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La Chirurgia Bariatrica Cura Alcune Patologie Correlate All’Obesità

Negli Stati Uniti, più di 100 milioni di cittadini soffrono di diabete o di patologie pre-diabetiche e oltre 72 milioni sono obesi. I 2/3 di adulti diabetici soffrono anche di obesità, a sua volta associata a più di quaranta diversi problemi di salute, tra cui malattie cardiache, cancro, apnea del sonno e disturbi ortopedici.

Il mese scorso, l’American Medical Association si è unita ad altri gruppi influenti, tra cui il National Institutes of Health, la Pubblica Amministrazione in sicurezza sociale e la Medicare, nel dichiarare l’obesità una malattia. Ciò dovrebbe migliorare notevolmente l’accesso dei pazienti ai trattamenti, che sono ormai diventati una necessità critica, poiché l’obesità ed i problemi medici associati ad essa tendono a peggiorare con il tempo. Le patologie possono essere in parte trattate con farmaci e altre terapie, ma il problema di fondo rimane l’obesità. Dieta ed esercizio fisico sono sempre i migliori punti di partenza per perdere peso ma, purtroppo, i tassi di esperienze fallimentari sono alti.

La chirurgia per la perdita di peso (chirurgia bariatrica) ha il tasso maggiore di successo per l’obesità e le sue patologie correlate, ma è sempre stata vista come opzione in ultima istanza e percepita come trattamento pericoloso. Tale punto di vista sta cambiando per merito dell’introduzione di procedure più sicure e di successo nella diminuzione del diabete, a tal punto che l’American Society for Metabolic Surgery e l’Associazione Americana degli Endocrinologi Clinici ora includono la chirurgia bariatrica come opzione di trattamento nella lotta contro l’obesità. Una procedura chirurgica, la gastrectomia, ha dimostrato di essere sicura e utile per gli individui che soffrono di problemi correlati all’obesità. Evita tutte le potenziali complicanze delle operazioni di bypass più complesse, così come i problemi dovuti ad un corpo estraneo nelle procedure di bendaggio gastrico. Si riduce infatti il volume dello stomaco senza cambiare nulla nell’intestino (come nel bypass gastrico) e senza l’introduzione di un corpo estraneo (come nel bendaggio gastrico). Questo permette un equilibrio tra la dimensioni delle porzioni e la gamma di scelte alimentari, con meno effetti collaterali.

P U B B L I C I T A'

Le compagnie di assicurazione hanno iniziato approvando le gastrectomie nel 2010, portando ad un aumento negli Stati Uniti dal 2% del 2008 al 44% nel 2012, fra tutte le procedure gastriche: l’effetto della gastrectomia è simile ad una normale perdita di peso e di guarigione dal diabete come succede grazie alla più complessa operazione di bypass gastrico, ma con rischio molto più basso. Storicamente, i chirurghi erano restii a proporla ai pazienti perché comporta la rimozione della maggior parte del volume dello stomaco e non è reversibile; si era anche pensato che la perdita di peso sarebbe stata inadeguata o si sarebbe verificato addirittura un aumento di peso, perché era un’operazione che si limita a ridurre il volume dello stomaco ma i risultati negli ultimi cinque anni hanno dimostrato che la procedura si traduce in perdita di peso duratura e miglioramento del diabete. C’è anche qualche prova che l’asportazione della parte dello stomaco comprenda anche la rimozione della maggior parte delle cellule che producono l’ormone della fame: questo potrebbe spiegare perché la procedura ha risultati di dimagrimento migliori del previsto.

La maggior parte dei pazienti diabetici in sovrappeso che scelgono questa procedura sono felici di avere meno appetito, di sentirsi subito pieni e che le piccole porzioni di cibo li facciano sentire sazi più a lungo, senza parlare del rapido miglioramento del loro diabete, fino al punto che non hanno più bisogno di insulina o di farmaci anche per via orale.

Per maggiori informazioni visitate il sito del California Pacific Medical Center di San Francisco: www.cpmc.org

03 luglio 2013

Autore | Daniela Bortolotti

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.