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Sonniferi: Le Autorità Americane Lanciano L’Allerta

Il sonnifero della Merck & Co, è sicuro solo se assunto in piccole dosi.
E’ quanto sostiene la Food and Drug Administration americana che ha dichiarato che solo bassi dosaggi (dai 15 milligrammi a 20 milligrammi ) di questo farmaco risultano sicuri, mentre dosi più alte (dai 30 milligrammi a 40 milligrammi) non sono affatto “safe”.
I membri della FDA hanno dichiarato di essere fortemente preoccupati per i gravi effetti collaterali di questo farmaco che potrebbero portare a pensieri ed istinti suicidi, specialmente se assunto in alte dosi.

“Non ci sono ancora prove scientifiche in grado di attestare che dosi più elevate di questi farmaci abbiano effetti più forti e non esiste neanche la prova documentale che dichiari la loro pericolosità”, ha detto Jason Todd, un membro del panel e neurologo del North Carolina. Tutto, quindi, resta ancora da verificare.

UNA QUESTIONE DI DOSI

La FDA, quindi, suggerisce di andare cauti con l’utilizzo di questo potente sonnifero. L’autorità americana, infatti, potrebbe approvare l’assunzione di una dose pari a 10 mg in base ai dati derivanti dalla sperimentazione condotta da Russell Katz, direttore della Divisione di Neurologia Prodotti presso la FDA.
Il farmaco Merck provoca lo stesso stato di sonnolenza e sopore di altri farmaci per l’insonnia, già approvati dall’autorità. Circa il 20 per cento dei pazienti di età inferiore ai 65 che assumevano il farmaco per una dose di circa 20 milligrammi hanno registrato un calo degli effetti benefici del farmaco dopo la prima notte di utilizzo e circa il 30 per cento di essi, invece, ha verificato che gli effetti di una dose da 40 milligrammi, dopo la prima notte, sono andati via via scemando.

La FDA ha chiesto a Sanofi (SAN) e ad altri produttori di pillole contenenti il principio attivo contro l’insonnia di dimezzare le dosi raccomandate dopo che sono stati riscontrati effetti collaterali prolungati nei pazienti che abitualmente assumevano questa tipologia di farmaci.

Questo ci fa capire, quindi, che non solo il farmaco Merck desta qualche preoccupazione ma anche tutti i farmaci che svolgono le sue stesse funzioni.
Se la FDA dovesse approvare il Merck, l’azienda produttrice dovrebbe prima adattarsi alle direttive dettate dall’autorità prima di mettere in commercio il farmaco: l’azienda, ad esempio, dovrebbe attenersi alle dosi prescritte dall’autorità, offrire garanzie sui metodi di distribuzione del farmaco, contro eventuali abusi. E questa fase potrebbe richiedere dai quattro ai sette mesi di tempo.

23 maggio 2013, ore 18:37

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.