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“Credere In Dio Ci Salva Dalle Malattie Mentali”

“Le persone affette da malattie mentali con una fede superiore alla media, in molti casi, guariscono più in fretta rispetto ai non credenti”: lo dice una ricerca pubblicata sul Journal of Affective Disorders, secondo quanto riportato da Yahoo Health.

David H. Rosmarin, docente presso il Dipartimento di Psichiatria della Harvard Medical School McLean, ha studiato, per anni, la relazione che intercorre tra fede e disturbi mentali.

I risultati delle sue ricerche (condotte su pazienti depressi che si dichiaravano ferventi religiosi), hanno portato a ritenere che: i credenti tendono a preoccuparsi di meno dei problemi, delle loro sofferenze e ad essere più sereni rispetto a chi non crede in Dio.
“Data la diffusione delle comunità religiose negli Stati Uniti, un’elevata percentuale della popolazione americana riesce a sopportare meglio i propri fardelli psichici, rispetto ad altri”, ha detto Rosmarin, “spero che questo risultato porterà a studi più ampi ed approfonditi finalizzati ad aiutare quante più persone possibile”.

Quello che gli psicologi stanno facendo, quindi, è studiare l’effetto Dio sui trattamenti psichiatrico.
I ricercatori hanno sottoposto ben 159 pazienti (affetti da depressione o disturbi bipolari) ad un trattamento di terapia cognitivo-comportamentale presso il McLean Hospital. I partecipanti avevano un’età media di 33 anni, appartenevano alla popolazione bianca ed il 45% di essi, era laureato. Il 70% di questi pazienti ha dichiarato di credere fortemente in un essere superiore, e quasi il 48 % ha espresso la sua fede cristiana, mentre il 38 % non ha dichiarato espressamente la sua appartenenza religiosa.

Dopo un anno di studio, i ricercatori hanno scoperto che la fede è in grado di raddoppiare le probabilità di rispondere bene ad un trattamento psicologico.
“I risultati indicano che nel corso del trattamento, la fede in Dio è stata associata ad una maggiore probabilità di risposta positiva al trattamento, così come ad una significativa riduzione della depressione, di gesti di autolesionismo e ad un aumento del benessere psicologico”, ha dichiarato il team degli studiosi.

La credenza in un essere superiore che si chiami Dio, Allah, o Odin, in sostanza, può offrire ai pazienti un certo livello di ottimismo e di speranza, che li aiuta a sopportare al meglio i problemi psichici, migliorando le risposte terapeutiche.
“Questo ci fa pensare”, hanno concluso con soddisfazione gli autori dello studio, “che la fede è in grado di generare un schema mentale basato sull’ottimismo e può quindi costituire una categoria terapeutica da applicare nei trattamenti psichiatrici”.

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.