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Rabbia, Piano Alimentare Per Controllarla

Ti è mai successo di avere scatti di rabbia? Magari quando tua figlia trascina i tacchi, pronta per andare a scuola? O forse ti è capitato di perdere la pazienza con un tuo collega, proprio poco prima di pranzo, o di urlare a tuo marito proprio intorno all’ora di cena. Che tu ci creda o no, mangiare un certo tipo di cibi in certe ore del giorno può aiutarti a mantenere in equilibrio il tuo umore.

È capitato a tutte di tuffarci a capofitto in un barattolo di gelato al cioccolato con nocciole e marshmallow dopo ogni rottura; il che ti fa sentir bene al momento, ma più tardi ti farà sentire peggio. I cibi di cui parleremo in questo articolo, sono in grado di avere un impatto benefico sul tuo organismo, e sono ottimi esempi che illustrano come il cibo possa di fatto agire su di noi come una medicina. Ci sono infatti alimenti che possono metterti in uno stato di agitazione, e altri che possono invece effettivamente calmarti. Questo perché essendo i cibi altro che chimica, possono influenzare la chimica del tuo corpo, aiutandoti a mantenere in equilibrio gli zuccheri, la pressione sanguigna e persino i neurotrasmettitori che mandano i segnali di rabbia al tuo cervello.

Un solo giorno basta a contenere la rabbia

Qui, ti offriamo una lista dei cibi e delle ore del giorno più adatte al consumo di questi; così, quando avrai bisogno di qualcosa per rilassarti, saprai cosa mangiare, e lo mangerai proprio quando più ti serve. Non sei costretta a consumare ogni giorno tutti gli alimenti presenti nella lista, ma, al bisogno, ora saprai a che servono, e quando e perché servirtene.

A colazione: Il kiwi 

Se la mattina è il classico momento in cui perdi le staffe, significa che sei sotto stress e che il tuo corpo sta subendo un danno ossidativo di grandi proporzioni. La vitamina C è uno degli antiossidanti più potenti esistenti in natura, nonché l’arma più efficace a tua disposizione per combattere lo stress ossidativo; ma, visto che il nostro corpo non ne produce, hai bisogno di incamerarne quotidianamente il più possibile. Una tazza di kiwi ti dà più del 100% della razione giornaliera raccomandata di vitamina C. Più di un arancio e di un mandarino. E contiene solo 110 calorie; quindi puoi abbinarla ad uno yogurt a basso contenuto di grassi, ad esempio, e a una cucchiaiata di nocciole, per iniziare al meglio la tua giornata. Fai attenzione, perché luce e calore deteriorano la vitamina C, perciò è meglio sbucciare e tagliare il tuo kiwi al momento, anziché consumarlo da una macedonia già fatta o acquistata.

Snack di metà mattina: Semi di zucca

Gli adulti credono che la merenda sia solo per bambini, eppure per molti di noi è normale sentirsi nervosi anche molto prima di pranzo; forse ti capita quando salti la colazione, oppure quando sei costretta a trangugiare un boccone, di corsa, sulla porta. Così, verso le 10:00-11:00, il tuo corpo ti dice di aver bisogno di nutrienti per tirare avanti fino a pranzo. Una buona soluzione potrebbero essere i semi di zucca (chiamati in spagnolo pepitas); facili da portare con sé, sono praticamente privi di scadenza: non vanno a male e sono ricchi di magnesio, un minerale che aiuta il rilassamento e permette alla pressione di rimanere su livelli normali. Sono praticamente privi di zuccheri, quindi, consumandoli,non riceverai il tipico e malsano picco di zuccheri nel sangue, proprio poco prima di andare a mangiare.

P U B B L I C I T A'

Potresti portarti dietro l’equivalente di ¼ di tazza di semi di zucca (che vale per 169 calorie e 162 mg di magnesio) in una ziplock per il congelamento, da tenere nella borsa, nel borsone della palestra e nel cassetto della tua scrivania. Puoi mangiarli da soli, insieme a della frutta secca mista, oppure cuocerli al forno con l’impasto per muffin. E quando non li mangi come snack, puoi sempre macinarli e unirli ad altre spezie, per usarli come alternativa più salutare al pan grattato per cotolette o pesce.

Ecco qui una ricetta per dei muffin alla banana e cioccolato con semi di zucca

Ingredienti

1 tazza e 1/4 di farina integrale
1/2 tazza di farina per tutti gli usi
3/4 di tazza di zucchero di canna
2 cucchiai di semi di lino freschi
1 cucchiaio, più 1 cucchiaino, di polvere di cacao amaro
1/4 di cucchiaino di sale
2/3 di tazza di gocce di cioccolato non amare
180 gr. di yogurt organico alla vaniglia con pochi grassi
2 banane di medie dimensioni, più che mature, ridotte in purea
1 uovo (preferibilmente con un contenuto extra di Omega 3)
1 cucchiaino di puro estratto di vaniglia
2 cucchiai di olio vegetale
1/4 di tazza di latte di soia o organico con l’1% di grassi
1/4 di tazza (35 gr.) di semi di zucca crudi

Preparazione

Preriscalda il forno a 180°C. Intanto, prepara una teglia per muffin con 12 pirottini di carta. Rivestili con dello spray antiaderente e tienili da parte.
Misura la farina, pareggiala con un coltello, dopodiché mixala in una ciotola di grandi dimensioni insieme a zucchero di canna, semi di lino, bicarbonato di sodio (per la lievitazione), sale, cacao, e gocce di cioccolato. Mescola il tutto fino a che non ottieni una pasta ben amalgamata.

Unisci ora lo yogurt, le banane, l’uovo, l’estratto di vaniglia, l’olio e il latte in una ciotola separata, fino a che il tutto non è ben amalgamato (la banana può rimanere a pezzi, se preferisci, va bene lo stesso).

Unisci gli ingredienti della seconda ciotola, a quelli secchi della prima.

Mescola bene e riempine i pirottini per muffin per i 3/4. Spolvera l’impasto così diviso con i semi di zucca, e fai cuocere per circa 20 minuti o fino a quando la parte superiore dei muffin ti apparirà asciutta ed elastica al tatto.

A pranzo: l’orzo 

L’abbiocco a fine pasto è solitamente il risultato di un basso contenuto di zuccheri nel sangue, quindi, a pranzo, dovrai fare in modo di mangiare qualcosa che riporti i tuoi zuccheri entro valori più sani, normali, ma senza esagerare. L’orzo è un cereale integrale che ha la capacità di stabilizzare lo zucchero nel sangue, per ore. Quindi, è in grado di tenerti su fino a sera, fino all’ora di cena. Potrebbe essere un ottimo rimpiazzo per riso e pasta, ed è incredibilmente ricco di fibre.

Ma visto che necessita di almeno 40 minuti per essere cotto, puoi decidere di farne in grande quantità e mangiarlo a colazione con noci e una spruzzata di cannella; oppure renderlo più saporito per pranzo, accompagnandolo a un uovo all’occhio di bue con salsa sriracha. Per solo qualche giorno alla settimana, una tazza di orzo cotto può aiutarti a mantenere sotto controllo il tuo umore.

Snack di metà pomeriggio: Arachidi e popcorn

Intorno alle 3, il nostro corpo subisce un altro calo delle energie e delle forze ma, per riacquistare il controllo della nave proprio mentre tocca affrontare un incontro di lavoro o prima di andare a prendere i figli a scuola ed evitare di correre verso le macchinette per raggiungere uno snack non proprio salutare, sappi che ti basta qualcosa che stimoli la tua serotonina, il neurotrasmettitore che stimola i centri del piacere.

Una merenda costituita da 30 gr. di arachidi e una manciata di popcorn. Un vero e proprio snack che, è protetto da ragioni scientifiche che dimostrino perché è in grado di metterti di buonumore: gli arachidi sono un’eccellente fonte di acido folico, una vitamina del gruppo B; ed è proprio quando al corpo manca che non può produrre serotonina, ecco dunque perché gli arachidi (ma attenzione, scegli quelle tostate e senza sale) ti metterebbero di buon umore! Inoltre, nei popcorn c’è il giusto ammontare di carboidrati capaci di darti quell’iniezione di energia che asserve a concludere la giornata. Arachidi e popcorn sono facili da preparare, e puoi portarli entrambi facilmente con te; contengono solo 197 calorie e più di 3 grammi di fibre; entrambi saranno dunque in grado di farti sentire sazia, fino a ora di cena. E se non ti piacciono gli arachidi? O se sei allergica? 30 gr. di cioccolato fondente (con almeno il 70% di cacao) andranno benissimo lo stesso!

A cena: il peperoncino piccante 

A volte, riusciamo ad arrivare a fine giornata senza perdere la calma; ma altre volte, lo stress di dover dar da mangiare ai bambini, pagare le bollette e finire un’importante presentazione, può portare la nostra temperatura in ebollizione. Potrebbe dunque sembrare controproducente suggerire di concludere la giornata con una cena a base di peperoncini piccanti, eppure.

La capsaicina è ciò che rende i peperoni così “piccanti.” Quando mangi il peperoncino, il corpo risponde al calore che sente liberando endorfine; le endorfine di notte hanno il compito di rilassarti, cacciar via lo stress di una lunga giornata e metterti in un’ottima predisposizione umorale proprio poco prima di andare a dormire.

Non c’è bisogno di andare a cercare il peperoncino più piccante del mondo, come lo Scotch bonnet o il Thai Bird’s Eye, ma deve in effetti farti accalorare (quindi i peperoni non piccanti non contano). Per una sensazione di bruciore moderata, scegli l’Anaheim o un jalapeño di piccole dimensioni. È vero, è molto più facile usare una salsa, magari sui taco, ma se puoi, preferisci il frutto; lo puoi usare per gli stufati, le zuppe, per un piatto di verdure saltate in padella, e per dare sapore a una cena di peperoni (non piccanti) ripieni; perché la cottura non riduce l’ammontare di capsaicina, ma ti permetterà di mangiare il peperoncino molto più agilmente, senza darti eccessivamente la sensazione di andare a fuoco.

Autore | Enrica Bartalotta

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.