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Colesterolo: Ecco I Cibi e Le Ricette Per Chi Soffre Di Ipercolesterolemia

Uno dei piaceri della vita è il cibo“: espressione inflazionata che dischiude, però, una sacrosanta verità.
Chi soffre di patologie come il diabete, l’ipercolesterolemia e l’ipertensione deve fare i conti con la propria alimentazione e rinunciare, suo malgrado, ad una serie di grandi piaceri culinari.

Tutto questo comporta, per il soggetto malato, un forte stress psicologico facilmente aggirabile con una serie di piccoli trucchetti.
Esistono, infatti, diverse ricette indicate per chi soffre di ipercolesterolemia.

I CIBI DA EVITARE

Prima di dare libero sfogo alla fantasia e preparare pranzetti e cenette gustose e salutari, dobbiamo individuare gli alimenti dannosi e quindi da bandire nella nostra alimentazione.
Un soggetto che soffra di ipercolesterolemia dovrebbe evitare il consumo di prodotti da forno (dolci, biscotti, pasticcini e cioccolato arricchiti con grassi saturi ed idrogenati), cibi fritti, carne rossa, rognone, fegato, agnello, costolette di maiale, hamburger, pancetta, wurstel, burro, latte intero e formaggi ipercalorici.

OK AI CIBI GIUSTI

Come si suol dire, “non bisogna fare di tutta l’erba un fascio“. Infatti, accanto ai cibi incriminati perchè ricchi di grassi idrogenati, ne esistono altrettanti gustosi e salubri. L’American Healt Association suggerisce ed incoraggia il consumo di alimenti particolarmente ricchi di omega tre e grassi polinsaturi.

La carne, ad esempio, non è completamente da bandire (fatta eccezione per quella rossa e particolrmente grassa). Sono ammesse, infatti, carni a taglio magro, come il tacchino ed il pollo (indicati nelle migliori diete e regimi alimentari).
La frutta fresca (noci, mandorle e semi), così come i cereali integrali, i pesci grassi (salmone, tonno, frutti di mare) sono alimenti da integrare e da preferire ai soliti snack e cibi grassi ed ipercalorici.

P U B B L I C I T A'

La margarina non idrogenata costituisce un’ottima alternativa all’olio di oliva, di colza e all’olio di girasole.
Diversi studi, infatti, hanno dimostrato che le persone in un’età anagrafica compresa tra i 50 ed i 59 anni, possono ridurre il rischio di malattie cardiache del 25 % dopo due anni di consumo di margarina non idrogenata contenente steroli vegetali.

Tra i prodotti lattiero-caseari, ve ne sono alcuni particolarmente gustosi e sani, come i formaggi freschi ed ipocalorici, il latte scremato, gli yogurt magri ed i latticini a basso contenuto di grassi.
Sono da bandire completamente la panna, il burro ed il latte intero.

PRIMI, SECONDI E CONTORNI AMICI DEL COLESTEROLO

Chi lo ha detto che è impossibile conciliare il gusto e la salute, a tavola?
Primi e secondi piatti, contorni e persino dolci possono adattarsi facilmente a tutti i palati ed alle esigenze culinarie.
In una dieta adatta a chi soffre di ipercolesterolemia, infatti, sono contemplati una serie di primi piatti davvero gustosi.
Che ne dite, ad esempio, di pasta con rucola e noce moscata?
Prepararla è davvero semplice. Ci occorrono solo rucola, noce moscata e qualche minuto di preparazione.
Cuocete la pasta in acqua salata e ponetela in una padellina antiaderente. Aggiungete della margarina non idrogenata, un pò di noce moscata ed infine la rucola che sprigionerà lentamente la sua intensa essenza.

Dopo il primo, c’è il secondo accompagnato dal contorno!
Si può optare per una seconda portata a base di pomodori ripieni, in luogo del solito piatto di carne o pesce.
Prepararli è davvero semplice: lavate dei grossi pomodori e scavate il loro interno rimuovendone il contenuto.
A questo punto, preparate il ripieno con mollica di pane, aglio, prezzemolo, pangrattato e capperi.
Farcite i pomodori ed infornateli cospargendoli con dell’acqua ed un filo d’olio.

Un ottimo contorno, semplice e gustoso, è dato dai fagiolini con patate ed olive nere denocciolate.
Lessate le patate ed i fagiolini, quindi aggiungete le olive nere, dell’aglio tagliato in spicchi, del sale ed aceto balsamico e, se di vostro gradimento, del prezzemolo.
Servite in accompagnamento ad un buon secondo.

Per chi è ghiotto di lasagne, ecco qualche piccolo suggerimento su come farcirle senza utilizzare la solita besciamella.
Preparare la besciamella senza burro è un gioco da ragazzi. Utilizzate del latte, tre cucchiai di olio, del sale e circa 90 grammi di farina.

Olio e farina vanno combinati insieme in un tegame; quindi aggiungete il latte fino a portarlo in ebollizione, attendendo che esso si addensi. A questo punto, aggiungete del sale per insaporire il composto e della noce moscata, se di vostro gradimento.

COLESTEROLO E DOLCI? UN AMORE POSSIBILE

I dolci sono la passione di molti. Quanti di voi saprebbero vivere senza addentare una morbida fetta di torta o rinunciando ad una tazza di cioccolato fumante durante i nevosi pomeriggi invernali?
Basta seguire minuti accorgimenti (sostituzioni di alcuni ingredienti ed impiego di altri) ed otterremo buonissimi e semplici dolci.

L’olio e la margarina non idrogenata, ad esempio, sono ottimi surrogati del burro così come lo yogurt può amabilmente sostituire l’ipercalorica panna.

Tra i dolcetti più gustosi, ci sono i biscottini allo yogurt e quelli alle mandorle.
I primi si preparano con zucchero, yogurt, lievito e vanillina.
Mescolate gli ingredienti fino ad ottenere un composto cremoso; quindi versatelo su una carta da forno avendo cura di separare l’impasto per formare piccoli quadratini.
Alzate la temperatura del forno a 180 gradi ed attendere 20 minuti di cottura.

Un procedimento simile anche se un pò più complesso, riguarda i biscotti mandorlati che richiedono la farina di mandorle, lo zucchero, un albume d’uovo e le noci.
Mescolate lo zucchero e la farina di mandorle. Frullate le noci ed aggiungetele al composto. A questo punto sommate l’albume d’uovo e continuate a mescolare il tutto. Scomponete la pasta di mandorle fino a darle forma di biscottini che infornerete ad una temperatura che oscilla tra 160 e 180 gradi.

Et voilà, il gioco è fatto!

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.