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Farmaci e Alimenti: Le Combinazioni Da Evitare

Se stai seguendo una dieta, è importante accertarsi che gli alimenti presenti in essa non interferiscano con le medicine che stai prendendo; è un pensiero non molto diffuso, al quale potresti non aver prestato la dovuta attenzione. Eppure, non sono pochi i medicinali che potrebbero provocare effetti collaterali potenziali se ingeriti insieme a determinati alimenti.

Chiedi sempre al tuo dottore informazioni specifiche relative alle tue cure, è importante, potresti aver bisogno di evitare un alimento, o evitare una specifica bevanda o integratore.

Qui, ti indichiamo una lista dei farmaci più comuni e delle più pericolose interazioni con i cibi.

Pompelmo

Nonostante siano ricchi di vitamine, il pompelmo ed il succo di pompelmo, sono in grado di alterare le funzioni di certi enzimi presenti nell’apparato digerente, e che sono coinvolti nella metabolizzazione di alcuni tipi di medicinali, come ad esempio le statine.

P U B B L I C I T A'

Fai attenzione con le statine. Le statine come simvastatina, atorvastatina e pravastatina sono composti che vengono usati per abbassare il colesterolo, quando questo è molto al di sopra del livello di guardia. Mangiare o bere, quantità significative di pompelmo o succo di pompelmo, anche diverse ore prima di assumere questi farmaci, potrebbe accentuarne gli effetti collaterali o, in casi più severi, sfociare in veri e propri danni agli organi interni. Il pompelmo, compromettendo l’assorbimento delle statine, le porterebbe dunque ad accumularsi nel sangue; i risultati sarebbero danni al fegato, ai muscoli e insufficienza renale. Se prendi le statine, sarebbe molto più semplice e sicuro evitare direttamente il pompelmo e il succo di pompelmo, ma se proprio non puoi farne a meno, puoi sempre chiedere al tuo dottore quanto sicuro sia mangiarne – ma non dovresti mai mangiarne o berne più di un quarto al giorno.
Non tutte le statine subiscono l’influenza devastante del pompelmo, ma alcune medicine di altro genere, come la nifedipina, un farmaco necessario a tenere sotto controllo la pressione sanguigna, il buspirone, un ansiolitico, e la fexofenadina, una molecola utilizzata per i farmaci antistaminici, potrebbero subire variazioni pericolose.

Cibi ricchi di vitamina K e aglio

La vitamina K è importante soprattutto per la coagulazione del sangue, ma alti livelli di questa vitamina potrebbero risultare dannosi, compromettendo il processo di fluidificazione. I cibi ricchi di vitamina K sono le verdure crucifere, come i broccoli, il cavolo, il cavolo verde e il cavolo riccio, gli spinaci, i cavoletti di Bruxelles e le rape. L’aglio, d’altro canto, potrebbe disturbare il lavoro delle piastine, quando tentano di aiutare nella cicatrizzazione, e quindi potrebbe promuovere il sanguinamento dei tessuti.

Fai attenzione con gli anti-coagulanti. Alcuni anti-coagulanti come il warfarin potrebbero subire serie conseguenze se incrociati con le crucifere. Se stai prendendo il warfarin, è importante prestare attenzione ogni giorno, riguardo all’ammontare di cibi ricchi di vitamina K che puoi ingerire, così che tu non possa portare il sangue a diventare un po’ troppo fluido o un po’ troppo denso – parla con il tuo dottore per stabilire le giuste porzioni e quantità di cui dovresti cibarti.
Allo stesso modo, chiedi al tuo dottore quando aglio puoi includere nella tua dieta prima che venga considerato poco sicuro per la salute ed organismo, ed evita gli integratori a base d’aglio. Gli anticoagulanti possono subire anche le interferenze di mirtilli, zenzero, di glucosamina, ginseng e ginkgo.

Noci

Le noci contengono un elevato ammontare di fibre dietetiche: in media, il 31% del fabbisogno quotidiano contenuto in una tazza – perfetto per digestione e colesterolo, ma potenzialmente dannoso in quanto potrebbe alterare il processo di assorbimento di alcune medicine.

Fai attenzione con la levotiroxina. Le noci potrebbero compromettere il corretto assorbimento della levotiroxina, un farmaco usato soprattutto per la cura dell’ipertiroidismo. Presta seria attenzione, perché anche altre fibre dietetiche come quelle contenute nella farina di soia, hanno lo stesso effetto sulla levotiroxina.

Cibi ricchi di tiramina

La tiramina è un naturale aminoacido che si trova soprattutto nei formaggi dal sapore forte o nei formaggi che subiscono un qualche tipo di lavorazione: Cheddar stagionato, formaggio Svizzero, i formaggi bluastri come il Gorgonzola e il Roquefort, Camembert, brie, mozzarella e Parmigiano, ma anche in alcuni altri alimenti di origine animale e vegetale come il fegato di manzo o di pollo, carni stagionate, le alici e, tra gli altri, fave ed avocado.

Fai attenzione con le inibitori delle monoamino ossidasi (MAO). Fenelzina e tranilcipromina sono due MAO, ovvero due farmaci che si occupano di regolare i livelli di serotonina e catecolamine nel sangue; di fatto sono due antidepressivi. Se stai prendendo questi due tipi di farmaci, mangiare cibi troppo ricchi di tiramina potrebbe portare ad un pericoloso aumento della pressione sanguigna. Le persone che prendono le MAO dovrebbero seguire una dieta povera di tiramina, e costruire un piano alimentare in concertazione con il proprio medico.
La tiramina interferisce inoltre con alcuni antibiotici quali il Linezolid.

Latte e derivati

Latte e latticini contengono calcio, buono per le ossa e per la salute del sistema nervoso, ma potrebbe ostacolare l’assorbimento di alcuni medicinali da parte del sistema digestivo.

Dovresti prestare attenzione, nel caso tu stia assumendo chinoloni o antibiotici a base di tetracicline. Gli antibiotici a base di chinoloni come ciprofloxacina, levofloxacina, norfloxacina e ofloxacina e gli antibiotici a tetracicline come dossiciclina, minociclina e tetraciclina potrebbero non venire assorbiti adeguatamente, sia che tu abbia appena mangiato, sia che tu abbia appena bevuto un alimento ricco di calcio. Evita di bere o mangiare latte e latticini almeno due ore prima della somministrazione di questi antibiotici.

Autore | Enrica Bartalotta

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.