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Tutte Le Proprietà Del Caffè Verde Tra Bufale e Vera Scienza

In molti mi avete chiesto di approfondire il tema del caffè verde e delle sue “miracolose proprietà dimagranti” pubblicizzate a destra e a manca.

Inizierò con il descrivere le caratteristiche chimiche del caffè verde per poi passare in rassegna i suoi benefici, gli eventuali effetti collaterali, le controindicazioni e le mie considerazioni sulle capsule di green coffee ed estratti, più o meno puri, venduti come integratori dimagranti. Tanti di voi sospettano che il caffè verde sia una bufala, quindi cercherò di tracciare delle linee guida, perchè voi possiate maturare una scelta consapevole.

Cosa è il caffè verde?

Il caffè verde, anzi sarebbe meglio parlare di chicchi di caffè verde (green coffee), non è altro che chicchi di caffè non ancora tostati.

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Sai cosa è la tostatura? (Espandi il menù a tendina)

Sai cosa è la tostatura? (Espandi il menù a tendina)

La tostatura (o torrefazione) è un processo meccanico che abbrustolisce i semi del caffè, sottoponendoli ad alte temperature così da disidratarli, ossidarli e (in parte) carbonizzarli.
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Il caffè che beviamo tutte le mattine è quindi sempre tostato.
Purtroppo il processo di tostatura riduce la quantità di alcuni principi attivi all’interno del seme, tra i quali l’acido clorogenico. Ed è proprio l’acido clorogenico ad essere additato come sostanza organica naturale benefica per l’uomo e capace di far dimagrire.

Acido clorogenico: pillole di chimica

L’acido clorogenico è un estere: composto organico sintetizzato dalla reazione di un alcol (o di un fenolo) con l’acido carbossilico o un suo derivato. Nello specifico l’acido clorogenico è ottenuto quando una molecola di acido caffeico reagisce con una di acido (L)-chinico.

acido clorogenico
Immagine della struttura di una molecola di acido clorogenico.

Secondo i sostenitori del green coffee sarebbe proprio la presenza dell’acido clorogenico all’interno dei chicchi di caffè verde a donargli i numerosi benefici per la salute dell’uomo, preservandolo da eventuali malattie cardiache, dal diabete, e che lo aiuterebbe a dimagrire.

La nascità della popolarità del caffè verde

Probabilmente la popolarità del caffè verde è cresciuta a dismisura dopo che il famoso Dr. Oz lo ha lanciato al grande pubblico come rimedio dimagrante attraverso la sua seguitissima trasmissione televisiva: “Dr. Oz Show”. Era il lontano 2012 e il Dr. Oz affermava che il chicco di caffè verde brucerebbe i grassi velocemente, senza implementare l’esercizio fisico e/o la dieta.

[Domanda] Viola, il Dr. Oz ha ragione sul caffè verde?
[Risposta] No, non del tutto perlomeno: molti aspetti andrebbero approfonditi!

Le proprietà del caffè verde: benefici, effetti collaterali e controindicazioni

Se lo paragoniamo al caffè classico (Coffea arabica e robusta) quello verde si distingue immediatamente per il caratteristico colore verdeggiante, a dispetto del comune marrone dei chicchi di caffè tostati.

Una seconda differenza sta nella caffeina contenuta al suo interno: nel caffè verde è presente una minore quantità di caffeina. Inoltre essa non è libera, ma si lega al famoso acido clorogenico così da risultare più lenta da assimilare, metabolizzare ed espellere (dopo 3, massimo 6 ore dalla sua assunzione, la concentrazione nel sangue di caffeina si dimezza). Proprio grazie al clorogenato la caffeina permane più a lungo all’interno del circolo ematico, senza dare il regolare picco di assorbimento della caffeina libera (solitamente ci vogliono 60 minuti, alle volte 120).

Altra caratteristica del caffè verde è l’alta presenza di polifenoli (acido tannico, acido ferulico, acido clorogenico): molecole organiche solitamente di alto peso molecolare apprezzate per essere degli antiossidanti (sostanze molto pubblicizzate perchè capaci di contrastare i radicali liberi).
Il motivo?
Le alte temperature raggiunte durante la tostatura labilizzano i polifenoli così come le vitamine (mi riferisco nel caso specifico a quelle appartenenti al gruppo B), i sali minerali e altri composti termolabili.

[Leggi anche] Gli antiossidanti favoriscono il cancro?

Un’altra considerazione va fatta sul pH: il caffè verde è meno acido di quello classico, rivelandosi meno aggressivo con la mucose gastrica. Il caffè nero ha un pH che va attorno al 4.8 – 5; quello del caffè verde è circa 5,2 – 5,8.

I benefici del caffè verde

I benefici del caffè verde vengono spesso esaltati. Ma quanto c’è di vero su quello che si sente?
La gente compra il caffè verde e lo consuma nella speranza che curi l’obesità (promuovendo il dimagrimento), il diabete, la pressione alta, il morbo di Alzheimer e/o le infezioni batteriche.

Le prove per poter affermare che il caffè verde sia efficace per dimagrire, trattare il diabete, tenere sotto controllo la pressione alta, combattere l’Alzheimer e le infezioni batteriche, sono insufficienti. Sono necessarie maggiori evidenze sperimentali!

Per quanto riguarda la pressione alta i chicchi di caffè verde potrebbero in qualche modo svolgere un’azione vasodilatatrice sui vasi sanguigni così da ridurre la pressione sanguigna. Una ricerca giapponese ha difatti dimostrato che le persone che soffrono di lieve pressione alta e che prendono uno specifico estratto di caffè verde (Svetol, Naturex), con un dosaggio di 93 mg al giorno o 185 mg al giorno, hanno ridotto la pressione del sangue dopo 28 giorni di trattamento.

Una seconda ricerca ha rapportato l’assunzione giornaliera di estratti di caffè verde contenenti da 50 a 140 mg di acido clorogenico, per un lasso di tempo che nei test è andato da 4 a 12 settimane, ad una sensibile riduzione della pressione sanguigna in soggetti adulti che soffrono di ipertensione arteriosa lieve e che non assumono farmaci antipertensivi. La pressione arteriosa sistolica (quella che volgarmente è chiamata “la massima”) è sembrato ridursi di 5 fino a 10 mmHg in meno. La pressione arteriosa diastolica (“la minima”), invece, si è abbassata di 3 mmHg fino a 7 in meno.

Studi citati in precedenza

Studi citati in precedenza

  • Effetto antipertensivo dell’estratto di caffè verde su soggetti moderatamente ipertesi – [vai alla ricerca];
  • Studio inglese condotto su individui sani | Il consumo di estratto di caffè verde riduce la pressione sanguigna e la composizione corporea influenzando l’attività dell’enzima 11β-HSD1 – [vai allo studio];
  • Effetto di abbassamento della pressione sanguigna, e relativa sicurezza d’uso, a seguito dell’assunzione di acido clorogenico estratto dai chicchi di caffè verde nel trattamento della ipertensione essenziale – [vai alla ricerca];

Passiamo all’aspetto più pubblicizzato e discusso sui chicchi di green coffee: le capsule, le pillole e/o gli integratori di estratto di caffè verde fanno dimagrire?

[Risposta] No, non posso confermare al 100% né smentire al 100%. Occorrono ancora parecchi studi prima di poter bollare come efficace il caffè verde.

Di sicuro in passato sono già state pubblicate delle ricerche che hanno evidenziato come soggetti obesi adulti, che avevano preso un specifico estratto di caffè verde (80 – 200 mg di estratto Svetol o Naturex) per 5 volte al giorno in un arco temporale che è andato dalle 8 alle 12 settimane, hanno perso in media dai 2,5 ai 3,7 Kg in più di coloro ai quali era stato somministrato un placebo o del classico caffè da bere.

[Nota] Alcuni individui sottoposti al test in alcuni casi bevevano anche del caffè nero in aggiunta all’estratto di caffè verde: Coffee Slender (Med-Eq Ltd., Tonsberg, Norway).

» Il merito di un più lento assorbimento del glucosio (circa il 6,9% in meno) e di un suo diverso utilizzo, più una rinnovata termogenesi corporea (promotrice di un aumento del metabolismo), andrebbe all’acido clorogenico.

Studio citato in precedenza

Studio citato in precedenza

  • L’effetto dellacido clorogenico sull’assorbimento del glucosio in soggetti sani e gli effetti a lungo termine sulla riduzione di massa in individui in sovrappeso e obesi – [vai allo studio];

Tuttavia, specifico ancora una volta che finora la ricerca è preliminare e non ci sono prove suffienti ad esaltarne l’efficacia specie su: morbo di Alzheimer, diabete di tipo 2 e infezioni.

Sono necessarie ulteriori ricerche per confermare l’effetto del caffè verde in tutte queste situazioni.

Acido clorogenico: descrizione delle sue proprietà, delle modalità d’uso, dei suoi benefici, effetti collaterali e controindicazioni

Affrontare il tema delle proprietà terapeutiche del caffè verde vuol dire approfondire il discorso sull’acido clorogenico.

L’acido clorogenico (la cui sigla è CGA) è il polifenolo d’eccellenza presente all’interno del caffè verde.
In un litro di green coffee sono presenti dai 500 agli 1000 mg di acido clorogenico, tuttavia il nostro intestino sembrerebbe assorbirne solo una parte, dopo averlo idrolizzato in acido caffeico e relativi metaboliti: acido benzoico, acido ferulico, acido diidrocaffeico, acido ippurico, acido vanillico.

Info
[Nota] L’acido clorogenico è presente ad alte concentrazioni anche nel mate, ma lo si trova anche in alimenti come arachidi, melanzane, mele, mirtilli, patate, pere, pesche, prugne, pomodori.

Le proprietà terapeutiche dell’acido clorogenico

Le proprietà terapeutiche dell’acido clorogenico sono una diretta conseguenza della sua struttura molecolare. Per certo è un antiossidante, e come tale dovrebbe (bisogna per forza di cose usare il condizionale per via delle tante variabili che si tirano in ballo quando si parla di cancro e tumori) diminuire il rischio di cancro; tutto il resto è ancora da provare attraverso studi di meta-analisi: ciò vale sia per le supposte proprietà ipotensive che dimagranti (ne ho già parlato in precedenza citando lo studio del Dr Erling Thom).

P U B B L I C I T A'

Altre proprietà imputate all’acido clorogenico sono quelle antibatteriche, antinfiammatorie e in grado di sostenere il tono dell’umore, migliorando anche la capacità di concentrazione.

Dosi e modalità d’uso suggerite per prendere l’acido clorogenico come integratore

Poichè l’acido clorogenico è venduto come integratore in farmacia, parafarmacia e in erboristeria, mi sembra doveroso spendere due paroline sulle dosi e sulle modalità d’assunzione.

Breve comunicazione
Continuate in posta a chiedermi se io conosca, abbia provato o mi senta di raccomandare alcune marche di estratti di caffè verde.
[Risposta] No, non suggerisco nessun prodotto in particolare e non ho mai provato il caffè verde erbamea o quello specchiasol o, ancora, il caffè verde esi o il cga800.
Non saprei proprio dove possiate comprare online il caffè verde migliore e più economico. E se lo sapessi probabilmente non lo scriverei, per evitare di perdere quel briciolo di credibilità difficilmente guadagnata =) Spero mi capiate.

La dose consigliata d’assunzione è di 120 – 300 mg di acido clorogenico al giorno. Ma, prima di comprare un integratore, bisogna prendere in considerazione le proprie abitudini alimentari.

[Domanda] Consumi regolarmente caffè nero? Assumi altri alimenti che contengono acido clorogenico (mate, arachidi, melanzane, mele, mirtilli, patate, pere, pesche, prugne, pomodori)?

[Risposta] Sì.

[Consigli] Seguendo una dieta così variegata in termini di acido clorogenico è facile che si assumano dai 0,4 g fino a 1 grammo di CGA. In questi casi non vi è alcu n bisogno di comprare un integratore di acido clorogenico.
[Domanda] Non bevi caffè nero tutti i giorni? Non mangi molta frutta e verdura?

[Risposta] No, non prendo abitualmente il caffè e non mangio verdura né ortaggi.

[Consigli] In questo caso è probabile che si assumano 20 – 25 mg di acido clorogenico (anche meno!). Questa volta l’acquisto di un integratore di CGA avrebbe un senso.

Modalità d’assunzione

Molto spesso l’acido clorogenico viene assunto tutto in un’unica soluzione. Ma andrebbe bene anche dividerlo in due assunzioni giornaliere.

[Domanda] Stomaco pieno o vuoto?

[Risposta] Se sì ha intenzione di consumare del caffè verde o dell’acido clorogenico e si soffre di gastrite sarebbe meglio evitare di farlo a stomaco vuoto.
Diverso, almeno in teoria, dovrebbe essere l’assunzione di acido clorogenico tal quale, che suggerirei di prendere a stomaco vuoto. In ogni caso gli studi sul metabolismo e l’assorbimento dell’acido clorogenico devono essere approfonditi. Per ora posso solo lincarvi questo studio: Chlorogenic Acid Is Absorbed in Its Intact Form in the Stomach of Rats.

Effetti collaterali dell’acido clorogenico

Gli effetti collaterali dell’acido clorogenico non sono molti e mi permetterei di dire che è tendenzialmente sicuro.

In ogni caso ecco alcuni effetti collaterali che potrebbero verificarsi un:

Controindicazioni: quando è sconsigliato l’Acido Clorogenico?

L’unica controindicazione importante da segnalare è quella di evitare completamente l’acido clorogenico in caso di ipersensibilità: alcuni individui sono allergici al caffè verde e/o estratti.

Per il resto se ne sconsiglia l’assunzione a bambini e donne in stato interessante (gravidanza).

Interazioni Farmacologiche
L’acido clorogenico può interagire con eventuali farmaci. In particolare sembra avere un effetto potenziante nei confronti degli ipoglicemizzanti (es, insulina e medicine assunte per controllare i picchi di “zucchero” nel sangue come in caso di diabete).

Composizione chimica dei chicchi di caffè verde

Quando sono maturi hanno un colore simile al marrone o al giallo/rossastro e contengono diverse parti volatili e non volatili, ad esempio la caffeina, che scoraggiano molti insetti e animali dal cibarsene e contemporaneamente contribuiscono al sapore del caffè.

Una volta raccolti i chicchi di caffè verde vengono trattati per rimuovere la polpa senza intaccare lo strato sulla superficie esterna.

composizione chimica del caffè verde Informazioni prelevate da www.ift.org.

Cosa contiene il caffè verde?
Cosa contiene il caffè verde?
[Domanda] Ma cosa contengono i chicchi di caffè verde?
[skill progress=50 start=auto] Carboidrati [/skill] [skill progress=10] Proteine [/skill] [skill progress=14] Grassi [/skill] [skill progress=26] …altro [/skill]

I chicchi di caffè verde contengono composti volatili e non volatili. I volatili regalano ai chicchi di caffè il loro tipico aroma, quelli non volatili donano robustezza al sapore del caffè e ci regalano molte delle sue proprietà.
In particolare i composti azotati non volatili (tra cui alcaloidi, trigonellina, proteine e aminoacidi) assieme ai carboidrati, sono di grande importanza nella produzione del caffè verde venduto come integratore.

Di seguito tutti i composti del caffè verde.

Un chicco di caffè verde secco pesa tra i 300 e 330 mg. Ecco cosa c’è al suo interno:

1. Alcaloidi non volatili

La caffeina è l’alcaloide più presente nei chicchi di caffè, sia verde che torrefatto. Il contenuto di caffeina è compreso tra lo 1,0% e il 2,5% e non cambia durante la maturazione dei chicchi. Concentrazioni più basse di teofillina, teobromina, paraxantina, liberina e metilliberina possono farne altrettanto parte. La concentrazione di teofillina, un alcaloide noto per la sua presenza nel tè verde, si riduce durante il processo di tostatura, di solito dopo circa 15 minuti a 230° C, mentre la concentrazione della maggior parte degli altri alcaloidi non viene modificata.

La solubilità della caffeina in acqua aumenta con la temperatura e con l’aggiunta di acido clorogenico, citrico o tartarico, che sono tutti presenti nei chicchi di caffè verde. Ad esempio, 1 g di caffeina si scioglie in 46 ml di acqua a temperatura ambiente e 5,5 ml a 80° C.

Gli alcaloidi non hanno odore, ma hanno un sapore amaro in acqua, che viene mascherato dagli acidi organici presenti nel caffè.

La trigonellina (N-metil-nicotinato) è un derivato della vitamina B6, ma non è amara di sapore come la caffeina. Nei chicchi di caffè verde, il contenuto è spesso compreso tra lo 0,6% e l’1,0%. Ad una temperatura di tostatura di 230°C l’85% della trigonellina viene degradata ad acido nicotinico, lasciando piccole quantità della molecola invariata nei chicchi tostati. Nei chicchi di caffè verde, la trigonellina viene sintetizzata dall’acido nicotinico per via della metilazione della metionina, un amminoacido contenente un gruppo zolfo.

2. Proteine e aminoacidi

Le proteine rappresentano dall’8% al 12% in peso dei chicchi di caffè. La maggioranza delle proteine sono del tipo 11S e divengono aminoacidi liberi durante la maturazione. Inoltre queste proteine vengono degradate ai loro singoli aminoacidi a temperatura di torrefazione e costituiscono pertanto una ulteriore fonte di componenti amari.

Ad alta temperatura la concentrazione di ossigeno e il pH basso degradano le proteine dei chicchi di caffè verde a basso peso molecolare in aminoacidi e peptidi. La degradazione viene altresì accelerata in presenza di acidi organici come il clorogenico e i suoi derivati.

Altre proteine sono gli enzimi, come la catalasi e il polifenolossidasi, che sono importanti per la maturazione del caffè verde che, una volta maturato, contiene aminoacidi liberi.

Nel caffè di qualità arabica l’alanina è l’aminoacido presente con la più alta concentrazione (circa 1,2 mg/g), seguita dall’asparagina (0,66 mg/g).

Gli amminoacidi liberi con parecchi gruppi idrofobici contenuti nei chicchi freschi di caffè verde contribuiscono al suo gusto sgradevole e rendono quasi impossibile preparare una bevanda gradevole. Prendendo come riferimento i chicchi di caffè di arbusti del Perù la quantità di amminoacidi liberi è di:

  • isoleucina 81 mg/kg;
  • leucina 100 mg/kg;
  • tirosina 81 mg/kg;
  • valina 93 mg/kg;

Un altro “colpevole” del sapore amaro del caffè verde è la dichetopiperazina, che è percettibile a circa 20 mg/litro di acqua. Il contenuto della dichetopiperazina in un comune caffè espresso varia da circa 20 mg a 30 mg.

3. Carboidrati

I carboidrati costituiscono circa il 50% del peso secco dei chicchi di caffè verde.
La frazione di carboidrati di caffè verde è dominata dai polisaccaridi, come arabinogalattano, galattomannano e cellulosa, che contribuiscono al sapore (questa volta gradevole) del caffè verde.

Più i chicchi sono maturi e meno contengono residui di galattosio e arabinosio, rendendo il seme caffè verde più resistente alla rottura fisica e meno solubile in acqua.

Il peso molecolare dell’arabiniogalattano nel caffè è maggiore che nella maggior parte delle altre piante, il che sembra migliorare il nostro sistema di difesa cellulare nel tratto digestivo (Th-1).

I monosaccaridi sono presenti nella parte più scura dei chicchi di caffè maturi.

La parte libera da monosaccaridi contiene saccarosio (gluco-fruttosio) fino a 9000 mg/100g di chicchi di caffè verde. Nel caffè di qualità arabica il contenuto di glucosio libero è 30-38 mg/100g, di fruttosio libero 23-30 mg/100g, di galattosio 35 mg/100g e di mannitolo 50 mg/100g.

Il mannitolo è un potente “spazzino” dei radicali generati durante la perossidazione dei lipidi.

4. Lipidi

I lipidi presenti nel caffè verde includono: acido linoleico, acido palmitico, acido oleico, acido stearico, acido arachidico, diterpeni, trigliceridi, acidi grassi insaturi a catena lunga, esteri ed ammidi.

Il contenuto totale di lipidi nel caffè verde secco è compreso tra 11,7 g e 14 g/ 100 g. I lipidi sono presenti sulla superficie e nella matrice interna dei chicchi di caffè verde.
In superficie vi sono i derivati dell’acido carbossilico che formano una copertura simile alla cera e servono a proteggere la matrice interna contro l’ossidazione e gli insetti. Inoltre tali molecole hanno attività antiossidante grazie alla loro struttura chimica.

I lipidi del tessuto interno, invece, sono in prevalenza trigliceridi, acido linoleico, acido palmitico.

Nel caffè di qualità arabica c’è un maggior contenuto di lipidi (13,5-17,4 g /100 g) rispetto alla robusta (9,8-10,7 g/100 g). Il contenuto di diterpeni è circa il 20% della frazione lipidica. I diterpeni principali presenti nel caffè verde sono metilcafestolo e cafestolo. Alcuni di questi diterpeni hanno dimostrato, in esperimenti svolti in vitro, di proteggere il tessuto epatico contro l’ossidazione chimica.

5. Gli acidi clorogenici non volatili

Gli acidi clorogenici appartengono ad un gruppo di composti noti come acidi fenolici, che sono antiossidanti. Il loro contenuto nei chicchi secchi di caffè verde di qualità robusta è di 65 mg/ g e di 140 mg/ g nella qualità arabica (ovviamente possono esserci delle variazioni in base ai tempi di raccolta). Essi aumentano la solubilità della caffeina e sono importanti modulatori del gusto del caffè.

A temperatura di torrefazione oltre il 70% di acidi clorogenici sono distrutti, lasciando un residuo inferiore a 30 mg/ g nel seme caffè. A paragone con il caffè verde il tè verde contiene una media di 85 mg/ g di polifenoli.

Gli acidi clorogenici sono composti omologhi comprendenti acido caffeico, acido ferulico e acido 3,4-dimetossicinnamico, che sono legati da un legame estere ai gruppi ossidrilici dell’acido chinico.

La capacità antiossidante dell’acido clorogenico è più potente di quella dell’acido ascorbico (vitamina C) o del mannitolo, che è uno scavenger (spazzino) idrossi-radicale selettivo.

Gli acidi clorogenici hanno un gusto amaro già a basse concentrazioni come 50 mg/ L di acqua. A concentrazioni più elevate di 1 g/ l di acqua, invece, hanno un gusto parecchio aspro.

6. I composti volatili

I composti volatili dei chicchi di caffè verde sono acidi grassi a catena corta, aldeidi e molecole aromatiche contenenti azoto, come i derivati della pirazina (responsabile dell’odore erbaceo-terroso).

Tali composti volatili donano al caffè verde un odore e un gusto meno piacevole di quello tostato: sono in grado di causare addirittura nausea e vomito.

Proprio a causa di questo odore nauseabondo i chicchi di caffè verde non sono mai stati utilizzati da soli, anche se contengono la stessa quantità di caffeina del caffè tostato, e l’industria li lavora per ottenere i principi attivi che le servono per poi miscelarli ad aromi naturali di vari gusti e dolcificanti.

Per creare un estratto di caffè verde gradevole, infatti, bisogna impegnarsi un pochino: occorre mettere i chicchi di caffè verde a macerare in acqua calda/bollente (circa 80 gradi centigradi ad essere precisi) per un arco di tempo che va dai 20 minuti all’ora. Diminuendo il tempo di ammollo si ottengono delle soluzioni meno forti per il palato, ma con una minore quantità di principi attivi estratti. Aumentando il tempo di estrazione, invece, la bevanda diventa sempre più amara e imbevibile.

D’altro canto quando i chicchi di caffè verde vengono tostati si generano altre molecole dal tipico aroma piacevole di caffè e che non sono presenti nel caffè verde fresco. Durante la tostatura, la maggior parte dei composti volatili vengono neutralizzati ma, purtroppo, altre molecole importanti come vitamine e antiossidanti presenti nel caffè verde vengono distrutte perchè termolabili.

I composti che provocano l’odore nauseabondo per gli esseri umani sono l’acido acetico (dall’odore pungente e sgradevole), l’acido propionico (odore di latte acido), l’acido butanoico (odore di burro rancido), l’acido pentanoico (sapore fruttato sgradevole), l’acido esanoico (odore grasso-rancido), l’acido eptanoico (odore rancido), l’acido ottanoico (odore rancido-oleoso ), l’acido nonanoico (odore grasso come di un dado da brodo), l’acido decanoico (odore aspro) e i derivati di tali acidi.

Controindicazioni ed effetti collaterali del caffè verde

Caffè verde: paragrafo sugli effetti collaterali

Il caffè verde è ALQUANTO SICURO, se preso seguendo le indicazioni di medici e farmacisti.

In alcuni studi sono stati somministrati fino a 480 mg di estratto di caffè verde per 12 settimane senza che si siano presentati degli effetti collaterali. In altre ricerche sono stati usati specifici estratti di caffè verde (Svetol, Naturex, South Hackensack, NJ) nella misura addirittura di 200 mg presi fino a 5 volte al giorno per 12 settimane.

In tutti i casi anche il caffè verde può presentare controindicazioni ed effetti collaterali. Non dimentichiamoci, infondo, che contiene sempre caffeina. E in quanto analogo del caffè nero potrebbe dare:

  • aumento della frequenza cardiaca e del ritmo respiratorio;
  • insonnia;
  • nausea e vomito;
  • nervosismo e irrequietezza;
  • problemi di stomaco;
  • … svariati altri effetti collaterali correlati alla caffeina.
Avvertenze!
Il consumo di grandi quantità di caffè verde potrebbe anche causare mal di testa, ansia, agitazione, ronzio alle orecchie e battiti cardiaci irregolari.

Controindicazioni del caffè verde: speciali precauzioni e avvertenze!

1. Gravidanza e allattamento al seno: non esistono ancora sufficienti informazioni per sapere se il caffè verde sia innocuo durante la gravidanza o l’allattamento. Evitate di assumerlo per stare sul sicuro.

2. Livelli estremamente alti di omocisteina: alcuni soggetti che avevano consumato più caffè verde di quello che era stato loro raccomandato hanno visto incrementare i livelli di omocisteina nel sangue, ciò potrebbe essere associato ad un maggior rischio di malattie cardiache.

3. Disturbi d’ansia: la caffeina contenuta nel caffè verde potrebbe peggiorare l’ansia e gli attacchi di panico.

4. Disturbi della coagulazione: vi è una certa preoccupazione che la caffeina nel caffè verde possa peggiorare eventuali disturbi emorragici.

5. Diabete: alcune ricerche suggeriscono che la caffeina contenuta nel caffè verde potrebbe cambiare il modo in cui le persone diabetiche metabolizzano lo zucchero. La caffeina è solita causare delle oscillazioni poco prevedibili di glucosio nel sangue – possono notarsi degli aumenti, così come delle diminuzioni dei livelli di zuccheri plasmatici). Assumete la caffeina con cautela se soffrite di diabete e monitorate attentamente la vostra glicemia.

6. Diarrea: il caffè verde contiene caffeina. La caffeina, soprattutto se assunta in grandi quantità, può essere causa di diarrea o peggiorarla.

7. Sindrome dell’intestino irritabile: il caffè verde, sempre a causa della caffeina che contiene, può peggiorare i sintomi di intestino irritabile.

8. Glaucoma: l’assunzione della caffeina contenuta nel caffè verde potrebbe aumentare la pressione all’interno dell’occhio. La variazione di pressione inizia entro 30 minuti e dura per almeno 90 minuti.

9. Alta pressione sanguigna: bere caffè verde potrebbe aumentare la pressione sanguigna nelle persone che soffrono di ipertensione. Tuttavia, questo effetto potrebbe essere inferiore in coloro che consumano caffeina da altre fonti regolarmente.

10. Assottigliamento delle ossa (osteoporosi): la caffeina contenuta nel caffè verde e in altre fonti può aumentare la quantità di calcio che viene eliminata con le urine e questo potrebbe indebolire le ossa. Se soffrite di osteoporosi, limitate il consumo di caffeina a meno di 300 mg al giorno (circa 2-3 tazzine di caffè normale). Assumere calcio mediante integratori può aiutare a compensare il calcio che si perde. Le donne in post-menopausa, che hanno una patologia ereditaria che impedisce loro di elaborare la vitamina D normalmente, dovrebbero essere particolarmente caute quando assumono caffeina.

11. Colesterolo alto: non è attualmente chiaro se il caffè verde posso influenzare i livelli di colesterolo a causa di alcuni suoi componenti.

Interazioni del caffè verde con altre sostanze

Al momento non vi sono informazioni circa le interazioni del caffè verde con altre sostanze (valgono tuttavia le considerazioni fatte a proposito dell’acido clorogenico).

Dosaggio: Quanto caffè verde prendere al giorno?

Le seguenti dosi (da assumere per via orale) sono state studiate dalla ricerca scientifica.

Per la pressione alta: un estratto di caffè verde (marchio: Svetol, Naturex) da 93 mg al giorno o da 185 mg al giorno.
Per la perdita di peso: un estratto di caffè verde (marchio: Svetol, Naturex) da 80 fino a 200 mg al giorno. In alternativa, un estratto di caffè verde (marchio: GCA, Applied Food Sciences), da 700 mg al giorno o da 1050 mg al giorno.

Caffè verde: dove comprarlo?

Dove si compra il caffè verde?
Lo trovate in farmacia, parafarmacia, erboristeria, negozi che trattano e vendono integratori alimentari, online: basta fare delle semplice ricerche con google su internet.

Quanto costa comprare il caffè verde? Viola, mi sai dire il prezzo?

Il prezzo del caffè verde dipende dalla marca che si sceglie e dalla quantità che si decide di acquistare. In media dovreste spendere 20 euro per una confezione di 60 capsule.

I chicchi di caffè verde, ed i suoi estratti, assunti come integratori dimagranti

Molti di voi mi hanno chiesto se il caffè verde faccia veramente dimagrire e se funzioni come integratore dimagrante.
La risposta non è facile da dare, senza rischiare di confondervi le idee.

[Domanda] Basta prendere un pò di caffè verde ogni giorno per dimagrire?

[Risposta] No. Il caffè verde potrebbe (e ripeto: “potrebbe”) aiutarti a dimagrire, ma solo se segui una dieta sana ed equilibrata e svolgi della regolare attività fisica.

Chi vuole vendervi il caffè verde con la promessa di farvi dimagrire spesso cita uno studio di Joe A Vinson, Bryan R Burnham e Mysore V Nagendran (questo!!). Quello che non vi dicono, forse perchè non lo sanno, è che la ricerca sia stata ritrattata (disconosciuta nella sua validità) proprio da Joe Vinson e Bryan Burnham.

Vi riporto un piccolo estratto di un mio vecchio articolo che lanciava proprio la notizia:

» In un piccolo studio della durata di 22 settimane, i ricercatori hanno rilevato che 16 soggetti tra uomini e donne in sovrappeso hanno perso una media di 7.7 chili, dopo aver preso dei chicchi di caffè verde in forma di integratore per un determinato lasso di tempo e dei semplici placebo per un altro.
Durante il test i pazienti non hanno cambiato la loro dieta ed erano fisicamente attivi. Hanno perso di più durante l’assunzione di integratori a base di caffè verde rispetto alla fase nella quale veniva dato loro solo del placebo: “Non pensiamo che sia solo merito della caffeina contenuta” spiega il Dr. Joe Vinson, professore di chimica presso l’Università di Scranton, che ha presentato i risultati alla scorsa riunione annuale della American Chemical Society a San Diego.

I risultati fanno eco a quelli di studi precedenti, ma Vinson ha usato una dose maggiore di chicchi di caffè verde. Lo studio ha incluso persone da 22 a 46 anni ed è stato finanziato dalla Applied Food Sciences: “I risultati sono interessanti, ma lo studio era limitato e breve, quindi è necessario un ulteriore approfondimento”, ha dichiarato la Dr.ssa Connie Diekman, direttore del Reparto nutrizione presso la Washington University di St. Louis.

Vinson ed i suoi colleghi hanno somministrato agli uomini e alle donne, che hanno preso parte alla ricerca, delle dosi che andavano da un minimo di 700 milligrammi di chicchi di caffè verde macinato ad un massimo di 1.050 mg.
Gli studiosi davano ai pazienti anche un placebo: uomini e donne lo ricevevano a fasi di sei settimane. Nel mezzo avevano periodi in cui non assumevano nulla. Ciò è servito come confronto: “Le loro calorie sono state monitorate“, ha spiegato il Dr. Vinson. “Non erano a dieta, quindi l’apporto calorico è rimasto circa lo stesso durante lo studio, una media circa 2.400 calorie al giorno di cui, sempre in media, ne venivano bruciate circa 400 al giorno in attività fisica”.

Lo studio, che si è svolto in India, ha rilevato un dimagrimento medio di di 7,7 chili: alcuni hanno perso solo circa 3 chili, ma altri sono arrivati oltre gli 11. Nel complesso il peso corporeo è diminuito in media del 10,5%. Il grasso corporeo è diminuito del 16%: “I partecipanti allo studio hanno perso leggermente più peso con la dose più alta rispetto alla dose più bassa, ma non è stata registrata una perdita significativa con il placebo”, ha commentato il Dr. Vinson.

Perchè il caffè verde farebbe dimagrire?

Non si può dire ancora con certezza perché l’estratto di chicco di caffè verde sembrerebbe favorire la perdita di peso, ma il sospettato numero 1 è l’acido clorogenico: “L’acido clorogenico è un composto della pianta e può avere qualche effetto sull’assorbimento del glucosio, che a sua volta aiuta a ridurre il peso”, spiega Vinson. Una volta che i chicchi di caffè sono tostati, l’acido clorogenico si perde.

[Nota] Nessuna delle persone coinvolte nello studio ha evidenziato effetti collaterali, anche se hanno trovato che le capsule fossero molto amare.

In previsione”, conclude il Dr. Vinson “c’è un ulteriore studio che coinvolgerà all’incirca 60 persone”.

Quindi, riassumento, non ci sono evidenze che possano incoronare il caffè verde come re degli interatori dimagranti. Su questo tema si è espressa anche l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Essa ha esaminato i dati pubblicati dalle ricerche spesso citate come fonti attendibili ed ha decretato che non ci siano i presupposti validi per affermare che il caffè verde faccia realmente dimagrire. Lo ribadiscono anche altroconsumo.it e helpconsumatori.it

Ricetta fai-da-te: come preparare l’estratto dei chicchi di caffè verde a casa

Nel nuovo mondo delle bevande a base di caffè verde, un argomento che non esiste se non da 5 anni a questa parte, è difficile trovare informazioni, tecniche di estrazione e ricette attendibili. La maggior parte di quello che figura in rete è stato postato da persone che preparano l’estratto dei semi di caffè verde per ragioni salutistiche e ci fanno credere che, se non ha un cattivo sapore, non è buono per la nostra salute.

Articoli recenti citano risultati sbalorditivi di ricerche che mostrano che la “pelle argentata” dei chicchi di caffè verde (il rivestimento esterno del chicco, spesso chiamato pula) può contenere antiossidanti 500 volte più potenti della vitamina C [1], [2]. Questi composti diventano più attivi dopo l’applicazione di una quantità moderata di calore, raggiungendo un livello elevato mediante la semplice bollitura dei chicchi in acqua. Un’altra ricerca rivela che i chicchi di caffè verde hanno una concentrazione elevata di Acido Clorogenico (CGA), che sembra in grado di accelerare il metabolismo dei grassi e di svolgere un’azione coadiuvante la perdita dei famosi “chili di troppo”.

Tutto questo renderebbe sempre più allettante l’idea di preparare direttamente a casa delle bevande a base di caffè verde. Ma può ciò essere facile, divertente e delizioso?
Io penso di sì.
Per questo ho buttato giù una guida che possa aiutarvi, passo dopo passo, nel preparare un genuino e naturale estratto di caffè verde comodamente a casa vostra.

Step 1: comprendere la natura dei chicchi di caffè verde

I chicchi di caffè verde sono attualmente semi, e come molti semi, sono biologicamente molto complessi. Il caffè verde è così complesso che più di 40 sostanze sono responsabili del sapore base del caffè verde, e ci sono più di 120 sostanze organolettiche percettibili.

Per di più, il caffè verde è ciò che viene chiamato sostanza “polifasica”. Esso cambia in ogni stadio, da verde “nuovo raccolto” a verde “riposato”, e anche dopo 15 minuti che avete messo il caffè nella vostra tazza dopo l’infusione. Una lista con la descrizione di tutti i processi che si svolgono, riescono a riempire un’enciclopedia!

Prima di tutto, dobbiamo essere consapevoli della presenza di molte sostanze discutibili, indesiderate e anche dannose per la nostra salute. Per favore, non tentate di mettere ammollo i chicchi in acqua a temperatura ambiente e berne il brodo. Bisogna immettere del calore per creare dei mutamenti nelle sostanze dei chicchi di caffè verde, in modo da renderli palatabili.

Perchè preparare delle bevande/estratto di caffè verde?

La maggior parte dei benefici dichiarati provengono dagli antiossidanti e da altre sostanze di cui si attenua la potenza se sottoposte a temperature superiori ai 150 °C (come nel caso del caffè nero che viene tostato).

Tuttavia quando si mettono a bollire i chicchi di caffè verde la temperatura non supera mai i 100 °C, una buona temperatura, alta abbastanza per attivare e/o potenziare le specie antiossidanti e convertire le sostanze sgradevoli in più altre palatabili. Il caffè tostato scuro contiene un relativamente piccolo ammontare di queste sostanze, mentre i tostati più leggeri ne contengono di più… e i chicchi verdi non tostati ne contengono la maggior parte.

Prendere in considerazione la caffeina

Leggendo sul Swiss Water Process la procedura per fare il caffè decaffeinato, apprenderete che la caffeina è una sostanza estremamente solubile in acqua: in grado di percolare nell’acqua fino a completa estrazione dai chicchi (è possibile rimuovere il 97% della caffeina). Quindi un sacco di caffeina abbandona il chicco di caffè verde per andare fuori nell’acqua!

La caffeina, tra le tante cose, dona al caffè un sapore amaro. Ecco perchè, se state cercando di preparare degli estratti di caffè verde con un sapore decisamente migliore, bisogna che lasciate i chicchi di caffè verde a macerare in acqua calda il tempo giusto per estrarre tutti i principi attivi benefici, senza portare in soluzione le sostanze che danno al caffè verde un saporaccio.

Step 2: selezionare i migliori chicchi di caffè verde

Chiunque desidera che il proprio cibo sia pulito e il più possibile privo di contaminanti. Il caffè verde è molto pulito, di solito libero di ogni contaminante analizzabile. Ma molti di voi hanno paura delle muffe, delle spore, aflatossine, etc, nonostante il rischio di trovare contaminazioni sia inferiore a quello che si corre tutti i giorni consumando frutta e verdura.

Detto ciò, sarebbe sempre buona cosa comprare dei chicchi di provenienza nota e certificata, che siano stati lavati in acqua, pelati con una fresatrice, e che non siano stati sottoposti a fermentazione per ottenere dei chicchi belli che pronti ad essere sbucciati.

I migliori chicchi di caffè verde che possiate comprare, per preparare un estratto ricco di antiossidanti, sono quelli raccolti in zone ad elevata altitudine: essi contengono una minore quantità di caffeina; sono più densi; hanno un aspetto migliore, più “pulito” e consistente; possiedono un aroma piacevole e simile ad un legume fresco (i migliori chicchi di caffè verde somigliano un sacco ai piselli).

Avvertenze!
L’aroma non dovrebbe MAI risultare sgradevole al naso!

Due località da cui provengono i migliori chicchi di caffè verde d’elevata altitudine sono Costa Tarrazu e Papua Nuova Guinea.

Non preoccupatevi della buccia sottile dei chicchi di caffè verde. Essa è chiamata “pula” o “pelle argentata”: molti ricercatori ritengono che sia la parte più salutare del chicco! Pertanto non serve rimuoverla.

Step 3: come bollire i chicchi di caffè verde

Se volete sciacquare i chicchi verdi, perchè sono troppo polverosi o perchè volete semplicemente lavarli, fatelo molto velocemente in un colino (o uno scolapasta) ma non togliete la pula, perchè andreste a rimuovere la nutriente “pelle argentata”.

Il rapporto da utilizzare è quello di 1:3 (una tazza – da latte – di chicchi di caffè verde e 3 tazze di acqua).

Riempite la tazza con i chicchi di caffè verde e riponeteli dentro una casseruola (pentola o tegamino, fate voi) dalla capacità in volume di circa 1,5 – 2 litri. Successivamente aggiungete le 3 tazze d’acqua e portate il contenuto ad ebollizione, usando una fiamma alta.

Quando la soluzione bollirà, abbassate l’intensità della fiamma e lasciate la casseruola su fuoco lento per circa 12 minuti.

Di tanto in tanto mescolate i chicchi di caffè verde in modo da creare un buon contatto con l’acqua e in modo da non farli attaccare al fondo della casseruola.

Passati i 12 minuti togliete la casseruola dal fuoco e, dopo aver filtrato il prodotto ottenuto con un colino da cucina, mettetelo in una caraffa di vetro o in qualsiasi altro recipiente in cui si desideri conservare il l’estratto di caffè verde.

Lasciate quindi raffreddare per un po’ di tempo e mettetelo in frigo, quando avrà raggiunto la temperatura ambiente.

Per quanto riguarda i chicchi di caffè verde usati, li potete buttare o conservarli in frigo (al massimo un paio di giorni) per poterli riutilizzare la volta successiva.

step 4: deliziosi cocktails a base di caffè verde

Il gusto prevalentemente vegetale dell’estratto di caffè verde si abbina ad aromi di frutta taglienti ed acidi. I miei preferiti sono a base di mirtillo e/o di agrumi. Qui vi elenco un paio di ricette:

  • Tonico a base di mirtillo e lime: avrete bisogno di – 100g della bevanda a base di caffè verde che avete precedentemente preparato, 100g di lemon-soda o di acqua tonica al gusto di limone, 2 cucchiaini da caffè di succo di mirtillo. Miscelate e servite;
  • Green Coffee Fresca”: avrete bisogno di – 100g della bevanda a base di caffè verde che avete precedentemente preparato, 100g di lemon-soda o acqua tonica al gusto di limone, 2 cucchiaini da caffè di succo di pompelmo. Miscelate e servite;
  • Tè verde EXTREME: avrete bisogno di – 80g della bevanda a base di caffè verde che avete precedentemente preparato, 80g di acqua filtrata, 1 bustina di tè verde o 1 cucchiaino di foglie di tè verde in polvere. Il tè va fatto usando la miscela di acqua filtrata e l’estratto di caffè verde. Otterrete uno shot concentrato di antiossidanti al quale aggiungere a piacimento un pò di miele!;
  • Caffè verde Mojito: avrete bisogno di – 100g della bevanda a base di caffè verde che avete precedentemente preparato, 80g di ghiaccio tritato, il succo di mezzo lime, 5 foglie di menta fresca, sciroppo di zucchero di canna. Mescolate vigorosamente il ghiaccio con le foglie di menta in modo da frantumare le foglie di menta e far rilasciare una maggior quantità di aroma nel cocktail. Successivamente miscelate tutti gli ingredienti e servite;

Altre idee per usare l’estratto di caffè verde fatto in casa

Potreste anche utilizzare l’estratto dei chicchi di caffè verde come brodo per cucinare il riso o, in alternativa, potete congelarlo per settimane così da conservarlo in attesa di riutilizzarlo.

Avete delle ricette a base di caffè verde diverse dalle mie? Lasciatele nei commenti, sono molto curiosa di leggerle!

Autore | Viola Dante

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.

25 Commenti

  1. se prendo la pasticca della pressione e possso prendere green coffee e aumenta i battiti cardicaci?

    • Buonasera Maria Rita e benvenuta,
      il caffè verde potrebbe farle aumentare il ritmo cardiaco se preso ad alte dosi.
      Il problema che io, invece, mi porrei è: “siamo sicuri che se uso contemporaneamente caffè verde e la pillola per la pressione, questa non si abbassi troppo”?

      Se mi indica la motivazione che la spinge a comprare il caffè verde, probabilmente le posso confermare se il rischio valga la candela.

  2. Ciao mi chiamo Anna,
    Quando ho ordinato il caffè verde ho chiesto se c’erano contro indicazioni per quanto riguarda la tiroide visto che soffro di ipotiroismo e mi hanno assicurato di no anzi .. ora leggo che invece nn bisogna assumerlo

  3. Ho preso pasticche di caffè verde sono ipertesa con problemi di circolazione. è possibile mi gonfiano le gambe?da quando lo uso?grazxie

    • Buon pomeriggio Consuelo e benvenuta nel nostro blog.

      Con il suo stato di salute io Le consiglio vivamente di bloccare l’assunzione di caffè verde in qualsiasi forma, in quanto la caffeina contenuta in essi va ad aumentare il battito cardiaco, e di conseguenza la pressione sanguigna, e inoltre, essendo la caffeina un vasodilatatore, va ad aumentare i problemi di circolazione e il suo gonfiore alle gambe.

      Consiglio la lettura del seguente articolo che può farLe da guida:
      https://www.salute-e-benessere.org/salute/ipertensione-e-dieta-cibi-da-evitare-e-alimenti-indispensabili/

      Ci tenga aggiornate sul suo stato di salute.
      Un caro saluto

      Dott.ssa Elena Amato

  4. Cristina Orsomando

    Avevo scritto un messaggio ma nn lo vedo pubblicato.
    Lo riassumero’… dopo l’assunzione di caffe’ vetde 500 mg ho tachicardia.
    Soffro anche i ipertensione.
    Devo interrompere l’assunzione?

  5. Cristina Orsomando

    Salve, ho 57 anni e soffro di ipertensione.
    Ho acquistato Garcinia Green Coffee Complex perché divrei perdere 10 kg, , ma noto che ho diversi attacchi di tachicardia.
    L’estratto di Green Coffee Bean e’ pari a 500 mg.
    Puo’ essere pericoloso per la mia salute o solo fastidioso?
    Grazie a chi mi rispondera’.
    La mia mail e’
    [email protected]

    Cristina Orsomando

    • Sig.ra Cristina,
      in questi casi Lei dovrebbe immediatamente rivolgersi al suo medico curante, che potrebbe prontamente valutare il suo stato di salute e agire di conseguenza.
      La caffeina presente negli integratori dimagranti che ha comprato potrebbe giocare un brutto scherzo sia al suo cuore che alla sua pressione (già alta di suo).
      Ritengo che dovrebbe smettere immediatamente l’assunzione di caffè verde e approfondire la questione con un professionista che possa toccare con mano come lavori il suo cuore e che sbalzi di pressione Lei abbia.
      Per favore, non mi faccia stare in pensiero.

      ps. Forse questo articolo potrebbe aiutarla a prendere le scelte giuste per dimagrire: salti a piè pari i consigli del dr.oz sul green coffee.

  6. Io compro in torrefazione i chicchi di caffè verde e mi faccio le tisane. Ogni giorno preparo circa 1/2 l di acqua e metto a scaldare, quando sta per bollire metto 20-30 chicchi e lascio 2 min. L’acqua diventa verde e si stacca la superficie dai chicchi.
    Tolgo i chicchi verdi rimasti sul fondo e lascio quelle specie di “buccie” aggiungo cannella e zenzero e un altro mezzo litro di acqua fredda.
    Mangiando regolarmente perdo fino a 5 chili in 10 giorni. Ma dopo 10giorni smetto e ne assumo meno della metà e ogni 5 giorni.
    È l’unico prodotto con il quale dimagrisco senza fare niente.
    Gli effetti collaterali che ho riscontrato sono insonnia( durante i 10giorni faccio massimo 5 ore a notte mentre solitamente senza assumere caffè verde dormo 8-9 ore).
    Sono molto freddolosa ma quando bevo caffè verde ho caldo, mi sento pienissima di energie e mai stanca, i riflessi migliorano e mi migliora anche la vista da lontano e mi sveglio la mattina presto carica al 1000% anche se vado a dormire molto tardi.
    Però sento che i miei battiti cardiaci aumentano un po.

    • Salve Lisa, benvenuta nel nostro blog.

      Grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza e spero che torni a scriverci presto.
      Cordiali saluti

      Dott.ssa Elena Amato

  7. io sono molto paurosa..ho una ottima salute e vorrei perdere solo 5 o7 chili solo di pancia faccio attivita sportive.. e visto che non ho nessun problema ho paura che con questo rodotto rovini la mia salute… del resto il mio organismo è molto fedele a me stessa.. non aumento e non perdo chili…

  8. Salve io sono stata operata di un tumore alla tiroide posso usare il caffè verde?

  9. salve, sarò forse l’unica ma io ho provato questo prodotto per più di un mese ma non ho avuto nessun tipo di beneficio non ho perso neanche un kg pur facendo una dieta abbastanza equilibrata. 🙁

  10. Salve, io sn epilettica, ho dei noduli alla tiroide e dei problemi alle ovaie. Nn riesco a dimagrire in nessun modo e volevo provare con il caffè verde puro. Lo posso prendere o mi farebbe male. Nn ho crisi da più di 10 anni e la neurologa mi ha tolto l’antiepilettico. Spero di sì, perché mi sento disperata. Datemi un consiglio x piacere e grazie anticipatamente a chi mi risponderà

  11. fabrizio rinaldi

    salve, ho trovato questo articolo molto interessante. io ho una piccola torrefazione e volevo proporre nel mio locale dei pacchetti di caffe’ verde e dare alcune indicazioni su come berloa casa. ma non conosco le dosi esatte da consigliare. spero qualcuno di voi possa essermi d’aiuto !

  12. marco meriggi

    Io sono stata operata al seno e mi hanno messo in menopausa e prendo la pastiglia dei 5 anni posso usare caffè verde

  13. Non ho capito se abbassa o alza la pressione? Nei benefici site che aiuta ad abbassare negli effetti negativi che la alza…. quindi?????

    • La caffeina contenuta all’interno dei chicchi di caffè verde potrebbe AUMENTARE LA SUA PRESSIONE SANGUIGNA, tuttavia alcuni studi (fatti su soggetti che non soffrivano di una forma grave di pressione alta e che prendevano quantità esatte di Svetol, Naturex) si sono rivelati magnanimi verso i pazienti.

      Quindi se vuole comprare il caffè verde per curare la pressione arteriosa, lasci stare, e comunque si rivola sempre al suo medico di fiducia tutte le volte che si tratta di modificare la propria alimentazione con questi “super-frutti del momento”.

      Ok?

  14. Ognuno è diverso. Alcune persone a perdere peso quando sono stressati, e alcune persone aumentano di peso. Ho guadagnato 12 kg quando ho avuto problemi circa 2 anni fa. Certo, avrei voluto perdere questo peso. Ho provato estratto di caffè verde che ho ordinato da http://caffeperdimagrire.it/caffe-verde-estratto/. Molte persone dicono che è un prodotto meraviglioso. Ma per me non ha funzionato affatto. Sono molto deluso. Forse il mio corpo non è giusto per questo prodotto.
    Inoltre, mi spiace per il mio italiano. Mi sono trasferito in Italia circa un anno fa dalla Gran Bretagna e so che il mio italiano non è buono.

    • laurdav, ho capito bene il tuo italiano.
      devi solo perfezionarlo.
      Per dimagrire ci vuole tempo e dedizione.
      Fare attività fisica aiuta molto ed è il miglior modo per aumentare il metabolismo. Sicuramente meglio di comprare tisane magiche.
      Solitamente il problema più grande dell’alimentazione è la scelta dei cibi e poi le porzioni, davvero troppo abbondanti in certi casi.

  15. io ho consumato il caffè verde con l’aggiunta di un’alga della RYZOOM (azienda tedesca che vende per corrispondenza) . Era favoloso, purtroppo non lo trovo più in commercio. se qualcuno lo conosce fatemi sapere,grazie 🙂

  16. Mi era stato consigliato il caffè verde come coadiuvante nell’abbassamento del colesterolo nel sangue. Non ho trovato nelle indicazioni nulla in proposito. Io ho trovato il caffè verde in chicchi in torrefazione. devo macinarlo da sola, ma non è un problema. Vorrei sapere, in cucchiainni, quanto metterne in una normale moka.

    • Ciao rachele,
      purtroppo quando si parla colesterolo noi possiamo solo tamponare attraverso l alimentazione.
      Un buona parte infatti viene sintetizzata de novo dal nostro organismo.
      Non saprei dirti quanta metterne in cucchiaini, ma fai conto che, nello studio riportato, i medici hanno usato dai 700 mg ai 1050 mg di caffè verde macinato.
      E’ poco se pensi che quando metti su la caffettiera stai utilizzando circa 15/20 grammi di caffè.
      Un cucchiaino probabilmente è tra i due e tre grammi.
      Quindi nel tuo caso mezzo!

      Ma sei sicura che funzioni il caffè verde per abbassare il colesterolo?
      (rispondo) Al momento non ci sono rilevanti evidenze scientifiche.
      Quindi io ti suggerirei di ripulire la dieta, fare poco di moto e puntare su già noti omega-3 (anche sotto integratori).

      Ecco degli articoli che probabilmente ti potranno aiutare nella lotta contro il colesterolo, risparmiando anche sul caffè verde o sugli integratori (che non sempre ci possiamo permettere):

      colesterolo-ecco-tutti-cibi-che-ti-fanno-bene;
      vuoi-abbassare-il-colesterolo-ecco-come-fare