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Nuovo Studio: Cellule Della Pelle Convertite In Staminali

I ricercatori della Oregon National Primate Research Center (ONPRC) hanno fatto un enorme passo avanti nella ricerca scientifica: per la prima volta in assoluto hanno convertito con successo le cellule della pelle umana in cellule staminali embrionali, tramite una tecnica chiamata trasferimento nucleare.
La ricerca, pubblicata online sulla rivista Cell, potrebbe avere importanti implicazioni per il futuro dei trattamenti medici visto che, come molti credono, le cellule staminali embrionali sono la chiave per curare le cellule danneggiate in seguito ad un infortunio o ad una malattia.
Secondo vari ricercatori medici, la terapia con le cellule staminali può curare qualsiasi cosa, dalle malattie cardiache alle lesioni del midollo spinale, alle principali malattie neurologiche, come il morbo di Parkinson e la sclerosi multipla.

LA NUOVA RICERCA

Attraverso un sistema noto come trasferimento nucleare di cellule somatiche (SCNT), gli scienziati ONPRC, insieme con i ricercatori della Oregon Health & Science University, hanno scambiato i codici genetici di un ovulo non fecondato con una cellula della pelle umana per creare nuove cellule staminali embrionali. I ricercatori sono riusciti così a mettere a punto questo metodo attraverso una serie di studi condotti sui macachi da laboratorio.

Gli esperti hanno quindi sostituito il nucleo dell’ovulo con quello di una cellula della pelle che contiene il codice genetico di un individuo. La combinazione del citoplasma dell’uovo e del nucleo della cellula della pelle, così, può crescere e svilupparsi nella cellula staminale embrionale. Una volta riprogrammate, queste cellule staminali possono essere adattate a qualsiasi tipo di cellule viventi, comprese quelle nervose, cardiache, cerebrali e molte altre.
“Le cellule staminali hanno una capacità illimitata di continuare a crescere”, ha detto l’equipe medica che ha condotto lo studio. I ricercatori hanno esaminato la possibilità che il metodo di trasferimento nucleare possa essere considerato ai fini di una clonazione terapeutica, escludendo alla fine questa probabilità.

In tutti gli anni in cui questa tecnica è stata sperimentata sulle scimmie, infatti, non è stato mai possibile giungere ad una clonazione vera e propria quindi, sembra altamente improbabile che i cloni umani possono essere prodotti con questa tecnica considerato il fatto che le cellule umane sono molto più delicate e differenti rispetto a quelle delle scimmie.
“Abbiamo ancora molto lavoro da fare, per imparare a trapiantare queste cellule”, ha detto l’equipe medica che ha condotto la ricerca, “ma il primo passo è già stato fatto: tutto il resto verrà da sè”.

16 maggio 2013, ore 20:27

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.