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Displasia Cervicale: Guida

La displasia cervicale è una condizione precancerosa che prevede la formazione di cellule anormali sul rivestimento interno della cervice o del canale endocervicale (ossia il canale attraverso il quale l’utero comunica con la vagina). Fortemente associata con il papilloma virus (infezione sessualmente trasmissibile, HPV), la displasia cervicale è più comune in donne con età inferiore ai 30 anni, ma può presentarsi a qualsiasi età. Di solito non dà sintomi e può essere rilevata con una semplice Pap test. Il ritardo della diagnosi o un trattamento non adeguato espongono alla persona affetta a un maggior rischio di tumore al collo dell’utero.

A volte la displasia cervicale lieve si cura senza trattamento, ma è necessario sottoporsi a un Pap test ogni 3 – 6 mesi; mentre la displasia moderata/grave richiede un trattamento per rimuovere le cellule anormali e ridurre il rischio di tumore cervicale.

Cause

In molti casi di displasia, nelle cellule cervicali è presente il papilloma virus (HPV). Si tratta di un’infezione comune sia nelle donne che negli uomini, ma colpisce maggiormente le donne con una vita sessuale attiva e con meno di 20 anni.

Nella maggior parte dei casi, il sistema immunitario elimina il HPV e l’infezione. Ma a volte l’infezione persiste e lascia spazio alla displasia cervicale. Esistono più di cento tipi di ceppi diversi di HPV, ma due in particolare (HPV 16 e HPV 18) sono fortemente associati con il tumore al collo dell’utero.

Il papilloma virus viene di solito trasmesso da persona a persona con un rapporto sessuale (sia esso vaginale, anale o orale), ma può essere trasmesso anche con un semplice contatto di pelle con una persona infetta. Una volta contratto, il virus è capace di diffondersi da una parte all’altra del corpo, inclusa la cervice.

Tra le donne con papilloma virus cronico, le fumatrici vedono raddoppiate le probabilità di sviluppare una displasia cervicale grave rispetto alle non fumatrici, perché il fumo indebolisce il sistema immunitario.

Papilloma virus e displasia cervicale sono spesso associati ad altri fattori che infiacchiscono il sistema immunitario, come un trattamento a base di farmaci immunodepressori per curare determinate malattie (tra cui l’AIDS) o farmaci da assumere dopo un trapianto.

P U B B L I C I T A'

Quali sono i fattori di rischio della displasia cervicale?

Il fattore di rischio più rilevante per la displasia cervicale è rappresentato dal papilloma virus persistente.

Nelle donne, il rischio di infezione HPV persistente è associato a:

– iniziazione precoce all’attività sessuale;

– avere più partners sessuali;

– avere un partner che ha avuto più partners sessuali;

– fare sesso con un uomo non circonciso.

Diagnosi

Per diagnosticare una displasia cervicale, è necessario sottoporsi a un Pap test, ma per individuare il trattamento adeguato è spesso opportuno fare ulteriori esami, come:

• ripetere il Pap test;

• colposcopia: si tratta di un esame che, attraverso l’ingrandimento della cervice, serve a identificare possibili cellule anormali e a stabilire se è necessaria una biopsia;

• curettage (raschiamento) endocervicale: una procedura chirurgica che permette di individuare la presenza di cellule anormali nel canale cervicale;

• biopsia del cono o procedura di escissione elettrochirurgica ad ansa (LEEP). Durante la biopsia del cono, il medico rimuove un pezzo di tessuto a forma di cono per esaminarlo in laboratorio. Durante la LEEP, il medico rimuove un pezzo di tessuto con un bisturi con un filo elettrico;

• test del DNA per il virus HPV: serve a identificare i ceppi noti di HPV che causano il tumore alla cervice.

Trattamenti per la displasia cervicale

Il tipo di trattamento dipende da diversi fattori, come l’età del paziente e la gravità della condizione. Per una displasia cervicale lieve spesso è necessario solo continuare i controlli con un Pap test. Per le donne più adulte con displasia cervicale lieve, di solito non sono necessari trattamenti, a meno che non si tratti di una displasia che persiste da due anni o che ci siano in ballo altri problemi di salute.

Tra i tipi di trattamento si possono enumerare anche due interventi usati per la diagnosi: la biopsia e il LEEP.

Altri trattamenti sono:

– criochirurgia (basse temperature)

– elettrocauterizzazione

– chirurgia laser

Tutte le forme di trattamento sono associate ai rischi, come una forte emorragia e possibili complicazioni durante la gravidanza; quindi è importante che il paziente consulti un medico prima di sottoporsi a un trattamento. Dopo il trattamento, tutti i pazienti devono ripetere regolarmente il test di controllo ogni 6 – 12 mesi.

Come prevenire la displasia cervicale?

Le donne possono ridurre i rischi di displasia cervicale evitando abitudini sessuali ad alto rischio associate al papilloma virus, come l’iniziazione precoce all’attività sessuale e avere più partners sessuali. Le donne attive da questo punto di vista, il cui partner utilizza correttamente un preservativo durante ogni incontro intimo, possono ridurre il rischio di papilloma virus fino al 70%.

Altre misure di prevenzione sono: smettere di fumare e fare uno screening già a partire dai 21 anni per diagnosticare precocemente un possibile tumore al collo dell’utero.

La FDA approvò due vaccini – Gardasil e Cervarix – che aiutano a prevenire l’infezione associata ad alcuni tipi di HPV, come quelli che causano la maggior parte dei casi di tumore cervicale.

Secondo il CDC e l’American College of Obstetricians and Gynecologists, le ragazze dovrebbero essere vaccinate prima di cominciare ad avere relazioni sessuali, cioè tra gli 11 – 12 anni. Ad ogni modo, dovrebbero essere vaccinate anche donne di età compresa tra i 13 – 26 anni. Il vaccino Gardasil è raccomandato anche per gli uomini.

Autore | Anna Abategiovanni

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.