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Intolleranza Al Lattosio: 7 Miti Da Sfatare

Oltre sette milioni di individui soffrono di un certo grado di intolleranza al lattosio. Pensate di sapere tutto quello che c’è da conoscere su questa condizione? Potreste restare sorpresi…

Falso mito: intolleranza e allergia al latte sono la stessa cosa.

Intolleranza al lattosio e allergia al latte sono condizioni di salute completamente diverse. “L’intolleranza al lattosio è un deficit enzimatico“, spiega la Dott.ssa Dayna Weiten, dietista di Winnipeg. “La lattasi è necessaria per digerire lo zucchero nel latte e, in caso di intolleranza al lattosio, il corpo semplicemente non sta producendo abbastanza lattasi e non può gestire un carico di lattosio”, sottolinea la Weiten. Una allergia al latte significa che il corpo sta avendo una reazione immunitaria alla proteina contenuta nel latte.
Un’altra importante differenza: una allergia al latte può essere pericolosa per la vita. Una intolleranza al lattosio può essere molto scomoda, ma non c’è rischio di danno irreparabile quando si beve latte.

Falso mito: se si è intolleranti, non si può mai bere latte.

Se sapete di avere una intolleranza al lattosio , non significa che il latte sia off-limits da ora in poi. Vuol semplicemente dire che, dal momento che non avete l’enzima che digerisce lo zucchero del latte, è necessario stare attenti a non “inondare” il vostro organismo con il lattosio. Potete bere il latte senza lattosio, per esempio, o prendere le compresse di lattasi prima di bere il latte.

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Falso mito: intolleranti al lattosio si nasce.

Pochissime persone sono nate intolleranti al lattosio. “Esserlo da tutta la vita è estremamente raro“, conferma la Dott.ssa Weiten, aggiungendo: “Le probabilità di averlo tendono ad aumentare con l’età“. Altri fattori di rischio, oltre all’avanzare dell’età, includono alcune infezioni intestinali, malattie e trattamenti contro il cancro.

Falso mito: di solito si hanno i sintomi diverse ore dopo aver bevuto il latte.

In genere, i sintomi da intolleranza al lattosio si possono verificare già 20 o 30 minuti dopo aver assunto l’alimento“, spiega la Dott.ssa Weiten. Non è impossibile sentire gli effetti del lattosio anche poche ore più tardi, specialmente se altri fattori, come un graduale accumulo di lattosio nel vostro organismo, contribuiscono a farvi sentire male. Ma non è un modello comune.

Falso mito: una intolleranza al lattosio è sempre diagnosticabile.

Una varietà di patologie di salute può causare problemi addominali come gas, crampi allo stomaco, nausea e diarrea. “Molto facile dare la colpa all’intolleranza al lattosio“, spiega la Weiten. “Ma senza alcuna diagnosi del medico, è difficile sapere con certezza se sia il latte a causare il disagio”. Il medico può misurare il respiro calcolando l’idrogeno dopo avervi chiesto di assumere una notevole quantità di lattosio. Questo è il metodo standard, ma alcune persone decidono di provare una dieta “ad eliminazione” per conto proprio. Se lo fate, assicuratevi di rimuovere tutte le fonti di lattosio dalla dieta – tra cui alcuni insospettabili, come vari tipi di patatine e condimenti per insalate- per due settimane intere. Poi cominciate a reintrodurre il lattosio, monitorando i sintomi.

Falso mito: potete tranquillamente assumere altre forme di latticini.

Il latte di mucca non è l’unica fonte di lattosio. Latte di apra e latte di pecora contengono entrambi zucchero e, nonostante il latte di mucca ne contenga di più, i livelli sono abbastanza simili, ciò significa che non si dovrebbe pensare automaticamente al latte di capra o latte di pecora come alternative, se si sa di essere diventati intolleranti al lattosio.

Falso mito: se sapete di essere intolleranti, non c’è bisogno di vedere un medico.

Si può essere intolleranti al lattosio, ma questo non significa che non avete bisogno di vedere un medico. “A volte l’intolleranza al lattosio è semplice, ma non va dimenticato che potrebbe presentarsi insieme ad alcune altre condizioni, come il morbo di Crohn o la celiachia“, avverte la Dott.ssa Weiten. In realtà, un quarto degli individui che scoprono l’intolleranza al lattosio risultano essere anche celiaci. Attenzione quindi a non trascurare una diagnosi più grave.

Autore | Daniela Bortolotti

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.