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Protezione Solare: Superiore A 50 è Inutile

Con l’arrivo dell’estate tutti desiderano stare il più possibile all’aperto, sappiamo che è essenziale prevenire non solo le ustioni, ma anche l’invecchiamento precoce della pelle e persino il cancro. La migliore protezione per la pelle, come molti sanno, è la protezione solare. Ma le etichette su questi prodotti possono anche essere fuorvianti e sembra addirittura che potrebbero non avere tutte le informazioni necessarie sulla reale efficacia. Esserne consapevoli vi garantirà un’estate sicura sotto il sole.

Protezione incompleta

Molti consumatori non possono sapere che alcuni filtri solari proteggono soltanto contro i raggi UVB (il tipo di luce ultravioletta che provoca ustioni) e non UVA (un altro tipo che causa danni al DNA e aumenta l’età della pelle). Entrambi i tipi di raggi possono causare il cancro, ma molte confezioni spray di crema solare non sono etichettate in modo chiaro, che significa rischio per i consumatori. Nel mese di dicembre, la Food and Drug Administration (FDA) ha richiesto l’etichettatura per indicare se la protezione solare è ad “ampio spettro”, cioè blocca sia i raggi UVA e UVB; inoltre, la specifica che nessun blocco di protezione solare sia al 100% efficace contro la luce ultravioletta, quindi che sia indicato che la crema solare va riapplicata spesso anche se si sta monitorando l’esposizione al sole.

P U B B L I C I T A'

Incomprensioni sul fattore di protezione

La Food and Drug Administration ha dichiarato che qualsiasi protezione solare che non è ad ampio spettro o ha un fattore di protezione tra 2 e 14 non ha alcun effetto nel prevenire il cancro o l’invecchiamento della pelle, previene solo le ustioni. Inoltre, il sistema di etichettatura SPF non dovrebbe indicare aumenti di protezione sproporzionati: una crema solare con SPF 100, per esempio, non aumenta la protezione dai raggi UVB dall’1% al 98-99%, a fronte di una crema solare con fattore di protezione 50 e infatti la Food and Drug Administration sta valutando di imporre a tutte le protezioni solari con un SPF superiore a 50 l’etichettatura “50+”, a causa della natura non chiara dell’effettivo beneficio per la salute.
Il fattore di protezione prende in considerazione solo il blocco dei raggi UVB e UVA, ma porta le persone a pensare che se usano prodotti ad alto SPF, potranno ottenere una maggiore protezione da invecchiamento e il cancro. Non esiste un sistema di etichettatura per la determinazione della capacità di blocco dei raggi, perché gli scienziati sanno molto meno sugli effetti dei raggi UVA che di quelli UVB.

Resistente all’acqua, ma non impermeabile

Non ci sono filtri solari realmente impermeabili. Il prodotto può essere solo resistente all’acqua, il che significa che le sostanze chimiche che bloccano i raggi UVA e UBV possono ancora trovarsi sulla pelle. I nuovi regolamenti Food and Drug Administration prevedono che le etichette indichino chiaramente che una crema solare è resistente all’acqua, e mostrino anche quanto tempo in acqua serva per lavare via la protezione solare.

Lo spray e la crema sono completamente diversi

Negli ultimi anni, molte aziende sono uscite sul mercato con spray solari che rendono semplice e veloce da applicare la crema solare in tutto il corpo, ma la Food and Drug Administration suggerisce di spruzzare almeno due volte lo spray, per assicurarsi che la copertura sia completa. Infatti, le sostanze chimiche attive negli spray sono diverse e hanno una formulazione modificata rispetto alle lozioni tradizionali di crema solare, così l’efficacia è oggetto di indagine da parte del governo. Ci sono anche indagini in corso per determinare se i prodotti chimici siano sicuri da essere inalati e se le sostanze chimiche vengono spruzzate in aria siano tollerate. Per ora, in fase di applicazione a spruzzo della protezione solare per il viso, mettine una bella quantità nel palmo della tua mano e poi applicala.
È importante essere sicuri di aver scelto una buona protezione solare. I tassi di cancro della pelle sono in aumento, anche con l’uso creme solari a tempo di esposizione elevato. Gran parte di questo può essere dovuto alla troppa fiducia nella capacità di protezione dai danni UV o l’uso improprio di filtri solari quando si sta all’aperto.

Autore | Daniela Bortolotti

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.