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La Vita Sedentaria Può Portare A Stati Ansiosi?

Recenti studi hanno trovato delle correlazioni: le persone che trascorrono gran parte della loro giornata a sedere, come per esempio tutti quelli che lavorano in ufficio, potrebbero essere più propensi a incorrere in stati d’ansia. Le ricerche hanno evidenziato dei legami tra le due cose, ma va specificato che non si tratta di una causa – effetto diretta.
I risultati sui test effettuati non dimostrano che stare molte ore, tutti i giorni, seduti di fronte a un televisore o un computer provochi automaticamente ansia. Piuttosto è invece possibile che gli individui già sensibili agli stati d’ansia siano più inclini rispetto agli altri ad essere sedentari. D’altro canto, come sostiene la ricercatrice Dott.ssa Megan Teychenne, del Centro Universitario Deakin per l’attività fisica e ricerche sulla nutrizione sito a Victoria, Australia, “è anche possibile che passare troppo tempo seduti e rivolti verso il basso possa influenzare il benessere mentale”. “Potrebbe essere”, continua la Dott.ssa Teychenne, “un percorso indiretto: se, per esempio, molte persone alterano il loro ciclo del sonno perché rimangono ore online davanti a un computer, oppure passano la notte guardando la TV, è facile che ciò potrebbe contribuire a generare anche degli stati di ansia”. “Potrebbero anche esserci situazioni in qualche modo più dirette”, continua “per esempio un’attività -sempre sedentaria ma che stimola costantemente il sistema nervoso- come l’uso eccessivo dei videogiochi”.
Allo stato di fatto, oggi, ogni ulteriore considerazione potrebbe essere poco più di una speculazione, ma il fatto importante, dichiara la Dott.ssa Teychenne, “è che sicuramente ci sono delle relazioni tra la seduta prolungata e gli stati d’ansia, e che dovrebbero essere studiati ulteriormente. Quello che è sicuro è il fatto che l’ansia sia una malattia grave, e le statistiche dicono che una importante percentuale di adulti e ragazzi del mondo occidentale hanno o abbiano avuto un disturbo d’ansia; per questo motivo, con il crescente numero di persone che trascorrono lunghi periodi della loro giornata davanti a un computer, di fronte alla TV e sullo smartphone, è importante che si riesca a determinare con certezza se il tempo seduti porti in proporzione ad un aumento del rischio di ansia”. Gli studi del team della Dott.ssa Teychenne, pubblicati recentemente anche online, hanno esaminato a loro volta nove studi internazionali: alcuni focalizzati sugli adulti, alcuni sui bambini. Una percentuale di persone sono state valutate tenendo conto del loro stato di ansia clinicamente conclamato, mentre alle altre persone è stato chiesto se spesso e in che situazioni si siano sentite preoccupate, tese o ansiose. Nel complesso, il team di ricerca della Dott.ssa Teychenne ha riscontrato come la maggior parte degli studi presi in esame abbiano in effetti trovato una correlazione tra le troppe ore trascorse seduti quotidianamente e il loro rischio di incorrere in stati d’ansia. Occorre però fare una precisazione: la maggior parte degli studi hanno confrontato tra di loro dei gruppi di persone in un determinato lasso di tempo, piuttosto che seguirle più a lungo. “Per questo motivo”, continua la Dott.ssa Teychenne ha detto, purtroppo non è chiaro se sia venuta prima l’ansia o lo stile di vita sedentario”. Inoltre, gli studi che si sono concentrati sul tempo trascorso davanti a uno schermo, che sia una TV o un computer hanno raggiunto conclusioni contrastanti: alcuni hanno suggerito collegamenti agli stati ansiosi, mentre altri no. “Quello che possiamo dire” dichiara la Dott.ssa Teychenne, “è che il tempo, in generale, che si trascorre seduti, che oggi spesso implica l’uso di computer, televisione, smartphone e altri dispositivi elettronici, è legato a livelli più elevati di sintomi di ansia. Quindi, è importante tenerne conto durante la giornata, per non contribuire a ingenerare stati d’ansia”. Precedenti ricerche avevano già riscontrato associazioni tra comportamento sedentario e malattie fisiche: una serie di 47 studi effettuati recentemente ha rilevato come uno stile di vita sedentario prolungato seduta sia legato a quote significativamente più elevate di malattie cardiache, diabete, cancro e addirittura morte precoce. Il consiglio della Dott.ssa Teychenne, che poi è risaputo e raccomandato da tutti, è che si faccia movimento fisico ogni giorno, fosse anche solo camminare mezzora o fare un po’ di stretching. “Queste sono cose semplici da fare” termina la Dott.ssa Teychene, “ma sono molto importanti sia per la salute fisica che, potenzialmente, per la salute mentale”. Il Dott. Alan Manevitz, uno psichiatra clinico che lavora al Lenox Hill Hospital di New York City, anche se non ha partecipato agli studi sopracitati è d’accordo: “È una questione di buon senso”, ha detto. Come la Dott.ssa Teychenne ha sottolineato che vi è una causa – effetto diretta. Tuttavia, ha aggiunto, c’è invece una serie di evidenze che collega l’attività fisica con il benessere mentale. “Non è una semplice relazione”, sottolinea il Dott.Manevitz. “Da una parte, le persone che sono predisposte agli stati ansiosi o addirittura alla depressione, tendono a trascorrere gran parte della loro giornata sedute e al chiuso, il che potrebbe, a sua volta, peggiorare i loro problemi di salute mentale. Ma è anche plausibile che la troppa inattività possa alimentare gli stati d’ansia”. “L’ esercizio fisico”, suggerisce “può calmare la risposta del cervello allo stress”. E poi c’è il ruolo, non meno importante, della salute fisica: il Dott. Manevitz, a proposito, ha dichiarato: “Le persone che conducono uno stile di vita sedentario sono più esposte delle altre a problemi di salute cronici, il che può richiedere molto probabilmente anche un “pedaggio” alla salute mentale. Tutte queste cose come l’inattività, la depressione, l’ansia, la salute fisica, si influenzano tra di loro senza soluzione di continuità”. Anche il “rimedio” del Dott. Manevitz non cambia, e si basa appunto sul buon senso: prendere pause dall’ufficio o dalla tv e uscire per camminare, fare allungamenti, muoversi. Non occorre per forza iscriversi in palestra, per migliorare la qualità della vita.

Autore | Daniela Bortolotti

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.