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5 Nutrienti Per Il Cervello Di Origine Animale

Il cervello dell’uomo è probabilmente l’organo più complesso che esista, e detiene anche un altro primato: in proporzione al suo peso è l’organo che ha bisogno e consuma più energia di tutti gli altri, basti pensare che, in una persona sana, pesa in media il 2% del totale corporeo, rispetto però ad un fabbisogno del 20% dell’energia complessiva che il fisico produce per funzionare. Questo incredibile a ad oggi ancora parzialmente sconosciuto componente del corpo umano si è via via evoluto nel corso di migliaia di anni. Tutti anni in cui gli esseri umani sono sempre stati onnivori, mangiando carne e piante. Come per tutto il resto del corpo, sono più di uno gli alimenti che non sono corretti per garantire il giusto funzionamento e mantenere in salute questo sistema che, come è complesso così è altrettanto delicato. Per esempio, adottare un sistema di alimentazione vegano (dieta che mette al bando qualsiasi alimento che sia di origine animale, quindi non solo le carni ma anche i formaggi, il latte, le uova, etc…), a meno che non si assumano gli opportuni integratori, può portare a un deficit di alcune sostanze molto importanti, e a tutto quel che ne consegue.

Di seguito elenchiamo i principali 5 nutrienti che sono molto importanti per il cervello e che possono essere ricavati solo assumendo alimenti di origine animale.

1. La vitamina B12. In tutta la storia del genere umano, non risulta nemmeno una popolazione che abbia volontariamente adottato la cosiddetta dieta vegana. Il perché è presto detto: senza avere a disposizione i vari integratori che gli studi e la tecnologia hanno creato solo negli ultimi anni, un simile cambiamento nell’alimentazione avrebbe progressivamente provocato problemi che si sarebbero poi aggravati fino a sfociare in morti, e tutto questo in lassi di tempo nemmeno troppo lunghi. La vitamina più nota, che il nostro corpo non può produrre e che può essere ottenuta solo da alimenti che hanno origine da animali, è la vitamina B12.
Essa è una vitamina idrosolubile che viene coinvolta nelle funzioni di ogni cellula del corpo e, essendo componente attivo nella formazione del sangue, di conseguenza è fondamentale per la funzionalità del cervello. Una carenza di vitamina B12, se si cronicizza, può sfociare in anemia, che di conseguenza potrebbe finire per causare sintomi di disturbi mentali, compromettere le funzioni cerebrali e addirittura arrivare a rimpicciolire lo stesso cervello. Vi sono studi che hanno mostrato correlazioni tra la carenza di B12 con il morbo di Alzheimer, il quale è, guarda caso, la causa più comune di demenza nei paesi occidentali. Detto questo, è noto che le uniche valide fonti di B12 sono gli alimenti di origine animale come la carne, il pesce e le uova. Naturalmente, tra i vegani e i vegetariani vi è una diffusa carenza di questo elemento. Diverse ricerche hanno riscontrato come oltre il 90% dei vegani e poco meno del 50% dei vegetariani “lacto-ovo” (dieta che bandisce qualsiasi alimento ricavato dall’uccisione di animali, pesci, molluschi e crostacei) monitorati siano carenti di vitamina B12. Come già detto in precedenza, insufficienti livelli di vitamina B12 possono causare danni anche irreversibili al cervello. Basti pensare che, se le quantità dovessero essere anche solo leggermente inferiori alla norma, non sarebbe raro avere sintomi come scarsa memoria, depressione e senso di affaticamento. Per cui, anche se non si notano sintomi clinici da carenza di vitamina B12, potrebbero verificarsi sgradevoli complicazioni sulla normale vita quotidiana. Se proprio si scegliesse di evitare del tutto gli alimenti di origine animale, diventerebbe quindi necessario assicurarsi di integrare la dieta vegana con vitamina B12, e/o assumere alimenti che ne siano stati arricchiti. Una potenziale fonte, vegetale, di vitamina B12 viene dalle alghe, ma ancora non vi sono prove certe che sia idonea per sopperire la carenza di quella “classica” negli esseri umani.

Ricapitolando: La vitamina B12, presente soprattutto negli alimenti di origine animale, è fondamentale per il corretto funzionamento del sistema nervoso e del cervello. Una carenza di essa può portare a tutta una serie di effetti negativi.

P U B B L I C I T A'

2. Creatina. Ogni atleta, culturista, o semplice appassionato di palestra conosce la creatina, in quanto è il più popolare supplemento della costruzione muscolare. Tutti i vari test scientifici effettuati a riguardo hanno dimostrato come la creatina abbia il potere di aumentare la massa muscolare e la forza. La funzione della creatina è quella di favorire rapidamente la sintesi di ATP (in pratica l’energia che ricaviamo dagli alimenti e/o dai depositi di grasso) nelle cellule. Durante gli sforzi fisici dove si consumano molte energie in un breve lasso di tempo, la creatina dà più forza e aiuta a resistere più a lungo. In effetti, la creatina assunta con l’alimentazione non è un nutriente così essenziale, perché il fegato è in grado di sintetizzarne da altri aminoacidi. Tuttavia, quest’altro processo di conversione sembra essere inefficiente. Circa il 95% della creatina si trova nel muscolo scheletrico, ma ve ne è una piccola parte anche nel cervello. Questo perché, come i muscoli hanno bisogno di energie per lavorare, così anche il cervello ne necessita per le proprie attività… come per esempio il pensiero. Alcuni test hanno rilevato come un campione di vegetariani presi in esame, che hanno assunto integratori di creatina durante le rilevazioni, abbiano avuto miglioramenti nelle prestazioni cognitive, soprattutto nei compiti più complessi, mentre in individui non vegetariani non sia stata rilevata alcuna differenza. Questo intende che i vegetariani hanno effettivamente carenza di creatina, condizione che non favorisce le funzioni cerebrali. Ovviamente, i vegetariani hanno anche una minore quantità di creatina nei muscoli scheletrici. Gli integratori presenti in commercio sono piuttosto efficaci.
Se si adotta una dieta priva di carne, è bene preferire gli integratori “Creatina Monoidrato”, in quanto agiscono sia sul fabbisogno energetico del corpo che su quello del cervello.

Ricapitolando: La creatina è un elemento molto importante per i muscoli e il cervello, in quanto aiuta a fornire rapidamente energia. Le ricerche dimostrano che i vegetariani ne sono carenti, e questo porta ad effetti negativi sulle funzione muscolari e cerebrali.

3. Vitamina D3. In molti, specialmente negli ultimi anni, avranno sentito parlare diella vitamina D, in quanto ha ricevuto una grande attenzione. Essa viene prodotta tramite il colesterolo quando la pelle viene esposta ai raggi ultravioletti del sole. Attualmente gran parte del mondo occidentale è carente di questo importante nutriente, che funziona nel corpo come un ormone steroide. Sono moltissime le persone che vivono in posti dove il contatto diretto con la luce del sole è praticamente assente per la maggior parte dell’anno. Ma anche nei paesi in cui le giornate soleggiate sono numerose, lo stile di vita occidentale fa si che si viva e si lavori al coperto, usarndo poi filtri e creme solari quando si sta fuori. Nell’alimentazione vi sono due forme principali di vitamina D: la vitamina D2 (ergocalciferolo) e a vitamina D3 (colecalciferolo). La D2 proviene dalle piante, mentre la D3 dagli animali. Sono molti gli studi che hanno dimostrato come la D3 sia molto più efficace rispetto alla D2. Una dieta corretta e bilanciata contiene già alcuni buoni fornitori di vitamina D3: l’olio di fegato di merluzzo ne è la migliore fonte. Anche il pesce cosiddetto “grasso” ne contiene, ma occorrerebbe mangiarne enormi quantità per soddisfare il fabbisogno del corpo. La carenza di vitamina D è un fattore comune in praticamente tutti i tipi di malattie, tra cui le malattie cardiovascolari e il cancro. Bassi livelli di essa nel sangue sono stati associati con vari disturbi del cervello, tra cui la malattia autoimmune chiamata sclerosi multipla, la depressione e il deterioramento cognitivo. In definitiva, se lo stile di vita non permette una sufficiente esposizione ai raggi solari, l’unico modo per ottenere vitamina D3 da alimenti è quello di assumere l’olio di fegato di pesce di merluzzo, o in alternativa mangiare un sacco di pesce grasso. Per fortuna, in commercio esistono anche integratori di D3, che sono altamente raccomandati specialmente per le persone carenti.

Ricapitolando: Moltissime persone non possono trarre la vitamina D3 che arriva dai raggi solari: in alternativa si trova solo in certi pesci o loro ricavati. La carenza di questo nutriente fondamentale è associata con la depressione e altre varie malattie.

4. La Carnosina. Si tratta di un nutriente molto importante, ma altrettanto poco conosciuto. Il prefisso Carno è il termine latino per definire la carne o di carne, come per esempio la parola Carni-voro (mangiatore di carne). Naturalmente si trova nei tessuti animali, il che significa che vegani e vegetariani sono candidati ad esserne carenti. La carnosina è creata da due aminoacidi, e si trova soprattutto nei muscoli e nel cervello. Questa sostanza lavora per rallentare i processi degenerativi nel corpo: è un potente antiossidante, inibisce la glicazione (una delle cause dell’invecchiamento della cute) causata da elevati zuccheri nel sangue e può prevenire legami incrociati delle proteine. Per tutti questi motivi, la carnosina è diventata molto popolare come un vero e proprio integratore anti-invecchiamento.

A conferma di tutto ciò il dato che vede, nei pazienti con varie patologie cerebrali, tra cui il Parkinson e l’Alzheimer, bassi livelli di carnosina: sono molti i ricercatori che hanno ipotizzato che gli alimenti di origine animale possono quindi contribuire a proteggere il cervello e il corpo contro l’invecchiamento, a causa della loro grande quantità di carnosina.

Ricapitolando: La carnosina si trova soprattutto nei tessuti animali. Questo importante ma poco conosciuto nutriente può ridurre i danni causati da elevati livelli di glucosio nel sangue, oltre ad avere forti effetti anti-invecchiamento.

5. L’ Acido docosaesaenoico (DHA) Tutti coloro che curano bene la propria alimentazione sanno che gli acidi grassi Omega-3 ne sono una componente molto importante. Il corpo umano non non è in grado di sintetizzarli, per cui vanno ottenuti dall’alimentazione. Questo è il motivo per cui gli Omega-3 (e anche gli Omega-6s) vengono chiamati acidi grassi “essenziali” fino a sostenere che, se non vengono assunti in quantità sufficienti, si rischiano varie problematiche. I due principali derivati metabolici dell’ Omega-3 nel corpo sono due acidi chiamati EPA e DHA.
Il DHA è quello che contiene più Omega-3 nel cervello, ed è quindi fondamentale per il suo normale sviluppo. Un basso apporto di DHA potrebbe influire sulla corretta funzionalità cognitiva e la salute mentale, in particolar modo nei bambini.
É fondamentale anche per le donne che intendono avere dei figli, perché uno sbilanciamento dei livelli di Omega-3 potrebbe ripercuotersi sulla prole.
Sono molti i vegetariani che integrano la mancanza con l’olio di semi di lino, che invece è una grande fonte di acidi grassi chiamati ALA, praticamente una forma vegetale di Omega-3.
Tuttavia, gli ALA devono essere convertiti in DHA perché siano funzionali. Purtroppo numerosi studi dimostrano che questo processo di conversione risulta notoriamente inefficace nell’uomo. É per questo motivo che vegani e vegetariani sono tendenzialmente soggetti ad essere carenti di questo acido grasso, che invece è molto importante. Il miglior “fornitore” di DHA è il pesce grasso. Altre buone fonti sono gli animali nutriti con erba al pascolo. Inoltre, esistono anche alcune alghe che possono produrre delle quantità di acidi EPA e DHA.

Ricapitolando: L’acido grasso Omega-3 è fondamentale per assicurare il corretto funzionamento del cervello. Si trova principalmente negli alimenti di origine animale come il pesce grasso. Le varie ricerche hanno dimostrato che vegani e vegetariani sono facilmente soggetti a carenze di questo importante elemento.

In conclusione:
Gli esseri umani si sono evoluti mangiando sia animali che vegetali. Sono pochi quelli che sono stati in grado di “funzionare” rinunciando ad essi. Gli Inuit, per esempio, sono sopravvissuto per lo più senza vegetali, ma hanno dovuto sopperire mangiando grandi quantità di frattaglie.
Nel 21° secolo è possibile sopravvivere e in qualche modo assicurarsi un buon funzionamento corporeo anche senza alimenti di origine animale, ma solo se ci si cura di assumere le giuste dosi di integratori e nutrienti necessari che verrebbero a mancare.
Prima dell’era degli integratori eliminare completamente e improvvisamente gli alimenti derivati dagli animali nella propria dieta avrebbe portato ad una morte lenta e dolorosa, soprattutto a causa della mancanza della vitamina B12.
Tuttavia, anche se il funzionamento senza piante o animali è possibile, non è sicuramente ottimale.
Se, per esempio, una dieta a base di carne diventa più sana associandola anche a vari vegetali, anche una dieta a base di vegetali è più sana, se integrata con qualche alimento derivato da animali.
Il consiglio che si vuole dare a tutti coloro che scelgono di evitare la carne per ragioni etiche, anche perché non vi sono ragioni mediche comprovate, è quello di includoere almeno uova e pesci grassi.
Invece, a chi decide di escludere dalla propria alimentazione tutti gli alimenti di origine animale, si consiglia di prestare molta importanza e attenzione agli integratori come spiegato in precedenza, per non creare danni al cervello.

Fonte: …5-brain-nutrients-in-meat-fish-eggs …

Autore | Daniela Bortolotti

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.