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Nodulo Duro Sul Collo: Che Esami Fare?

Tempo addietro abbiamo parlato in maniera piuttosto approfondita dei noduli, oggi chiariremo gli accertamenti da fare nel caso in cui ci si imbatta in un nodulo che magari non fa male e tende ad ingrossare.

Il primo specialista al quale rivolgersi è l’otorinolaringoiatra che con una semplice palpazione della zona d’interesse, e dando un’occhiata al collo, potrà fare una prima considerazione sulle cause e origini del nodulo duro.

Ricordiamo che la presenza di tumefazioni può avere sia cause neoplastiche che non, quindi non allarmatevi. Potrebbe trattarsi ad esempio di processi infiammatori locali.

Per quanto riguarda la paura di un tumore, invece, bisogna precisare che questi possono essere benigni come maligni.

Tra i tumori benigni nelle vicinanze del collo ci sono quelli a danno delle ghiandole salivari (nei pressi delle orecchie e sotto la branca orizzontale della mandibola), della tiroide (proprio al centro del collo o leggermente di lato), paragangliomi o gliomi (tumori vascolari localizzati su un lato del collo), cisti congenite (ma che possono comparire anche più in là con l’età), tumori nervosi (neurinomi), laringoceli (cisti piene d’aria localizzate nella parte laterale del collo).

Veniamo ora ai tumori maligni.
Eventuali tumefazioni del collo farebbero pensare anche a dei tumori maligni della tiroide o delle ghiandole salivari o tumori secondari localizzati nei linfonodi del collo (metastasi).

E nel caso in cui non ci fossero delle tumefazioni al collo?
In questa eventualità si potrebbe pensare ad una malattia del sangue: linfomi.

Che accertamenti fare?

Dopo essersi rivolti all’otorinolaringoiatra, esami più specifici sono:

1. endoscopia delle prime vie aeree e digestive;
2. esami del sangue;
3. Ecografie o TAC o una risonanza magnetica o PET;
4. Agoaspirazione della tumefazione.

Cosa aspettarsi?

In caso di grossi noduli duri al collo il trattamento principe è la chirurgia che opererà in maniera diversa a seconda del caso.

Se, ad esempio, si parla di linfonodi, allora si potrebbe andare da una “semplice” linfoadenectomia a uno svuotamento laterocervicale.

Per le ghiandole salivari invece occorre prestare attenzione alle strutture nervose (nervo facciale ed i suoi rami), per evitare paralisi ed avversi esiti estetici.

Stessa sorte, ma con nervo diverso, per i noduli neoplastici della tiroide.

Ovviamente in caso di tumori benigni è sufficiente la sola asportazione chirurgica mentre per i tumori maligni potrebbe esser necessario usare anche dei trattamenti radio e chemioterapici.

Autore | Viola Dante

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.