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Come Essere Un Buon Assistente Medico (Badante??)

Se sei un’assistente medico, potresti trovarti a dover affrontare nuove responsabilità. Che tu sia una badante, un semplice familiare o anche un’infermiera, alcune di queste cose potrebbero spaventarti; potresti persino sentirti sopraffatta e sola alle volte. Ma al di là delle molte difficoltà, l’assistenza medica può essere una disciplina anche gratificante, per molti versi.
Forse non lo sai, ma c’è molto che puoi fare per rendere il percorso lastricato di momenti piacevoli, sia per te, che per un tuo famigliare, che per un tuo cliente. I consigli che ti diamo qui, ti aiuteranno a ottenere il supporto di cui necessiti, per fare tutto quello che devi al meglio, senza stressarti, ma anche per dare, alla persona di cui ti occupi, tutto l’aiuto di cui necessita.

Fortunatamente, non devi necessariamente essere un’infermiera esperta, e nemmeno un santo o un supereroe per occuparti di un tuo familiare, o per essere un ottimo assistente medico di una persona terza a te sconosciuta. Con il giusto aiuto e i giusti consigli, puoi essere un buon assistente medico, senza dover rinunciare ai tuoi bisogni.

1. Informati più che puoi

Se farai della conoscenza la tua arma, sarai in grado di accogliere i bisogni del tuo cliente e mettere anche te stessa a tuo agio, poiché solo così saprai cosa aspettarti. Chiedi al tuo dottore cosa sarebbe meglio fare per il tuo paziente, e quali sono i metodi di cura che lo aiuterebbero di più.

P U B B L I C I T A'

2. Non provare a fare tutto da sola

Anche se sei l’assistente medico della famiglia, non potrai fare tutto da sola, specialmente se sei costretta a farlo a distanza. Avrai bisogno dell’aiuto di tutti: amici, fratelli, e altri membri della famiglia, nonché di professionisti del settore. Se non ottieni il supporto di cui hai bisogno, ti esaurirai, molto velocemente – e questo comprometterà il tuo ruolo e il tuo aiuto al paziente.

Ma, prima di chiedere aiuto, devi conoscere appieno le richieste del paziente. Prenditi del tempo per fare una lista di tutte le cose che il tuo paziente necessita, in modo da trasformarle in compiti per tutti; e sii più specifica che puoi. Poi, fatti carico di quelli che possono essere i tuoi compiti. Le attività restanti saranno per coloro ai quali chiederai aiuto.

3. Approfitta dei servizi messi a disposizione dalla municipalità

Sono molte le zone della città o i Comuni che mettono a disposizione servizi pubblici in grado di aiutare gli assistenti medici, spesso legati solo al pagamento di un ticket. Alcuni servizi potrebbero essere quelli legati a centri d’assistenza per la cura diurna degli adulti, aiuti per le cure domiciliari, centri di distribuzione o consegna pasti, servizi di trasporto, di assistenza infermieristica e ospizi.

Chiama il tuo consultorio o ospedale di zona, per sapere quali sono i servizi messi a loro disposizione.

4. Costruisciti un piano d’azione

Il sentimento più diffuso comunemente tra gli assistenti medici, è l’incertezza. È difficile sapere cos’accadrà, semplicemente il giorno dopo. Per quanto pianificare possa essere difficile, potrebbe anche rivelarsi un valido aiuto. Prova a mettere a segno attività ricreative, magari proprio nei giorni in cui il tuo cliente non risenta degli effetti collaterali del trattamento, e pianificate insieme quelle attività speciali volte a celebrare, ad esempio, la fine della cura, o un traguardo particolare in essa.

Fare piani a lunga scadenza, può rivelarsi particolarmente importante, ma può essere anche molto stressante, soprattutto perché il suo futuro è legato anche al tuo futuro. Puoi sempre chiedere al tuo cliente se vorrà o necessiterà assistenza anche poi: è nell’interesse di tutti iniziare a pensarci e preoccuparsene. Avere tutta la modulistica presente e già sotto controllo, ti aiuterà a fare un po’ di ordine, anche nella tua testa, e a tenere a bada l’ansia.

5. Fai quello che puoi

Persino gli assistenti medici più esperti, si trovano spesso catturati in un turbinìo di appuntamenti, commissioni quotidiane e medicinali. Nessuno riesce a far tutto, e non c’è niente di male nel riconoscere di avere dei limiti. Fai un bel respiro, e prendi una decisione di polso: distingui ciò che puoi fare da ciò che non puoi fare da sola. Con l’aiuto degli altri e il diretto coinvolgimento della persona di cui ti occupi, riuscirai a tenere sotto controllo il senso di sopraffazione, l’ansia e riuscirai a spostare persino le montagne!

Autore | Enrica Bartalotta

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.