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Frutta e Verdura: Proteggi Te Stessa Dai Batteri Nascosti

Per proteggersi dai batteri, è necessario innanzitutto ricordarsi di lavare frutta e verdura confezionata appena prima di ogni uso; questo serve ad eliminare qualsiasi residuo di pesticidi. Ciò significa che se compri organico, non hai bisogno di lavarlo? No! Eppure molte persone compiono l’errore di mordere frutta e verdura sul posto, senza prima lavarle, solo perché sono biologiche.

Ed ecco perché è un errore: Ingerire tracce di pesticidi una volta ogni tanto per caso, probabilmente non ti farà morire, né ti causerà danni irreparabili, (ad ogni modo, dovresti evitarlo). Ma se non lavi adeguatamente il prodotto, corri il rischio di ingerire un batterio patogeno di origine alimentare, che potrebbe trasformarsi in una potenziale minaccia per la tua vita.

I batteri patogeni di origine alimentare possono trovarsi sia sui prodotti tradizionalmente coltivati che su quelli organici. Per esempio, il batterio dell’E. coli si può trovare sia nel letame presente nel suolo in cui frutta e verdura biologiche sono state coltivate, che sulle mani dei raccoglitori nei campi, e persino dai consumatori che si trovano in negozio o che li hanno presi in mano dai banchi.

Il Centro Per il Controllo delle Malattie ha stabilito che in America sono 3.000 i cittadini che ogni anno muoiono per malattie causate da batteri di origine alimentare. Ma la buona notizia è che questo è un dato a cui si può rimediare. Sia che compri organico sia che compri al supermercato, leggi questa lista su cosa fare e cosa non fare, per liberarti al meglio dei batteri patogeni.

P U B B L I C I T A'

Cosa fare:

Lavare sotto acqua corrente: Le ricerche raccomandano di usare acqua su prodotti e stoviglie, meglio ancora l’acqua corrente, perché il getto aiuta a liberarsi dei residui e li porta via con il prodotto. Frutta delicata come l’uva, può essere posizionata in un colino e poi sciacquata con acqua corrente. Puoi aiutare l’azione dell’acqua, sfregando il prodotto con le mani pulite.

Strofinare con una spazzola: Secondo Barbara Rowe della Utah State University, Servizio d’Agricultura, un’ottima idea è quella di usare una spazzola vegetale sulle radici o su tutti quei frutti o verdure di cui tipicamente non si mangia la buccia, come i meloni, il cetriolo ed il limone, perché anche se non ne consumi la buccia, nel momento in cui lo tagli, la pelle può trasferire dei batteri nella polpa, per poi quindi arrivare comunque a te.

Pelare frutta e verdura: Per proteggerti ulteriormente, sbuccia e pela frutta e verdura laddove possibile; eviterai ancor meglio di ingerire residui di pesticidi e agenti patogeni.

Butta via le foglie più esterne. È sempre una buona idea sbarazzarsi delle foglie esterne di lattuga, cavolo e sedano, perché contengono più germi e residui chimici di quelle interne.

Asciugare il prodotto: L’ultimo passo per proteggersi adeguatamente dall’ingestione di agenti patogeni, è asciugare il prodotto, tamponandolo con uno strofinaccio pulito o della carta assorbente pulita; un gesto, che permette agli ultimi residui ed ai batteri più resilienti di andarsene.

Cosa non fare:

Usare il sapone: È consigliabile non usare il sapone, questo perché il sapone non è stato testato o approvato per il consumo umano. Sì, usiamo detergenti chimici per lavare i piatti e i bicchieri in cui mangiamo e beviamo, ma poi sciacquando, ogni residuo si perde; frutta e verdura possono invece assorbire i detergenti; oltre a cambiarne il gusto dunque, il sapone farebbe male al nostro organismo.

Mettere in ammollo: Riempire una bacinella o una ciotola d’acqua e immergerci il prodotto, non è un’ottima idea, perché così facendo, pesticidi e batteri non vanno via. Metterli in ammollo addirittura nel lavabo è anche peggio, perché i lavelli della cucina raccolgono una serie infinita di batteri patogeni, da quelli che derivano dal cuocere la carne, allo sporco delle mani da lavare, eccetera.

Ri-lavare ciò che è stato pre-lavato: Secondo la FDA, l’organismo di controllo che negli Stati Uniti si occupa di approvare i farmaci prima della loro distribuzione, l’insalata confezionata, la frutta pre-tagliata sono stati lavati in maniera talmente esatta e meticolosa, che germi e residui sono stati ridotti al minimo. Potresti sicuramente ri-lavarli lo stesso, ma potresti persino aggiungere nuovi batteri patogeni al mucchio, se non presti attenzione alle esatte pratiche di lavaggio.

Sii cauta

Conservare prima di lavare: Secondo la Colorado State University, lavare un prodotto e poi conservarlo, potrebbe aiutare lo sviluppo dei batteri, a causa dell’umidità e del calore provocato dall’acqua. Lavare dunque frutta e verdura prima della conservazione in frigorifero, potrebbe portare il prodotto a deteriorarsi più facilmente, più velocemente. D’altra parte, conservare in frigo un prodotto pre-lavato, aiuta a mantenere il tuo frigo libero da agenti contaminanti, e potrebbe stimolare un maggior uso di frutta e verdura dato che sono già pronte per essere mangiate.

Igienizzare un alimento: Abbiamo già detto che usare saponi e detergenti non è esattamente la scelta migliore, l’acqua corrente invece lo è, basta e avanza. Ma se proprio non ti senti tranquilla, puoi sempre comprare uno spray adatto per lavare frutta e verdura o farne uno. Spruzza, lascialo agire per cinque minuti e sciacqua bene sotto l’acqua corrente. Qui ti offriamo una ricetta semplice e naturale:

Ingredienti

1 tazza d’acqua
1 tazza d’aceto di vino bianco, distillato
1 cucchiaio di bicarbonato di sodio
1/2 succo di un limone

Preparazione

Mescola gli ingredienti tutti insieme in una bottiglia con il beccuccio spray. Spruzza il liquido sul prodotto prima di consumarlo, e accertati di averlo lavato via bene prima di mordere o tagliare.

Autore | Enrica Bartalotta

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.