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Protezioni Solari: Sii più furba del sole

Abbiamo già detto che non è necessario evitare di prendere il sole per proteggersi dal sole, ma è necessario stare attenti a tutta una serie di accorgimenti e di dettagli ai quali normalmente non prestiamo attenzione, che non sappiamo o che semplicemente non ricordiamo. È importante soprattutto conoscere le proprie esigenze ed in base ad esse, scegliere il modo migliore di proteggersi e quindi, di prevenire.

Che cosa non sappiamo dei raggi ultravioletti

Il sole irradia verso la Terra secondo diverse lunghezze d’onda; gli scienziati hanno diviso quelle ultraviolette in tre categorie.

→ I raggi UVA sono quelli che irraggiano in quantità maggiore. Sono in grado di penetrare la pelle in profondità stimolando i fibroblasti, le cellule che producono l’elastina e il collagene che aiutano a mantenere la pelle soda ed elastica. Ecco quindi che i raggi UVA vengono ritenuti i principali responsabili dell’invecchiamento, perché in maniera molto semplice, agiscono direttamente sui suoi centri.

→ I raggi UVB sono sì più potenti, ma presenti sulla Terra in minor quantità, in quanto l’ozono presente nell’atmosfera ne assorbe una buona parte. I raggi UVB sono quelli che causano danni collaterali maggiori e decisamente più gravi. Sono loro infatti, ad essere responsabili sia per il nostro colorito bronzeo che per le nostre scottature.

P U B B L I C I T A'

→ I raggi UVC invece, vengono completamente assorbiti dall’atmosfera.
Fino a non molto tempo fa, si credeva che fossero i raggi UVB a danneggiare la pelle in modo grave e a volte irreparabile, causando neoplasie. Si credeva quindi che il sole, colorando la pelle, penetrasse nelle cellule modificandone il DNA rendendole da sane, cancerose. L’assunto di base è che la melanina ossidandosi, dona alla nostra pelle un piacevole colorito bruno che si traduce in radicali liberi che causano il cancro.
Dal momento che veniamo sottoposti ad un quantitativo di raggi UVA di molto maggiore (circa diciannove volte di più), gli scienziati oggi si stanno chiedendo quale sia effettivamente il ruolo dei raggi UVA, e se non sia più pericoloso di quello accertato fino ad ora.

Le creme solari offrono la giusta protezione?

Rughe, pelle sottile, macchie, e pieghe sono tutte conseguenze di un invecchiamento precoce, un danno causato dal sole. I raggi UVA rallentano la produzione di collagene facendo perdere alla pelle la sua proverbiale elasticità, fino a quando anche il vecchio collagene si sfilaccia, causando il rilasciamento dei tessuti. Recentemente si è scoperto che i raggi ultravioletti di tipo A, siano anche in grado di interferire con la risposta immunitaria della pelle; per questo molti scienziati li usano oggi come strumento per combattere le allergie, al tempo stesso però, ciò farebbe pensare che i raggi UVA possano avere un ruolo cruciale nell’incidenza del cancro.
Una quantità spropositata di marchi sta proponendo sempre più soluzioni ad ampio spettro, per proteggerci dal sole in maniera più sicura e corretta. Ad ampio spettro significa infatti che il prodotto è in grado di schermare sia i raggi UVB che UVA. Ma è davvero così?
I filtri UVA tendono a costare molto di più rispetto ai normali prodotti con filtri UVB, quindi non fidatevi di creme a basso costo. Le creme e lozioni solari provenienti dagli Stati Uniti oggi, presentano una nuova etichettatura capace di guidarci velocemente e più facilmente verso la scelta giusta: una stella per indicare il più basso livello di protezione dagli UVA, quattro stelle per indicarne il massimo. In ogni caso, il Parsol 1789, detto anche avobenzone o dibenzoylmethane è l’ingrediente principale degli schermi UVA; controllate le etichette per essere sicuri che il prodotto che state per comprare vi proteggerà anche dai raggi UVA.

Adatta al sole le tue abitudini di vita

Dopo aver capito qual è la protezione giusta da acquistare, è necessario mantenere validi comunque, tutti quegli accorgimenti di cui abbiamo parlato fino a qui.
Prima di esporti al sole, poni a te stessa queste domande:

1. Sicura di esserti spalmata la crema solare davvero ovunque?

Labbra, orecchie, nuca e retro del collo, sono solo alcune delle parti del corpo a cui dimentichiamo di fornire una cura adeguata. Leggile tutte qui per accertarti di non averne saltata neanche una.

2. Ti sei ricordata di applicare la crema solare almeno venti minuti prima dell’esposizione?

3. Ne hai applicato un quantitativo tale da eguagliare un uovo o una pallina da golf chiusa nel tuo pugno?

In media applichiamo solo un quarto dell’ammontare di crema o lozione necessario e raccomandato a proteggerci, questo significa che pur acquistando un prodotto con SPF 60, ti proteggerai come se ne avessi comprato uno con SPF 15, e se avrai comprato un prodotto con SPF 15 ti proteggerai come fosse un SPF 4, ovvero nullo.

4. Sono passate due ore, hai riapplicato il tuo solare?

E ricorda che il discorso vale anche dopo aver fatto il bagno o dopo aver praticato attività fisica di tipo intensivo; anche nel caso in cui avessi acquistato un solare di tipo water-proof.

5. Sei vestita in modo consono?

Se non vuoi acquistare abiti e bikini anti-UV, ricordati almeno di proteggerti adeguatamente, soprattutto durante l’attività sportiva, e semmai dovessi stare per molte ore sotto al sole, che sia per lavoro o per piacere. Ricorda di utilizzare solo occhiali da sole dalle stanghette larghe con lenti certificate CE, prediligi i cappelli con falda larga almeno dieci centimetri, e per il corpo, stoffe leggere e traspiranti ma a maniche lunghe.

Ora sì, sei pronta per esporti al sole; buona abbronzatura!

Autore | Enrica Bartalotta

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.