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L’Obesità Accorcia La Vita

Le persone obese muoiono prima rispetto a quelle normopeso.
La conferma ufficiale a quanto si poteva intuitivamente ipotizzare, arriva da un gruppo di ricercatori americani che hanno esaminato i risultati del National Health and Nutrition Examination Survey, riferiti agli anni che vanno dal 1988 al 1994 insieme ai file di mortalità del National Death Index dell’anno 2006, secondo quanto espresso dall’ American Journal of Public Health.

I risultati che emergono dalla ricerca tratteggiano un quadro molto chiaro: gli adulti obesi muoiono 3,7 anni prima (per disparate cause) rispetto agli adulti normopeso e 1,6 anni prima (per malattie cardiovascolari) rispetto a soggetti adulti che presentano un peso nella norma.
I soggetti più a rischio sono gli adulti obesi di età compresa tra i 45 ed i 64 anni che muoiono 12.8 anni prima rispetto a coloro che sono normopeso.

Lo studio ha esaminato il rapporto che sussiste tra il livello di indice di massa corporea ed il rischio di mortalità, tra gli americani di 18 anni. Questa analisi indagava la velocità con cui gli individui in sovrappeso o obesi, morivano.

Lo studio ha riscontrato che l’obesità è stata associata ad un tasso di morte maggiore del 20% per tutte le cause o per quelle correlate strettamente a malattie cardiovascolari“, si legge sull’American Journal of Public Health.

Gli autori dello studio non hanno dubbi: “questi risultati“, sottolineano, “evidenziano l’impatto dell’obesità sullo stato di salute, il suo effetto invecchiamento ed il suo influsso sulle morti premature tra gli adulti negli Stati Uniti; inoltre essi suggeriscono che le conseguenze dell’obesità sulla popolazione degli Stati Uniti devono ancora essere analizzate sotto un altro profilo: il tasso di obesità riscontrato attualmente nei bambini e negli adolescenti“.

Per ridurre le probabilità di diventare in sovrappeso, è possibile attenersi ad una serie di prescrizioni di buona condotta, come il mangiare sano prediligendo un’alimentazione a base di frutta, verdura e cereali; praticare quotidianamente 20 minuti di attività fisica regolare; informarsi sul menù del ristorante in cui ci recheremo (per avere, anzitempo, un quadro chiaro sugli alimenti ipocalorici che potremo consumare); bere almeno un bicchiere pieno d’acqua o di tè freddo prima di mangiare (in questo modo faciliteremo il processo digestivo e, sentendoci maggiormente pieni, saremo portati a mangiare di meno); prediligere porzioni a misura di bambino sia quando mangiamo a casa che fuori; cercare di ordinare, al ristorante, per primi il nostro pasto (in questo modo, avremo meno probabilità di essere influenzati dalle scelte degli altri commensali); chiedere quali ingredienti compongono un determinato piatto, se non siamo certi sulla sua composizione.
Tra le regole di buona condotta, c’è anche il riposo. Dormire bene (gli esperti suggeriscono un riposo di otto ore a notte) ridurrà la nostra propensione a consumare grandi quantità di cibi calorici durante il resto della giornata.

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.