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Gravidanza Dopo I 35? Ecco Che Cosa Devi Sapere

Oggi, si diventa mamme molto tardi. I motivi sono vari: le difficoltà lavorative, la mancanza di stabilità, i tempi che cambiano…
Sempre più donne decidono di affrontare la maternità dopo i 35 anni di età.

Ma a che cosa vanno incontro? Rischiano di sviluppare problemi durante la gestazione?
Cerchiamo di capirlo, insieme.

I RISCHI DI UNA GRAVIDANZA OVER 35

Sindrome di Down, diabete gestazionale, distacco di placenta, pressione alta, malattie alla tiroide. Sono alcuni dei problemi cui potrebbero andare incontro le donne oltre una certa soglia di età.

Negli Stati Uniti, ad esempio, circa il 20 % delle donne ha il primo bambino dopo i 35 anni di età esponendosi a qualche rischio.
Se da un lato è vero che i problemi legati alla gravidanza accomunano le donne di tutte le età, d’altro canto è risaputo che, superata la soglia dei 35, una donna ha maggiori probabilità di avere un bambino con trisomia 13, 18 e 21. La trisomia 21 è anche conosciuta come la sindrome di Down, una condizione che colpisce un bimbo ogni 691 negli Stati Uniti, secondo la National Down Syndrome Society.

La sindrome di Down costituisce motivo di grande preoccupazione per le donne. Secondo un recente sondaggio condotto da Ariosa Diagnostics, oltre il 50 % delle donne ha dichiarato di aver paura che il proprio bimbo possa sviluppare la sindrome ed altre malattie genetiche importanti.

P U B B L I C I T A'

All’età di 30 anni, le probabilità di avere un bambino con la sindrome di Down sono circa una su 900 mentre, oltre i 35 anni, esse aumentano ad una su 300. Eppure, “la maggior parte dei bambini con sindrome di Down nasce da donne sotto i 35 anni”, dice il dottor Genevieve Fairbrother, ostetrico e ginecologo di Atlanta, mentre le donne over 35 che rimangono incinte hanno un maggior rischio di sviluppare il diabete gestazionale, ed il distacco di placenta”.

Tra gli altri rischi, ci sono maggiori probabilità di diventare in sovrappeso, di soffrire di pressione alta, diabete e disfunzioni tiroidee.

ACCORGIMENTI DA ADOTTARE

Alla luce di questi rischi, le donne over 35 dovrebbero adottare alcuni accorgimenti in grado di limitare e ridurre le probabilità di avere problemi gestazionali.

Controllare l’alimentazione è una delle prime regole cui una donna incinta dovrebbe attenersi.

Molte complicazioni, infatti, possono essere prevenute adottando uno stile alimentare sano ed equilibrato: ad esempio, è bene mangiare quanto basta, non bere, non fumare e non stressarsi oltremodo.

L’alimentazione e l’esercizio fisico regolare, sono due aspetti da curare.
Se, infatti, si prende troppo peso, aumenteranno le probabilità di sviluppare patologie, quali il diabete gestazionale ed il sovrappeso.

E’ necessario, quindi, introdurre, in aggiunta alle 1500 calorie giornaliere, circa 200-300 calorie extra prestando attenzione a mangiare proteine magre, frutta, verdura, cereali integrali, latticini a basso contenuto di grassi. Inoltre, praticare 30 minuti di esercizio fisico quasi tutti i giorni è la scelta ideale per mantenersi in forma.

Assumere vitamine è molto importante per le donne in gravidanza.

Ad esempio, integrare un milligrammo di acido folico almeno tre mesi prima di rimanere incinta e durante tutta la gravidanza può aiutare a prevenire malattie (nel nascituro) come la spina bifida.

Sottoporsi ad un’ecografia alla sesta settimana di gravidanza è altresì importante. Secondo la dottoressa Sara Gottfried, ostetrica e ginecologa presso la Berkeley, “la maggior parte delle donne esegue l’ecografia, una volta entrata nell’ottava settimana. Se però la futura mamma ha più di 35 anni, è il caso che si sottoponga a questo esame, entro le prime sei settimane. In questo modo ci si potrà subito rendere conto del reale stato di salute del nascituro”.

Tra gli altri accorgimenti da adottare c’è lo screening per l’ipertensione per evitare il rischio di pre-eclampsia (una sindrome che si accompagna ad ipertensione ed edema).

Anche il test genetico costituisce una delle misure più efficaci per affrontare la gravidanza dopo i 35.
Prima di rimanere incinta o non appena si sa di esserlo, è importante sottoporsi a test che verifichino la possibilità che il feto sviluppi malformazioni o sia portatore di malattie.

Avrete sentito parlare di amniocentesi (una tecnica diagnostica prenatale che consiste nel prelevare, attraverso un ago, il liquido amniotico). Questo esame ci permetterà di verificare se il bimbo svilupperà problemi genetici.

Secondo l’indagine diagnostica Ariosa, il 58 % delle donne gravide, oltre i 35, eviterebbe volentieri l’amniocentesi.

In luogo di questo esame, potreste prendere in considerazione nuove tecniche basate sull’analisi del DNA, meno invasive, molto affidabili e precise.

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.