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11 Falsi Miti Che Non Fanno Dimagrire

Il variegato mondo delle diete dimagranti e dei piani alimentari, è spesso pieno anche di falsi miti e convinzioni errate: spesso, quello che si crede che sia vero è spesso l’esatto opposto.
Nell’articolo che segue prenderemo in esame 11 alimenti “dietetici” che, invece, addirittura fanno ingrassare.

1. Colazione a base di cereali

I tanto pubblicizzati cereali, che riempiono intere corsie in tutti i supermercati, stanno di diritto tra i peggiori alimenti con cui si fa il primo pasto del giorno, che, ricordiamolo, è anche il più importante.
Il fatto è che questi gustosi alimenti, sono quasi tutti addizionati di zuccheri e carboidrati raffinati, autentica combinazione micidiale per ingrassare.
Iniziare la giornata con una colazione a base di cereali produce l’effetto di alzare il picco del livello di zuccheri e di insulina in circolo nel corpo: quando poi, qualche ora più tardi i valori si stabilizzeranno di nuovo, lo sgradevole effetto sarà che il sistema metabolico, predisposto a bruciare i carboidrati, produrrà la classica sensazione di fame che verrà placata appunto con l’assunzione di altri carboidrati. Si tratta di uno scompenso che ha effetti molto negativi soprattutto per le persone che vogliono o devono perdere peso.
Il consiglio principale è quello di leggere sempre con attenzione le etichette sulle confezioni: si scoprirà che la maggior parte dei cereali, anche quelli reclamizzati come “a basso contenuto di grassi” o “integrali” sul pacchetto, di solito sono addizionati di zuccheri e/o dolcificanti vari. Alla mattina appena alzati è perfettamente logico e normale avere un buon appetito, per cui è necessaria una buona colazione, ma occorre scegliere alimenti meno trasformati o trattati possibile, e che contengano proteine, come per esempio uova e verdure. Se proprio non si può fare a meno di consumare cereali, almeno è opportuno scegliere dei prodotti che abbiano le percentuali di zuccheri più basse possibili.
Ricapitolando: La maggior parte dei cereali in scatola portano “in dote” notevoli quantità di zuccheri e carboidrati raffinati, i quali portano inevitabilmente ad aumentare di peso.

2 . Sciroppo di agave

Il cosiddetto “nettare di agave” (o sciroppo) viene commercializzato come alternativa naturale dello zucchero e degli sciroppi di fruttosio. Sta di fatto, però, che non si tratta di un alimento così sano: per certi versi può essere anche più nocivo dello zucchero. Uno dei principali motivi per cui gli zuccheri bianchi sono così malsani è il fatto che, come già specificato precedentemente, entrino rapidamente in circolo nel corpo e contengano quantità eccessive di fruttosio. Per cui, considerando che lo zucchero contiene mediamente una percentuale del 50% di fruttosio, lo sciroppo di agave può arrivare a contenerne fino al 70-90%. Naturalmente le moderate quantità di fruttosio che contiene la frutta sono giuste, ma è chiaro che assumerne percentuali eccessive può avere effetti molto negativi sulla salute, sia a breve che a lungo termine. Per esempio, assumere regolarmente grandi quantità di fruttosio può indurre il corpo a fare una vera e propria “resistenza” all’insulina, soprattutto in presenza di percentuali cronicamente elevate di riserve di grasso. Un consumo eccessivo di questa sostanza potrebbe quindi causare l’innalzamento del livello dei trigliceridi, elevate quantità di zuccheri nel sangue, effetti nocivi per il colesterolo, obesità nella zona addominale e tante altre complicazioni a livello di metabolismo. Se, utilizzando lo sciroppo di agave al posto dello zucchero, si è convinti di fare una cosa giusta per gli equilibri del corpo, è proprio il caso di ripensarci. L’alternativa è sempre quella di leggere attentamente le etichette dei prodotti, per preferire dei dolcificanti naturali e che abbiano la più bassa percentuale di fruttosio possibile, come per esempio quelli ricavati dalla stevia.
Ricapitolando: Lo sciroppo di agave contiene addirittura molto più fruttosio rispetto allo zucchero raffinato a allo stesso sciroppo di fruttosio. Uno smodato consumo di fruttosio è chiaramente corresponsabile di varie problematiche legate al peso corporeo, come l’obesità e varie tipologie di malattie metaboliche.

3. Pane integrale

I prodotti confezionati con grano integrale vengono spesso indicati come una sana alternativa ai graminacei raffinati. In realtà è parzialmente corretto, in quanto il frumento integrale è, in effetti, “meno cattivo” rispetto agli altri. Tuttavia, uno dei problemi principali che comportano la maggior parte dei cibi cosiddetti integrali, è che non sono realmente costituiti da veri cereali integrali: si tratta di una manovra di marketing. Il fatto è che in praticamente tutti i prodotti in commercio, eccetto pochissime alternative, i grani sono stati triturati fino a formare una farina finissima che, se da un lato è più facilmente digeribile, dall’altro convoglia alti picchi di zucchero nel sangue quasi come i cereali raffinati. infatti, le analisi dimostrano come il pane integrale abbia un indice glicemico (l’unità di misura della velocità per cui i cibi provocano i picchi di zucchero nel sangue) che è alto quasi come il pane bianco normale. Il pane integrale potrebbe contenere un po ‘più di fibre e, in alcuni prodotti, anche più sostanze nutritive, ma non c’è davvero molta differenza a livello di metabolismo. Inoltre, non i frumenti (interi o raffinati che siano), non contengono alcun elemento nutritivo particolare che non si possa assumere, anche in maggiori quantità, consumando altri alimenti. Sicuramente esistono alcune varietà di grani che possono contribuire al mantenimento della buona salute, intolleranze a parte, ma genericamente non è così. Molte ricerche mediche dimostrano che il consumo di grano potrebbe portare addirittura anche problemi di salute, in particolare modo per quanto riguarda le persone con problemi di intolleranze.
Ricapitolando: Il cosiddetto pane integrale non è quasi mai fatto con cereali integrali reali. Causa picchi di concentrazione di zuccheri nel sangue altrettanto velocemente quanto il pane bianco, e potrebbe contribuire a vari problemi di salute.

P U B B L I C I T A'

4. Muesli

Se il muesli è preparato con ingredienti veri, ovviamente è un alimento sano che contribuisce alla buona salute, ma, nella quasi totalità delle confezioni, c’è lo stesso problema che si riscontra nella maggior parte degli altri cosiddetti “alimenti salutari”. Le problematiche iniziano nel momento in cui i produttori che preparano e confezionano gli alimenti ne fanno produzione di massa, perché gli stessi alimenti vengono modificati fino a ridurre decisamente le proprietà benefiche che contengono naturalmente. Il muesli contiene alcuni ingredienti sani, come l’avena e la frutta secca ma, leggendo l’etichetta sulle confezioni, si scopre che contiene zucchero e semi oleosi di nocciole e mandorle, una combinazione che induce addirittura ad un consumo eccessivo. Si evince dunque che non si tratta di un alimento veramente “sano”.
Ricapitolando: Il muesli è spesso altamente trasformato, contiene zuccheri e olio aggiunto. È molto energetico e può provocare un eccessivo consumo.

5. Gli yogurt “magri”

Lo yogurt è quasi universalmente considerato come alimento sano, e in effetti lo sarebbe. Tuttavia, il problema che si pone è il fatto che la maggior parte degli yogurt in vendita nelle grandi distribuzioni è sì yogurt magro, ma spesso altamente elaborato con elementi non sani. Quando i produttori di alimenti eliminano i grassi dai cibi, quasi tutti hanno un sapore terribile. È per questo che si è quasi costretti ad aggiungere una varietà di altre sostanze per compensare a questa problematica. Nel caso specifico degli yogurt, leggendo la lista degli ingredienti sulle confezioni si scopre che contengono zucchero, sciroppo di fruttosio o qualche altro tipo di dolcificanti artificiali. Inoltre, le ricerche più recenti stanno dimostrando che i grassi saturi naturalmente sarebbero in realtà innocui… In conclusione, la preparazione dello yogurt magro comporta una privazione di sostanze che in effetti non fanno male, solo per essere sostituite con qualcosa che è molto, molto peggio. Si pensa anche che i grassi contenuti nei latticin contribuisca all’obesità. Peccato che uno studio abbia dimostrato come un campione di persone monitorate, che mangiavano abitualmente i prodotti più ricchi di grassi lattiero-caseari, non siano diventati obesi in percentuali superiori a quelli che invece non ne consumavano.
Ricapitolando: È meglio mangiare yogurt “vero”, quello coi suoi grassi naturali, cercando di evitare assolutamente quelli magri, in quanto vengono quasi tutti privati, durante le varie lavorazioni, di elementi che in realtà non sono così malsani come si è sempre creduto in questi anni, per essere poi addizionati di sostanze che forse sono ancora peggiori per la salute.

6. Condimenti per insalate commerciali

Le verdure sono universalmente riconosciute come alimento molto sano. Contengono alte concentrazioni di sostanze nutritive, antiossidanti, fibre solubili e molti altri elementi: proprio per tutti questi motivi, le insalate sono di solito molto pasti sani. Tuttavia, a molte persone non piace, o non “basta”, il sapore dolce delle varie verdure, e così aggiungono una serie di condimenti alle stesse. Il problema che si presenta è sempre lo stesso: spesso la maggior parte dei condimenti commerciali è fatta anche con con ingredienti insalubri, come per esempio l’olio di soia e lo sciroppo di fruttosio. Si consiglia perciò di preferire condimenti sani e naturali, come per esempio l’olio extravergine di oliva, l’aceto e alcune altre spezie non modificate. Aggiungiamo anche il fatto che i vari condimenti per insalata solitamente sono ad alto contenuto calorico, ed è facile che si abbondi nell’utilizzo, e il danno è fatto.
Ricapitolando: La maggior parte dei condimenti per insalata che si trovano negli scaffali dei supermercati contengono ingredienti malsani come sciroppo di fruttosio e olio di soia: molto meglio usare ingredienti semplici e naturali come il semplice olio extravergine di oliva.

7. Succhi di frutta

Il succo di frutta è considerato alimento sano e nutritivo. Del resto viene estratto dalla frutta, giusto? In effetti, non sempre. Spesso, leggendo le tabelle degli ingredienti apposte sulle confezioni, il “succo di frutta” è in realtà solo frutta aromatizzata con acqua zuccherata. Addirittura, potrebbero esserci quasi solo prodotti chimici che ricreano il sapore della frutta, grandi quantità di zucchero acqua. Anche se fosse possibile avere un succo di frutta “reale”, ricavato al 100% in modo naturale, ci sarebbe il problema del sapore. Come per gli yogurt, spesso le sostanze nutritive vengono tolte in favore di correttori ed additivi. Tutta la frutta contiene quantità, variabili da specie a specie , di zucchero, ma viene “trattenuto” all’interno delle pareti cellulari fibrose, col risultato di, una volta consumato il frutto, rallentarne il rilascio nel sangue. Ma il succo di frutta è diverso: non c’è nessuna fibra, nessuna resistenza che comporti masticazione e nulla che impedisca quando lo si assume il rilascio di enormi quantità di zucchero in una manciata di secondi. Una tazza di succo d’arancia contiene percentuali di zucchero pari se non superiori a due arance intere. Il contenuto di zuccheri del succo di frutta in realtà si avvicina a quello delle tanto vituperate bevande zuccherate come la Coca Cola. La soluzione? è molto semplice: mangiare frutta intera ed evitare i succhi di frutta, se si sta cercando di dimagrire.
Ricapitolando: Il succo di frutta contiene grandi quantità di zuccheri, ma non ha più le fibre dei frutti da cui (forse) proviene.

8. Bibite dietetiche

Una delle cose più semplici ed immediate che la maggior parte delle persone alle prese con una dieta dimagrante fanno è quella di sostituire le bevande gassate e zuccherate con altre definite “dietetiche”: in effetti è un modo efficace e veloce per ridurre sia lo zucchero che la quantità di calorie assunte durante la giornata. Tuttavia, le ricerche mediche non hanno ancora dimostrato che tutto questo porti effettivamente a perdere peso: vari campioni monitorati di persone che hanno sostituito le bevande gassate e zuccherato con quelle dietetiche non hanno giovato di grandi benefici rispetto alle altre. La spiegazione potrebbe stare nel fatto che i dolcificanti artificiali tendono a stimolare l’appetito, in alcune persone: anche se non contengono calorie, possono indurre mangiare quantitativi maggiori di altri alimenti che invece ne contengono. Detto questo, molte persone possono perdere peso bevendo bevande dietetiche al posto di quelle tradizionali, ma probabilmente la cosa si verifica soprattutto perché si modificano anche tutte le altre abitudini alimentari sbagliate. Come per tutto il resto questo dipende dall’individuo. Di per sé, il solo passaggio alla bibite dietetiche non incide sugli effetti delle diete dimagranti e anzi, in certi casi potrebbe anche addirittura peggiorare le cose.
Ricapitolando: le bevande dolcificate artificialmente non contengono zuccheri e calorie, ma alcuni studi dimostrano possono stimolare la fame.

9. Alimenti “ecologici” trasformati

I vari cibi cosiddetti “biologici” e integrali sono eccellenti ma, essendo anche loro trasformati, non possono certamente definirsi “bio”. Leggendo attentamente le etichette degli ingredienti, per esempio, di molte di queste barrette chiamate anche “pasto sostitutivo”, ma anche gli stessi crackers, i vari snack, etc, si può subito constatare che in realtà non sono molto diversi da tutti gli altri alimenti trasformati. Certo, contengono per esempio sostanze più sane come lo zucchero di canna al posto dello zucchero normale ma, il problema è che il fegato non si accorge della differenza. In definitiva, lo zucchero biologico produce nel metabolismo gli stessi effetti di quello normale. Quindi va benissimo mangiare cibi integrali, ma di quelli con un unico ingrediente (meglio ancora organico se ce lo si può permettere), evitando gli alimenti biologici trasformati.
Ricapitolando: Anche se i cibi integrali biologici sono sani, la maggior parte di essi viene trasformata con ingredienti malsani come lo zucchero.

10. Le confezioni di frutta e semi secchi

Solitamente, le confezioni in vendita nei supermercati contengono frutta secca, noci o noccioline, a volte insieme a cioccolato e cereali. Si tratta indubbiamente di uno spuntino molto energetico: la frutta secca contiene un sacco di zucchero concentrato, oltre a mantenere tutti i grassi originari dei frutti. Per questo motivo la frutta secca è ottima quando c’è bisogno di una “ricarica” immediata di energia, come per esempio quando si sta effettuando un’escursione. Il fatto è che alla maggior parte delle persone, soprattutto quelle che vivono nel mondo occidentale, tutta questa energia in più non serve assolutamente. Inoltre, le miscele di frutta secca sono ad alto contenuto di carboidrati e grassi allo stesso tempo che, come già spiegato precedentemente, è una combinazione deleteria se si sta cercando di perdere peso. Detto questo, la frutta secca va bene se non si esagera con il consumo.

Ricapitolando: La frutta secca è molto energetica ed è sicuramente un ottimo snack per tutte le persone che ne hanno bisogno. Tuttavia, nel caso si fosse sotto un regime dietetico dimagrante, il loro contenuto combinato di carboidrati e grassi insieme è pessimo per la riuscita del piano alimentare.

11. Cibi “spazzatura” anche se senza glutine

Secondo molti sondaggi e ricerche sono molte e sempre in aumento le persone che stanno attivamente cercando di ridurre la quantità di glutine nella loro dieta. Ovviamente, i grandi produttori alimentari se ne sono accorti in fretta, e stanno iniziando a riempire gli scaffali dei supermercati con sempre più ampie gamme di prodotti “sostitutivi” di quelli contenenti glutine. Il problema è che le sostanze che vengono utilizzate per preparare i vari alimenti, che dovrebbero sostituire il glutine, sono solitamente dei carboidrati altamente raffinati, e/o zucchero, ed inoltre tutta una gamma di vari prodotti chimici. Se si ha l’intenzione di eliminare il glutine dall’alimentazione, è quindi opportuno scegliere prodotti che sono privi naturalmente (come le piante e gli animali) e non alimenti senza glutine trasformati. Il cibo “spazzatura”, nonostante la dicitura “senza glutine” sull’etichetta, rimane sempre cibo “spazzatura”.

Riferimento tradotto: …11-diet-foods-that-make-you-fat …

Autore | Daniela Bortolotti

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.