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I Metodi Più Efficaci Per Proteggere Un Cervello Invecchiato

Gli scienziati hanno un messaggio per tutte le persone preoccupate per la perdita di memoria.

I ricercatori sanno che l’attività fisica è utile per mantenere in buona salute i cervelli in età avanzata.
Le ultime scoperte stanno aggiungendo dettagli importanti a questa affermazione: l’esercizio fisico sembra dare risultati positivi sia per prevenire la perdita di memoria, sia per coloro che già soffrono di demenza senile.
E ciò sembra essere efficace non solo per la malattia di Alzheimer, ma anche per la demenza vascolare, un tipo di perdita di memoria causata da “infarti” silenziosi nel cervello.

Gli effetti sono stati descritti nel dettaglio al recente meeting della Alzheimer’s Association a Washington D.C. L’attività fisica abbassava i livelli di tossine e aumenta l’afflusso di sangue al cervello nei pazienti con recenti variazioni nella memoria e a rischio demenza.
Quattro mesi di intenso esercizio fisico migliora i sintomi di ansia, depressione e irritabilità nei soggetti afflitti da Alzheimer, anche se non aiuta a migliorare la memoria.
Ma 6 mesi di esercizio danno effetti benefici sulla memoria e sulla capacità di pensiero nei pazienti con demenza vascolare.

Gli scienziati affermano che si tratta di risultati importanti soprattutto per coloro che non ottengono miglioramenti dai trattamenti.

P U B B L I C I T A'

“Attualmente nessun farmaco approvato riesce a raggiungere questi effetti” ha dichiarato la dott.ssa Laura Baker, professore associato di geriatria presso la Wake Forest School of Medicine.

I potenti effetti dell’attività fisica

“L’esercizio fisico è al momento l’arma più efficace per combattere i sintomi dell’Alzheimer” ha affermato Stephen Rao, direttore della Schey Center for Cognitive Neuroimaging alla Cleveland Clinic.

“Sono sicuro che verrà creato un farmaco efficace anche per la prevenzione. Ma al momento, la cosa migliore per prevenire l’Alzheimer è fare una corsa sul tapis roulant o una passeggiata.”
Rao ha anche studiato anziani adulti portatori di un gene che aumenterebbe il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer. Almeno 1 americano su 5 è portatore di una copia di questo gene, chiamato APOE4, e ciò aumenta il rischio di malattia da 3 a 15 volte , a seconda che si abbia una o entrambe le copie del gene.
All’inizio dello studio del team Rao, i volontari non avevano mostrato alcun segno di problemi di memoria o disturbi nel ragionamento.

Quando le persone con il gene APOE4 facevano regolare attività fisica, il loro cervello restava sano.
Invecchiavano come le persone senza rischi genetici.
Quando hanno aumentato il livello di sedentarietà però, Rao ha notato contratture nelle immagini delle loro strutture cerebrali. Sono anche peggiorati i loro risultati sui test di memoria e di pensiero.
Chi fa esercizio, invece, ha anche il cervello più connesso. Ha più materia bianca, un tipo di tessuto che funziona come una rete di cavi elettrici, che mantiene tutte le parti del cervello collegate tra loro. E i loro cervelli non si restringono, nè perdono di volume.

Per Rao, la soluzione è semplice. “Se avete familiari con l’Alzheimer o siete a rischio a livello genetico, dovreste fare molta attività fisica. E dovreste iniziare almeno dalla mezza età.”

Dosi elevate per un cervello in salute

Gli studi dimostrano che è necessario un notevole impegno per ottenere questi benefici – almeno 3 ore, o 180 minuti di intensa attività fisica a settimana. Molto più dei 150 minuti raccomandati dalle linee guida governative.

Intensa attività fisica riguarda tutto ciò che fa sudare e ansimare. E che richieda al cuore di pompare dal 70 all’80% in più del regolare battito cardiaco.
Per chi ha più di 65 anni, questo significa dai 109 ai 124 battiti al minuto.

Gli esperti affermano che per godere di tutti i benefici per il cervello, è fondamentale capire la giusta dose di attività fisica.
“Mi riferisco all’esercizio fisico con gli stessi termini che potrei usare per un farmaco. Se non prendiamo la giusta dose della medicina, non otterremo risultati”, dice Baker.

Baker studia gli adulti con un alto rischio di sviluppare l’Alzheimer. Ad essi è stato diagnosticato un lieve deficit cognitivo , ovvero hanno problemi di memoria più gravi rispetto allo standard della loro età, ma senza avere impatti nella vita quotidiana.
Riescono ancora ad essere indipendenti e mangiare, vestirsi e lavarsi in modo autonomo.
Ma fanno uno sforzo maggiore a compilare la lista della spesa o fare i conti in banca.
Le persone con leggero deficit cognitivo – che colpisce dal 10 al 15% degli adulti sopra i 65 anni – di solito si affidano a promemoria e calendario per affrontare la giornata.

Tra loro, non tutti svilupperanno il morbo di Alzheimer, ma alcuni si.
Baker ha diviso in maniera casuale le persone affette da deficit cognitivo in due gruppi: uno che si è allenato intensamente per 6 mesi, e l’altro che ha fatto stretching regolarmente. In questo studio, chi si allenava intensamente era supervisionato da un istruttore al quale era stato indicato di somministrare dalle 3 alle 4 ore di esercizio al 75 – 85% del massimo dei loro battiti cardiaci ogni settimana.
Il gruppo che faceva stretching si è esercitato per lo stesso tempo, ma ha mantenuto un battito cardiaco basso.

Dopo 6 mesi, chi aveva fatto attività fisica aveva migliorato la capacità di pensiero e di memoria, e i risultati erano maggiori per le donne rispetto agli uomini.
Studi recenti hanno esaminato gli effetti combinati di attività fisica e dieta sana, ed è stato riscontrato che l’attività fisica aumenta i benefici di una dieta sana, abbassando i livelli di proteine ​​beta-amiloidi ostruttive nel fluido spinale.

Gli ultimi risultati hanno dimostrato che i pazienti con lieve deficit cognitivo che svolgono intensa attività fisica per 6 mesi hanno diminuito anche i livelli di tossine e migliorato il flusso sanguigno rispetto a coloro che hanno fatto solo stretching.
Baker si rende conto che si tratta di un esercizio fisico molto intenso, soprattutto per chi non vi è abituato. E per la maggior parte è difficile fare grandi cambiamenti dello stile di vita come questo. Sta quindi facendo nuovi studi per capire se è davvero necessario un regime così intenso, o se si possono seguire dei ritmi più piacevoli .
“Il mio consiglio è quello di iniziare molto lentamente” dice Baker, ” aspettate fino a 6 settimane prima di arrivare ad un livello di esercizio molto intenso.”

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.

Un commento

  1. Articolo molto interessante, complimenti. Volevo segnalare anche queste pastiglie ( CENSURED ) che contengono vari estratti naturali, come la Bacopa, e che servono a mantenere ‘giovane’ la mente. Questi fitocomposti naturali vengono estratti dalle piante e miscelati in maniera scientifica per ottenere il massimo effetto. E senza effetti collaterali.