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Legame Tra Stato Psicologico e Perdita Di Peso

Uthra Ganesh, 41 anni, ha combattuto contro l’obesità per quasi tutta la sua vita. Era sovrappeso da bambina, ed ha continuato ad esserlo durante l’adolescenza, giovinezza ed età adulta. Ha provato tutto il possibile, dalle diete al limite del digiuno, diete di soli liquidi, diete di sole proteine, pilates, yoga e camminata.
La sua famiglia aveva paura di relazionarsi con lei, perché era costantemente affamata ed irritabile. Solo una cosa restava costante: il suo peso. Nonostante tutto, il peso restava costante, e occasionalmente, aumentava anche di qualche chilo. “Ora, ho rinunciato. Cammino per un’ora tutti i giorni ma non mi preoccupo più di perdere peso. Ho iniziato ad accettarmi per come sono” , dice.

Ci sono molte altre Uthra (nome fittizio) che hanno fatto molti sforzi senza ottenere risultati. Gli esperti ora si domandano se vi sia un terzo componente fondamentale che influenza la perdita di peso – la mente. Essi credono che finché la mente è convinta del problema, la perdita di peso sarà difficile. Il consulente psichiatra D. Srinivasan del KMCH Hospital, Coimbatore, dice “Poche persone notano la relazione tra stress e gestione del peso. Parliamo di fame nervosa o abbuffate, ma non di come lo stress causa l’insulino-resistenza e induce il corpo ad accumulare più grasso.” Durante le sue terapie di gruppo, il dott. Srinivasan ha notato variazioni notevoli in persone obese – grazie a tecniche di pensiero positivo e di rilassamento.

P U B B L I C I T A'

“Molto spesso, coloro che combattono contro l’obesità hanno molte emozioni soffocate che non sono consapevoli di avere. Hanno bisogno di aiuto per comprendere i loro sentimenti e la loro depressione non apparente”, spiega. “Attraverso varie tecniche aiutiamo queste persone a risolvere i loro conflitti interni ,e gli diamo suggerimenti riguardo l’immagine del corpo e il peso ideale. Questo è più efficace nelle persone che si sentono molto a disagio nel loro livello di forma fisica e aspetto esteriore” , dice.

Questo tipo di motivazione dovrebbe inoltre diminuire il numero di persone che abbandonano i programmi di fitness. La consulente nutrizionista con sede a Chennai, Dharini Krishnan, è d’accordo sul fatto che potrebbe funzionare.
“Un ulteriore aiuto per combattere l’obesità è sempre il benvenuto. Non l’ho ancora provato con i miei clienti, ma se funziona, perché no?”
Dice che solo il 20% delle persone seguono fedelmente i loro programmi dietetici e di fitness. “Le ragioni sono molteplici. Per le casalinghe è il fatto di avere a portata di mano il cibo 24 ore su 24, per i professionisti si tratta della pressione costante del lavoro, e per quanto riguarda i bambini obesi, quante madri avrebbero il cuore di rifiutare il cibo al proprio bambino? Tutte queste sono valide ragioni, ma dobbiamo aiutare le persone ad aiutare se stesse.”

L’esperto di fitness Ajit Shetty riconosce il potere della mente sul corpo. “La chiave è la motivazione. La mente deve essere più forte del corpo per far seguire il programma di fitness alle persone. Ecco perché gli allenatori controllano la dieta, il programma di attività fisica e il consumo di cibo. Prendiamo tutte queste informazioni e creiamo un programma personalizzato per il cliente. Ajit dice anche che obiettivi facilmente raggiungibili assicurano che i clienti seguano il programma. “Anziché mostrare il quadro generale, è utile parlare dell’immediato futuro. Se perdono qualche chilo in un certo tempo, sentiranno un senso di realizzazione. Vorranno provare di nuovo quella sensazione. Quindi convincere la mente è essenziale.”
Aggiunge il dottor Srinivasan: “Tutti parlano di usare la carota per convincere le persone a fare fitness. Ma se qualcuno si sente a suo agio a portare tutto quel peso in eccesso ed è più felice seduto sul divano? Bisogna accendere un piccolo fuoco sotto il divano per convincere la persona a correre verso la carota. Questo è ciò che succede in una sessione dallo psichiatra.”

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.