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1920 VS 2013: A Ogni Epoca I Suoi Consigli Per Dimagrire

Pubblicato nel primo numero della rivista Reader Digest, l’articolo “Come regolare il peso” è pieno di consigli sorprendentemente lungimiranti, insieme ad altri che però risultano inevitabilmente obsoleti. Di seguito alcune fondamentali lezioni sulla perdita di peso che possono essere ancora valide, oppure da rivedere secondo i nostri tempi.

Cosa dicono gli anni ‘20
“Ognuno di noi ha un peso ideale che è perfettamente facile da raggiungere e ancora più facile da mantenere”.

Aggiornamento del 2013: il concetto di “set point” (punto di equilibrio) è scientificamente ancora valido, osserva il Dottor David Katz, direttore e fondatore della Yale University Prevention Research Center. Vi è una gamma di peso normale per qualsiasi corpo, basato in parte su geni e in parte sul peso stabilito durante l’infanzia, ma questo punto di regolazione varia a seconda del vostro stile di vita e ambiente. Ad esempio, più movimento e più massa muscolare si fanno, più si abbassa la quantità di grasso corporeo, così come il punto di equilibrio. Inoltre, non è neanche necessariamente facile mantenere il peso ideale, aggiunge la nota nutrizionista Dottoressa Keri Glassman, autrice del libro “The New You”, che sta spopolando negli Stati Uniti. La disponibilità di cibi pronti, le maggiori dimensioni delle porzioni, le molte ore di lavoro, la mancanza di sonno e il maggiore stress, hanno contribuito ad un aumento di peso, sostiene la Dottoressa Glassman.

Cosa dicono gli anni ‘20
“L’obesità è molto più comune del sottopeso ed è più diffusa fra le persone di età avanzata”.

P U B B L I C I T A'

Aggiornamento del 2013: gli esperti hanno osservato che la prima parte è certamente ancora vera, ma hanno anche sottolineato che la scienza recente mette in discussione la seconda parte di questo consiglio; i tassi di mortalità sono più elevati fra le di persone di mezza età e più anziane che tendono ad essere sottopeso, forse anche a causa di malattie croniche, cattiva alimentazione e isolamento sociale. Tutti questi fattori tendono a causare perdita di peso, anziché l’aumento.

Cosa dicono gli anni ‘20
“La persona corpulenta deve imparare che i suoi nemici sono lo zucchero, pane, cereali, dolci, burro, panna, olio d’oliva, pancetta, cacao e salse ricche. Tra i suoi migliori amici ci sono carni magre, frutta non zuccherata e cibi verdi”.

Aggiornamento del 2013: la Dottoressa Samantha Heller, coordinatrice di nutrizione clinica presso il Centro per la Cura del Cancro al Griffin Hospital, sostiene che questa informazione sia ancora corretta. Alcune eccezioni: per perdere peso esperti considerano generalmente i cereali integrali, l’olio d’oliva e il cacao come amici, non come nemici.

Cosa dicono gli anni ‘20
“Non lasciate mai che l’appetito o la cortesia vi portino a prendere una seconda porzione di alimenti amidacei come riso, tapioca, pasta o patate”.

Aggiornamento del 2013: sembra essere un consiglio di alimentazione consapevole, che è una buona idea a prescindere da quale sia la scelta degli alimenti, osserva il Dottor Katz. “Se avete finito il vostro piatto e vi rendete conto che avete ancora fame, provate ad attendere qualche minuto, dal momento che di solito il corpo impiega circa 20 minuti per rendersi conto che è pieno. Se non siete soddisfatti dopo l’attesa, prendete una seconda porzione di verdure piuttosto che un amido, conferma la Dottoressa Glassman. Le verdure vi faranno sentire pieni, mentre il riso o la pasta vi faranno venire voglia del pasto successivo prima di quanto possiate pensare.

Cosa dicono gli anni ‘20
“Limitare il livello di zucchero a tre cucchiaini al giorno”.

Aggiornamento del 2013: è molto ragionevole, ma oggi la maggior parte dello zucchero che mangiamo è già presente e trasformato nel nostro cibo. Con tutti gli zuccheri aggiunti nei cibi che consumiamo su una base quotidiana, non vi è alcun motivo di aggiungere qualsiasi dolcificante a cibo o bevande, sostiene la Dottoressa Glassman.

Cosa dicono gli anni ‘20
“Quando l’individuo si sente affaticato per un’attività fisica come un paio di set di tennis, è probabile che l’aumento del suo appetito sia una legittima richiesta di cibo”.

Aggiornamento del 2013: sicuramente fare esercizio è ancora un’ottima idea, tutti gli esperti lo possono confermare. Alcune persone possono mangiare più calorie, dopo l’attività fisica, di quante ne abbiano bruciate o di cui hanno bisogno, ma è per questo che è necessario scegliere alimenti che manterranno soddisfatti senza fare aumentare di peso, suggerisce la Glassman. Si pensi a un piccolo spuntino di proteina e fibra, come una mela con un cucchiaio di burro di arachidi.

Autore | Daniela Bortolotti

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.