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Ecco La Proteina Che Blocca L’Obesità

L’obesità si può combattere regolando il funzionamento di una proteina“.
E’ quanto sostiene il team di ricercatori guidato da Maribel Rios, professore associato presso il Dipartimento di Neuroscienze della Tufts University School of Medicine.

In base ai risultati pubblicati sul Journal of Neuroscience, intervenendo sul funzionamento della proteina Alpha2/delta-1 che funge da soppressore dell’appetito nell’ ipotalamo, riusciremo a regolare l’assunzione di cibo e quindi il peso corporeo.

Gli studi precedenti non hanno dimostrato alcun collegamento tra la proteina in questione e l’obesità.
Grazie alla recente ricerca, invece, è stato scoperto che la proteina Alpha2/delta-1 è in grado di condizionare un’altra proteina, chiamata fattore neurotrofico derivato (BDNF) che, a sua volta, influisce sull’appetito.

COME AGISCE LA PROTEINA?

Bassi livelli di BDNF inducono a mangiare troppo ed espongono, quindi, al rischio obesità. La proteina Alpha2/delta-1 è necessaria per garantire il corretto funzionamento del BDNF. Dunque: al buon funzionamento dell’Alpha2/delta-1 corrispondono maggiori livelli di BDNF che si traducono in una riduzione dell’appetito e quindi del peso. Chiaro, no?

L’ESPERIMENTO

Lo studio è stato condotto su cavie di laboratorio. Quando il team ha inibito la proteina Alpha2/delta-1, ha osservato che i topi mangiavano più cibo e guadagnavano peso. Al contrario, correggendo il deficit di Alfa 2/delta-1 nei topi che presentavano bassi livelli di BDNF, i ricercatori hanno notato che le cavie tendevano a mangiare di meno.
Ma c’è dell’altro: la regolazione dei livelli della proteina sembra sortire anche effetti positivi sui livelli di zucchero nel sangue a vantaggio, quindi, dei soggetti diabetici.

I risultati dell’esperimento sono riassunti attraverso le parole di uno degli autori dello studio, Joshua Cordeira, membro del laboratorio di Rios.

Quando abbiamo bloccato l’attività della proteina Alpha2/delta-1, i topi hanno mangiato il 39 % in più di cibo e di conseguenza hanno guadagnato più peso rispetto agli altri, nell’arco di sette giorni. Non appena abbiamo reintrodotto l’Alpha2/delta-1 nei topi obesi e privi di BDNF nel cervello, abbiamo visto una riduzione del 15-20 % dell’assunzione di cibo e una significativa riduzione del peso“.

OCCHIO AI FARMACI PER L’EPILESSIA

Gli autori dello studio mettono in guardia i pazienti che sono soliti assumere i farmaci Gabapentin e Pregabalin, anticonvulsivanti utilizzati anche per trattare l’herpes zoster o il diabete.
Infatti, sembra che questi farmaci interferiscano con l’Alpha2/delta-1 alterandone l’efficacia. Per questo motivo, gli studiosi stanno mettendo a punto trattamenti complementari che possano prevenire l’aumento di peso nei pazienti che assumono questi farmaci.

La prossima fase della nostra ricerca si concentrerà sui meccanismi che determinano gli effetti di sazietà nell’ipotalamo“, hanno concluso, fiduciosi, i ricercatori.

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.