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L’IMPORTANZA DELLA VITAMINA K: COME ASSUMERLA

Sandra Ianculescu – Emorragie, affezioni della pelle, attacco cardiaco, mestruazioni abbondanti e dolorose, calcoli renali, nausea e vomito, osteoporosi, embolia polmonare, artrite reumatoide, ictus, interventi chirurgici. Tutte queste condizioni possono essere prevenute se ci prendiamo cura della dieta e della nostra salute e se ci assicuriamo la dose giornaliera di Vitamina K. Non è affatto difficile, perché un mazzetto di prezzemolo fresco ne contiene già il 153% di RDA.

Tra gli alimenti che hanno davvero tanti benefici per il nostro corpo includiamo la frutta, lo yogurt, i broccoli, la lattuga, gli spinaci, il cavolo, il germe di grano, le alghe, le uova, l’olio di pesce, il latte, il fegato, il pesce, i formaggi. Se scegliessimo di mangiare ogni giorno solo cibi che valgono davvero, scopriremmo con stupore che sono pieni di virtù e non sono affatto i più costosi. Quindi, è il momento delle scelte intelligenti!

P U B B L I C I T A'

Un sacco di alimenti miracolosi menzionati sono fonti anche di Vitamina K, una vitamina molto importante perché favorisce una rapida coagulazione del sangue, aiuta a fermare le emorragie anche nei casi di debolezza capillare e viene utilizzata per trattare alcune malattie del fegato e l’orticaria.

La Vitamina K1 è coinvolta nella coagulazione del sangue e ha un effetto antinfiammatorio. Inoltre, impedisce la decalcificazione ossea. Secondo dei nuovi studi, la Vitamina K2 naturale aiuta a mantenere la salute delle arterie, vene e cuore. La Vitamina K3 è usata anche per trattare il cancro, ma le autorità non hanno ancora approvato il suo uso come integratore alimentare.
100 g di spinaci freschi hanno 483 microgrammi di Vitamina K, ma congelandoli, la quantità di Vitamina K si riduce a 377 microgrammi.

La Vitamina K è prodotta in modo naturale dalla nostra flora intestinale. Ma la quantità così prodotta assicura solo la metà di quella necessaria, il resto deve provenire dalla nostra dieta.
Spinaci, broccoli, cavoli, cavolini di Bruxelles, fagiolini, asparagi, rape, piselli, cavolfiori – tutti sono eccellenti fonti di Vitamina K, insieme allo yogurt.

Fonti di Vitamina K sono anche il tuorlo d’uovo, il fegato, alcuni tipi di formaggio. Se non sei ancora convinta sappi che le fonti di Vitamina K contengono pochissime calorie.

Di quanta Vitamina K abbiamo bisogno?

I bambini tra 0-6 mesi hanno bisogno di 2 microgrammi al giorno di Vitamina K, quelli tra 7-12 mesi: 2,5 microgrammi e quelli tra 1-3 anni: 30 microgrammi. Tra 4-8 anni, la quantità di Vitamina K è aumentata a 55 microgrammi, tra i 9 -13 anni raggiunge i 60 microgrammi e 75 microgrammi all’età di 14-18.
Gli uomini oltre 19 anni hanno bisogno di 120 microgrammi e le donne oltre 19 anni dovrebbero completare la quantità di Vitamina K attraverso l’alimentazione, raggiungendo i 90 microgrammi.
La carenza di Vitamina K è rara ma provoca una cattiva coagulazione del sangue e emorragie maggiori. La carenza grave può portare a una anemia fatale. Una carenza di Vitamina K può registrarsi negli neonati, soprattutto se sono nati prematuramente, sono allattati al seno, o se le madri prendono farmaci anticoagulanti.

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.

Un commento

  1. Qualche parola sul fatto che la Vitamina K1 è coinvolta nella coagulazione del sangue, e chi fa terapia anticoagulante non deve assumerne troppa potevate spenderla. Che chi ne assume troppa in terapia anticoagulante è a rischio trombosi venosa.