Salute e Benessere Salute e Benessere è uno spazio web curato dalla dott.ssa V. Dante, che pubblica notizie ed approfondimenti su tutto quello che riguarda la salute dell'uomo. Un uomo polacco, di 33 anni, ha subito un trapianto facciale salva-vita dopo tre settimane da un incidente sul lavoro.
L’uomo, sfigurato gravemente, versa ora in condizioni stabili e sarà presto sottoposto ad una terapia di riabilitazione, hanno dichiarato i medici che lo hanno in cura.
Si tratta dell’intervento facciale più veloce eseguito fino ad oggi. I trapianti per il viso sono straordinariamente complicati e richiedono procedure lunghissime (settimane, se non addirittura mesi).
Il malcapitato lavorava in una bottega, come operaio, e lo scorso aprile ha adoperato una macchina per tagliare la pietra. Questo arnese ha gravemente danneggiato il suo volto schiacciando la mascella superiore. L’uomo ha immediatamente ricevuto cure in un ospedale di Wroclaw, dove il primo tentativo di trapiantare il volto non è riuscito.
Così è stato trasportato al Centro del Cancro di Gliwice, l’unico nosocomio in Polonia abilitato ad eseguire trapianti di viso e ricostruzione facciale per pazienti sfigurati dal cancro.
L’intervento ha permesso la ricostruzione del volto, delle mascelle, del palato e della parte inferiore delle orbite degli occhi. Il donatore del tessuto facciale era anche un giovane uomo.
Il team di chirurghi e specialisti che hanno eseguito l’intervento, sono pienamente soddisfatti dell’esito finale dell’operazione. Il paziente, inoltre, non riusciva a respirare autonomamente, né a mangiare.
“Partiamo dall’idea che l’intervento permetterà al paziente di tornare alla vita normale”, ha detto uno dei medici che hanno condotto la brillante operazione, “ e che sarà anche in grado di respirare, di mangiare, di vedere, di muoversi, di fare tutte le attività che praticava prima dell’incidente”.
Tuttavia, il chirurgo Michal Grajek ha detto che il paziente corre ancora il rischio di gravi infezioni perché i medici non hanno avuto tempo di sanare eventuali infezioni presenti nel tessuto del donatore. Per ora, il paziente è in isolamento sterile: una pratica che ha come obiettivo quello di proteggerlo dalle infezioni, ma presto inizierà il duro processo di riabilitazione.
Gli specialisti hanno fatto sapere che l’uomo rimarrà sotto osservazione, assumerà farmaci per il resto della sua vita per evitare il rischio di rigetto.
Sono ancora pochi ed estremamente complessi gli interventi di trapianto del viso o parti del volto eseguiti con successo in tutto il mondo.
Il primo caso ha riguardato un trapianto di faccia parziale, eseguito su una giovane donna francese che era stata totalmente sfigurata dopo aver subito un’aggressione dal suo cane, nel lontano 2005.
24 maggio 2013, ore 18:53
Autore | Marirosa Barbieri
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