Per le persone affette da obesità morbida (detta anche obesità di classe III o obesità grave, dato che superano il loro peso ideale di 45 kg o più) l’esercizio fisico e una dieta non sono sufficienti per ridurre il peso. L’obesità morbida porta molti problemi di salute, quindi perdere peso è fondamentale. In tali casi, quando la chirurgia resta l’unica opzione, per perdere kg viene suggerito un bypass gastrico. L’intervento può essere eseguito in modo tradizionale o attraverso una laparoscopia. Quest’ultimo viene sempre preferito, in quanto presuppone meno complicazioni.
Prima dell’intervento chirurgico
La procedura da seguire prima di una laparoscopia è la seguente:
• il chirurgo studia endocrino, cuore e polmoni del paziente;
• il chirurgo prova di determinare l’abilità del paziente ad accettare che il suo stile di vita dovrà cambiare dopo l’intervento;
• il paziente è a conoscenza della procedura da seguire e dei cambiamenti nella sua dieta dopo l’intervento.
La laparoscopia di solito non è raccomandata a persone che:
• pesano più di 160 kg;
• hanno problemi polmonari o cardiaci;
• hanno già subito un intervento chirurgico all’addome.
Procedura della chirurgia
La chirurgia mira a ridurre le dimensioni dello stomaco, in modo che il paziente possa sentirsi sazio con una quantità minore di cibo e, quindi, il suo corpo assorba meno calorie. Capiamo come il cibo consumato viene digerito e come la chirurgia aiuta il paziente a ridurre il suo peso. Quando il cibo passa allo stomaco attraverso l’esofago, i succhi gastrici secreti dallo stomaco si mescolano con il cibo. Dopodiché il cibo passa all’intestino tenue, che è formato da due sezioni principali: il duodeno (parte iniziale) e il digiuno (parte finale). I grassi vengono scomposti e le sostanze nutritive vengono assorbite nell’intestino tenue. Con la laparoscopia lo stomaco diventa più piccolo. L’intervento dura quasi quattro ore e segue più o meno questa procedura:
• il paziente resta in ospedale per almeno tre giorni dopo l’intervento chirurgico. Durante questo periodo non può toccare cibo, perché i punti di sutura che ha nello stomaco hanno bisogno di guarire.
• In seguito il paziente deve attenersi a una dieta specifica, che inizialmente è assolutamente liquida e gradualmente il cibo è normale.
• Quando il paziente mangia, il cibo entra nello stomaco ridotto e passa direttamente nella seconda parte dell’intestino tenue (digiuno). In questo modo vengono ridotte considerevolmente le calorie assorbite nell’intestino tenue.
La parte inferiore dello stomaco (che viene bypassata) continua a secernere i succhi gastrici che vengono trasportati dal duodeno al digiuno. Lo stomaco, essendo di dimensioni molto piccole, riesce a contenere una quantità minore di cibo. È importante quindi che il paziente mangi meno, per evitare problemi come il vomito. La sua dieta è limitata e deve adattarsi al suo nuovo stile di vita.
La laparoscopia comporta benefici, ma anche effetti collaterali a lungo termine. Il paziente riduce il suo peso in eccesso dell’80%, come anche la gravità dei problemi di salute legati all’obesità, come il diabete di tipo 2, ipertensione, artrite, apnea del sonno. Il paziente può però soffrire di carenze nutrizionali, a causa del minor assorbimento nell’intestino tenue. È opportuno consumare integratori alimentari. Un regolare esercizio fisico e la dieta aiuteranno il paziente a mantenere il peso perso per un lungo periodo di tempo.
Autore | Anna Abategiovanni
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