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Cancro: Il Matrimonio Aiuta A Guarire

Gli scienziati dicono di aver trovato il segreto per sconfiggere il cancro: il matrimonio.
Dopo aver seguito uno studio clinico, essi hanno pubblicato un articolo sul “Journal of Clinical Oncology” ( Il Giornale della Oncologia Clinica”) nel quale affermano che i malati di cancro che sono sposati corrono del 20% di meno il rischio di morire, rispetto alle persone che sono separate, divorziate, vedove o che non sono mai state sposate. Pare che l’ambiente familiare faccia molto bene, qualunque sia il tipo di cancro. Anzi, per alcuni tipi particolari di tumori -prostata, seno, collo-rettale, esofago, collo/testa – i benefici del matrimonio, in termini di sopravvivenza, sono stati maggiori di quelli della chemio.

L’autore Paul Nguyen, radioterapista oncologo al Dana-Farber Cancer Institute di Brigham e allo Women’s Hospital di Boston, ha concluso che migliorare il supporto sociale per i pazienti con cancro sarebbe di uguale importanza che la terapia effettiva, anche perché i costi dell’implementazione e dello sviluppo di tale terapia “collaterale” sono minimi.

Inoltre, l’autore Ayal Aizel, capo degli specializzandi di Harvard Radiation Oncology Program di Boston, afferma che il supporto sociale è di maggiore importanza, più della fede stessa. In altre parole, non è l’idea del matrimonio che fa bene, ma il supporto affettivo del compagno di vita. Infatti, un compagno attento può fornire dei servizi preziosi per il malato: prendersi cura di lui durante il trattamento durissimo, portarlo in ospedale quando c’è bisogno, aiutarlo con la medicazione, con la dieta ecc. Magari sono delle piccole cose, che fanno però la differenza tra avere la voglia di lottare per la vita e lasciarsi andare. Un malato che ha un partner accanto è più interessato a completare la terapia prescritta, e meno tentato a saltare il trattamento o anche di lasciar perdere tutto. Il supporto della famiglia gli da la forza di seguire anche i trattamenti più duri, che tante volte richiedono dei lunghi periodi di ricovero nel ospedale.

P U B B L I C I T A'

Ma, e forse più di tutto, la famiglia offre ai malati di cancro le cose essenziali, che nessuna terapia è in grado di sostituire: affetto e amore. Altri studi clinici precedenti hanno rivelato che i pazienti sposati sono meno predisposti alla depressione e all’ansietà dei single. Ed è stato provato che per i malati di cancro depressivi il rischio di morire è del 39% superiore rispetto a quelli che riescono a non cadere nella depressione.

Però, siccome lo studio consiste più che altro nell’osservare i pazienti americani malati di cancro tra 2004 e 2008, senza però confrontare i dati con i risultati della chemio – esso non può provare con certezza che il fatto di essere sposato sia una garanzia della sopravvivenza al cancro.
Piuttosto, dicono gli autori, i malati sposati hanno più probabilità di sconfiggere il cancro grazie a uno stile di vita più sano, con meno sigarette e meno alcol. E ancora, perché questi malati statisticamente si prendono più cura di se stessi.

Un’analisi fatta sulla base dei dati del National Cancer Institute su un numero di 734,889 pazienti americani ha rivelato che i malati sposati hanno il 17% di probabilità in più di essere diagnosticati nelle fasi precoci della malattia, rispetto ai malati non sposati. Probabilmente sono i partner che li spingono a consultare un medico sin dai primi segni della malattia, piuttosto che aspettare che essa si aggravi. Inoltre, lo studio rivela che le possibilità di ricevere un trattamento definitivo oppure una terapia curativa sono del 50% in più per le persone sposate rispetto ai single malati.

Per concludere, come dice Gregory Masters, un oncologo e portavoce della Società Americana della Oncologia Clinica, tutti i progressi che la medicina ha fatto e continua a fare sul trattamento del cancro devono essere rapportati sempre al paziente considerando un insieme di fattori, tra quali la prevenzione della depressione che nei pazienti single è di massima importanza. Questo perché nessun medicinale può sostituire il desiderio di vivere.

Autore | Simina Stanciu

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.