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L’Obesità Può Essere Identificata Già Nell’Infanzia

I neonati di due mesi mostrano già modelli di crescita che possono predire il peso del bambino a 5 anni, secondo i ricercatori della Frances Payne Bolton School of Nursing e della Tennessee State University.

Quasi fin dalla nascita, abbiamo visto questo modello di crescita (cioè peso superiore all’altezza, ndA) emergere nelle nostre curve e tabelle“, ha dichiarato la Dottoressa Susan Ludington, il ricercatore principale dello studio assieme alla Dottoressa Margaret David Walter, Professore di Infermieristica Pediatrica presso la Case Western Reserve. Analizzando i nostri registri abbiamo notato che i bambini di peso normale con un indice di massa corporea (BMI) fino al 17° percentile si sono stabilizzati con il peso a circa due mesi e sono raramente cambiati nel corso dei successivi cinque anni, ma i bambini in sovrappeso o obesi hanno attraversato i 17 percentili molti mesi più tardi (circa all’età di 14 mesi) e hanno continuato a crescere verticalmente quando sono stati monitorati i modelli di crescita di BMI.

I risultati sono stati riportati in Pediatria Clinica. La Ludington ha collaborato con LisaAnn Gittner, assistente professore al Tennessee State University, e Harold Haller, Direttore di consulenza statistica presso il Centro di Case Western Reserve. I ricercatori hanno scoperto che, all’età di 5 anni, i bambini di peso normale hanno un andamento diverso rispetto a quelli considerati in sovrappeso, obesi o gravemente obesi già dalla nascita. Per questo studio, 221 bambini sono stati selezionati tra 4.000 registrazioni di bambini sani grazie ad una organizzazione sanitaria. Di ognuno era stato dichiarato peso, altezza e fornita documentazione medica dai nove mesi fino ai primi cinque anni della loro vita, inoltre nessuno era mai stato in un ospedale o in visita al pronto soccorso, né aveva subito procedure mediche o soffriva di altre patologie mediche particolari, o prendeva particolari farmaci. Nessun altro studio dei cambiamenti di peso prima di oggi aveva utilizzato un campione di soli bambini sani al 100%.

P U B B L I C I T A'

Non volevamo che nulla potesse interferire con il regolare mangiare“, ha dichiarato la Ludington, che ha anche aggiunto che lo studio differisce dagli altri perché i ricercatori hanno avuto accesso alle cartelle cliniche materne, con informazioni sui pesi pre-gravidanza delle madri e venendo a conoscenza se erano fumatrici – un fattore che potrebbe influenzare il peso del bambino. I ricercatori sospettano, anche sulla base di risultati di ricerche precedenti, che se una madre ha mangiato correttamente durante la gravidanza potrebbe aver contribuito positivamente allo sviluppo degli ormoni del bambino e alla capacità di soddisfare la fame.

Monitorare l’obesità per i primi mesi di vita è un nuovo approccio statistico per la crescita infantile: si traccia su un grafico il peso di un bambino diviso per l’altezza, invece di usare i punteggi BMI come linea guida. Grazie alla grafica, un modello è emerso e ha trovato che ragazzi e ragazze obesi dopo i 5 anni, avevano iniziato a mostrare un peso significativamente maggiore e altezza sopra al normale, rispetto agli altri neonati, fin dai 2-4 mesi di età. “Poiché tali dati emergevano prima che i bambini in genere iniziassero a mangiare cibi solidi, è stato dedotto che i modelli di crescita possono fornire importanti informazioni sui problemi di salute futuri”, ha concluso il Dottor Ludington.

I ricercatori hanno anche messo in dubbio l’indice BMI come guida per la crescita, perché si basa sui bambini europei principalmente allattati al seno nel primo anno. Negli Stati Uniti, ad esempio, molti bambini vengono allattati esclusivamente con latte artificiale questi risultati potrebbero potenzialmente cambiare l’età in cui l’obesità è di solito diagnosticata, che ora è mediamente dopo i due anni. Ludington ha anche detto che il prossimo passo è quello di trovare un buon provvedimento che prenda in considerazione se un bambino è alimentato su richiesta o grazie ad una pianificazione dei pasti, la quantità di latte che riceve, se viene allattato con il latte materno o artificiale, e quante ore di sonno / veglia ha ogni giorno. Poiché questo studio offre un buon gruppo di controllo sui bambini sani, uno studio più ampio, con migliaia di soggetti, determinerà se questi modelli di crescita reggono per tutti i bambini, oltre a quelli sani.

Per maggiori informazioni visitate il sito della Case Western Reserve University: www.case.edu

12 giugno 2013

Autore | Daniela Bortolotti

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.