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Può Mangiare Solo Caramelle: La Strana Malattia Del Piccolo Finley

Una grave forma allergica gli impedisce di nutrirsi alla stregua degli altri esseri umani ma gli permette, al contrario, di cibarsi solo ed esclusivamente di caramelle.
Molti (soprattutto bambini) invidierebbero, di primo acchito, il problema di Finley Ranson, un bimbo di soli tre anni affetto da una rara forma di allergia, la gastroenterite eosinofila che lo rende intollerante a qualsiasi tipo di alimento, fatte salve le caramelle alla menta.
Mamma e papà sono afflitti e costernati e le stanno provando tutte perchè il loro piccino guarisca.

LA MALATTIA

Detto in soldoni, questa malattia infiammatoria è caratterizzata dalla sovrapproduzione di globuli bianchi a carico dell’apparato digerente. In sostanza gli eosinofili, globuli bianchi normalmente implicati nei processi allergici, si infiltrano nella parete gastro-intestinale e respingono qualsiasi tipo di cibo proprio come se combattessero un agente esterno.
Gli effetti della malattia vanno dal senso di pesantezza ed affaticamento, alla nausea, al vomito vero e proprio, al dolore addominale, diarrea, alla perdita di peso.
Le aree più colpite sono lo stomaco e l’intestino tenue. Le cause di questa malattia, non sono ancora note, vista la minima percentuale delle persone che ne sono colpite.
Quello che si sa è che la gestroenterite eosinofila non è ereditaria e colpisce indistintamente entrambi i sessi.

P U B B L I C I T A'

LA VITA DI FINLEY

Il piccolo Finley vive a Battlesbridge, nella contea di Essex, accudito dalle amorevoli attenzioni di mamma e papà.

A nutrire il piccino, ci pensa un apposito tubo alimentare attraverso cui i cibi vengono immessi direttamente nello stomaco.

L’unico alimento cui Finley non risulta affatto intollerante sono le caramelle alla menta di cui fa incetta tanto che, dichiara mamma Rhys al giornale Mirror, “ne consuma circa 3.650 ogni anno”.
“Finley non può mangiare altro che caramelle ed ogni giorno viene nutrito sei volte”, ha dichiarato la giovane madre, “ho provato persino a fondere le caramelle per creare un pasto-variante. Sono ovviamente di parte ma mio figlio è incredibile. Anche se la sua cena si compone di tre portate di ghiaccio tritato, un lecca lecca e qualche dolcetto, lui è stato comunque felicissimo di festeggiare il Natale”.
Nonostante l’allergia alimentare, raccontano i genitori, il piccolo ama uscire ed andare nei pub che sono i suoi posti preferiti.
I genitori hanno provato a somministrare diversi alimenti al bambino ma ciascuno gli ha provocato una grave reazione allergica.
“Su suggerimento di un’altra madre”, ha detto la mamma di Finley, “ho provato a dargli il ghiaccio tritato. Quello che mi preoccupa è che i medici attualmente non hanno idea del perché il corpo del mio bimbo sia in grado di tollerare alimenti zuccherati come le caramelline”.
Sin dalla diagnosi, il piccolo è stato sottoposto ad una serie di test genetici. Rhys ora si occupa a tempo pieno del figlio con l’aiuto del marito Brett, 31 anni, costruttore.
Anche la sorella più grande di Finley, Georgia, di 5 anni, sembra soffrire di una forma meno grave della stessa malattia.
“Non abbiamo registrato alcuna allergia o qualche cosa di simile prima di avere i nostri bambini. Alcuni membri delle nostre famiglie hanno allergie alimentari lievi ma niente di grave”, rintuzzano mamma e papà che non si danno pace e si addebitano anche colpe che non hanno. “Può essere difficile e a volte, come mamma ti chiedi se la colpa è di qualche tuo gene difettoso”.

Gli amici e la famiglia di Finley hanno raccolto più di 10.000 sterline per finanziare la ricerca della sua malattia. Ross Stanley, portavoce della casa dolciaria Fox, ha detto: “il mio sostegno ed affetto vanno a Finley ed alla sua famiglia. Sono lieto di sapere che i nostri dolci Fox’s Glacier gli siano di aiuto e sono contento che grazie a noi, il piccolo possa in qualche modo alimentarsi”.

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.