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Il Potere Della Musicoterapia Sui Giovani Malati Di Cancro

La musicoterapia aiuta i giovani malati di cancro e le loro famiglie durante il difficile percorso della malattia.
E’ quanto emerge da uno studio pubblicato sul Cancer Journal.

L’ESPERIMENTO

I ricercatori americani hanno seguito le esperienze di un gruppo di pazienti di età compresa tra gli 11 ed i 24 anni, sottoposti a trattamenti di trapianto di cellule staminali ad alto rischio. Ai ragazzi è stato chiesto di produrre, in tre settimane, video musicali.

Per realizzarli, i piccoli pazienti sono stati invitati a scrivere i testi di canzoni, registrare i suoni e raccogliere immagini video che ricostruissero la loro storia.

Durante il percorso creativo, i giovani pazienti sono stati guidati da un musicoterapeuta qualificato che li ha aiutati a capire e tirar fuori ciò che era importante per loro insegnando loro, inoltre, come comunicare ed esternare le proprie idee.

I video, infine, sono stati condivisi con la famiglia e gli amici attraverso “premieres“.

P U B B L I C I T A'

Ciò che è emerso è che i pazienti sottoposti all’esperimento hanno sviluppato una maggiore capacità di reazione alla malattia ed un miglioramento nelle relazioni con la famiglia e gli amici.

I ricercatori hanno sostenuto, quindi, che il gruppo di pazienti che avevano realizzato video musicali, si sono mostrati più reattivi nel far fronte al trattamento rispetto a quello che non si è sottoposto alla musicoterapia.

Inoltre, 100 giorni dopo il trattamento, proprio gli stessi partecipanti all’esperimento hanno dichiarato di aver registrato miglioramenti nella comunicazione con le famiglie e nel rapporto con gli amici.

Alla luce di tutto questo, i ricercatori ritengono che la musicoterapia sia di aiuto per adolescenti e per i giovani che fanno fronte ai trattamenti contro il cancro.

L’autore dello studio, il dottor Joan Haase dell’Indiana University School of Nursing, ha dichiarato che “questa tecnica di protezione influenza il modo in cui adolescenti, i giovani e gli adulti affrontano il problema, acquistano speranza e trovano un senso nel bel mezzo della malattia. Gli adolescenti che sono reattivi hanno la capacità di superare la loro malattia, sviluppano un senso di padronanza e di fiducia nell’affrontare il cancro e mostrano il desiderio di sostenere ed aiutare gli altri“.

Quando i ricercatori hanno intervistato i genitori dei pazienti, hanno capito che i video realizzati hanno offerto loro spunti utili per gestire meglio il cancro dei propri figli.

LA SPIEGAZIONE DEGLI ESPERTI

Sheri Robb, un musicoterapeuta che ha lavorato allo studio, ha spiegato perché la musica risulta particolarmente incoraggiante per i giovani.

Quando tutto il resto è così incerto, le canzoni risultano familiari e significative ai piccoli pazienti e creano un ponte, un collegamento tra loro ed il mondo esterno“.

Il Cancer Research UK sostiene che la musicoterapia possa realmente aiutare le persone affette da cancro a ridurre l’ansia e a migliorare la qualità di vita. Questa tecnica può anche contribuire a stemperare alcuni sintomi del cancro e gli effetti collaterali del trattamento ma non costituisce una cura, un trattamento o una tecnica di prevenzione per qualsiasi tipo di malattia, incluso il tumore.

Precedenti studi che hanno esaminano gli effetti della musicoterapia sui bambini oncologici hanno riscontrato che questa tecnica contribuisce anche a ridurre la paura e l’angoscia, migliorando le relazioni familiari.

Un portavoce per il Teenage Cancer Trust ha detto che spingere i bimbi affetti da cancro a collaborare e comunicare è l’operazione e lo scopo più importante dell’intero percorso terapeutico.

Ogni giorno, nel Regno Unito, circa sette giovani di età compresa tra i 13 ei 24 anni subiscono la diagnosi di cancro“, dichiara il portavoce, “sappiamo che per questi ragazzi è importante sottoporsi ai trattamenti insieme ai loro coetanei soprattutto se ciò avviene in un ambiente che permetta ai giovani pazienti di sostenersi a vicenda“.

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.