© Tutti i diritti riservati e della Proprietà di salute-e-benessere.org

Prima pagina ♥ » Nutrizione » 6 Cattive Abitudini Che Influenzano Il Gusto (Sapore Cibi)

6 Cattive Abitudini Che Influenzano Il Gusto (Sapore Cibi)

Il cibo è troppo buono per privarsene. Privarsi del suo gusto, sarebbe un sacrilegio anche maggiore. Cerca di evitare queste sette cattive abitudini, in modo da assicurarti gusto pieno ad ogni morso.

Prenditi cura delle tue papille

George Bernard Shaw diceva, “Non c’è amore più sincero dell’amore per il cibo.

Ci sono effettivamente cibi, nemmeno particolarmente sofisticati, che sono perfetti da godere pienamente. La pizza cotta nel forno a legna ad esempio, o del cremoso cioccolato fondente, il curry speziato al cocco, e frutta e verdura di stagione e fresca. Ma il cibo può passare dall’essere ricco di sapore ad essere totalmente insapore. Come? Presta attenzione a queste terribili abitudini, se vuoi che il cibo sia un’esperienza extrasensoriale.

1. Fumare

Non solo fumare causa il cancro, come ben sappiamo, l’enfisema e una valanga di altri malanni, ma è anche in grado di rovinare la pelle, cariare i denti, contribuire alla formazione dell’alito cattivo, e soprattutto, stemperare la percezione che le tue papille gustative hanno dei cibi “Il fumo causa riniti, e intasamenti delle vie respiratorie.” afferma Lawrence Savoy, il quale si occupa di Test sulla Percezione degli Odori presso il Centro Gusto e Olfatto dell’Università del Connecticut.

E non solo; secondo uno studio pubblicato su BioMedCentral alla sezione Disordini dell’Orecchio, del Naso e della Gola, “Fumare è un abitudine che può portare ad una diminuzione della sensibilità gustativa.” Forse perché gusto e olfatto sono strettamente legati.

P U B B L I C I T A'

2. Ingordigia

Uno studio del 2012 pubblicato in Archives of Disease in Childhood ha dimostrato come i bambini in forte sovrappeso non siano in grado di distinguere le diverse sezioni del gusto (dolce, salato, acido, amaro) come invece un bambino normopeso farebbe.

I bambini obesi e i bambini o adolescenti non obesi, differiscono molto nella percezione del gusto. I soggetti obesi riescono ad identificare con meno precisione le diverse sezioni del gusto” recita lo studio. Il che è normale, quando la nostra lingua è abituata ad ingerire enormi quantità di cibo di gusto differente, e magari senza soluzione di continuità, le nostre papille si confondono.

3. Zucchero

Bere due bibite zuccherate al giorno per almeno quattro settimane, non solo intontisce le tue papille gustative, ma ti porta inoltre a non godere al meglio del gusto stesso dello zucchero; aumentando quindi il tuo desiderio di scelta, ne diminuisce il godimento; così recita una ricerca dell’Università di Bangor, in Galles.

I cibi e le bevande zuccherate, hanno innestato un circolo vizioso, causando disastri a più livelli; aumentando i livelli di obesità e l’incidenza del diabete di tipo 2, nei soggetti che ne fanno uso smodato” Hans-Peter Kubis del Dipartimento Sport, Salute ed Educazione Fisica, ha dichiarato in un comunicato stampa: “Dalla nostra ricerca è chiaro il legame tra disfunzione del gusto e bevande dolci. Maggiore è il desiderio di consumare cibi e bevande zuccherate, minore è la soddisfazione del gusto.” Il che quindi porta a consumarne ancora di più. In altre parole: più zucchero ingerisci, meno lo senti, più ne vuoi (e più ingrassi!).

4. Pesticidi

Il Dr. Norman M. Mann, ex Direttore del Centro Gusto e Olfatto dell’Università del Connecticut, scrisse che tossine ambientali quali l’arsenico o il benzene, possono causare seri problemi al sistema olfattivo. Allo stesso modo, nominò anche i pesticidi, in quanto sostanze che vengono erogate sui cibi.

I pesticidi e insetticidi come gli organoclorurati, gli organofosfati e i carbammati vengono usati molto spesso e diffusamente. Per questo possono raggiungere i recettori del gusto via terra, aria e acqua in men che non si dica,” continua il Dr. Mann. “Coloro che ci lavorano a contatto, ne sono direttamente esposti, ma anche chi sposta, sistema, smista e infine il cliente, che acquista la frutta e la verdura, mangiandola e toccandola, può esserne ugualmente esposto.” Scegli, se puoi, cibi organici.

Frutta come le mele e i pomodori, largamente diffusi e utilizzati, vengono più massicciamente irrorati di pesticidi, di qualsiasi altra frutta. Completano il quadro anche quelle con buccia non commestibile, come il melone. Per questo è importante ricordarsi che anche se la buccia del melone verrà buttata, è importante, prima di aprirlo e di gustarlo, lavarlo bene all’esterno.

5. Sodio e conservanti

Il gusto e l’olfatto si adattano. Se, entrando in una stanza inondata da un odore forte, ad un certo punto smetterai di sentirlo, è perché l’olfatto si sarà abituato” afferma Savoy.

Se aggiungi troppo sale ai tuoi pasti, (o consumi molto cibo processato ricco di sodio), alla fine le tue papille gustative si abitueranno, e non riuscirai più a gradire un piatto a meno che non contenga lo stesso ammontare di sale. Prova ad aggiungere sostituti del sale, alla tua dieta, come erbe e spezie.

Ma il sale è anche in grado di stemperare il sapore amaro di alcune verdure, come il cavolo riccio e la bietola. “Se hai la bocca un po’ amara, condisci il tuo primo pasto con del sale, addolcirai il sapore amaro del piatto e della tua bocca,” sostiene Savoy.

6. Farmaci

Gusto e olfatto vanno a braccetto; il 65-75% di ciò che gustiamo è di fatto dato dall’odore,” afferma Savoy. Alcuni farmaci possono influire sul nostro senso dell’odorato, e quindi possono anche modificare il nostro senso del gusto. “I farmaci delle categorie terapeutiche più conosciute, si è scoperto essere causa di indebolimento del senso dell’olfatto” scrive il Dr. Mann.

Questa raccomandazione include diversi farmaci, dagli antistaminici agli antidepressivi, dai rilassanti muscolari ai medicinali per bruciare i grassi e portare al calo di peso.

Autore | Enrica Bartalotta

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.