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Un Ormone Per Combattere L’Obesità e Il Colesterolo

La ricerca ha dimostrato che alcuni soggetti cavia obesi che ricevevano una proteina chiamata “fattore di crescita dei fibroblasti 21” (codice FGF21) presentavano miglioramenti nel loro metabolismo. Alcuni ricercatori hanno rivelato recentemente, sulla rivista “Cell Metabolism” che una variante della proteina FGF21 ha effetti simili in soggetti obesi con diabete di tipo 2.

I nostri risultati suggeriscono che la proteina FGF21 ha la capacità di influenzare favorevolmente il peso corporeo e di normalizzare parzialmente i livelli anormali di lipidi nei pazienti affetti da diabete. Si tratta di questioni importanti e potrebbe soddisfare le esigenze mediche dei pazienti affetti da obesità e diabete di tipo 2,” ha dichiarato l’autore senior dello studio, Dr. David Moller, vice presidente del Settore Sistema endocrino e di Ricerca cardiovascolare presso la Eli Lilly and Company.

Gli scienziati hanno inizialmente identificato la proteina FGF21 come potenziale trattamento di disturbi metabolici. Il dottor Moller ed i suoi colleghi hanno studiato gli effetti del LY2405319 (LY), una variante della proteina FGF21, in uno studio randomizzato e controllato con dei placebo, su 46 pazienti affetti da obesità e diabete di tipo 2. Il cosiddetto “trattamento LY” ha portato alla diminuzione del colesterolo LDL e dei trigliceridi, ad un aumento del colesterolo HDL e una diminuzione delle aterosclerosi causate dalle lipoproteine. Il trattamento ha anche ridotto il peso corporeo e i livelli di insulina a digiuno, è aumentata invece l’adiponectina, un ormone prodotto dalle cellule di grasso che può aumentare gli effetti dell’insulina. Tuttavia, c’è stato solo un lieve abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue e i risultati dello studio indicano che la proteina FGF21 è attiva negli esseri umani e suggeriscono che le terapie possono essere ritenute efficaci nel trattamento dei disturbi metabolici.

Siamo incoraggiati dal potenziale della proteina FGF21 sui molteplici effetti metabolici nelle persone affette da diabete e ne stiamo valutando ulteriori usi per le terapie” ha confermato il Dott. Moller. Il medico ha anche osservato che la maggior parte delle persone affette da diabete hanno altri fattori di rischio legati alla sindrome metabolica, tra cui l’intolleranza al glucosio, l’obesità addominale, l’aumento dei trigliceridi, bassi livelli di colesterolo HDL e l’ipertensione. Nessun trattamento attualmente disponibile è in grado di affrontare più di una di queste patologie. “Per questo, la terapia combinata è la prescrizione standard ma spesso porta a problemi di tollerabilità, scarsa acquiescenza del paziente e risultati non ottimali, i quali forniscono un incentivo a continuare la ricerca di nuovi approcci terapeutici” ha concluso il dottore.

Autore | Daniela Bortolotti

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.