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Berretti Freddi Per Prevenire La Perdita Dei Capelli Durante La Chemio

La prima volta che Miriam Lipton ha avuto il cancro al seno, i suoi folti riccioli bruni si sono diradati, sempre di più, fino a lasciare il suo capo completamente nudo.

La seconda volta, quando il cancro si è risvegliato nel corpo di Miriam, la giovane donna ha temuto ancora per la salute della sua chioma, simbolo di femminilità, identità e salute.

La perdita dei capelli è uno degli effetti collaterali più odiati dalle donne che si sottopongono alla chemioterapia: non tanto per una questione estetica, quanto per il fatto che essa rappresenta il volto tangibile della malattia, di una condizione, cioè, strettamente privata.

E così, Miriam ha pensato bene di utilizzare il cold cup (berretto freddo) un cappellino inventato da alcuni ricercatori americani, in grado di impedire la caduta dei capelli durante il trattamento di chemioterapia.

P U B B L I C I T A'

COME FUNZIONA?

Il cold cup intorpidisce il cuoio capelluto grazie alla sua temperatura fredda. In particolare, il freddo tende a ridurre il flusso di sangue nel cuoio capelluto impedendo ai farmaci contro il cancro di raggiungere e danneggiare i follicoli piliferi.

La scoperta è ancora nella sua fase sperimentale ma sta già destando qualche preoccupazione soprattutto nella comunità scientifica.

LE PREOCCUPAZIONI, I DUBBI

L’aspetto che più preoccupa del cold cup è legato agli effetti collaterali che possono essere generati tanto che la Food and Drug Administration non ne ha ancora approvato l’ utilizzo negli Stati Uniti.

Gran parte degli esperti sostiene che il cappello freddo, impedendo ai farmaci chemioterapici di fare effetto sul cuoio capelluto, automaticamente impedisce di curare eventuali cellule tumorali che si trovano sul cuoio capelluto stesso.

L’altro dubbio è: i cold cups sono sicuri e soprattutto funzionano davvero?

Per il dottor Speranza Rugo della University of California, di San Francisco, “è necessario sperimentare e testare il cappello su un numero più grande di persone”.

LA SPERIMENTAZIONE

Questa estate, il dottor Rugo insieme con i ricercatori di altri ospedali di New York e della California, includerà circa 110 pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale in uno studio che verifichi gli effetti del cold cup. I capelli dei partecipanti saranno confrontati con quelli di un piccolo gruppo di pazienti che si sottopongono alla chemioterapia senza utilizzare la cuffia.

BUSINESS DIETRO I COLD CUPS?

Al momento, come già detto, la FDA non ha autorizzato la vendita di questi cappelli anche se un numero crescente di pazienti americani sta affittando un prodotto simile da una società britannica per 445 dollari al mese.

Secondo i ricercatori del Weill Cornell Breast Center di New York, riunitisi in una recente riunione della Società Americana di Oncologia Clinica, più di una dozzina di utenti del cappello finora, ha perso abbastanza capelli da usare una parrucca. Gli studiosi, quindi, hanno smontato i potenziali benefici di questa invenzione.

Secondo altri, invece, dietro la messa in commercio di questo cappello si cela l’ennesimo business alle spalle dei malati di cancro. Mentre la dottoressa Laura Esserman, specialista di cancro al seno, ha tuonato: “se questo strumento è importante per il benessere psicologico delle nostre pazienti, allora dovrebbe essere automaticamente importante per noi”.

Il dibattito sui cold cups è destinato a non esaurirsi, così come la sofferenza delle donne che si sottopongono alla chemioterapia non avrà mai fine.

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.