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Carie: 6 Cose Che Tutti Dovrebbero Sapere

Sembra che abbiamo una carie, qui“: nessuno vuole sentire queste parole. Volete evitare otturazioni, interventi dolorosi e spiacevoli? Iniziate imparando da dove proviene la vostra carie.

Oggi vi diamo sei informazioni importanti sulla carie che non tutti possono sapere, ma dovrebbero.

1. Una carie inizia con un piccolo foro

Una carie dentale inizia con un minuscolo buco nello smalto del dente. Il foro si verifica quando i batteri in bocca erodono lo smalto: grazie a tale foro i batteri possono quindi entrare nel centro del dente, che è fatto di materiale piuttosto morbido (chiamato dentina) e sottrargli il calcio; nel corso del tempo, ciò trasforma la dentina in una poltiglia marrone. “Se si guarda una radiografia, sembra una bomba esplosa“, ci spiega la Dr.ssa Molly Rodgers di Edmonton. “Per salvare il dente, un dentista deve perforare la dentina danneggiata e riempire il centro del dente”.

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2. Le gomme da masticare (senza zucchero!) possono aiutare

Se non siete entusiasti di portare il vostro spazzolino da denti ovunque andiate, un chewingum senza zucchero è una grande alternativa. Le gomme che contengono lo xilitolo (sostituto dello zucchero) in particolare, è stato dimostrato in vari studi, sono ideali per ridurre la carie: lo xilitolo combatte i batteri che la causano e previene la formazione di placca sui denti. La prova è talmente evidente che le organizzazioni come l’American Academy of Pediatric Dentistry hanno fatto dichiarazioni ufficiali a supporto dell’uso di chewingum allo xilitolo.

3. Non si tratta solo di zucchero

Nuove ricerche rivelano che non è solo lo zucchero a causare la placca sui denti. Qualsiasi cibo acido, in realtà, cambia il pH in bocca, ed è quello che porta alla carie. Quali sono i cibi acidi? Lo zucchero combinato con la caffeina è uno fra i pericoli maggiori, ma come la caffeina anche le bevande analcoliche, le bevande energetiche e il caffè e tè zuccherati sono i principali artefici della carie. “Questo rappresenta un vero problema perché le persone sono dipendenti dalla caffeina“, spiega la Dr.ssa Rodgers. “Di recente ho fatto un doppio intervento canalare ad un mio paziente che ne beve continuamente, tutto il giorno“.

4. Attenzione agli spuntini fra i pasti

Avete spezzato la fame con uno snack? Avete ceduto alla tentazione di un muffin? Il vostro spuntino probabilmente vi ha solo riempito la pancia per un breve periodo, ma l’impatto sui vostra denti dura tre ore: questo è il tempo necessario a cambiare il pH in bocca dopo aver mangiato e il tempo a disposizione dei batteri, che hanno la possibilità di costruire la placca e lavorare per danneggiare il vostro smalto. Bevete un bicchiere d’acqua, lavatevi i denti, masticare una gomma o sciacquatevi con un collutorio, anche dopo uno spuntino: vi aiuta a pulire la bocca e ad evitare danni.

5. Gli adolescenti sono a rischio

Buone notizie: il rischio di sviluppare carie dentali non aumenta né durante la menopausa né negli anni “d’argento”. La Dr.ssa Rodgers conferma che il più alto numero di carie si trova negli adolescenti. “Perché amano bevande energetiche e spuntini” conferma la specialista. “Non sono più sotto il controllo costante dei genitori, e così i ragazzi spesso lasciano il loro spazzolino e filo interdentale dimenticati da qualche parte”.

6. La carie non dovrebbe far male, almeno in un primo momento

La carie, nelle fasi iniziali, non dovrebbe fare male (almeno, non a tutti). Se fate regolari controlli attraverso una radiografia, il vostro dentista dovrebbe essere in grado di notare immediatamente eventuali carie in una fase iniziale e fare un intervento rapido. È solo quando il decadimento va molto in profondità, nelle radici di un dente e sui nervi, che avete bisogno di una terapia canalare, che è una procedura chirurgica in cui un dentista rimuove il nervo mentre riempie le radici del dente.

Autore | Daniela Bortolotti

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.