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Applicazioni Smartphone Per Il Diabete: Funzionano?

La tecnologia e la malattia.
Gestire il diabete, richiede un grande dispendio di attenzioni ed energia. Bisogna contare la quantità di carboidrati, calcolare le dosi dei farmaci da assumere, mantenere i livelli di zucchero sotto controllo.

Oggi, esistono numerose applicazioni per smartphone e per altri dispositivi che possono aiutarci a mantenere il diabete sotto controllo. Si tratta di iBGStar, OneTouch Reveal, OnTrack Diabetes, Glucool, Glooko e Glucose Buddy, tanto per citarne alcune.
I detrattori di questi strumenti, dicono che la strada è ancora lunga tuttavia al momento è già possibile trarre qualche beneficio dai mezzi che abbiamo a disposizione.

Le applicazioni o apps attualmente disponibili ci aiutano dispensandoci consigli nutrizionali, sul conteggio dei carboidrati, sul monitoraggio del livello di zuccheri nel sangue; ci avvisano, inoltre, sui farmaci da assumere e ci sostengono nella gestione del diabete che affligge i bambini.

Molte applicazioni sono gratuite mentre alcune offrono versioni a pagamento e versioni gratuite. Le opzioni a pagamento possono offrire più suoni ed allarmi ed altre funzioni ma è possibile comunque trovare ciò che serve, attraverso un’applicazione gratuita.

P U B B L I C I T A'

Resta però sul tappeto una domanda di base: queste applicazioni funzionano davvero? Possono cioè contribuire a facilitare la gestione della malattia?

Dipende in gran parte da ciò che ci si aspetta. Alcune persone si dicono oltremodo entusiaste di godere dell’assistenza di questi programmi mentre altre ritengono che le applicazioni attualmente disponibili non siano utili abbastanza.

Non è mai stato facile gestire il diabete con tutti i mezzi tecnologici che abbiamo a portata di mano“, ha dichiarato Steve Lisowski che vive a Chicago. Lisowski combatte contro il diabete di tipo 2 da 15 anni, ed attualmente utilizza una siringa di insulina ed un dispositivo di controllo del glucosio con cui riesce a gestire il suo diabete. Lisowski ha deciso di utilizzare applicazioni nutrizionali ed un’applicazione di controllo e di gestione generica della malattia.

Tuttavia, il paziente ha detto che non sta utilizzando molto l’app diabete perché il suo dispositivo insulinico svolge quasi gli stessi calcoli e controlli.

C’è un aspetto che Lisowski ha sollevato: esso riguarda l’interazione dei dispositivi.
Sarebbe necessaria, ha spiegato l’uomo, una maggiore compatibilità tra i dispositivi in ​​modo che tutti possano condividere le informazioni. Ad esempio, sarebbe utile se le informazioni della sua insulina potessero essere trasmesse in modalità wireless ad un app sul suo telefono.

Lynn Marie O’Flaherty, alla cui figlia di 4 anni è stato diagnosticato il diabete di tipo 1 lo scorso giugno, ha detto che c’è sicuramente spazio e possibilità per migliorare le apps sul diabete.

Le applicazioni del diabete che ho trovato fino ad oggi sono molto deludenti“, ha detto O’Flaherty di Yonkers, NY, “ci sono così tante cose che potrebbero essere d’aiuto ai diabetici di tipo 1 alle prese con la gestione delle loro vite ordinarie e straordinarie“.

Non importa quali applicazioni utilizzate, esse non sono sostitutive delle visite regolari del medico o dell’educazione alimentare dettata da un dietista“, ha asserito un esperto.

Dello stesso tenore sono le parole di Shelley Wishnick, educatrice diabetica e dietista presso il Friedman Diabetes Institute al Beth Israel Medical Center, a New York.
Le apps in questione non sostituiscono il medico“, ha detto, “bisogna ancora capire il processo della malattia. Bisogna comprendere il diabete ed un’applicazione non può sostituire il vostro processo di comprensione ed informazione“.

Wishnick ha detto che molti dei suoi pazienti non fanno ancora affidamento su queste applicazioni o non portano il problema alla sua attenzione.
Ci sono una serie di applicazioni, come iBGStar, OneTouch Reveal, OnTrack Diabetes, Glucool, Glooko e Glucose Buddy“, ha ricordato l’esperta, “che possono aiutarci a monitorare i livelli di zucchero nel sangue“.

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.