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Cancro Del Colon e Prevenzione: Solo Tu Fai La Differenza

Secondo i Centri per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie, dislocati in tutti gli Stati uniti, lo screening della zona colon-rettale può effettivamente salvare la tua vita. Se tutte le persone al di sopra dei 50 anni d’età si facessero controllare regolarmente, il 60% delle morti, dovute al cancro del retto, potrebbero essere tranquillamente evitate.

È ora di fare quella chiamata

Il mese di marzo del 2013, è stato dedicato alla prevenzione e alla conoscenza del cancro del colon; in tutti gli Stati Uniti, molti gastroenterologi, si sono uniti all’appello dei colleghi del Presbyterian Hospital di New York, per la campagna Make That Call, organizzata allo scopo di sensibilizzare la popolazione sui cancri del colon e del retto – Il cancro del colon è evitabile: se hai 50 anni o più, uomo o donna che tu sia, programma immediatamente la tua colonscopia.

Che cosa stai aspettando? Chiama oggi – farlo potrebbe risparmiarti la vita.

Se stai dunque pensando di programmare il tuo esame di screening, ma non sei ancora riuscita, invece, a fare quella chiamata, tieni innanzitutto in mente che:

» Il cancro colon rettale è evitabile.

» Il cancro colon rettale è la prima causa di morte nei non fumatori.

P U B B L I C I T A'

» Il cancro colon rettale è la terza forma di cancro più comune negli States.

» Dopo i 50 anni, il rischio di sviluppare un cancro del colon aumenta.

» Il cancro colon rettale colpisce equamente sia gli uomini che le donne, tuttavia le donne potrebbero essere meno inclini a farsi esaminare. Questo potrebbe essere dovuto alle loro vite così fitte di impegni, che le porta a occuparsi così totalmente dell’intera famiglia, che spesso dimenticano i loro personali bisogni.

» Potresti aver sviluppato un cancro del colon senza saperlo. Ecco perché lo screening preventivo – prima che tu possa anche solo avvertirne i sintomi – è essenziale.

» L’esame della colonscopia è in grado di salvarti la vita, perché capace di individuare anche la più piccola forma di cancro; tumori ai primi stadi, facilmente trattabili, o crescite anormali che possano essere rimosse prima che diventino tumori.

Con l’aumentare dell’età della popolazione – a partire dai 50 anni in su – aumenta anche il rischio di cancro del colon. Ecco perché i gastroenterologici consigliano, che sia gli uomini che le donne che non abbiano ricevuto le prime avvisaglie dei sintomi e che non abbiano alcuna storia famigliare di cancro del colon o del retto, si sottopongano al loro primo screening.

Il rischio ovviamente aumenta, se la storia famigliare è caratterizzata da cancro colon rettale e/o polipi intestinali, o Sindrome Ereditaria da Poliposi Mista (HMPS), Sindrome di Lynch – conosciuto anche come Cancro Colorettale Ereditario Non Poliposico (HNPCC), Poliposi Adenomatosa Familiare (FAP). In queste situazioni, lo screening viene consigliato in età più precoce e in misura relativamente più frequente. Sindromi come quella dell’Intestino Irritabile (IBD), la Colite Ulcerosa (UC) e il Morbo di Crohn, possono inoltre aumentare il rischio di sviluppare forme tumorali del colon.

Come molti altri tipi di cancro, anche nel caso di cancro colon rettale, è necessario prestare attenzione ad alcune abitudini insite nei nostri stili di vita; i polipi e i tumori del colon-retto sono ad esempio associati al fumo, a una dieta ricca di grassi e calorie, e povera di fibre.

Colonoscopia: qual è il problema?

Sono diversi i pregiudizi che circolano nei confronti della colonscopia; e vanno dal processo di preparazione, fino a quello di realizzazione. Sono molti infatti i pazienti che lamentano sensazioni di malessere, disagio e imbarazzo, in occasione del loro primo esame di screening; situazioni che li avevano portati a essere più preoccupati per l’esame che per il probabile esito in sé. Tuttavia, è stato riscontrato che sono spesso coloro che in fine eseguono, la colonscopia, che diventano i suoi maggiori sostenitori: un fastidio dunque, quello dell’esame endoscopico del retto, che è del tutto controllabile.

Per quanto la fase di preparazione dell’esame venga considerata la meno piacevole di tutto il processo, è anche la più importante di tutte. Un colon pulito dà al medico una vista più Chiara e limpida di quelli che sono le pareti intestinali. Sarà il dottore, a informarti nei dettagli della parte relative alla preparazione, ma tipicamente, essa include una dieta ricca di liquidi chiari, e nessun cibo solido il giorno prima dell’esame; potrebbe anche venirti consigliato l’uso di una speciale bevanda depurativa, volta ad aiutare l’evacuazione degli intestini. Nel tempo, queste preparazioni sono diventate particolarmente facili da tollerare: quindi non allarmarti. Ad oggi esistono infatti diversi formulari e modi di suddividere il dosaggio dei preparati atti al processo di pulizia e purificazione, così che sia più facile per il tuo sistema, e anche più efficace per te, evacuare.

La colonscopia viene generalmente effettuata dopo una leggera dose di sedativo, che vengono somministrati personalmente su ogni individuo. La maggior parte dei pazienti non ricorda granché della procedura, una volta che il sedativo è entrato in circolo.

Durante la colonscopia, lo specialista usa un tubo sottile e flessibile, con una telecamera in fibra ottica per visualizzare il rivestimento interno del colon e della parte inferiore dell’intestino tenue, per verificare che non vi sia la presenza di polipi, tumori, ulcere, qualsiasi tipo d’infiammazione o sanguinamento. Oggi, l’alta definizione tecnologica a cui vengono effettuate le colonscopie, permette l’identificazione delle più piccole lesioni esistenti. Se vengono trovate masse anomale o polipi, verrà effettuata anche una biopsia per la prelevazione del tessuto, cosicché polipi e masse possano subito essere eliminati nel corso della stessa proceduta. In generale, dovresti essere in grado di tornare al lavoro e di riprendere le tue normali attività quotidiane, il giorno dopo la procedura.

La colonscopia è considerato l’esame standard numero 1 nella prevenzione del cancro del colon. Altri testi includono la sigmoidoscopia, che viene utilizzata per esaminare il retto e la parte sinistra del colon. Se un polipo viene scoperto durante questa procedura, al paziente verrà consigliato di effettuare dunque una colonscopia completa. Un esame completo per la ricerca del sangue occulto nelle feci, esame che per quanto sia in grado di darti una diagnosi di cancro, non è altrettanto valido nell’individuare una precursore o una forma pre-maligna di cancro, come il polipo. I tumori del colon che vengono facilmente individuati con un esame del sangue occulto delle feci, sono tumori in stadio già particolarmente avanzato.

La maggior parte dei polipi colorettali sono benigni. Tuttavia, se non scoperti, polipi di tipo pre-canceroso possono subire cambiamenti in grado di crescere cellule fuori controllo, un tipo di risultato che porta direttamente al cancro. Quando un polipo del colon viene rimosso, un cancro può essere evitato.

Per trattare il cancro del colon è necessaria una squadra

I sintomi relativi al cancro del colon solitamente non appaiono a meno che la malattia non sia già in fase avanzata. Alcuni di essi possono avere a che fare con cambiamenti nelle abitudini d’evacuazione che durano per più di qualche giorno, nella sensazione o nella necessità di dover tornare in bagno dopo esserci appena stati; crampi o dolori addominali, debolezza e stanchezza, e sorprendente calo di peso.

Un trattamento efficace del cancro del colon, richiede un gruppo di medici ben affermati. Membri di questo gruppo multidisciplinare possono includere il tuo gastroenterologo; radiologi, che ti sottoporranno agli esami in grado di confermare la diagnosi e lo stadio del tuo cancro; un oncologo, un chirurgo, specializzato in oncologia, e uno specializzato in radiazioni che lavoreranno insieme per sviluppare il trattamento migliore per ogni singolo paziente. Questo team, che dovrà esser emesso in piedi, immediatamente dopo aver ricevuto la prima diagnosi di cancro colon rettale, è estremamente importante – per aiutare il paziente, e la famiglia del paziente stesso, a superare un momento particolarmente stressante, che assicuri la continuità delle cure, dalla diagnosi alla ripresa, aiutandoti a raggiungere il miglior risultato possibile.

Il trattamento per il cancro colorettale include generalmente anche un’operazione chirurgica. Quando possibile, i medici specializzati in chirurgia colon-rettale si appelleranno all’uso di tecniche mini-invasive studiate apposta per la rimozione del cancro, senza compromettere le normali funzioni dell’intestino. I medici oncologi potrebbero poi suggerire cicli di chemioterapia per certi tipi di cancro del colon, e una combinazione di radiazioni e chemioterapia per alcune forme avanzate di cancro del colon e del retto.

Chemioterapia e radiazioni possono essere consigliate anche prima dell’operazione, per ridurre le dimensioni del tumore e rendere dunque il tumore meno rischioso da rimuovere. Successivamente all’operazione, questi trattamenti vengono utilizzati per distruggere definitivamente, qualsiasi cellula rimasta. Infermieri, assistenti sociali, nutrizionisti e altri professionisti del settore medico ti aiuteranno a ricevere tutte le cure e la guida necessarie, durante tutto il periodo di trattamento e di recupero del paziente.

Nuove terapie per il cancro del colon e i tumori del retto, vengono trovate e sperimentate periodicamente. Nella categoria ricadono anche chemioterapie con agenti mirati, volti a distruggere le cellule cancerose ma non le altre cellule (sane), e tecniche chirurgiche sempre più sofisticate, volte a minimizzare il danno e a migliorare la sicurezza e un maggior risultato farmacologico, nonché ad accelerare il recupero.

I maggiori centri medici d’Italia e del mondo sono in grado di offrire le ultime terapie e i trattamenti all’avanguardia oggi disponibili per il trattamento del tumore del colon e del retto. Gli ospedali e le cliniche di questo tipo, posseggono inoltre la strumentistica capace di valutare ogni eventuale predisposizione genetica volta allo sviluppo del cancro colorettale, e offrire un test genetico e consulenza adeguata, a tutti i pazienti e alle loro famiglie a rischio, quando necessario.

Autore | Enrica Bartalotta

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.