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Stare Al Passo Col Proprio Orologio Biologico

Come donne, affrontiamo sfide diverse ogni giorno; che siano al lavoro, a casa o nelle nostre relazioni personali. È particolarmente difficile pensare e ancor di più parlare, delle difficoltà che una donna affronta quando ha deciso di rimanere incinta. Ma le difficoltà possono verificarsi anche durante la gravidanza, e al momento del parto. In questo articolo, presenteremo dunque una serie di numeri e fatti su gravidanza ed età, per aiutarti a saperne di più.

Ogni donna alla nascita ha all’incirca tra i 2.000.000 e i 5.000.000 di ovuli per ovaia. Per quando ti saranno arrivate le mestruazioni, la tua conta degli ovuli si sarà decimata fino a 250.000 per ogni ovaia; ancora un numero impressionante di ovuli! Questi ovuli rimangono come “sospesi” nel tempo, inseriti nella meiosi (il primo stadio della divisione cellulare). Un ovulo rimarrà in meiosi fino a quando non verrà fertilizzato dallo sperma, solo allora completerà il suo processo di divisione.

I problemi legati al concepimento iniziano con la divisione cellulare. Più vecchia è la cellula, maggiori sono le chance che si verifichino degli errori durante la divisione. Ad esempio, la trisomia 21 (ovvero la Sindrome di Down) accade comunemente quando il materiale genetico non si divide propriamente, risultando in 3 copie del cromosoma 21 anziché due.

P U B B L I C I T A'

Il rischio legato alla Sindrome di Down e ad altre anomalie cromosomiche, aumenta con l’età. Per esempio, il rischio di un anormalità genetica all’età di 25 anni si rivela essere 1 su 1100. Se la donna ha 35 anni, quella chance passa da 1 a 250 e per i 40 anni d’età, è 1 su 50. Se all’epoca del concepimento una donna ha 45 anni, le possibilità che si sviluppi un’anomalia sono 1 su 25. Non importa quanto in salute siamo, è l’età a determinare le anomalie cromosomiche, così come il numero degli aborti, che altro non sono che una conseguenza di queste anomalie.

Dati più recenti hanno suggerito come anche lo sperma degli uomini maturi sviluppi il rischio di causare anomalie cromosomiche. Per esempio, uomini di 50 anni sposati a donne più giovani di 35 causano lo stesso rischio; come se la loro partner avesse 35 anni o di più.

Un altro problema, è la difficoltà di rimanere incinta. Le ragioni che portano all’infertilità sono le stesse per tutte; l’endometriosi ad esempio, il tessuto cicatriziale causato da malattie sessualmente trasmissibili, fibroidi, e altro, giocano un ruolo molto importante nella qualità dell’ovulo. L’ovulo, al tempo dell’ovulazione, deve produrre il progesterone sufficiente che gli consenta il perfetto sviluppo dell’ambiente migliore, quello che facilita l’impianto. Se i livelli di progesterone non sono sufficienti, potrebbe svilupparsi la possibilità di un aborto.

Una volta incinta, è necessario prestare attenzione e cautela per mantenere la gravidanza. Le complicazioni sono dietro l’angolo e si chiamano elevata pressione sanguigna, pre-eclampsia, diabete, parto prematuro; le dimensioni del feto possono essere influenzate dall’età. Più mature saremo, maggiore è il rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare, che possa avere effetti sulla placenta, e quindi, sul bambino.

Ma non è poi tutto così terribile. Molte donne sono state in grado di concepire naturalmente anche dopo i 40 anni. Cercare di mangiare al meglio e mantenere uno stile di vita sano che includa il non fumare, e farsi controllare regolarmente dal proprio medico, può diminuire i problemi legati alla gravidanza.

Intavola una conversazione realistica con il tuo dottore, sulla base di ciò che può accadere e cosa non può accadere. Più preparata sarai, più sarai in grado di gestire lo stress che deriva dal creare e mantenere una famiglia.

I nostri orologi biologici dunque ticchettano – metti le sveglie e inizia a lavorarci!

Autore | Enrica Bartalotta

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.