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Dimagrire Dissociando Le Proteine, Dieta Proteine Dissociate

In questo articolo vi descriverò un programma alimentare equilibrato che riesce a far dimagrire grazie ad un piccolo trucco: non mangiare nello stesso pasto cibi proteici diversi.

L’ultima dieta importante della quale ebbi a parlare e che metteva in risalto le potenzialità delle proteine ricordo fosse la dieta dukan . Oggi, invece, ti presento un diverso regime alimentare equilibrato che focalizza la sua essenza sulle proteine. Esse infatti aiutano ad aumentare la massa magra, favoriscono l’uso delle riserve di grasso corporee e stimolano il metabolismo, tenendo bassi i livelli di insulina.

Ma quanto si può perdere semplicemente dissociando le proteine?

Dissociando le proteine in tutti i pasti, c’è chi è riuscito a perdere anche 4 chili in un mese.

Quindi sì a tutte proteine, ma in maniera equilibrata.
Esiste, infatti, un modo diverso di consumarle, dissociando gli alimenti che ne sono ricchi così da evitare di mischiare nello stesso piatto quei cibi proteici di tipo diverso come potrebbero essere i prodotti caseari e la carne o il pesce ed i legumi o i latticini e gli affettati.

Facendo in tal modo il corpo assimila più facilmente gli aminoacidi di cui ha bisogno e si riducono terribilmente le tossine risultato della digestione proteica, favorendo al contempo la salute gastro-intestinale.

Pensiamo ad un tipico pranzo italiano; correggimi se sbaglio: pasta e salsa con una spolverata di formaggio grattugiato, una fetta di carne e dei piselli come contorno.

Sembrerebbe un pranzo perfetto, ma (stando alla dieta dalla proteine dissociate) in questo modo si consumerebbero tutte in una volta ben tre tipi diversi di proteine:

1. quelle del formaggio;
2. quelle della carne;
3. quelle di origine vegetale dei piselli.

Con un pasto del genere il nostro apparato digerente deve chiamare a sé diversi enzimi ed impiega molto tempo prima di digerire del tutto gli alimenti ed averne assimilato i nutrienti.
Il risultato?
Pesantezza, gonfiore addominale ed uno stato diffuso di malessere.

Associando una sola tipologia di proteine a una certa quota di carboidrati ed ovviamente delle fibre (+ dei sali minerali), si avrà un pasto altamente digeribile, ricco di macro-nutrienti indispensabili ed un apporto di zuccheri tale da evitare dei picchi di insulina (ormone che facilità l’accumulo di grasso).

Ad ogni modo se a pranzo si assume della carne, sarebbe sbagliato assumere nuovamente la stessa qualità di proteine a cena. In un certo senso oltre al dissociare è importante equilibrare e ponderare le scelte in modo da non far risultare mai la dieta ridondante e squilibrata.
A breve descriveremo il programma alimentare elaborato dalla dottoressa Rizzo.
Programma con uno schema alimentare che potrebbe farvi venire in mente la dieta a zona del dottor Barry Sears per via della sequenza carboidrati-proteine-sali minerali-grassi che prevede l’assunzione di tutti i macronutrienti a ogni pasto.

P U B B L I C I T A'

La differenza principale è che, mentre nella dieta a zona si risale alla quantità di massa magra per poi calcolare le proteine da assumere, nella dieta della dott.ssa Rizzo la quantità di proteine da assumere viene stabilita in base al peso corporeo ideale.
La seconda differenza sta nella quantità di carboidrati assunti: 50% della quota energetica per la Rizzo e 40% per Sears.

Perchè scegliere la dieta dalle proteine dissociate?

Le motivazioni si possono sintetizzare a due: facilitare la digestione per cercare di eliminare i problemi con la sindrome da colon irritabile, il gonfiore allo stomaco e persino l’eccessiva produzione di muco; realizzare pasti semplici che incentivino la determinazione nel seguire il programma dimagrante.

Programma dieta proteine dissociate

Con questa dieta si possono perdere fino a 4 chili in un mese.

[Nota] è importante che tutte e 7 le giornate vengano rispettate e che non vi siano sostituzioni trasversali tra pranzi e cene di giorni differenti.
E’ consentito, invece, mangiare a pranzo la cena e la sera cenare con il pranzo, insomma variare l’ordine delle portate più importanti della giornata. E’ anche possibile cambiare alcuni giorni tra loro: il mercoledì con il giovedì, il sabato con il lunedì e come meglio volete!

Tutti i Giorni

Colazioni

200 ml di latte soia o di avena o di riso
+
5 g di cacao amaro o caffè o orzo solubile senza aggiunta di zucchero
+
4 frollini integrali

Spuntini metà mattino e metà pomeriggio

150 g di frutta fresca e di stagione (ma non banane, fichi, cachi, uva e mandarini. In questi casi i 150 grammi diventano 120!)

Lunedì

Pranzo

60 g di panino con una frittata (2 uova)
+
200 g di zucchine trifolate

Cena

70 grammi di pasta e verdure
+
lenticchie in umido (30 grammi secche e 100 già umide)
+
200 grammi di insalata
+
2 fette di wasa

Martedì

Pranzo

50 g di bresaola condita con limone
+
200 g di insalata mista
+
60 grammi di pane

Cena

70 g di risotto al pomodoro
+
100 g di pesce a piacere
+
200 g di pomodori
+
2 fette di wasa

Mercoledì

Pranzo

100 g di formaggio di capra
+
200 g di broccoli al vapore
+
60g di pane integrale

Cena

70 g di pasta al ragù con 80 g di carne macinata
+
200 g di melanzane grigliate
+
2 fette di wasa

Giovedì

Pranzo

150 g di petto di pollo alla piastra
+
200 g di insalata di pomodori
+
60 g di pane integrale

Cena

70 g di pasta e ceci (30 g di ceci secchi o 100 se già cotti)
+
200 g di zucchine e carote saltate in padella
+
2 fette di wasa

Venerdì

Pranzo

110 g di tonno al naturale
+
200 g di patate lesse
+
200 g di insalata mista

Cena

70 g di pasta con le verdure
+
100 g di ricotta
+
200 g di broccoli e cavolfiori
+
2 fette di wasa

Sabato

Pranzo

200 g di pesce in umido
+
200 g di verza lessata
+
2 fette di wasa

Cena

una pizza margherita

Domenica

Pranzo

50 g di pasta al pomodoro
+
100 g di carne cotta a piacere
+
200 g di zucchine trifolate
+
2 fette di wasa

Cena

passato di 200 g di verdure senza patate e senza legumi
+
50 grammi di affettato a piacere
+
2 fette di wasa

[Nota] per condire e cucinare sono previsti al massimo 2 cucchiaini di olio extravergine di oliva al giorno (meglio se aggiunto a crudo).

[Nota 2] niente dadi pronti!

[Nota 3] sconsigliato anche l’uso del sale, tranne che per quei piatti dove il sapore risulterebbe proprio inaccettabile.

[Nota 4 ] è concesso un cucchiaino di zucchero di canna al giorno. Niente dolcificanti artificiali.

[Nota 5] i pesi espressi sono da considerare al netto degli scarti e a crudo!

Il segreto delle fibre a cena

Come hai potuto appurare, la cena è altamente ricca di fibre. Trovi sempre 2 fette tipo Wasa ricche di fibre, che rallentano l’assorbimento degli zuccheri da parte del corpo, tutto a vantaggio della linea.

Si può seguire la dieta delle proteine dissociate tutto l’anno?

Sì, si può seguire la dieta delle proteine tutto l’anno, ma occorrerebbe fare le opportune correzioni per sfruttare la frutta e la verdura di stagione.

Inoltre ecco gli alimenti accettati e quelli non tollerati:

Affettati » sì a prosciutto crudo sgrassato, bresaola e prosciutto cotto;

Carne » sì a tutti i tagli magri di vitello, manzo, coniglio, pollo, cavallo, tacchino e maiale;

Cereali » pasta e riso possono essere sostituiti con orzo, miglio, grano saraceno, farro, burgul, quinoa, amaranto e farina di mais per la polenta;

Formaggi » sì a ricotta, fiocchi di latte, mozzarella, caciottina fresca, crescenza light, formaggio spalmabile light, caprino e tutti quei formaggi freschi a basso contenuto di grassi;

Legumi » sì a lenticchie, piselli, ceci, fave, cicerchie, fagioli, soia. 30 grammi di legumi secchi equivalgono a 100 grammi di alimento cotto, surgelato o freschi. Evitate i prodotti in scatola se potete;

Patate » vanno bene al posto del pane nel rapporto di 100 grammi di pane = a 325 di patate;

Pesce » sì a tutto il pesce ad eccezione di anguilla, aragosta, ostriche e quello sottolio. Il tonno andrebbe mangiato ben sgocciolato o al naturale.

Verdure » tutti i tipi di verdura fresca o surgelata (NON CONSIDERARE VERDURE i legumi e le patate!)

Ed una volta raggiunto il peso ideale?

Una volta raggiunto il peso ideale si possono aumentare di poco le quantità continuando a rispettare lo schema e dissociando le proteine.

Autore | Viola Dante

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.

3 Commenti

  1. Stefano Limone

    credo che questa dieta sia uguale alle altre anzi è più ipocalorica delle altre. Riguardo alla dissociazione delle proteine non vedo nessun vantaggio. La Dukan che voglio glorificare ha perlomeno un principio che è quello che si basa sull’eliminazione dell’acqua attraverso la chetogenesi. Funziona e si perde molto peso. Solo che è molto squilibrata. Provoca un craving a carboidrati terribile che nella maggior parte dei casi è responsabile degli abbandoni che sono frequenti. Questa dieta non ha nulla a che vedere con le diete iperproteiche in quanto non genera chetogenesi. Si perde peso perché non si mangia. Elementare. Resto in attesa delle sue controdeduzioni e porgo distinti saluti.

  2. Liliana ragno

    In tutti i tipi di diete che ho letto non si tiene mai presente di quelle persone che per lavoro fanno i turni, si trovano dei giorni a mangiare alle 22 altri che al posto del pranzo hanno la colazione perché hanno fatto il turno di notte. Quello che chiedo è se esiste una dieta per persone come me che non hanno degli orari fissi per i pasti. In attesa di una vostra risposta porgo i miei saluti.

    • Buonasera Liliana e benvenuta,
      Ha proprio ragione.

      Secondo alcune ricerche i turni notturni sarebbero stati correlati ad una maggiore possibilità di soffrire di ipertensione, di diabete, di ingrassare, etc…

      Proprio per questo i lavoratori notturni devono fare più attenzione a ciò che mangiano e a quando lo fanno.
      Inoltre va considerato che in media la voglia di svolgere una qualsiasi attività fisica per questa classe di lavoratori è molto scarsa. Direi, anzi, quasi assente.

      Durante l’orario notturno di lavoro sarebbe più indicato mangiare poco: pasti piccoli e che non appesantiscano l’apparato digestivo (cosa che aumenta anche la sensazione di sonnolenza) – bene quindi a frutta, verdure varie in insalata.

      Prima di iniziare il turno si possono mangiare frutta, verdure, uova, panini con tacchino o pollo (attenzione sempre alla quantità).

      A fine lavoro, si potrebbe optare per cibi più ricchi in carboidrati o comunque con quantità più alte di proteine o grassi, così che si possa conciliare il sonno.

      Inoltre è importantissimo che il sonno sia ristoratore onde evitare squilibri ormonali di leptina e grelina.

      Solitamente viene suggerito di non coricarsi subito al rientro da lavoro, ma di cercare di tirare fino a pranzo per poi chiudersi un una stanza al buio e riposare.