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Linfoma Di Hodgkin: Guida Completa

Il linfoma di Hodgkin (detto anche morbo di Hodgkin) è un tumore delle ghiandole linfatiche.

In questa malattia, si ha una crescita anomala delle cellule del sistema linfatico, il che compromette la capacità dell’organismo di combattere virus e batteri.

Il linfoma di Hodgkin è uno dei due tipi di tumori al sistema linfatico più comuni. L’altro tipo si manifesta più spesso.

Grazie alle nuove scoperte e ai progressi nei trattamenti e nelle diagnosi, le possibilità di recupero completo sono molto aumentate ultimamente.

Sintomi

I sintomi del linfoma di Hodgkin sono:

» Gonfiore idei linfonodi del collo, ascelle o inguine, senza dolore
» Senso di affaticamento cronico
» Febbre e brividi
» Traspirazione abbondante durante la notte
» Calo di peso senza apparente motivo – fino al 10 per cento o più del peso corporeo
» Mancanza di appetito
» Prurito
» Sensibilità agli effetti dell’alcol o dolore ai linfonodi dopo l’assunzione di alcolici

Quando consultare il medico

Consultare il medico se si hanno sintomi che destano preoccupazione.

Cause

Le cause che provocano il linfoma di Hodgkin non sono ancora conosciute.

Il linfoma di Hodgkin più si verifica quando si verifica una mutazione genetica all’interno di una cellula specializzata nel combattere le infezioni chiamata cellula B. Questo permette alle cellule di dividersi rapidamente e di continuare a vivere quando invece una cellula sana morirebbe. Vengono così prodotte cellule B in quantità anomale, sovraccaricando il sistema linfatico, insieme alle cellule sane provocando i sintomi del linfoma di Hodgkin.

Esistono vari tipi di linfoma di Hodgkin, a seconda delle cellule coinvolte nella malattia e sul loro comportamento. A seconda del tipo viene impostata una diversa terapia.

Linfoma di Hodgkin classico

Il linfoma di Hodgkin classico è il più frequente. Esso si può dividere ulteriormente in sottocategorie. Chi soffre di linfoma di Hodgkin classico ha cellule di dimensioni anomale, chiamate di Reed-Sternberg nei linfonodi.

P U B B L I C I T A'

I sottotipi di linfoma di Hodgkin classico sono:

Linfoma di Hodgkin – sclerosi nodulare
Linfoma di Hodgkin a cellularità mista
Linfoma di Hodgkin classico povero di linfociti
LInfoma di Hodgkin classico, ricco di linfociti

Il linfoma di Hodgkin con prevalenza di linfociti

E’ un tipo di linfoma di Hodgkin molto più raro e crea grandi cellule anormali che a volte sono chiamate cellule popcorn a causa del loro aspetto. La cura per questo linfoma può essere diversa. Se diagnosticato precocemente, questo tipo di linfoma può essere trattato in maniera più efficace.

Fattori di rischio

I fattori che possono aumentare il rischio di linfoma di Hodgkin sono:

→ Età. Il linfoma di Hodgkin si presenta più probabilmente in persone di età compresa tra i 15 e i 30, e a chi ha più di 55 anni.

→ Precedenti casi di linfoma in famiglia. La presenza in famiglia di membri con linfoma di Hodgkin o linfoma non Hodgkin aumenta il rischio di sviluppare un linfoma di Hodgkin.

→ Sesso. Gli individui di sesso maschile hanno una probabilità leggermente maggiore di sviluppare un linfoma di Hodgkin.

→ Precedente infezione di Epstein-Barr. Le persone con infezioni causate dal virus di Epstein-Barr, come la mononucleosi infettiva, sono più a rischio di sviluppare il linfoma di Hodgkin.

→ Indebolimento del sistema immunitario. Chi ha un sistema immunitario debole ad esempio a causa di HIV / AIDS o per aver subito un trapianto di organi che richiede l’assunzione di farmaci immunosoppressori , è più a rischio di linfoma di Hodgkin.

Prepararsi alla visita medica

Fare una visita medica qualora si abbiano sintomi che destano preoccupazione. Dopo la diagnosi, il medico potrebbe suggerire di consultare uno specialista, ad esempio un ematologo, un oncologo o un radioterapista.

Dato che le visite sono spesso brevi, è opportuno arrivare preparati all’appuntamento con il medico. Ecco alcuni suggerimenti per sfruttare al meglio il tempo a disposizione.

Cosa fare

– Seguire eventuali restrizioni pre-appuntamento. Tenersi informati su determinate procedure da seguire prima della visita, ad esempio restrizioni nella dieta prima di effettuare la visita.
– Fare una lista di tutti i sintomi, compresi quelli che possono sembrare estranei al problema
– Elencare tutte le informazioni personali, compresi eventi particolari o situazioni di stress.
– Fare una lista dei farmaci e integratori assunti
– Farsi accompagnare da un familiare o un amico, per aiutarvi a memorizzare tutte le informazioni che il medico fornirà
– Fare una lista di domande da porre al medico

Dato che il tempo della visita è limitato, è opportuno fare una lista delle domande da fare al medico in modo da ottimizzare al meglio il tempo. Partire dalle domande più importanti e passare via via a quelle di minor rilevanza. In caso di linfoma di Hodgkin, ecco alcune domande importanti da poter porre al medico:

• Qual è la causa dei miei sintomi?
• Vi sono altre possibili cause per la mia malattia?
• Quali esami devo fare?
• La mia condizione è temporanea o permanente?
• Come posso agire?
• Vi sono alternative all’approccio primario?
• Ho anche altre condizioni di salute. Come posso fare per gestirle al meglio?
• Devo seguire particolari restrizioni?
• Devo consultare uno specialista? Quanto costa? L’assicurazione copre i costi della visita?
• Devo fare una biopsia?
• Esiste la versione generica del farmaco che mi ha prescritto?
• Ci sono opuscoli o siti web che posso consultare?

Oltre alla lista di domande, non esitate a chiedere ulteriori informazioni se ne avvertite il bisogno.

Cosa aspettarsi dal medico

Il medico potrebbe porre alcune domande, tenersi preparati a rispondere in modo da sfruttare al meglio il tempo a propria disposizione. Il medico può chiedere:

• Quando sono iniziati i sintomi?
• I sintomi sono continui o occasionali?
• Quanto sono gravi i sintomi?
• C’è qualcosa che allevia i sintomi?
• C’è qualcosa che peggiora i sintomi?
• Qualcuno nella Sua famiglia ha avuto il cancro, tra cui il linfoma di Hodgkin?
• Nella Sua famiglia vi sono casi di disturbi al sistema immunitario?
• Ha sofferto di infezioni in passato?
• Lei o la sua famiglia è stato esposto a sostanze tossiche?

Esami e diagnosi

Per diagnosticare il linfoma di Hodgkin si possono effettuare i seguenti esami:

» Esame fisico. Il medico durante un esame fisico può controllare se vi sono linfonodi gonfi, su collo, ascelle e inguine, così come milza o fegato gonfi.

» Esami del sangue. Con le analisi del sangue si può controllare se vi sono segnali di possibile cancro.

» Esami di imaging. Si possono eseguire esami come i raggi X, la tomografia computerizzata (CT) e la tomografia a emissione di positroni (PET).

» Operazione chirurgica. Si può eseguire un piccolo intervento chirurgico per rimuovere o il linfonodo ingrossato in tutto o o in parte per eseguirvi dei test. Il campione viene analizzato da un apposito laboratorio. Se vi è la presenza di cellule di Reed-Sternberg anomale viene fatta la diagnosi di linfoma di Hodgkin.

» Prelevamento di midollo osseo per eseguire dei test. Si può effettuare una biopsia del midollo osseo per determinare segnali di tumore nel midollo osseo. Per la biopsia si utilizza un ago per prelevare una piccola quantità di midollo osseo, e sangue.

Gli stadi del linfoma di Hodgkin

Dopo la diagnosi di linfoma di Hodgkin, viene anche stabilito lo stadio del tumore, per determinare il tipo di trattamento da seguire.

Gli stadi del linfoma di Hodgkin sono:

○ Stadio I. Il tumore è limitato a un solo organo o linfonodo.
○ Stadio II. In questo caso, il tumore è in due linfonodi o il tumore ha invaso un organo ed i linfonodi vicini ma è ancora circoscritto ad una limitata parte del corpo.
○ Stadio III. Nel III stadio il cancro si diffonde nei linfonodi sia sopra che sotto il diaframma, Il cancro può trovarsi anche in una porzione di tessuto o di un organo in prossimità dei linfonodi o nella milza.
○ Stadio IV. E’ la fase più avanzata del linfoma di Hodgkin. Le cellule tumorali si trovano in diversi organi e tessuti. In questo stadio sono coinvolti non solo i linfonodi, ma anche altre parti del corpo, le ossa, il fegato, e altri organi.

Inoltre, vengono utilizzate le lettere A e B per indicare se sono comparsi o meno i sintomi di linfoma di Hodgkin:

– ” A ” significa che non si presentano sintomi visibili.
– “B” indica che vi sono sintomi significativi, come una febbre persistente, perdita di peso senza motivazione apparente o intensa sudorazione notturna.

Trattamenti e cure

A seconda dello stadio e del tipo di linfoma di Hodgkin , dalle proprie preferenze e dallo stato di salute generale, vi sono vari tipi di cure e trattamenti. Lo scopo del trattamento è distruggere il maggior numero possibile di cellule tumorali.

Chemioterapia

Nella chemioterapia si utilizzano farmaci contenenti sostanze chimiche per neutralizzare le cellule maligne. Tali farmaci si diffondono in tutto il corpo attraverso il flusso sanguigno.

La chemioterapia è spesso utilizzata insieme alla radioterapia sui pazienti affetti da linfoma di Hodgkin di tipo classico in fase iniziale. La radioterapia di solito viene fatta dopo la chemioterapia. Nel linfoma di Hodgkin in stadio avanzato, la chemioterapia viene spesso utilizzata insieme alla radioterapia.

I farmaci chemioterapici esistono sia sotto forma di pillola, che per endovena e possono essere assunti in entrambi i modi. Esistono diverse combinazioni di farmaci per per trattare il linfoma di Hodgkin.

Gli effetti collaterali della chemioterapia dipendono dal tipo di farmaci che vengono somministrati. I più comuni sono nausea e perdita di capelli. Vi possono essere disturbi più gravi come ad esempio danni cardiaci, danni ai polmoni, problemi di fertilità e l’insorgere di altri tumori, come la leucemia.

Radioterapia

Con la radioterapia si utilizzano i raggi X per distruggere le cellule tumorali. Questa procedura può essere attuata da sola, ma solitamente viene fatta dopo la chemioterapia. Chi è affetto da linfoma di Hodgkin con prevalenza di linfociti, in stadio iniziale, in genere viene sottoposto solamente a radioterapia.

In questa procedura il paziente si stende su un tavolo e una grossa macchina gira intorno al corpo, dirigendo le radiazioni su punti specifici. Le radiazioni possono essere mirate ai linfonodi interessati e ai tessuti circostanti nei quali il tumore potrebbe sfociare. La durata di questo trattamento dipende dalla gravità della malattia.

Alcuni effetti collaterali della radioterapia sono pelle arrossata e perdita di capelli nella zona in cui viene applicata. Spesso dopo il trattamento ci si sente molto affaticati. Tra gli altri effetti collaterali si possono avere problemi cardiaci, ictus, problemi alla tiroide, infertilità e a cancro in altri organi, come seno o polmoni.

Trapianto di cellule staminali

Nel trapianto di cellule staminali il midollo osseo malato viene sostituito con cellule sane che producono nuovo midollo osseo. Nel caso vi sia una recidiva nonostante il trattamento, questa procedura può essere molto utile.

Quando si effettua un trapianto di cellule staminali, le cellule staminali del sangue vengono prelevate e congelate. Successivamente si viene sottoposti a chemioterapia e radioterapia per distruggere le cellule cancerose nel corpo. Infine le cellule staminali vengono scongelate e reintrodotte nell’organismo per endovena. Le nuove cellule staminali aiutano produrre midollo osseo sano.

Medicina alternativa

Non esistono medicine alternative per curare il linfoma di Hodgkin.
Esistono però alcune pratiche utili per affrontare lo stress del trattamento chemioterapico e alleviare i sintomi.
Eccone alcune qui di seguito:

– agopuntura
– massaggio
– aromaterapia
– meditazione

Supporto

Affrontare una diagnosi di linfoma di Hodgkin può essere molto complicato e stressante. Ecco alcune risorse per affrontare la situazione :

– Cercare ulteriori informazioni su linfoma di Hodgkin. Cercare di raccogliere più informazioni possibili sulla propria condizione in modo da sentirsi più consapevoli riguardo le decisioni da prendere sulla terapia e la cura. Consultare il medico e cercare informazioni in biblioteca e su Internet. Si possono trovare ulteriore informazioni presso il National Cancer Institute e l’American Cancer Society.

– Mantenere un forte sistema di supporto. Mantenere un atteggiamento positivo può aiutare a fronteggiare meglio i problemi, le preoccupazioni e le ansie che potrebbero presentarsi. Gli amici e i familiari possono essere molto di aiuto, ma potrebbero anche avere problemi ad affrontare la malattia. Può essere quindi utile rivolgersi ad un gruppo di sostegno specifico.

– Fissare obiettivi ragionevoli. Stabilire degli obiettivi aiuta a sentire la situazione sotto controllo e ottenere più fiducia. Evitare di impostare obiettivi impossibili. Si potrebbe non essere in grado di lavorare a tempo pieno, ma si potrebbe comunque lavorare part-time. Molte persone trovano utile continuare a lavorare.

– Prendere tempo per se stessi. Mangiare sano, rilassarsi e riposare a sufficienza può aiutare a combattere lo stress e la fatica causati dal cancro. Pianificare inoltre i tempi per riposare di più.

– Rimanere attivi. Se si ha il cancro non si deve necessariamente smettere di fare quello che piace. Se ci si sente abbastanza bene, si possono svolgere tutte le normali attività. E ‘importante rimanere il più attivi possibile.

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.