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L’Influenza è Più Pericolosa Se Associata All’Obesità?

Obesità ed influenza stagionale. Un binomio pericolosissimo, destinato a produrre effetti spiacevoli, se non adeguatamente attenzionato.

Secondo il rapporto del Center for Disease Control and Prevention (CDC) pubblicato il 4 gennaio, il 46 % degli adulti ricoverati presso gli ospedali, in seguito a complicazioni da influenza, è caratterizzato da persone obese. Joseph Bresee del CDC parla di cifre allarmanti che destano grande preoccupazione e che dovrebbero farci riflettere, quindi, su questa situazione.

I dati in questione spianano la strada ad un’altra domanda: qual è il nesso esistente tra l’obesità ed il rischio di influenza?

Secondo i ricercatori non esiste una spiegazione assoluta tale per cui l’obesità sia da ritenersi un fattore di rischio per chi contrae l’influenza; tuttavia, il collegamento obesità-complicanze influenzali può essere spiegato dal fatto che l’obesità altera la risposta immunitaria del nostro organismo.

Infatti, le persone in sovrappeso tendono a soffrire di difficoltà respiratorie e di una serie di problemi come la polmonite molto più frequentemente rispetto ai soggetti normopeso.

Questa tesi troverebbe riscontro, secondo Bresee, in uno studio condotto nel 2009, l’anno in cui la pandemia H1N1 (influenza aviaria) imperversò sulla popolazione mondiale.
La ricerca spiega che l’obesità aumenta il rischio di complicanze da influenza solo se associata ad altri fattori di rischi, come il diabete o l’ipertensione; al contrario, nel caso in cui l’obeso non presenti altre malattie, ha le stesse probabilità di sviluppare complicanze influenzali rispetto agli individui sani.

Lo studio ha reso, inoltre, indispensabili alcune raccomandazioni. Secondo i ricercatori, infatti, le persone soggette ad obesità devono sottoporsi ad un vaccino antinfluenzale annuale ed assumere farmaci antivirali durante la stagione maggiormente a rischio.

Negli anni passati , le ospedalizzazioni e le complicanze legate all’influenza sono state osservate con maggiore frequenza negli individui di età superiore ai 65 anni ed in quelli al di sotto dei 5 anni. Quest’anno, oltre ad un’impennata del numero di pazienti obesi ospedalizzati, c’è stato un aumento di ospedalizzazione tra gli adulti in generale, di età compresa tra i 18 ei 64 anni.
Questi risultati“, hanno sentenziato gli epidemiologi, “riportano alla mente i numeri e le cifre delle persone influenzate durante la pandemia dell’aviaria nel 2009 e ci mettono in guardia sul fatto che dovremmo attuare maggiori misure per contrastare il problema“.

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.