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IL GINKGO BILOBA: USI IN COSMESI E FARMACIA

Sandra Ianculescu – Il Ginkgo biloba è un albero incredibile, che è sopravvissuto per millenni al cambiamento climatico. E’ sopravvissuto brillantemente anche alla bomba atomica e ad oggi è usato come un elisir per mantenere la giovinezza della mente e del corpo.

Dall’inizio del mondo

Il Ginkgo biloba è, nel mondo vegetale, un fossile vivente. Così l’hanno chiamato i ricercatori quando hanno determinato che le specie correlate al Ginkgo esistevano sulla terra già 200 milioni di anni fa e hanno trasmesso fino ad oggi le loro straordinarie proprietà.

Le varietà selvatiche sono scomparse, ma la gente ha salvato l’albero moderno, che ora è usato a scopo ornamentale o terapeutico, nelle città, parchi, giardini, lungo le strade o nelle colture dedicate, come quella di Sumter, South Carolina, che si estende su una superficie di 400 ettari (circa 25.000 piante per ettaro). Le colture di Ginkgo biloba sono presenti anche a Bordeaux, in Francia.

P U B B L I C I T A'

L’estratto di Ginkgo biloba

La raccolta delle foglie inizia a metà luglio ed è condotta da squadre speciali, alla sera e di notte, perché si rompono più facilmente quando la temperatura è bassa.
Le foglie vengono lasciate ad asciugarsi 12 ore, dopo di che vengono spedite in Europa. Qui sono finemente tritate e subiscono un processo di estrazione dei principi attivi, che segue 27 passaggi ed ha bisogno di due settimane per ottenere il prodotto standardizzato.

Dal 1990, la produzione di Ginkgo si è diffusa anche in Cina, dove le piantagioni ammontano a circa 5.000 ettari. I produttori cinesi lavorano in associazione con i tedeschi e i francesi.

Per ottenere 450 grammi di prodotto medicinale (estratto standardizzato), sono necessari quasi 23 kg di foglie essiccate di Ginkgo. L’estratto di Ginkgo biloba è usato per curare varie malattie. Viene dato sotto forma di compresse o disciolto in soluzione. La sua produzione e commercializzazione sono un business che vale miliardi di dollari all’anno.

Il Ginkgo è benefico per il sistema circolatorio, soprattutto per le persone anziane. Gli studi hanno dimostrato che è utile per migliorare la memoria di breve termine, per il trattamento di mal di testa, tinnito (ronzio auricolare) e depressione, ripristinando il flusso sanguigno nelle zone poco irrigate (i capillari).

L’effetto terapeutico

Si presume che la forza incredibile degli alberi di Ginkgo e il loro effetto terapeutico siano legati alle qualità speciali degli elementi che si trovano nelle loro foglie: gingetina, izogingetina, terpeni, ginkolide, cuartetina, camferol, izoramnetina, proantocianidine; l’estratto delle foglie contiene flavonoidi e lattoni. Nella buccia del frutto si trova il Ginka-Golin, pirobol, ginol e il frutto contiene proteine, grassi, carbonati, minerali, acido ginkgolinic, tannini, fitosterin, asparagina e margenin.

I flavoglicozidi contenuti nel Ginkgo Biloba hanno una forte azione antiossidante, mentre i terpeni si rivelano dei buoni anti-infiammatori. I componenti attivi unici, i nanocluster, trovati nel Ginkgo biloba, hanno qualità antiossidanti, migliorano l’assimilazione delle sostanze nutritive e stimolano il sistema immunitario. La presenza dei nanocluster in qualsiasi prodotto fornisce un’assimilazione del 100% e un’ottima azione.

L’estratto di Ginkgo aumenta il flusso sanguigno ai tessuti periferici (mani, piedi). Il Ginkgo Biloba migliora la circolazione periferica del sangue e combatte la sindrome delle mani e piedi freddi. Le persone con questi disturbi si lamentano sempre che hanno i piedi e / o le mani fredde. La causa principale è generalmente la scarsa circolazione periferica. Quando le temperature sono basse, i vasi sanguigni si contraggono, a volte così tanto, che il flusso di sangue è minimo. In quel momento, appaiono dolori e difficoltà nell’usare le dita. Le donne sono più esposte a questo pericolo, perché loro soffrono il freddo maggiormente rispetto agli uomini.

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.