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Cyberbullismo In Aumento: Quando La Violenza Si Sposta Sul Web

C’è una forma di bullismo che si chiama Cyber.
Il cyberbullismo, è un fenomeno subentrato in concomitanza all’avvento del mondo informatico.
Dalle scuole, ai cortili, alle strade, il bullismo (cioè prevaricazione e vessazione di alcuni soggetti ai danni di persone più deboli) si è spostato sul Web, sul mondo virtuale per eccellenza.
I social network hanno prestato il fianco a questa nuova forma di violenza date le ore (molte) che i teenagers trascorrono sul Web.
Ma se la violenza fisica e verbale ed i pestaggi (riscusabili senza ombra di dubbio) rimanevano, il più delle volte, confinati alla determinata circostanza che li aveva innescati, oggi sul Web le notizie viaggiano alla velocità della luce e rischiano di rimanere, per sempre, tra le maglie della Rete provocando pressioni psicologiche e danni di immagine alle vittime.

Per contenere gli effetti del bullismo, l’ospedale Gemelli di Roma ha dedicato un ambulatorio preposto all’ascolto e alla cura delle vittime e dei ragazzi violenti con comportamenti antisociali e quindi rischiosi per le persone più deboli.
Il laboratorio prevede un percorso di riabilitazione di psicoterapia individuale e di gruppo con la presenza, in alcuni casi, anche dei genitori. Questo metodo, in sostanza, costituirà un approccio alle emozioni negative, aggressive e dunque mirerà a soluzioni concrete.

P U B B L I C I T A'

Qualche dato sul cyberbullismo nel nostro Paese. Dalle stime sembra che il fenomeno sia in forte crescita, sostiene Federico Tonioni, dell’Istituto di Psichiatra e Psicologia dell’Università Cattolica di Roma secondo cui il 62% dei bambini ha a disposizione un telefonino proprio, e il 44,4% ne possiede uno già tra i 9 e gli 11 anni. Disporre così presto di strumenti del genere espone prima e maggiormente i ragazzi alla possibilità di fare o subire il cyberbullismo.

Allargando gli orizzonti (negli altri Paesi/ o continenti), ci rendiamo conto che il problema è molto sentito.
Negli Usa, ad esempio, c’è un centro dedicato al bullismo, il cui sito è corredato di testimonianze di vittime e presenta sezioni dedicate specificamente agli Educators (educatori), Parents (genitori) e Teen (adolescenti).
Uno studio che analizza dati raccolti nel febbraio 2010 da 37 scuole diverse e pubblicato sul sito Cyberbullin.us ha esaminato un campione casuale di 4441 giovani di età compresa tra i 10 ei 18 anni da un grande distretto scolastico nel sud degli Stati Uniti.
Dalla ricerca è emerso che i telefoni cellulari continuano ad essere la tecnologia più popolare utilizzata dagli adolescenti negli Usa, con quasi il 83 % dei giovani che dicono di averne usato uno almeno settimanalmente. Una maggiore percentuale di adolescenti ora utilizza molto di più Facebook rispetto a MySpace mentre Twitter rimane meno popolare tra i più giovani.

Inoltre, si legge sempre sul sito, circa il 20 % degli studenti analizzati sono alle prese con episodi di bullismo nella loro vita.
Il dottor Patchin ed il dottor Hinduja hanno scritto tre libri rivolti direttamente ai ragazzi.
Uno dei testi comprende decine di storie di ragazzi che hanno sperimentato il bullismo online. In questo modo gli adolescenti apprezzeranno profondamente il grave danno che il cyberbullismo comporta ma è ancora più importante imparare le strategie di cui essi hanno bisogno per mettere in campo la soluzione.

Patchin e Hinduja hanno speso più di un decennio a studiare il bullismo ed hanno parlato a migliaia di ragazzi.
In base a quanto appreso“, dicono i due, “crediamo che gli adolescenti siano il principale catalizzatore di cambiamento nella società. I nostri libri, quindi, forniscono un sostegno ed una riflessione, un toolkit di idee utili“.

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.