessuto connettivo;
• lascia indisturbato l’equilibrio dei fluidi;
• causa il minor fastidio per il paziente, non solo fisico ma anche mentale;

Non è per tutti

Non siamo tutti il candidato ideale per la liposuzione perché va ricordato che non è una buona alternativa alla dieta o all’esercizio fisico. Un buon candidato, normalmente, possiede le seguenti caratteristiche:

• ha più di 18 anni ed è in buona salute generale;
• segue una dieta costante e fa esercizio regolare;
• presenta ampie “tasche” di grasso nel tessuto;
• presenta un basso rischio di malattia (ad esempio diabete, infezione, problemi al cuore o circolazione);
• non ha subito o non deve subire in tempi brevi una addominoplastica;

Tecniche

Aspirazione tramite cannula

I grassi vengono rimossi per mezzo di una specie di cannuccia (cannula) e aspirato tramite un apparato di aspirazione. Le varie tecniche possono essere suddivise in base alla quantità di fluido iniettato e a seconda del meccanismo con cui viene fatta funzionare la cannula.

Aspirazione assistita

È il metodo più applicato nelle operazioni di liposuzione: in questo modo, una piccola cannula (sottilissima) viene inserita sotto lo strato di tessuto attraverso un piccolissimo taglio. Il chirurgo esegue un movimento avanti e indietro, attraverso lo strato di grasso e va a romperne proprio le cellule, estraendole mediante aspirazione da parte del dispositivo a cui è collegata la cannula.

Liposuzione assistita a ultrasuoni

In questo caso si utilizza sempre una cannula, ma è particolare perché trasmette ultrasuoni all’interno del corpo. Questa scossa fa letteralmente “esplodere” le cellule di grasso, che diventa più liquido e si può asportare in maniera più semplice e sicura. È un’ottima tecnica, ma si impiega più tempo rispetto alla tradizionale liposuzione, però si rischiano meno tumefazioni perché vi è meno perdita di sangue e gli eventuali piccoli agglomerati di liquido che dovessero andarsi a formare, possono essere drenate semplicemente attraverso l’utilizzo di un piccolo ago. Dopo l’intervento a ultrasuoni, bisogna comunque aspirare il grasso disciolto per ricollocarlo eventualmente dove è necessario.

Liposuzione assistita di tipo meccanico

Ci si avvale di una cannula specifica, con movimento automatizzato, che sostituisce quello manuale del chirurgo, per il resto è simile alla liposuzione tradizionale.

Cannula doppia

Si utilizzano cannule speciali “in coppia” così la cannula che estrae il grasso non influisce in modo invasivo sull’organismo del paziente ed evita il movimento avanti-e-indietro al chirurgo. In pratica: si muove in modo automatico e alternatamente la cannula più sottile all’interno della cannula esterna e in questo modo si elimina parte della complicazione dell’intera procedura. La liposuzione è agevolata dallo spazio fra la cannula esterna e quella interna, ma soprattutto dal fatto che le cannule non si riscaldano, eliminando il rischio di ustioni da attrito.

Liposuzione assistita a ultrasuoni esterna

In questo momento non è una tecnica molto diffusa né utilizzata e non sono tutti d’accordo relativamente alla sua efficacia. Viene sempre applicata l’energia degli ultrasuoni, ma dall’esterno del corpo, attraverso l’epidermide, eliminando il bisogno della cannula. Questa tecnica è stata sviluppata perché alcuni chirurghi hanno riscontrato che in alcuni casi, il metodo a ultrasuoni ha causato necrosi cutanea e piccole sacche di un liquido giallo pallido, detti sieromi, analoghi agli ematomi. Questo è un modo per evitare complicazioni e può anche realmente produrre meno malessere per il paziente, sia durante la procedura e dopo; inoltre riduce la possibilità di perdite e sanguinamento e consente una migliore guarigione del tessuto cicatriziale, specie quando si sono trattate vaste aree.

Liposuzione assistita ad acqua

Si utilizza un sottile getto d’acqua “a ventaglio” che scioglie il tessuto grasso, in modo che possa essere tolto da una cannula particolare. Durante la lipo l’acqua viene continuamente spruzzata e quasi istantaneamente aspirata tramite la cannula stessa.

Liposuzione assistita con il laser

Il laser viene usato per sciogliere il grasso nella zona da colpire, rendendone più facile la rimozione. Questo laser viene “sparato” attraverso una fibra infilata sotto lo strato cutaneo, attraverso una micro cannula . Si ritiene che questa tecnica possa contribuire anche a ridurre ecchimosi e sanguinamento , in quanto cauterizza leggermente la zona.

Prepararsi all’intervento

Prima di operarsi vi sarà chiesto di sospendere eventuali terapie anticoagulanti per almeno due settimane. Se verrete operati in anestesia generale l’intervento sarà normalmente al mattino, senza ingerire cibi dalla mezzanotte della sera precedente. Se invece vi sarà praticata solo l’anestesia locale il digiuno non vi sarà richiesto. Cercate di smettere di fumare almeno 2 mesi prima dell’operazione, perché la nicotina interferisce con il corretto scorrimento del sangue e può causare danneggiamenti al tessuto.

L’operazione

In tutti i metodi di liposuzione, ci sono alcune cose che dovrebbero essere fatte prima dell’intervento:
• Il paziente e il chirurgo concordano in anticipo precisamente quale area deve essere trattata;
• Il chirurgo dovrà informarsi dal suo paziente su quali risultati si aspetta;
• Firmare il modulo per il consenso all’intervento;
• Assumere un antibiotico circa un’ora prima o successivamente;
• Indicare direttamente sul corpo le zone da trattare, con il paziente dritto in piedi;
• Eventuali foto saranno scattate, in modo che il paziente possa rendersi conto del prima e dopo;
• In sala operatoria verrà applicata alle aree interessate una soluzione sterilizzante;
• Sarà iniettato l’anestetico e il paziente potrà assumere un sedativo , per via orale, o tramite una iniezione;
• Saranno eseguite le incisioni (sono piccole, pochi millimetri);
• Il paziente sarà probabilmente attaccato a una flebo di fluido, dal momento che perderà dei liquidi assieme al grasso, e il livello idrico va mantenuto;
• Ci saranno alcuni meccanismi di verifica collegati al corpo del paziente per tenere traccia della pressione sanguigna, frequenza del cuore e ossigenazione ematica;
• Il paziente avvertirà (solo in caso di anestesia parziale) solo una sensazione di raschiatura dal movimento della cannula;
• Di solito il paziente si alza subito dopo e può tornare a casa il giorno stesso , se non è stato operato in anestesia generale.

Dopo l’intervento

Le suture

Poiché i tagli sono di modesta entità e la quantità di fluido che deve defluire è grande, alcuni chirurghi optano per lasciare le incisioni aperte, per permettere al corpo del paziente di drenare meglio il liquido in eccesso: in questo le incisioni guariscono più velocemente. Altri chirurghi le suturano solo parzialmente, lasciando spazio per la fuoriuscita dei fluidi, mentre altri aspettano circa 1 o 2 giorni prima di suturare, in modo che il liquido sia fuoriuscito del tutto. In ogni caso, mentre il fluido sta drenando, le medicazioni devono essere cambiate spesso. Dopo 1-3 giorni, a seconda del paziente, saranno sufficienti solo piccoli bendaggi.

Convalescenza

A seconda dell’entità dell’intervento di liposuzione, i pazienti sono solitamente in grado di tornare al lavoro fra i due giorni e le due settimane dopo l’intervento. Il paziente dovrà indossare degli indumenti contenitivi per 2 o al massimo 4 settimane, che dovranno avere elasticità e consentire l’uso di bende. Se le suture non sono di tipo riassorbibile, saranno rimosse circa dopo 5 o al massimo 10 giorni.

Il dolore post operatorio viene tenuto sotto controllo da farmaci che saranno appositamente prescritti e potrà durare fino a due o tre settimane, a seconda dell’intensità della procedura. I lividi svaniranno dopo pochi giorni fino a un massimo di due settimane dopo, mentre il gonfiore sparirà in un minimo di due settimane fino a un massimo di due mesi; il senso di intorpidimento potrebbe invece durare per varie settimane. L’attività normale può essere ripresa da pochi giorni fino a varie settimane dopo, a seconda dell’intervento e il risultato finale sarà evidente da uno a sei mesi dopo, anche se il paziente vedrà già una differenza rilevante in pochi giorni o settimane, appena il gonfiore sarà sparito.

Da non dimenticare

Le cellule di grasso vengono aspirate via definitivamente. Tuttavia, se il paziente non mantiene un regime alimentare e una dieta corretti, se non fa esercizio, le restanti cellule adipose adiacenti alla zona trattata potrebbero dilatarsi, creando un aspetto irregolare.

Effetti collaterali

Il cosiddetto “effetto collaterale” non è pericoloso come una complicazione, è clinicamente minore, ma può essere seccante, spiacevole e talvolta doloroso. Ecco i principali effetti collaterali che potrebbero manifestarsi dopo l’intervento di liposuzione:

P U B B L I C I T A'

Lividi: condizione dolorosa a breve termine, normalmente sparisce entro un paio di settimane.

Gonfiore: dovrebbe ridursi piano piano, nel giro di un mese o al massimo due.

Cicatrici: di dimensioni variabili a seconda della procedura, dovrebbero comunque scomparire nel corso delle prime settimane. Quella delle Cicatrici è una cosa molto soggettiva e in parte dipendente da fattori ereditari: per alcuni, la guarigione cicatriziale può richiedere perfino un anno di tempo.

Dolore: deve essere momentaneo e tenuto sotto controllo dagli appositi farmaci prescritti dopo l’intervento.

Intorpidimento: a volte può persistere per un po’ di tempo (qualche settimana al massimo).

Aumento di peso post operatorio (fisiologico)

Eventuale mobilità limitata, a seconda dell’intervento, a causa di indumenti di compressione, necessità di mantenere la testa sollevata, gonfiore o dolore temporaneo.

Ad ogni modo il chirurgo sarà in grado di consigliare in quanto tempo il paziente può ricominciare con le sue solite attività quotidiane.

Le possibili complicazioni

Come per qualsiasi intervento chirurgico ci si espone a un rischio, oltre agli effetti collaterali che sono minori e durano meno a lungo. Il vostro medico chirurgo dovrebbe parlarne nel corso di una consultazione pre operatoria: la loro probabilità aumenta in maniera proporzionale quando le aree oggetto dell’intervento sono molto grandi o numerose e grandi quantità di grassi vengono rimosse.

A differenza dei primi anni 90, in cui le cronache si riempivano di notizie di vittime della liposuzione, attraverso lo studio e la ricerca i chirurghi hanno diminuito i tassi di complicanze. Dalla metà degli anni 2000 la percentuale totale di complicanze cliniche in questi casi è stato dello 0,7%, il tasso di complicazioni minori è stato dello 0,57% e il tasso di complicazioni gravi si è assestato sullo 0,14% (paziente che richiede ospedalizzazione).

Le complicazioni potrebbero essere:

Reazione allergica a medicinali o materiali usati durante l’intervento chirurgico;

Infezioni: ogni volta che il fisico viene inciso il corpo o anche solo semplicemente forato, i batteri possono entrarvi e causare un’infezione. Durante la liposuzione vengono fatte numerose piccole incisioni per l’inserimento della cannula, che possono variare di grandezza a seconda della pratica;

Danni alla pelle: la maggior parte dei chirurghi lavora sugli strati più interni di grasso, in modo da evitare di colpire la pelle oltre a quanto si rende necessario per l’inserimento della cannula;

A volte la cannula può recare danno ai tessuti sotto lo strato di epidermide, che può comparire in superficie come una macchia;

La necrosi è una complicazione rara e il problema può variare a seconda dei casi: la ferita, specie se estesa, deve essere curata tempestivamente;

Perforazione di un organo: poiché la cannula si trova all’interno del corpo e il chirurgo dall’esterno non può vederla, a volte è capitato venisse danneggiato un organo, magari non per forza vitale, per esempio l’intestino durante la liposuzione dell’addome. Tale danno può essere corretto chirurgicamente, anche se in sporadici casi può essere addirittura fatale. Un chirurgo esperto sa evitare questo problema;

Irregolarità del profilo: a volte la pelle può apparire irregolare a causa dell’irregolare rimozione del grasso o scarsa elasticità della pelle ad adattarsi alla nuova condizione. Non tutti i pazienti si riprendono con gli stessi tempi e le stesse modalità e con pazienti anziani la ripresa può essere più lenta e un po’ meno perfetta: a volte un lieve ritocco può essere utile;

Trombo, embolia: anche se la liposuzione è una tecnica operatoria a basso rischio di trombo e di embolia, inclusa l’embolia polmonare, il rischio non può essere sottovalutato;

Bruciature: a volte lo spostamento della cannula può causare escoriazioni alla pelle o nervi. Inoltre, con gli ultrasuoni il calore del dispositivo potrebbe generare lesioni alla pelle o ai tessuti più interni;

Lidocaina: nei metodi che lo prevedono troppo fluido salino iniettato o con concentrazione troppo alta di lidocaina, possono essere dannosi. In particolare la lidocaina potrebbe diventare eccessiva per alcune persone: questo in un primo momento causa formicolio e insensibilità e può portare a perdita di coscienza, problemi respiratori e/o addirittura arresto delle funzioni cardiache;

Squilibrio di fluidi: il grasso contiene molti liquidi e vi è il pericolo di rovinare l’equilibrio dei liquidi corporei fra l’estrazione e l’immissione nell’organismo. Questo potrebbe accadere successivamente alla dimissione dall’ospedale, quando ormai il paziente è si trova già a casa: se troppo liquido rimane nel corpo, il cuore, i polmoni e i reni potrebbero restarne duramente colpiti.

Il chirurgo deve fornire al paziente un elenco rigoroso e per iscritto degli eventuali sintomi da osservare, comprensivo delle istruzioni per la cura di sé nella fase post operatoria.

La liposuzione combinata ad altre procedure

La liposuzione + restringimento e/o sollevamento della pelle

La rimozione di vari quantitativi di grasso da sotto l’epidermide consente alla pelle elastica di ritrarsi subito dopo: esempi positivi di questo effetto di solito si manifestano dopo la liposuzione a ventre, braccia e seno. Il livello di retrazione della pelle dopo l’intervento è influenzato dall’età del paziente, dalla qualità dell’epidermide, presenze di malattia, fumo, ed eventuale presenza di danni precedenti, causati da parti o chirurgia. Le pratiche di liposuzione vengono svolte tramite cannule sottili in grado di stimolare ulteriormente la retrazione della pelle, ma a volte si verificano irregolarità del profilo.

Nei pazienti con intensa e vasta perdita di elasticità e si può richiedere un lifting della pelle in eccesso con mezzi chirurgici, ma almeno dopo 6 mesi. Interventi come lifting, mastopessi (lifting del seno), addominoplastica o risollevamento della parte corporea inferiore, delle cosce o glutei possono essere la soluzione per la pelle cascante, problema che può presentarsi sia da solo che dopo la perdita di peso significativa. Grandi volumi di liposuzione combinati con altri interventi di natura chirurgica sono la normalità ma possono presentare un tasso percentuale di complicazione maggiori. Quando vengono eseguiti contemporaneamente, la lipo è fatta in minima parte nelle zone dei tessuti per minimizzare la perdita di sangue, tuttavia una tecnica di chirurgia innovativa la sta già sperimentando in misura maggiore.

Per intervenire non chirurgicamente

La criolipolisi

La criolipolisi è un processo esterno di raffreddamento controllato per ridurre zone molto limitate colpite da rigonfiamenti di grasso.

Regime alimentare e sport

Un sano regime alimentare, in combinazione con un quotidiano esercizio fisico, può essere determinante per aiutare uomini e donne a perdere peso: è un tipo di scelta più naturale, che richiede più tempo e un’enorme forza di volontà e determinazione a differenza della liposuzione. La perdita di peso attraverso l’esercizio e il controllo dell’alimentazione comporta un rischio nettamente inferiore a qualsiasi tipo di intervento chirurgico e addirittura in molti sostengono che la perdita di peso da liposuzione non sia duratura e non garantita nel tempo, a differenza del dimagrimento grazie a dieta e sport.

La liposuzione, infatti, non contribuisce a migliorare in modo significativo le alterazioni metaboliche associate all’obesità e a migliorare la salute generale (come per esempio la salute cardiovascolare) associata alla perdita di peso naturale: poiché viene svolta in genere direttamente nelle sacche di grasso sottocutaneo , che sono considerate relativamente innocue (metabolicamente parlando), non agisce maggiormente sui depositi di grasso viscerale (cioè quelli fra organi interni nella cavità addominale) e la rimozione del tessuto adiposo di questo tipo, con un intervento di lipo, non viene praticata a causa dei rischi troppo critici per l’organismo del paziente.

Liposuzione addominale

Finalmente hai deciso. Hai il primo appuntamento con il tuo chirurgo plastico e hai tantissime domande che ti si stanno accavallando in testa: è normale. Cercheremo a nostra volta di fornirti tutte le informazioni essenziali necessarie al fine di prendere una decisione consapevole, con piena conoscenza dei fatti positivi e negativi relativi alla procedura di liposuzione. Leggila con attenzione, ma soprattutto affidati al tuo medico con fiducia.

Esistono diversi tipi di liposuzione addominale, che variano a seconda del tipo di paziente. I parametri su cui si basa la decisione finale del chirurgo sono la qualità della pelle, la quantità di tessuto e tipicamente la morfologia del fisico del paziente.

Solitamente, ci sono due gruppi di pazienti: uno che richiede un intervento isolato di liposuzione e un altro che permette di ricucire già la pelle tesa circostante. Gli eccessi di grasso possono essere ridotti in entrambi i casi nella medesima sessione chirurgica, con attenzione a non intervenire in modo invasivo sulla muscolatura della parete addominale, che può essere causa di ernia.

La liposuzione addominale di tipo standard rimuove ampie parti di tessuto adiposo dalla media e medio/inferiore parte addominale (per intenderci, dall’ombelico al pube), secondo la pianificazione preoperatoria stabilita con il tuo chirurgo: la pelle sana dalla parte centrale superiore dell’addome viene quindi ricongiunta verso il basso al fine di sostituire la sezione di pelle rimossa con l’intervento. L’ombelico è conservato e viene rimesso in posizione normale nella nuova sezione di pelle. La lunghezza e la posizione possono ovviamente variare a seconda della quantità di pelle da rimuovere: di solito si estende dall’attaccatura del pelo della zona pubica fino alla regione inquinale e la sua lunghezza viene determinata nella pianificazione pre-operatoria, dettaglio di cui la paziente deve essere pienamente consapevole. Lo scopo della procedura tesa a richiudere la pelle restante è quello di rimuovere eccesso di grasso ed eccesso di cute nella stessa procedura chirurgica.

Dati i notevoli miglioramenti e passi avanti nella ricerca, l’esito della chirurgia estetica addominale ha ridotto ormai la quantità e la lunghezza delle cicatrici. La loro lunghezza e la posizione possono variare a seconda della quantità e della posizione della cute rimossa. Anche in questo caso, esse si estenderanno normalmente nella zona che va dall’ombelico all’area pubica.

Cosa succede prima dell’intervento

Innanzitutto farete un consulto pre-operatorio con il vostro chirurgo: successivamente sarà il turno dell’anestesista (circa 2 giorni prima) e non dovrete assumere farmaci contenenti aspirina per 10 giorni prima dell’intervento chirurgico. A seconda del tipo di anestesia saprete quanto durerà il vostro soggiorno ospedaliero, ma in genere la liposuzione addominale viene eseguita in anestesia generale, cioè il paziente che viene operato è completamente sedato. In questo caso la durata del ricovero ospedaliero è di solito fra i 2 giorni fino a un massimo di 5.

La procedura chirurgica

Ogni chirurgo ha la sua o le sue abitudini personali tecniche che utilizzano a seconda del caso per ottenere il miglior risultato possibile dall’operazione, tuttavia ci sono principi comuni: la posizione dell’incisione sulla pelle, che corrisponde alle future cicatrici, dipenderà da quanta pelle dovrà essere rimossa con l’intervento: ovviamente, più ce n’è, più saranno evidenti e più tempo occorrerà per vederle sbiadire. Alla fine della procedura operatoria (da un’ora e mezza a un massimo di tre ore di tempo) il taglio ricucito sarà medicato e coperto.

Dopo l’operazione

Si consiglia di indossare un indumento intimo a compressione per un periodo che andrà dalle 2 alle 4 settimane al massimo, questo sia di giorno che di notte. Un periodo della stessa durata sarà quello durante il quale è consigliato restare a casa dal lavoro e a riposo. Le cicatrici sono spesso molto evidenti e di colore rossastro durante i primi 2 o 3 mesi , ma progressivamente diventano più chiare e, a partire dal terzo mese, dovrebbero tendere a diventare molto meno evidenti, anche se non potranno sparire del tutto (a seconda del tipo di pelle e di fisico, si stima un tempo che va da un anno a tre). Le cicatrici dovranno ovviamente essere protette dalla luce solare e dai raggi UV per almeno i primi 3 mesi dall’intervento, mentre le attività sportive leggere, possono essere progressivamente avviate già dopo sole 6 settimane.

I risultati

Per quanto riguarda le cicatrici, abbiamo già detto che non svaniscono del tutto, ma che il tempo le farà diventare meno evidenti e questo sarà di grande aiuto a chi soffre per l’improvviso scompenso estetico dovuto alla loro presenza: dopotutto si tratta sempre di un intervento e di un taglio. Durante il periodo post operatorio e nei primi tempi “normali”, si consiglia sempre al paziente di essere collaborativo, di non voler strafare, di non sollevare pesi troppo importanti e di consultarsi regolarmente con il proprio medico almeno una volta ogni tre mesi nel corso del primo anno.

Eventuali disagi

Nella maggior parte dei casi, una liposuzione addominale correttamente eseguita può offrire un reale miglioramento per i pazienti in termini di soddisfazione, risultati e conformità alle loro aspettative. In alcuni casi però bisogna tenere conto delle eventuali imperfezioni che potrebbero sorgere, ad esempio:

• La cicatrice può essere un po’ troppo visibile, aderente o asimmetrica oppure troppo grande, ipertrofica o irregolare;
• l’ombelico può sembrare innaturale;
• in alcuni casi, quando vi è una tensione eccessiva sulla cicatrice, i peli del pube potrebbero sollevarsi verso l’alto.

Questi problemi possono essere corretti secondariamente, in anestesia locale, dopo 6 mesi dal primo intervento.

Possibili complicazioni

La liposuzione addominale, per quanta ricerca e per quanto scrupolosi possano essere i medici chirurghi, è pur sempre un intervento chirurgico e per questo motivo non va sottovalutato: tutti gli eventuali sintomi del post operatorio sono da riferire ai medici, non importa quanto lievi possano apparire.

Ci sono complicazioni chirurgiche ed estetiche: per quanto riguarda l’anestesia, l’anestesista informa in anticipo su tutti i rischi anestetici ed è infatti necessario essere consapevoli del fatto che l’anestesia a volte può causare imprevedibili reazioni nel corpo del paziente, che possono risultare difficili da controllare, anche se è ormai noto che i rischi sono statisticamente molto rari. In effetti, tecniche, prodotti e metodi di controllo sono progrediti notevolmente nel corso degli ultimi anni, offrendo una sicurezza ottimale, soprattutto quando l’operazione è limitata e il paziente è in buona salute generale.

Scegliendo un chirurgo bravo, competente e qualificato, avrete senz’altro meno possibilità di problemi, ma non eliminerete del tutto i rischi, per cui è bene essere al corrente di alcune complicazioni che possono verificarsi dopo la liposuzione addominale che comunque resta una delle più pesanti procedure nel campo della chirurgia estetica.

Tra le possibili complicazioni, possono verificarsi:

Formazione di coaguli di sangue (ematomi): sono rari, ma possono verificarsi;

• Infezione, anche se non comuni, possono essere trattate con drenaggio e antibiotici;

• Alcuni giorni dopo l’intervento chirurgico si può notare una specie di siero raccolto sotto la pelle. Tale fluido può essere drenato e si asciuga rapidamente senza conseguenze;

• Necrosi cutanea localizzata. Difficile che avvenga in aree vaste e può essere prevenuta con un adeguato esame preoperatorio e un’operazione attenta e ben eseguita, con moderata tensione sulle suture.

Si potrebbe notare un lieve intorpidimento della pelle addominale, spesso nella parte inferiore della parete addominale, ma si tratta solo di sensazione passeggera che, nella maggior parte dei pazienti, guarisce da sé nel giro di 3 mesi fino a un massimo di dodici.

In alcuni pazienti con pelle molto danneggiata o pelle con scarsa circolazione, il processo di guarigione potrebbe subire un po’ di ritardo.

Incidenti tromboembolici (coaguli di sangue nelle vene delle gambe, embolia polmonare) sono rari, ma possono essere prevenuti dopo l’intervento chirurgico, indossando calze a compressione, o assumendo una terapia a base di eparina (basse dosi di eparina iniettato sotto la pelle).

Concludendo

La chirurgia estetica della parete addominale ha fatto davvero dei passi da gigante negli ultimi tempi. Esistono tecniche chirurgiche efficaci e ad ampio contenimento di effetti collaterali ma, tutto considerato, i rischi non devono essere sottovalutati, bensì si deve essere consapevoli che l’operazione, anche se di tipo minore, ha sempre un certo grado sconosciuto di imprevedibilità che dipende da vari fattori. La certezza è che, se si viene operati da uno staff qualificato, ci sarà meno rischio di complicazioni: in ogni caso non siate timide e chiedete! Vi consigliamo di fare domande durante le varie consultazioni, o per telefono, o addirittura il giorno dell’operazione, senza alcun tipo di esitazione. In ogni caso, fatele prima dell’anestesia.

Liposcultura

Liposuzione o liposcultura: quale preferire?

Hai mai la sensazione che sia tutta una bugia, questa storia della perdita di peso “soltanto” grazie all’esercizio costante e ad un buon piano alimentare? Anche se questo consiglio è essenzialmente corretto, nessuna quantità di esercizio fisico o dieta potrà eliminare il più ostinato e profondo strato di adipe: è proprio a questo punto che la persona in sovrappeso (soprattutto se di tipo grave) potrebbe prendere in considerazione la chirurgia estetica.

Non appena si inizia a pensare a questa ipotesi, è probabile che ci si ponga subito la domanda: qual è la differenza tra liposuzione liposcultura? Queste due scelte sono di solito le più diffuse fra i metodi chirurgici per rimuovere il grasso corporeo: passiamo in rassegna le principali differenze.

La liposuzione è un approccio di tipo chirurgico che può eliminare un volume di grasso che va dal “moderato” al “grande” ed è una procedura di base per donne e uomini per ridurre il grasso in eccesso da fianchi, gambe, pancia, girovita, petto, seno e parte superiore delle braccia. La liposuzione viene eseguita in anestesia totale e richiede un periodo di degenza e una fase post operatoria (convalescenza) prima che il paziente riceva il permesso di tornare a casa; inoltre è consigliato un periodo aggiuntivo di riposo prima di tornare al proprio stile di vita e ritmo abituale.

La liposcultura, che è conosciuta anche come “liposuzione tumescente”, non ha precisamente le stesse identiche caratteristiche ed è più indicata per eliminare un volume di grasso che va dal “lieve” al “moderato”, proprio come se si andassero a scolpire le varie sezioni del corpo. La parte “scultura” del nome si riferisce alla capacità di affinare e sottolineare le caratteristiche del collo, delle guance, natiche, petto, seno (anche in questo caso può essere eseguita su soggetti di sesso maschile).

Rispetto al metodo di liposuzione convenzionale, la liposcultura viene eseguita attraverso piccole incisioni in cui sono utilizzati il rimedio tumescente di lidocaina e adrenalina per mezzo di una cannula. Questa soluzione ammorbidisce e allenta i grassi dalla pelle che, così, può essere comodamente aspirata. L’epinefrina riduce i vasi capillari e diminuisce quindi la perdita di sangue, inoltre la lidocaina contribuisce ad intorpidire l’area da trattare. Un altro aspetto molto interessante, inoltre, è che questo procedimento può essere eseguito durante un incontro di tipo ambulatoriale e quindi non è necessaria alcuna fase di convalescenza, ma soprattutto i primi significativi risultati possono essere apprezzati già subito dopo l’intervento.

Queste sono le principali differenze tra liposuzione liposcultura, tuttavia, non è affatto sufficiente per comprendere perfettamente quale sia la più adatta ed è davvero indispensabile chiedere il parere di un medico di fiducia o di un chirurgo estetico affidabile: i loro consigli vi aiuteranno ad arrivare alla scelta giusta per voi. All’interno dell’incontro preliminare che fisserete con entrambi, si determinerà se il paziente è considerato adatto per il trattamento, qual è il suo stato di salute generale, il livello di grasso da rimuovere, il tipo di anestesia da utilizzare e il peso: sono considerazioni importanti, da non tralasciare.

Liposcultura o liposuzione, quindi? Nel caso in cui si preferisca la chirurgia mini-invasiva, che è molto meno traumatica e lascia dietro di sé meno segni ed effetti collaterali, allora ti consigliamo la liposcultura. Questo se la quantità di grasso corporeo che può essere aspirata non è significativa.
In entrambi i casi, i risultati soddisfano la maggior parte dei pazienti, a patto che essi mantengano ragionevoli ideali sul proprio margine di miglioramento e rimangano “coi piedi per terra” rispetto alle aspettative di riuscita di entrambi i tipi di approccio chirurgico.

Liposuzione: prezzi e costi

La liposuzione è un intervento di chirurgia estetica, pertanto non è coperto dalla maggior parte delle assicurazioni sanitarie e tanto meno dalla sanità pubblica. Normalmente il prezzo finale può variare sulla base del pagamento che il paziente pattuisce con il medico chirurgo e, dato che la liposuzione è totalmente a carico del paziente, egli deve informarsi presso vari centri estetici per capire la soluzione con il miglior rapporto qualità-prezzo, prima di prendere accordi e fissare l’intervento.

Si osserva come chirurghi diversi spesso pratichino prezzi assai differenti fra loro: i prezzi per la liposuzione possono infatti variare da 2.000 euro a più di 5.000 euro, a seconda della regione, del tipo di struttura, della “fama” del chirurgo, ecc…

Punti chiave da considerare quando ci si informa sui costi della liposuzione:

• I prezzi per la liposuzione in genere hanno una maggiore “instabilità” rispetto alle altre procedure di chirurgia plastica, diverse variabili che vanno ad impattare sui costi e possono tenere conto di fattori come: la dimensione del paziente, la quantità di grasso da rimuovere e il tempo necessario al chirurgo per eseguire la procedura.

• A volte gli studi medici hanno già calcolato queste differenze separando i prezzi a seconda delle diverse porzioni del corpo (pancia, fianchi, gambe, ecc.) e quindi le quotazioni per uno stesso servizio possono variare tantissimo da studio a studio.

• Si raccomanda di contattare diversi studi medici e di chiedere il prezzo, prima di prenotare la procedura chirurgica.

• Assicurarsi di avere una chiara informazione su ciò che è incluso e non incluso nel prezzo. In particolare, chiedere se il prezzo preventivo include la tassa di medico, tassa di impianto, anestesia e una o più visite di controllo.

Alcuni consigli per orientarsi

Chiedere sempre informazioni dettagliate sugli altri costi che si possono pagare a parte, come la pre-operatoria, il post-operatorio, farmaci o bende di compressione.

Ricordare che la liposuzione non si qualifica come una spesa rimborsabile ed è considerata una procedura cosmetica, quindi normalmente non è coperta da assicurazione sanitaria “standard”: non fidarsi di chi non lo ricorda o di chi dice il contrario.

Provare a chiedere allo studio medico se si può avere un ulteriore sconto per il pagamento in contanti, oppure verificare se offrono finanziamenti e piani di pagamento rateali, tenendo presente che in caso di dilazione di pagamento, i costi finali si alzeranno.

Tenere a mente che siamo in libero mercato e se non si è soddisfatti della quotazione di uno studio, è possibile prendere in considerazione altri chirurghi, che potrebbero offrire un prezzo più ragionevole.

Come sopra indicato, ci possono essere costi aggiuntivi, come la pre-operatoria o il post-operatorio, medicazioni (antibiotici, pomata o farmaci per il dolore) che potrebbe essere necessario pagare di tasca propria.

Se il prezzo indicato non è inizialmente nel budget che ci si era prefissati, non temere di chiedere la possibilità di uno sconto e, se viene offerto uno sconto basato sul pagamento al momento del trattamento, assicurarsi di pagare il conto immediatamente onde evitare spiacevoli sorprese.

Infine, ricordarsi che alcuni piani di assicurazione coprono questi interventi in modo diverso. Se possibile, si dovrebbe verificare con la propria assicurazione sanitaria prima di confermare un preventivo.

La ginecomastia

Rigonfiamento anomalo del tessuto mammario negli uomini, generalmente provocato da uno scompenso di testosterone e di estrogeni: può interessare una o entrambe le parti, in modo differenziato.

Neonati, bambini nella fase della pubertà ma anche gli uomini nella fase di anzianità della vita possono sviluppare la ginecomastia in seguito a modifiche del tutto regolari dei livelli di ormoni, seppur esistano anche altri fattori in grado di provocarlo. La ginecomastia non è comunque un rischio pesante per la salute, ma può essere complicato da gestire perché talvolta può anche causare dolore nel petto ma soprattutto può far sentire in grande imbarazzo. La buona notizia è che a volte si può guarire senza dover intervenire, semplicemente regredisce da sé, ma se il problema persiste, i farmaci o la chirurgia possono essere d’aiuto.

Potenzialmente reversibile se presente da pochi mesi (indicativamente meno di un anno) ma, anche se le modifiche possono essere irreversibili dopo quel lasso di tempo, non comporta alcun rischio evidente di aumento di cancro al seno (fatta eccezione per la sindrome di Klinefelter, malattia genetica di natura cromosomica, cioè un disordine che è causa di ipogonadismo nei maschi); a volte addirittura capita che il tessuto adiposo possa causare la comparsa soltanto apparente di ginecomastia detta, per l’appunto, “pseudo ginecomastia”.

Le cause

Come dicevamo, la ginecomastia è lo sviluppo abnorme di tessuto mammario nei maschi e può essere fisiologica nei neonati, alla pubertà e negli anziani, ma la maggior parte dei casi è idiopatica, ovvero senza alcuna correlazione a cause particolari.

La terapia farmacologica è la seconda causa più comune. Molti farmaci sono implicati nelle diverse modalità di sviluppo della ginecomastia e alcuni di quelli più comunemente coinvolti comprendono:

Estrogeni o simil-estrogeni: i farmaci contraccettivi orali, dietilstilbestrolo, estrogeni cosmetici, cibi contaminati dagli estrogeni, fitoestrogeni, marijuana, digossina.

Farmaci che causano aumento della formazione di estrogeni endogeni, sia per attività dell’aromatasi o per l’aumento di precursori: clomifene, gonadotropine, la somministrazione di hCG, steroidi anabolizzanti, terapia sostitutiva con testosterone.

Farmaci che provocano l’inibizione del testosterone: cimetidina, ranitidina, ketoconazolo, metronidazolo, spironolattone, agenti alchilanti, cisplatino, etomidate, flutamide, ciproterone acetato, finasteride, busalfan, eroina, metadone.

I farmaci con modalità d’azione sconosciuta: antidepressivi triciclici, diazepam, penicillamina, isoniazide, fenotiazine, fenitoina, amiodarone, omeprazolo, terapia antiretrovirale per l’HIV.

Altre cause di ginecomastia sono meno comuni, ma includono:

Carenza di testosterone: la sindrome di Klinefelter, iperprolattinemia, difetti di sintesi di testosterone, ipofisi o ipotalamo, insufficienza testicolare (a causa di un trauma, parotite, orchite, insufficienza renale, malattia granulomatosa).

Aumento della produzione di estrogeni: tumori ai testicoli, la produzione ectopica hCG (tumori a cellule germinali, carcinoma broncogeno), ermafroditismo vero (da ovotestis), femminilizzanti tumori surrenalici (adenoma o carcinoma).

Anomala conversione fisiologica del testosterone in estrogeni: malattie del fegato, malattie del surrene, tireotossicosi, una maggiore attività extra-ghiandolare

Infine, alcune gravi cause:

• Il cancro del testicolo;
• Carcinoma broncogeno;
• Insufficienza epatica /cirrosi;
• Insufficienza renale;
• Femminilizzante carcinoma surrenalico;

Come diagnosticarla

La diagnosi viene fatta palpando il tessuto dell’area mammaria. L’anamnesi iniziale deve includere un’intervista accurata al paziente, che deve informare il proprio medico di tutta la storia (anche farmacologica) che lo coinvolge. Dopodiché si passerà ad esami di laboratorio che individueranno svariati valori, fra cui quelli di testosterone, estradiolo, ormone luteinizzante, ormone stimolante della tiroide e gonadotropina corionica umana.

Quando intervenire in emergenza

Un consulto urgente di un oncologo o chirurgo esperto si rende necessario se si sospetta il cancro al seno; se la massa testicolare presenta ginecomastia, devono essere eseguiti test ormonali appropriati e ricorrere al consulto fondamentale di un urologo o endocrinologo. In caso si rilevino livelli significativi di estradiolo è necessario approfondire con delle tecniche di “imaging” come la risonanza magnetica dei testicoli, che si avvale degli ultrasuoni ed è necessaria per escludere una neoplasia testicolare. Se negativa, si può procedere con una TAC del surrene per escludere un tumore anche in questa zona. Ad ogni modo la ginecomastia richiede sempre una valutazione dei livelli di TSH, LH, testosterone, estradiolo, e hCG e se questi ultimi sono elevati, la valutazione di malignità deve essere effettuata immediatamente. Gli ormoni sessuali steroidei, gonadotropine, e la funzione tiroidea (testosterone, estradiolo, LH, TSH), possono risultare soppressi o la funzione della tiroide elevata mentre il paziente è ricoverato in ospedale, quindi i risultati dei test devono essere interpretati con cautela.

Riassumendo, quindi:

• la ginecomastia è lo sviluppo anomalo di tessuto mammario nei maschi;
• la dilatazione è associata alla proliferazione del tessuto ghiandolare;
• può essere fisiologica nei neonati, alla pubertà e negli anziani;
• è concentrica intorno all’areola, con un disco circoscritto di tessuto palpabile;
• è di solito bilaterale (ma circa in un terzo dei casi è unilaterale);
• di solito al tatto è tenera e normalmente non dolorosa;
• si diagnostica tramite palpazione del tessuto del seno;
• nella maggior parte dei casi è idiopatica o correlati ad assunzione di farmaci;
• l’indagine iniziale include infatti una ricerca “storica” di tutti i farmaci assunti;
• In caso di esami di laboratorio, essi devono includere: testosterone, estradiolo, ormone luteinizzante e stimolante della tiroide, oltre a gonadotropina corionica umana;
• è potenzialmente reversibile se presente da meno di un anno;
• non comporta rischio certo di cancro al seno (eccetto nella sindrome di Klinefelter);
• non comporta variazioni della normale potenza sessuale;
• a volte può trattarsi di pseudo ginecomastia, cioè proliferazione apparente.

Liposuzione: i rischi

La liposuzione consente di creare un corpo più formoso rimuovendo il grasso attraverso un intervento chirurgico: il chirurgo inserisce un sottile tubo di plastica detto “cannula” attraverso piccole incisioni nella pelle e aspira il grasso in eccesso. I migliori candidati per la liposuzione sono coloro che hanno un peso corporeo stabile e sono a poca distanza dal peso desiderato, ma hanno ancora desiderio di liberarsi di uno strato di adipe in aree specifiche del corpo. Come ogni metodo invasivo, la liposuzione ha la sua quota di svantaggi, rischi e pericoli: i rischi sono direttamente proporzionali alla vastità dell’area o all’intervento in più zone.

Bisogna essere a conoscenza degli eventuali pericoli della liposuzione prima di intraprendere la procedura.

Alcuni dei rischi della liposuzione sono:

1. Effetti collaterali di routine
La procedura avrà effetti collaterali. Uno sarà sicuramente un po’ di drenaggio di fluido, dolore, gonfiore, ecchimosi e intorpidimento sulla zona interessata. Questo dipende dal tipo di procedura, così come dalla capacità della persona stessa di recuperare. Si potrebbe avvertire per un paio di settimane fino a diversi mesi ma è normale e non si tratta di una minaccia per la salute del paziente.

2. Infezioni delle ferite
Le piccole incisioni della liposuzione hanno maggiori possibilità di essere infettate rispetto alle normali ferite e ciò può accadere durante o dopo l’operazione: i batteri possono entrare attraverso l’apertura delle minuscole forature per la cannula e diffondersi in tutta la pelle. Decolorazione dell’epidermide, senso di estrema sensibilità al tatto e rossore sono i sintomi comuni, anche se alcuni pazienti possono presentare febbre e vomito.

3. Embolia dei vasi sanguigni
Un altro pericolo derivato da un intervento di liposuzione è l’embolia e avviene se le cellule di grasso entrano nel flusso sanguigno attraverso i vasi danneggiati. Queste cellule di grasso possono arrivare fino ai polmoni e al cervello e, se si riscontra respiro corto o difficoltà a respirare dopo l’operazione (ma è più probabile che accada entro 3 giorni dopo l’intervento), bisogna consultare immediatamente un medico o recarsi al Pronto Soccorso.

4. Infortunio agli organi
Un danno ad un organo è uno dei rischi più pericolosi della liposuzione. Poiché la cannula che viene usata per rimuovere il grasso non è visibile a occhio nudo, può essere difficile sapere se è troppo vicina a qualche organo vitale durante la procedura. Nel caso in cui la cannula vada a “sondare” un organo vitale, ci può essere infezione e altre complicanze maggiori, oltre alla necessità di possibili ulteriori interventi chirurgici e, in rari casi, anche effetti irreparabili. Questo tipo di complicazione è più comune durante la liposuzione allo stomaco, in quanto vi è una maggiore probabilità di danni all’intestino.

5. Coaguli di sangue
Come per qualsiasi pratica chirurgica, i coaguli di sangue nelle gambe (trombosi venosa profonda) o dei polmoni (embolia polmonare) sono possibili, così come i coaguli di grasso di cui abbiamo già parlato. Per fortuna, questo effetto collaterale è assai raro associato alle procedure di liposuzione.

6. Squilibri di liquidi
È un altro rischio o pericolo della procedura di liposuzione: possono verificarsi spostamenti nel livello dei liquidi durante la liposuzione, poiché i fluidi vengono iniettati e poi aspirati. In alcune procedure i fluidi vengono iniettati nel corpo proprio in modo da ridurre la perdita di fluido ma eventuali spostamenti anomali di liquidi possono causare effetti negativi sul cuore e reni. In rari casi, uno squilibrio elettrolitico può portare a shock e potrebbe causare una grave complicazione come l’edema polmonare, o altri problemi ai reni. Anche molto fluido iniettato durante la liposuzione può causare un accumulo nei polmoni e le persone con problemi cardiaci o renali non dovrebbero essere esposte a questo tipo di rischio e, conseguentemente, a questo tipo di intervento.

7. Reazioni anomale all’anestesia
Anche se raro, alcuni pazienti hanno una reazione negativa alla anestesia totale, che può metterli in
pericolo di vita. La maggior parte delle procedure di liposuzione implicano per questo motivo un’anestesia locale, che è molto più sicura ma, tuttavia, un piccolo numero di pazienti che hanno sviluppato intolleranza alla lidocaina utilizzata nella procedura, ha avuto gravi conseguenze (come ha rilevato e diffuso l’Università del Maryland – Medical Center). La lidocaina è un bloccante del nervo, usato per sopprimere il dolore e gli individui che hanno subito un intervento di liposuzione non dovrebbero essere esposti a sovradosaggi o overdose di questa sostanza: in caso di eccessivo dosaggio, il paziente può soffrire di convulsioni, brividi, e anche problemi cardiaci.

8. Effetti della pelle
La liposuzione può avere effetti permanenti poco attraenti sulla pelle che, nella zona trattata, può apparire irregolare o ondulata. Se la vostra pelle nella zona trattata è sottile e con scarsa elasticità, è probabile che sembri allentata, flaccida o un po’ “appassita” dopo la liposuzione: alcune persone potrebbero avere bisogno di ulteriori procedure al fine di riparare i danni antiestetici. Un altro possibile effetto negativo è quello delle macchie scure causate da un danno sotto lo strato di pelle. Le infezioni cutanee gravi sono rare, ma potrebbe essere necessario un ulteriore intervento chirurgico che potrebbe lasciare a sua volta significative cicatrici. Tutto questo porterà inevitabilmente anche a tempi di recupero più lunghi e maggiori rischi di complicazioni.

In ognuno dei casi indicati, è necessario sempre consultare un medico o domandare consiglio ai professionisti.

Foto liposuzione, prima e dopo

Se siete interessati a vagliare visivamente i risultati di una liposuzione, potete sfogliare, con un semplice clic, le foto raccolte in queste sezioni: foto liposuzione 1, foto liposuzione 2.

Liposuzione video, prima e dopo

Stesso discorso per quanto riguarda i video: liposuzione video 1, liposuzione video 2.

Autore | Daniela Bortolotti

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.