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“Il Trapianto Di Testa Si Avvicina” – Sergio Canevero

“Nel futuro prossimo, sarà possibile eseguire il trapianto di testa”: parola di Sergio Canevero, neuroscienziato e membro del Gruppo avanzato di Neuro modulazione di Torino.

L’esperto, in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Surgical Neurology International, si dice fiducioso sulla fattibilità di questo delicato e, fino ad oggi, impossibile intervento chirurgico.

A riprova delle sue convinzioni Canevero fornisce spiegazioni documentali, muovendo da vecchi studi ed esperimenti realizzati sulle scimmie.

“Il progresso tecnologico renderà possibile tutto questo”, ha chiosato lo specialista spiegando dettagliatamente i risultati del suo studio.

“L’IMPOSSIBILE OGGI, DIVENTA IL POSSIBILE, DOMANI” (TSIOLKOVSKI)

Fino ad oggi, i trapianti di testa sono stati realizzati solo ed esclusivamente su cavie animali (in particolare le scimmie) con risultati soddisfacenti. L’impossibilità di eseguire l’intervento sugli esseri umani era data dal fatto che non vi era un modo efficace per collegare la testa del donatore al midollo spinale del ricevente. Questo passaggio, insomma, ritenuto fondamentale per la riuscita dell’intervento, non era realizzabile ed il rischio sarebbe stata la paralisi (dal collo in giù) del soggetto ricevente.

I recenti progressi medici per quanto riguarda la riconnessione del midollo spinale reciso chirurgicamente hanno portato Canevero a ritenere che questa procedura oggi può essere eseguita.

LO STUDIO

Nel suo studio Canevero spiega sia la procedura che porta al trapianto della testa, sia la tecnica di riconnessione della testa con il midollo spinale.

Lo specialista ripercorre il primo trapianto tra scimmie eseguito da Robert White, un neurochirurgo di fama, salvo poi entrare nel merito delle sue scoperte.

“Affinché il processo funzioni”, si legge nel documento di Canevero, “sia il donatore che il ricevente devono essere operati nello stesso momento e la testa (oggetto del trapianto) deve essere raffreddata ad una temperatura che oscilla tra 54,6 e 59 gradi Fahrenheit”.

I chirurghi devono prestare particolare attenzione nel rimuovere entrambe le teste nello stesso esatto momento, ricollegando la testa al corpo del ricevente entro un’ora.

Canevero ha specificato che il passaggio più complesso e delicato dell’operazione consiste nel recidere il midollo spinale.

Entrambi i soggetti sottoposti all’intervento chirurgico (donatore e ricevente) devono essere intubati ed ossigenati, tramite tracheotomia.

Ovviamente, precisa un passaggio dello studio, “questa tecnica dovrà essere prima di tutto confermata da una seria sperimentazione e poi implementata”.

Oltre al suo aspetto estremamente innovativo, quindi, lo studio potrebbe porre problemi di carattere etico e dar vita ad accese discussioni e dibattiti.

“Le scoperte, i miglioramenti ed il progresso”, sentenzia però Canevero, “non devono essere bollati come atti negativi che appartengono al buco nero della scienza; al contrario, questo studio potrebbe costituire una grande svolta ed una soluzione senza precedenti”.

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.